29 Marzo 2022

Endometriosi e Rotary: una nuova campagna di prevenzione e cura

Endometriosi e Rotary: una nuova campagna di prevenzione e cura. L’impegno comune per la cura e il benessere delle giovani donne. KIKO MILANO ha voluto rinnovare la sua collaborazione con il Rotary Club Milano Nord, i Rotarians for Health (R4H) e l’azienda farmaceutica Gedeon Richter Italia per promuovere una nuova campagna di sensibilizzazione a favore della prevenzione e cura dell’Endometriosi, una malattia fortemente invalidante per le donne che ne sono colpite (fonte: sito ufficiale del Ministero della Salute, 15/03/2022) COS’È L’endometriosi è una patologia che provoca la crescita dell’endometrio, il tessuto che riveste l’utero, in zone diverse dall’utero, come le ovaie o l’intestino. Viene diagnosticata con un ritardo medio di 9 anni dalla sua insorgenza. Durante il ciclo mestruale l’endometrio localizzato nelle sedi anomale sanguina e irrita i tessuti circostanti. L’endometriosi può colpire qualsiasi donna in età fertile, dall’adolescenza fino alla menopausa. CHE SINTOMI HA Dismenorrea: dolore estremo e invalidante che compare nei giorni delle mestruazioni. Dispareunia: dolore durante i rapporti sessuali. Dolore pelvico cronico: dolore spontaneo localizzato nell’addome, nella zona rettale, nella fascia lombare e pelvica. COSA FARE Rivolgersi ad uno specialista esperto in questa patologia per ottenere una diagnosi precoce. Se necessario, integrare alla visita un’ecografia, una risonanza magnetica, le analisi del sangue e, in alcuni casi, una laparoscopia. Migliorare lo stile di vita e ridurre lo stress per diminuire lo stato di infiammazione cronica. Endometriosi e Rotary. L’app gratuita Endometriosi e Rotary. Per saperne di più sull’Endometriosi o trovare il centro specializzato più vicino scarica l’APP gratuita di R4H Google Play Store Apple Store All’interno dell’app, totalmente gratuita e anonima, si trovano informazioni su cosa sia questa malattia, che sintomi presenta, che consigli alimentari e sportivi seguire quando se ne è affetti. Ci saranno inoltre due questionari anonimi – uno per le ragazze al di sotto dei 18 anni e uno per le donne al di sopra dei 18 anni – ai quali rispondere per provare a capire se siamo affette da endometriosi o meno. Le risposte faranno parte dello studio clinico su questa malattia intrapreso dall’Ospedale di Niguarda di Milano. Attenzione, l’app non si sostituisce alla diagnosi medica, ci aiuta solamente a capire in tutta riservatezza se questi sintomi che sentiamo estranei e questi dolori che capiamo non essere normali possano essere ricondotti all’Endometriosi, per permetterci di indagare in maniera più approfondita ove necessario. Il Centro Endometriosi dell’Ospedale di Niguarda Diretto dal dott. Tommaso Bignardi, Dirigente medico di Ginecologia e Ostetricia proprio a Niguarda e Direttore scientifico del progetto, il Centro Endometriosi di Niguarda è uno dei poli più all’avanguardia sulla ricerca e la diagnosi di questa patologia. Mentre fino a pochi anni fa l’Endometriosi si diagnosticava quasi esclusivamente negli studi specialistici, con anni di ritardo e grande dispendio di denaro per esami, visite e medicine, ora il Centro Endometriosi di Niguarda è una soluzione adatta per tutti, di grande competenza e umanità, con personale specializzato all’avanguardia e sotto l’egida della sanità nazionale. L’Endometriosi in breve Si tratta di una malattia che colpisce l’apparato riproduttore femminile che, se mal curata, non diagnosticata o trascurata, può portare all’infertilità. Una patologia che provoca la crescita dell’endometrio – il tessuto che riveste l’utero – in eccesso e/o in zone diverse dall’utero stesso, come per esempio le ovaie o l’intestino. Caratteristica della patologia sono i particolarissimi dolori molto intensi e invalidanti durante i giorni delle mestruazioni e, spesso, anche durante i rapporti sessuali, che in certi casi si espandono spontaneamente a livello cronico lungo tutta la zona inferiore del corpo, circostante l’apparato riproduttore, alla zona pelvica, rettale o lombare. L’Endometriosi può colpire qualsiasi donna in età fertile, dall’adolescenza alla menopausa, in qualsiasi momento. Non è una malattia infettiva e non si può contrarre da contatti con persone che ne sono affette, si tratta di una particolare sensibilità fisica solitamente ereditaria. Assolutamente curabile, le terapie differiscono a seconda del tipo e della gravità della malattia.

