28 Marzo 2019

Si corre il 7 aprile la Milano Marathon

Partenza e arrivo in Porta Venezia restano invariati ma la 19esima edizione della Generali Milano Marathon, in programma domenica 7 aprile, cambia pelle: ad alcune fisiologiche modifiche al tracciato di gara – per snellire i problemi di traffico – si aggiungeranno infatti alcune novità, tra cui il primo Running Festival, la prima messa in Duomo dedicata ai maratoneti (alle 17 di sabato, una tradizione importata da New York) e il programma di recupero e riciclo delle bottigliette di plastica che serviranno poi a riqualificare il percorso vita del Parco Sempione. Saranno oltre 7mila gli iscritti alla maratona e cercheranno di scendere sotto il quel 2h07’13” stabilito nel 2017 dal keniano Edwin Kipngetich Koech: l’assalto al record sarà favorito dai cambiamenti nel percorso, a cui sono state tolte un paio di leggere salite e soprattutto 500 metri di pavé.

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Ennesima brusca frenata della metrò, sequestrato treno

Un altro treno del metrò di Milano è stato sequestrato oggi in seguito all’ennesima brusca frenata di ieri mattina, alla stazione Gambara, di un convoglio della linea rossa in cui è rimasta ferita lievemente una donna. Il sequestro, il secondo nelle ultime settimane, è stato disposto dal pm Maura Ripamonti che coordina le indagini per lesioni colpose con il collega Mauro Clerici e procuratore aggiunto Tiziana Siciliano e che riguardano due episodi di frenate brusche per le quali 14 persone riportarono ferite.

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De Chirico fuori dal coro: San Siro non è il Colosseo

Alessandro De Chirico, Consigliere comunale di Forza Italia, ha una posizione diversa rispetto a quella dei suoi colleghi sulla vicenda del nuovo stadio: “Come tutti i milanesi sono affezionato allo Stadio di San Siro e al bagaglio di ricordi in esso contenuti, ma un buon amministratore deve essere pragmatico. Stiamo parlando di un manufatto in cemento del 1926 non del Colosseo e se è stato demolito lo stadio di Wembley, che non era certo da meno quanto a memoria storica, può esserlo anche il nostro se le condizioni pratiche ed economiche fossero favorevoli a questa scelta“. “Condizioni pratiche ed economiche che però devono essere note – spiega quindi De Chirico –  perché sia possibile fare una scelta di campo e a oggi non mi è possibile prendere una posizione in assenza di un progetto e un’analisi dei costi e benefici derivanti dall’operazione. Quando tutte le parti in campo avranno soddisfatto queste richieste, rendendo possibile valutare se quanto intendono realizzare in un’area estesa come quella dello stadio, compreso il parcheggio e l’ex trotto, dirò la mia”. “Fino a quando si continuerà a parlare di proposte campate in aria – conclude l’azzurro – di cui si conosce a malapena la provenienza, l’unica cosa che posso fare è mettere da parte il romanticismo calcistico per dedicarmi a cose più concrete in attesa di quando, carte alla mano, si potrà affrontare la questione in modo compiuto. Per il momento, evidenzio che l’atteggiamento del sindaco non aiuta minimamente nella piena comprensione della vicenda” .

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Nasce comitato per salvare San Siro

Raccogliere in tempi brevi le firme necessarie per indire il referendum sulle sorti del Meazza. Nasce con questo obiettivo il comitato ‘No demolizione San Siro’. L’iniziativa lanciata da Forza Italia Milano ha già raccolto adesioni bipartisan e alla presentazione a Palazzo Marino con gli azzurri, Fabrizio De Pasquale, Pietro Tatarella, Luigi Amicone e il presidente del Municipio 7 Marco Bestetti, erano presenti anche i consiglieri comunali Luigi Abbiati (Lega), Matteo Forte (MP) ed Enrico Marcora (Lista Sala). Tra le adesioni, inoltre, è stato riferito, anche quella di Basilio Rizzo. “Iniziamo a raccogliere le prime mille firme per proporre il quesito contro la demolizione al garante“, ha spiegato Tatarella, “poi per il referendum serviranno 15 mila firme e pensiamo di riuscire a raccoglierle nel giro di 30 giorni“. “Se qualcuno della società civile vuole unirsi siamo lieti di portare avanti insieme questa battaglia“. Ad esempio, ha detto Tatarella “ci piacerebbe coinvolgere un tifoso come Diego Abatantuono”. Oltre alla raccolta delle firme per il referendum, ha spiegato Tatarella “faremo anche un’ osservazione al Pgt in modo che ci sia una discussione in Aula, noi siamo a favore dello sviluppo di spazi commerciali, ma la struttura dello stadio resti quella“. E De Pasquale ha chiarito “vogliamo che tra i paletti che il Comune mette ci sia il mantenimento della sagoma dell’ edificio storico di San Siro“. Per il presidente del Municipio 7, Marco Bestetti l’area di San Siro “ha rilevanza nazionale” e “stupisce che su un tema così rilevante ci sia apparente indifferenza da parte del sindaco“. “Sembra che si parli di area privata – ha detto – invece è area comunale e vorremmo che il sindaco esprimesse un’ idea chiara“. Luigi Abbiati (Lega) ha poi sottolineato che la demolizione di San Siro sarebbe “poco funzionale alla città” e secondo a Matteo Forte (Mp) sulla questione “manca totalmente il progetto del Comune“. Luigi Amicone (Forza Italia) ha infine denunciato che “sembra indifferente il rapporto con la storia e con il tifo della città“.

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Latitante arrestato a Rogoredo

Gli agenti della Polizia Ferroviaria di Milano-Lambrate hanno effettuato ieri sera una serie di controlli tra i tanti viaggiatori in transito nella nota stazione di Milano Rogoredo. Un uomo ha attirato l’attenzione degli agenti, per il modo circospetto con cui si guardava intorno. Fermato per un controllo, l’uomo, un italiano 34enne, è stato arrestato perché risultato latitante in seguito di provvedimento restrittivo dell’Autorità Giudiziaria, per espiare una pena di mesi 8 e 28 giorni di reclusione per reati di furto ed altro.

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