28 Febbraio 2022

Controlli nella movida: c’è avversione verso le forze dell’ordine

C’è stata “una generale avversione all’operato delle forze dell’ordine, sfociata in alcune occasioni in reazione violenta” durante i controlli predisposti dalla Questura di Milano in particolare sull’asse Gae Aulenti/corso Como e corso Garibaldi, tra le zone più affollate della movida milanese. Poliziotti della Squadra Mobile, del Commissariato Garibaldi Venezia, del Reparto Mobile hanno effettuato controlli mirati nei confronti di innumerevoli gruppi di persone “trovandosi ad operare in condizioni di oggettiva difficoltà”, come si legge in una nota della Questura. Alla Stazione Porta Garibaldi, sono state identificate 87 persone nell’area ferroviaria e 268 persone sulla linea metropolitana: 3 minori stranieri, in possesso di capi di abbigliamento rubati, dal valore di 375 euro, sono stati indagati per ricettazione, due maggiorenni sono stati, invece, indagati per la detenzione di sostanze stupefacenti 2 maggiorenni sono stati indagati per porto di arma da taglio e 17 sono state le sanzioni comminate per il mancato uso della mascherina a bordo dei mezzi pubblici. I controlli operati da ATM hanno portato alla contestazione di 201 violazioni per mancanza del titolo di viaggio, “già questo chiaro indice di una diffusa inosservanza delle regole del vivere da parte delle masse che raggiungono la zona in attenzione”. Nel corso dell’attività nelle vie della movida sono state controllate 32 persone, di cui 17 con precedenti; sono stati arrestati due cittadini marocchini: un 31enne, per furto aggravato e un 21enne per rapina aggravata, lesioni e resistenza a pubblico ufficiale. Quest’ultimo per sottrarsi all’arresto ha colpito un poliziotto con pugni e calci al volto e con il lancio di pietre, procurandogli un trauma cranio facciale con prognosi di 4 giorni. Nella medesima zona gli agenti delle Volanti dei commissariati Centro e Sempione hanno arrestato un ventenne e tre minorenni (2 di 17 anni e uno di 16) per la rapina compiuta, con coltello e con il concorso di altre persone rimaste ignote, alle ore 4.30 in largo la Foppa ai danni di un 19enne che si trovava in compagnia di 3 coetanei, anche essi vittime di tentativo di rapine. ANSA

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Occupato il lice, Virgilio

Anche il Liceo Virgilio di Milano è stato occupato stamani dagli studenti per ribadire che “la scuola è nostra”. “Ci siamo presi uno spazio in cui autogestire le lezioni e sperimentare un modello di scuola alternativo, in cui tutti possono partecipare all’ organizzazione, al dibattito e alle decisioni scolastiche – scrive il Collettivo autonomo Virgilio -.Le lezioni saranno tenute da studenti, professori, esperti e rappresentanti dei movimenti sociali scelti grazie alle numerose proposte venute proprio dagli studenti in questo mese”. “Vogliamo rivendicare il diritto ad avere i nostri spazi – rivendicano -. vogliamo che la presidenza ci ascolti quando diciamo che non poter prendere nemmeno una boccata d’aria in cortile non ci fa bene, che ci ascolti quando diciamo che la socialità è un diritto dell’ adolescenza tanto quanto seguire le lezioni, che ci ascolti quando diciamo che i problemi psicologici serpeggiano tra di noi come un’ epidemia”. Studentesse e studenti pretendono, tra le altre cose, “spiegazioni dal ministro Bianchi rispetto alle assurde decisioni riguardanti la seconda prova di maturità, senza nessun dialogo con le persone che realmente vivono la scuola quotidianamente e in con un grande ritardo, mettendo in difficoltà gli studenti” . ANSA

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Careof presenta “Caro amore” di Nicoletta Grillo, in mostra a Milano dall’1 al 19 marzo 2022

