Continuità territoriale Sardegna: adottare il modello spagnolo per contenere le tariffe

Continuità territoriale Sardegna: adottare il modello spagnolo per contenere le tariffe. Nel periodo natalizio i collegamenti aerei per la Sardegna sono insufficienti e le tariffe sono schizzate anche a 500 euro per un volo di andata e ritorno da Roma o Milano per l’Isola. Tutto ciò nostante un contributo milionario ad appannaggio delle uniche due compagnie aeree (Ita e Volotea) autorizzate a gestire i voli da Cagliari,Olbia ed Alghero per il Continente. Grazie all’aggiramento della normativa europea sugli obblighi di “servizio pubblico” che prevedono l’applicazione su due tipi di tratte. Il primo, verso uno scalo che collega un territorio in via di sviluppo o periferico, raggiungibile con difficoltà dalla capitale o dalle città principali del Paese. Il secondo riguarda le tratte a scarso traffico verso aeroporti, con un numero di passeggeri non superiore ai 100 mila l’anno, requisiti che la Sardegna non ha. Alghero conta un milione di passeggeri,Olbia due milioni e Cagliari 2,7 milioni l’anno. Prenotare in questi giorni una partenza prima di Natale per le isole Las Palmas o Tenerife (Canarie) da Madrid o Barcellona con ritorno prima di capodanno costa da 150 a 170 euro. Nonostante il volo in Spagna sia di 3 ore e di un’ora la tratta italiana. In Spagna sono tre le compagnie aeree che operano in regime di mercato; Air Europe,Vueling e Iberia. I residenti possono contare su uno sconto del 75%. Il sussidio viene dato direttamente al passeggero e non alle compagnie aeree. In Sardegna invece hanno beneficiato di lauti aiuti le compagnie aeree Alitalia e Air Italy, fallite entrambe.