Ma quale cogestione, la soluzione al problema case popolari è Aler

Iniziamo con una buona notizia: Sala sta iniziando a capire. Non è la fine della guerra, ma uno spiraglio nel buio degli ultimi anni. Milano, da sola, non sa gestire il proprio patrimonio immobiliare pubblico adibito a case popolari. Il Sindaco lo ha dimostrato firmando il patto per la riqualificazione di San Siro, in cui si mette a disposizione della Regione per fare la propria parte. Come creare presidi di polizia e attività che coinvolgano i giovani. Ma non è questo il punto, come ci spiega Franco Vassallo che a San Siro è sempre stato presente da Consigliere di Municipio: vassallo

“Iniziamo subito con un plauso: bene che le istituzioni collaborino! Finalmente il Comune mette il bene dei cittadini davanti alle ragioni politiche. Bene anche che Maran e Angelo Sala si parlino. Non si può continuare, dopo dieci anni di insuccessi, a fingere che vada tutto bene madama la marchesa. Con affitti disuguali, servizi diversissimi e un mondo, quello comunale, dove gli sgomberi degli abusivi sono possibili ed uno, quello Aler, dove non lo sono, di fatto. Ora, però, come dice il Sindaco si deve trovare una soluzione che si possa mettere in campo in sei mesi.

E l’unica soluzione con queste tempistiche, come abbiamo sempre detto noi, è far tornare le case popolari tutte sotto il medesimo gestore: Aler. Qualsiasi altra, suggestiva, ipotesi è irrealizzabile nei tempi, nella complessità dei rapporti e degli intrecci. E, soprattutto, non ha alcuna utilità per gli inquilini o per la città nel suo complesso. Questo Sala lo sa. Lo sa il sindaco e lo sa il presidente di Aler. Lo sanno tutti, insomma. Però bisogna far finta che vincano tutti e non sia una resa. E quindi possiamo perdere altro tempo.

Tempo che gli inquilini con le perdite in casa, i cortili aperti e gli ascensori bloccati non hanno e non hanno. E allora, caro Beppe, dopo aver stravinto e con cinque anni davanti, anche se una battaglia la perdi non sarà la fine del mondo. Metti davanti gli interessi dei cittadini e fai l’unica cosa che serva davvero: torniamo a casa. Torniamo in Aler”.