Careof presenta “Caro amore” di Nicoletta Grillo, in mostra a Milano dall’1 al 19 marzo 2022. Caro amore, riusciamo forse a vivere un rapporto di amore spogliato di un rapporto di proprietà? Questa frase, che dà titolo alla mostra a cura di Marta Cereda, Alessio D’Ellena, Diego Mayon, è contenuta in un quaderno di Marisa Licini, madre dell’artista. In una scatola, invece, è conservata una quarantina di negativi di rullini, un migliaio di foto, catalogati attentamente con anni, luoghi, soggetti. Sono fotografie scattate alla fine degli anni Settanta: mostrano momenti di vita privata e manifestazioni per i diritti delle donne, case, piazze, volti, corpi. Nicoletta Grillo, alla morte della madre, ha ritrovato questi materiali, che le hanno permesso di conoscere la storia personale e di approfondire la storia collettiva: “Caro amore”, grazie a una rilettura e una rielaborazione degli scatti, offre una visione della quotidianità di una ragazza degli anni Settanta, dei suoi rapporti e della loro interrelazione con il clima politico del tempo, tra rivendicazioni di diritti, legge sull’aborto, scoperta della libertà, affermazione di identità. Tutt’altro che inattuali, questi frammenti, queste immagini, queste parole risuonano unendo una molteplicità di soggetti: le manifestanti, le amiche, gli amori, il pubblico. Questa molteplicità, al centro di ogni relazione, diventa, secondo l’artista, la base per una riflessione non solo sulla condizione femminile, bensì sulla condizione umana. Il progetto è raccolto e raccontato anche in un libro edito da Boîte Editions, intitolato “Noi”: un photobook che racconta lo sguardo fiducioso di una generazione di donne pronte a tutto per cambiare, ma anche lo sguardo intimo di chi, appena ventenne, cercava la propria identità in ideali condivisi e, ancora, la curiosità privata di occhi che frugano in una scatola fra le mura di casa, scoprendo un intreccio di vite.

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Se la crisi continua raccogliamo pacchi alimentari

Se la crisi continua raccogliamo pacchi alimentari. Perché in questi tempi deliranti non vogliamo schierarci con quel capo di Stato o quell’altro. Vogliamo la possibilità di intervenire nelle crisi del nostro tempo senza per forza darci o farci dare una etichetta. Non è a nostro parere questa la situazione in cui dichiararsi a favore dell’Ucraina o della Russia, perché rifiutiamo il riflesso automatico e comune in questi tempi di cercare subito una bandiera. Noi siamo europei figli della fine del ventesimo secolo, non vecchi astiosi che parlano di guerre che non combatteranno mai. Quindi non siamo nè filo Putin, nè filo Ucraina. Siamo filo umanità. In migliaia sono bloccati in mezzo alla volontà di potenza di contendenti a cui il potere andrebbe sottratto immediatamente. E non hanno pannolini, medicinali di base, cibo a lunga conservazione e tanto altro. Dunque se i negoziati di cui si parla non dovessero andare a buon fine, noi siamo pronti: Se la crisi continua raccogliamo pacchi alimentari. Perché abbiamo già i contatti con la comunità ucraina e non vogliamo che i nostri aiuti si perdano nei meandri di qualche associazione internazionale per poi ritrovarseli venduti sotto costo nei mercatini del centro Italia. Quindi domani confermeremo se la raccolta verrà attuata anche attraverso la comunità dell’Osservatore. Noi ci siamo nelle crisi, ma non prendiamo bandiere se non quella italiana. E l’Italia ripudia la guerra, almeno ufficialmente. Quindi, fino a quando non decideremo di cambiarla, ci atterremo alla Costituzione, un gesto che dopo due anni di “Stato d’emergenza” è quantomeno minoritario.

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Firmata convenzione tra Comune di San Donato e RFI per la messa in sicurezza della stazione

