27 Febbraio 2021

Firmato oggi il Protocollo d’intesa per la qualità del lavoro negli appalti del Comune

L’Amministrazione comunale mette al centro della sua azione l’attenzione verso i lavoratori e la tutela del “Buon lavoro”. Firmato oggi il Protocollo d’intesa per la qualità del lavoro negli appalti del Comune e il contrasto alle gare al massimo ribasso che minano la tutela dei lavoratori e la libera concorrenza. A sottoscrivere l’intesa, a Palazzo Marino, con il Sindaco Giuseppe Sala e l’assessora alle Politiche per il Lavoro, Attività produttive e Commercio, Cristina Tajani, il Segretario Generale della CGIL di Milano, Massimo Bonini, con Carlo Gerla, Segretario Generale Cisl di Milano Metropoli, e Danilo Margaritella, Segretario Generale della UIL di Milano e Lombardia. “Nell’uso delle risorse pubbliche è necessario garantire massima trasparenza, efficacia, efficienza ed economicità – ha dichiarato il Sindaco di Milano Giuseppe Sala –. Tuttavia ottemperare a questi principi prioritari negli appalti pubblici non autorizza a derogarne altri, dalla tutela del lavoro regolare e sicuro al rispetto della contrattazione e della concorrenza leale. È proprio questo che sancisce il protocollo di intesa che sottoscriviamo oggi con le organizzazioni sindacali, a testimonianza di una proficua collaborazione e condivisione di intenti: la volontà, l’impegno e la responsabilità per l’Amministrazione Pubblica di Milano di salvaguardare il ‘buon lavoro’ di tutti coloro che operano per il Comune, anche in appalto e nelle società partecipate. Ancora una volta Milano mette in campo una buona pratica e contribuisce a indicare la via da percorrere in tema di lavoro”. “Con questo protocollo – commenta l’assessora Tajani – non ci impegniamo solo a salvaguardare l’occupazione nei cambi di appalto, ma stabiliamo il principio che chi lavora per il Comune di Milano, anche tramite appalto, non debba essere vessato da contratti inadeguati, orari capestro, salari non congrui. Realizzare questo obiettivo non gravando sulle procedure, rispettando le normative italiane ed europee, le esigenze delle imprese e i vincoli di economicità degli enti ha richiesto un grande lavoro di analisi, di relazione, di monitoraggio che da anni con le organizzazioni sindacali svolgiamo all’interno dell’Osservatorio sul mercato del lavoro. Il risultato è un modello che oggi mettiamo all’attenzione della città, delle nostre aziende partecipate, delle imprese private perché la qualità del lavoro sia un punto qualificante dello sviluppo della città. Temi peraltro che richiedono l’attenzione della politica nazionale, laddove si vogliano individuare norme esigibili e insieme garanti della dignità del lavoro e propulsive per la nostra economia”. “Questo protocollo – commentano i rappresentanti di CGIL, CISL e UIL, Bonini, Gerla e Margaritella – aggiorna quello firmato nel 2018, alla luce delle modifiche normative intervenute e dell’intensa attività di contrattazione sugli appalti e sui bandi che abbiamo svolto in questi ultimi anni con il Comune, attività grazie alla quale abbiamo tutelato diverse centinaia di lavoratrici e lavoratori. Il nuovo accordo conferma le garanzie nella delicatissima fase di cambio appalto grazie alla clausola sociale che prevede il mantenimento dei posti di lavoro, dei diritti e delle condizioni economiche; inoltre, rafforza i principi della trasparenza, privilegiando sempre le procedure aperte, della qualità (e non del prezzo) come criterio per le scelte dell’Amministrazione e del