Il modello di educazione di Valditara è la Cina

Il modello di educazione di Valditara è la Cina. Non è un modo di dire, ma proprio quanto riportato nel provvedimento di cui si sta discutendo in queste ore sull’utilizzo degli smartphone a scuola: il ministro Valditara infatti ha diramato una circolare (perché questo è stato il suo provvedimento, una circolare) in cui conferma quanto stabilito nel 2007 dall’allora ministro Fioroni in virtù di una relazione depositata dall’onorevole Cangini di Forza Italia (ve la proponiamo alla fine dell’articolo per chi non dovesse fidarsi dei giornalisti). Questa alquanto surreale relazione dichiara  esplicitamente che non sa nulla degli studenti italiani di oggi, ma si basa sul modello cinese:

C’e` stato un tempo in cui, per capire come saremmo diventati, noi
italiani guardavamo alla Germania, poi alla Francia, poi, dal secondo dopoguerra, agli Stati Uniti. Ora, per la prima volta, il nostro sguardo abbandona le nazioni occidentali per volgersi ad Oriente. Corea del Sud, Cina, Giappone. Sono questi, oggi, i nostri modelli. 

Quindi Valditara ha ribadito quanto già scritto dal centrosinistra 15 anni fa. Con la scusa di una relazione basata sui modelli cinesi. E piena di affermazioni surreali come “il cervello agisce come un muscolo“, che qualche collega di Cangini ha pure provato a correggere ricordandogli che “Di fatto esso non è un muscolo, ma un organo, pertanto va bene questa analogia, ma bisogna stare un po’ attenti“.

Inoltre, come spiegato a Cangini dai suoi stessi colleghi “i risultati di questa indagine conoscitiva sono curiosamente in contrasto con quelli dell’attività conoscitiva svolta insieme alla 12ª Commissione, in occasione dell’esame dell’affare assegnato n. 621, laddove invece si proponeva l’utilizzo dei dispositivi informatici, rendendo più facile la loro distribuzione e il loro utilizzo nelle scuole“.

Ora restano dunque alcuni dubbi: il primo è a cosa serve un ministro che copia quanto detto da i suoi predecessori e lo spaccia per un suo lavoro. Il secondo è se davvero l’Italia si merita un ministro che come modello ci propone la Cina, la Corea o il Giappone. Nazioni che avranno tutto il diritto di esistere e che grazie agli imprenditori italiani che volevano risparmiare sui diritti sociali hanno vissuto un boom economico micidiale per le economie dei Paesi che rispettano i diritti umani. Un altro dubbio è: ma a parte il Corriere, qualcuno si è preso il disturbo di citare e leggere quanto buttato in pasto alle agenzie di stampa? Perché questa relazione di Cangini è davvero surreale, confondo muscoli, organi, digitale, videogame, pere, mele e argomentazioni sensate con idiozie da decerebrati. Perché prima di insultare gli studenti italiani in base a quanto scritto sugli studenti di nazioni lontane dall’Europa sia geograficamente che a livello di diritti sociali e umani, un onorevole dovrebbe pensarci. Figuriamoci un ministro. Ma il modello di educazione di Valditara è la Cina a quanto pare. Dunque prepariamoci al peggio.

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