Firmata convenzione tra Comune di San Donato e RFI per la messa in sicurezza della stazione. Presso la sede della Prefettura, è stata sottoscritta dal Sindaco di San Donato Milanese, Andrea Checchi, e dall’Ing. Luca Cavacchioli, Direttore Operativo Infrastrutture Territoriale Milano – Rete Ferroviaria Italiana S.p.a., una convenzione per la riqualificazione delle aree aperte al pubblico che consentono l’accessibilità alla fermata della stazione FFSS di San Donato Milanese, stabilendo reciproci impegni manutentivi e di controllo al fine di garantire la sicurezza e la regolarità dei flussi di passeggeri utilizzatori dell’infrastruttura ferroviaria. Il documento rappresenta il frutto dell’attività di approfondimento avviata da questa Prefettura sugli episodi di vandalismo e fenomeni di piccolo spaccio di sostanze stupefacenti che negli ultimi tempi hanno interessato la Stazione FFSS di San Donato Milanese, nell’ottica di porre in essere una strategia unitaria e condivisa incentrata su una pluralità di azioni tra loro concorrenti, dalla rigenerazione ambientale all’attività di controllo mirata alla prevenzione e alla repressione degli illeciti, rendendo l’area pienamente fruibile dalla collettività. Nel contesto delineato, accanto ai servizi in essere e già assicurati dalle Forze dell’Ordine, il patto si pone il precipuo obiettivo della messa in sicurezza dei luoghi, prevedendo, in particolare, con gradualità di azioni: la predisposizione di adeguati impianti di illuminazione, il periodico disboscamento e la pulizia delle aree, la manutenzione dei cancelli di accesso con la chiusura della stazione ferroviaria negli orari notturni in assenza di treni, l’installazione di sedute per attesa passeggeri in banchina, l’eliminazione delle barriere architettoniche che oggi impediscono alle persone con ridotta mobilità l’accesso alle banchine della fermata di San Donato Milanese, il posizionamento di barriere fisiche che impediscano l’attraversamento dei binari, nonché il potenziamento dei sistemi di video-sorveglianza. Sulle modalità di utilizzo degli impianti di videosorveglianza seguiranno dei tavoli tecnici anche alla presenza della Polizia Ferroviaria e dell’Arma dei Carabinieri.  

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Sanità regionale, Gregorio Mammì (M5S): «Deburocratizzare il lavoro dei medici di medicina generale»

Sanità regionale, Gregorio Mammì (M5S): «Deburocratizzare il lavoro dei medici di medicina generale». Gregorio Mammì (M5S): «Non disperdere il prezioso contributo offerto dalle “Coccarde gialle” al Consiglio Regionale della Lombardia. È questo l’obiettivo della mozione del Movimento Cinque Stelle, depositata a mia prima firma, e sottoscritta anche dai consiglieri di opposizione: Elisabetta Strada (Civici Europeisti), Niccolò Carretta (Azione) e Michele Usuelli (+Europa). All’interno del testo chiediamo che la Giunta si impegni concretamente, non attraverso i tavoli di lavoro proposti dalla maggioranza e utili solo a spostare ogni possibile soluzione più in là, nel deburocratizzare il lavoro dei Medici di Medicina Generale. Liberandoli dalle scartoffie amministrative e permettendo loro di concentrarsi sul proprio lavoro di clinici. Dando seguito alle richieste delle “Coccarde Gialle” abbiamo proposto alla Giunta di intervenire con piccoli correttivi. Azioni che possono essere introdotte immediatamente, ma che allo stesso tempo rappresenterebbero un importante contributo all’attività dei medici di base. A patto vi sia la volontà politica di realizzarle. Le richieste contenute all’interno della mozione sono strettamente operative. Riguardano: la pratica professionale, come ad esempio impegnarsi affinché il Pronto Soccorso provveda sempre all’erogazione delle impegnative per gli esami suggeriti o rendere possibile la redazione elettronica anche delle ricette in classe C; la digitalizzazione, come far sì che vengano dati, attraverso i sistemi informatici, riscontri al medico curante degli esiti degli screening dei propri pazienti, ma soprattutto siano utilizzate piattaforme informatiche funzionanti e con completa interconnessione con i software ambulatoriali, evitando si utilizzino diverse piattaforme spesso integrate con i software in dotazione ai medici di medicina generale; la formazione, come prevedere una formazione specialistica universitaria anche per i medici di medicina generale sul territorio, da svolgersi presso i futuri Ospedali di Comunità e le Case della Comunità» così il Consigliere Regionale Gregorio Mammì annuncia il deposito della mozione: “iniziative per la de burocratizzazione del lavoro dei Medici di Medicina Generale” sottoscritta anche da Azione, +Europa e Civici Europeisti e che sarà discussa dal Consiglio Regionale della Lombardia durante la seduta in calendario il primo marzo.

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