massimo presidio della legalità con la limitazione del subappalto; introduce anche alcune tutele per i cosiddetti ‘appalti intellettuali’, talvolta settore di sfruttamento di giovani professionisti; stabilisce che al personale coinvolto sia applicato il contratto nazionale di categoria previsto per il tipo di mansioni appaltate. Stabilisce anche che il Comune si farà parte attiva per promuovere l’applicazione di questo accordo alle società Partecipate. Il valore di questo protocollo va però ben oltre il territorio milanese e intende porsi come modello su scala nazionale, in particolare in un momento nel quale sono in discussione le regole sugli appalti: queste modifiche non dovranno mai andare a discapito dei diritti dei lavoratori”. Il protocollo nasce dalla volontà condivisa dalle parti di individuare, come prioritario, l’obiettivo della responsabilità sociale negli appalti e nella gestione dei servizi da parte dell’Amministrazione. Una firma volta a favorire il rispetto della contrattazione, il lavoro regolare e sicuro nonché la concorrenza leale ma soprattutto garantire la continuità lavorativa per i lavoratori. Nello specifico il protocollo intende scoraggiare, ove possibile, il ricorso da parte dell’Amministrazione a gare e appalti incentrati al massimo ribasso economico favorendo l’adozione del criterio dell’offerta economicamente più vantaggiosa quale sistema di valore nello scegliere i soggetti aggiudicatari. Viene pertanto considerata come premiante la qualità complessiva dell’offerta, soprattutto quando questa garantisce il rispetto dei contratti nazionali e territoriali vigenti, nei singoli settori di riferimento, e, nel caso di cambi di  gestione, d’appalto o di servizio, venga data priorità all’assorbimento e all’utilizzo del personale precedentemente impiegato per lo svolgimento delle stesse mansioni garantendo in tal modo, oltre alla continuità lavorativa per i lavoratori e la prosecuzione dei diritti acquisiti, il trattamento economico e la qualità dei servizi erogati. Il protocollo promuove, inoltre, un minor ricorso ai subappalti e alle subconcessioni che spesso impoveriscono il lavoro e riducono di fatto le responsabilità in capo al committente e alle imprese appaltanti. Prassi che spesso si rivela causa di problematiche in termini di regolarità contributiva e di sicurezza. Sempre per tutelare la continuità lavorativa e favorire la “buona occupazione”, il protocollo prevede, ove possibile, la stipula di contratti d’appalto o di servizio della durata non inferiore ai 4 anni quale buona prassi per l’Amministrazione, volta a favorire, su tutto il territorio metropolitano, la diffusione del lavoro qualificato e non precario. Infine, viene istituito e implementato dall’Amministrazione un registro dei fornitori, esecutori e appaltatori comprensivo di un elenco di imprese che abbiano segnalazioni di pregressi impieghi di manodopera con modalità irregolari o che abbiano fatto ricorso a illegittime forme di intermediazione per il reclutamento di personale al fine di favorire la trasparenza e la legalità. I sottoscrittori del protocollo sono anche autori di un avviso comune indirizzato al Governo in cui le parti richiedono che le medesime tutele siano recepite anche in eventuali modifiche delle leggi sugli appalti: in questa fase storica le risorse europee possono e devono rappresentare un’occasione di sviluppo equo e sostenibile per tutti e le regole che indicano come queste risorse verranno spese sono fondamentali affiche esse rappresentino

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De Chirico (FI): bluff ecologista di Sala smascherato dai dati

“Se ce ne fosse stato ancora bisogno, i vari lockdown dell’ultimo anno hanno evidenziato che l’inquinamento da traffico automobilistico incide in minima parte sullo smog”, l osottolinea Alessandro De Chirico, consigliere Comunale di Forza Italia. “L’occasione dei bonus statali – continua l’azzurro – messi a disposizione per l’efficientamento energetico sarebbero un incentivo per intervenire su tutto il patrimonio immobiliare di proprietà del Comune di Milano. Eppure gli interventi programmati per ottenere il superbonus del 110% sono solo una dozzina. Se si cambiassero le caldaie, si facessero i cappotti termici, si intervenisse sulle valvole dei caloriferi nelle singole abitazioni di tutti gli stabili comunali, sia residenziali che terziari, non si salverebbe il Pianeta, ma la qualità dell’aria di Milano migliorerebbe molto”. “Sicuramente più di quello che ottengono le politiche ambientaliste di Sala che, per accontentare i gretini milanesi, si ostina a voler fare la guerra all’automobile privata anziché programmare interventi strutturali di lungo periodo che porterebbero anche a un miglioramento delle condizioni abitative e di qualità della vita” conclude quindi De Chirico.

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Via Miramare. Fratelli d’Italia: anni di vandalismi e denunce inascoltate

“Ieri nel parchetto di via Miramare sono stati nell’ordine: abbandonati rifiuti di ogni genere, comprese decine di bottiglie di birra (ma questo accade ogni notte), divelto il palo della rastrelliera per le biciclette e svuotato il contenuto di un estintore, costringendo l’AMSA ad intervenire con urgenza per ripulire ed igienizzare l’area”, lo denuncia Otello Ruggeri, Presidente del Circolo Nord Est Milano di Fratelli d’Italia. “Vandalismi che, insieme agli schiamazzi notturni, accompagnano da almeno un decennio la vita dei cittadini che risiedono nei dintorni – sottolinea Ruggeri – le cui richieste di circondare il parco con una cancellata per chiuderlo la sera e di maggiore sorveglianza notturna sono rimaste inascoltate. L’unico provvedimento preso è stato  l’installazione di un impianto di videosorveglianza (dopo anni di attesa), che però essendo coperto dagli alberi difficilmente avrà ripreso gli autori dei vandalismi. Sempre che qualcuno si prenda la briga di andare a verificare le registrazioni”. “Fortunatamente a porre rimedio, almeno in parte alla situazione c’è l’efficienza AMSA. A spese di tutta la comunità, ovviamente. Resta la speranza che in futuro a questa amministrazione da sempre assente nelle periferie  se ne sostituisca un’altra più attenta anche alle richieste di quanti abitano fuori dal Municipio 1” conclude Ruggeri.

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Covid: aumentano ancora i contagi

Sono ancora in crescita i dati del contagio in Lombardia con il tasso di positività che sale dall’8.2% di ieri al 9.7% odierno. Con 46.725 tamponi effettuati sono infatti 4.557 i nuovi positivi e aumentano sia i ricoverati in terapia intensiva (+9, 416 in totale) che negli altri reparti (+10, 4.034). I decessi sono 48. I dati di ieri: i tamponi effettuati: 46.725 (di cui 34.454 molecolari e 12.271 antigenici) totale complessivo: 6.566.513 i nuovi casi positivi: 4.557 (di cui 186 ‘debolmente positivi’) i guariti/dimessi totale complessivo: 505.819 (+1.071), di cui 3.786 dimessi e 502.033 guariti in terapia intensiva: 416 (+9) i ricoverati non in terapia intensiva: 4.034 (+10) i decessi, totale complessivo: 28.275 (+48) I nuovi casi per provincia: Milano: 1.145 di cui 457 a Milano città; Bergamo: 358; Brescia: 918; Como: 289; Cremona: 149; Lecco: 197; Lodi: 51; Mantova: 180; Monza e Brianza: 505; Pavia: 220; Sondrio: 78; Varese: 365.

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Piantati otto liriodendri in piazzale Ferrara

Un anticipo di primavera nel cuore del Corvetto. Questa mattina gli agronomi di Italia nostra nord Milano hanno messo a dimora in piazzale Ferrara otto esemplari della specie liriodendron tulipifera donati da Fondazione SNAM al Comune a seguito del Patto di collaborazione stretto con le associazioni, i gruppi informali e i residenti del quartiere. I nuovi alberi, 5 in sostituzione di aceri danneggiati nel tronco e 3 in aggiunta agli esistenti completano il processo di rigenerazione dell’intero piazzale al cui centro sorge lo storico mercato comunale. Dopo le modifiche alla viabilità, con la messa in sicurezza degli attraversamenti pedonali circostanti e il rinnovo delle panchine, lo scorso novembre era iniziato il processo di riqualificazione indicato nel Patto con la colorazione della pavimentazione intorno al mercato. Il disegno realizzato da una idea degli studenti, delle associazioni e dei gruppi informali si è concretizzato nella raffigurazione di un serpente tutto intorno al perimetro del mercato, con grande sorpresa e apprezzamento da parte di tutti. Oggi è stato il turno delle piante che contribuiranno a ombreggiare il piazzale concedendo ombra e fresco a chi sosterà sulle panchine per godere di un po’ di socialità. “Piazzale Ferrara continua il suo percorso di trasformazione – ha spiegato l’assessore alla Partecipazione, Cittadinanza attiva e Open data , Lorenzo Lipparini – con l’arrivo di otto alberi donati dal centro forestazione urbana insieme a cittadini e volontari. Il Patto di collaborazione che abbiamo firmato questa mattina è espressione della capacità di cambiare il volto della città a piccoli passi potendo contare sul contributo concreto dei cittadini, sia nella progettazione sia nella realizzazione. Lo abbiamo fatto qui al Corvetto e in tantissimi altri quartieri della città creando ormai una capillare rete di piazze, giardini e spazi per la socialità rinnovati grazie all’impegno comune di Amministrazione, Terzo settore privati che sostengono i progetti”. Il Patto di collaborazione per piazzale Ferrara è stato ufficialmente firmato oggi dal Comune, Fondazione SNAM, La strada – Società cooperativa sociale, Terzo paesaggio, Milano bicycle coalition e Casa per la pace Mercedes Mas Solé.

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Intesa fra Comune e ALER sul quartiere San Siro

Un patto tra Comune di Milano e ALER per aumentare la capacità di risposta pubblica all’emergenza abitativa. Il Protocollo d’intesa appena approvato dalla Giunta prevede che l’intero stabile di via Newton 15, insieme a venti unità immobiliari appartenenti a complessi popolari tutti di proprietà ALER e sempre nel quartiere San Siro, vengano concessi con un contratto di comodato d’uso gratuito della durata di 25 anni all’Amministrazione comunale, che provvederà alla loro ristrutturazione e riqualificazione per poi destinarli all’emergenza abitativa, in modo da potenziare le possibilità di accoglienza e di sostegno a fronte delle difficoltà dei nuclei familiari più fragili. Il servizio verrà coordinato attraverso un ente gestore, da individuare con una gara pubblica. Oggi l’edificio di via Newton è riservato a uffici che verranno trasferiti in un immobile dello stesso quartiere, nella limitrofa via Zamagna. “Insistiamo – commenta l’assessore alle Politiche sociali e abitative Gabriele Rabaiotti – con la presentazione di progetti per portare nei quartieri popolari risorse che ci permettano di proseguire con la riqualificazione degli alloggi, di rendere le case più efficienti dal punto di vista energetico per ridurre l’inquinamento e abbattere le spese, di aggiungere servizi e potenziare le possibilità di risposta per gli abitanti. Tutto questo per lasciare strumenti e finanziamenti utili alla Milano di domani”. I lavori di ristrutturazione rientreranno nella proposta che il Comune sta ultimando per poi presentarla al MIT per aderire al Programma innovativo nazionale per la qualità dell’abitare (bando basato sul decreto interministeriale n. 395 del settembre scorso), in scadenza il prossimo 16 marzo. Se approvati dalla Commissione ad hoc insediata presso il Ministero, gli interventi saranno finanziati con le risorse statali messe a disposizione attraverso il bando. Tra le proposte ammissibili, infatti, sono citati proprio interventi di riqualificazione di quartieri di edilizia residenziale pubblica, compresa la realizzazione di alloggi da utilizzare a rotazione per le assegnazioni temporanee.

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