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Sesto San Giovanni, Di Stefano: “Vittoria della legalità: concluso lo sgombero dell’ex palazzo Impregilo”

Sesto San Giovanni, Di Stefano: “Vittoria della legalità: concluso lo sgombero dell’ex palazzo Impregilo”. Si è concluso oggi lo sgombero degli occupanti abusivi che avevano preso possesso dell’immobile ex Impregilo in viale Marelli 340. Anche questa volta, dichiara il sindaco Roberto Di Stefano, Sesto San Giovanni dimostra attenzione massima sul rispetto della legalità e contro le occupazioni. Ringrazio Prefetto, Questore e forze dell’ordine per la rapidità dell’intervento. Sicurezza e legalità sono le priorità per la nostra amministrazione.

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Pioltello, De Corato: “Sgomberata casa di donna ucraina occupata abusivamente, bene polizia locale”

Pioltello, De Corato: “Sgomberata casa di donna ucraina occupata abusivamente, bene polizia locale”. L’assessore regionale alla Sicurezza, Riccardo De Corato, ha ringraziato la Polizia locale di Pioltello per lo sgombero della casa di una donna ucraina, andata momentaneamente in patria, occupata abusivamente. “Grazie all’attività degli agenti – ha dichiarato l’assessore – la donna può finalmente rientrare in casa, insieme ai quattro nipoti che ha portato con sé in fuga dall’Ucraina”. “Il lavoro della Polizia locale per liberare gli immobili dagli occupanti abusivi – ha aggiunto De Corato – dovrebbe essere la regola. Mi auguro che quella di oggi non sia una notizia isolata, ma la prima di una lunga serie di operazioni di questo tipo. Esprimo quindi il plauso agli agenti del Comune di Pioltello, tempestivamente intervenuti per sgomberare l’edificio e denunciare gli abusivi all’autorità giudiziaria. È un’operazione esemplare, che permetterà a una famiglia ucraina di riabbracciarsi sotto lo stesso tetto”.

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BCC Milano: utile a 13,5 milioni di euro

BCC Milano: utile a 13,5 milioni di euro. Volumi e solidità in crescita, risultato di strategie efficaci e innovative. Il Consiglio di Amministrazione di BCC Milano ha approvato il Bilancio d’esercizio 2021 che registra un utile di 13,51 milioni di euro, in crescita del 6,21% rispetto a quello già rilevante conseguito nel 2020. L’utile del 2021 ci soddisfa pienamente ed è frutto della combinazione di diversi fattori. – commenta Giorgio Beretta, Direttore Generale della Banca – Alle contingenze di mercato, tornate positive dopo i mesi più duri dell’emergenza sanitaria, si sommano anche scelte strategiche efficaci e una gestione innovativa del nostro servizio alle famiglie e alle PMI del territorio. L’attività bancaria “caratteristica” ha contribuito in modo rilevante al risultato del Conto Economico, in particolare attraverso tre fattori: la crescita del margine di interesse, sostenuta da una ripartenza dell’attività creditizia e dal significativo contributo della gestione del portafoglio di proprietà; un importante incremento delle commissioni, favorito dalla ripresa dei consumi; la sostanziale stabilità dei costi, che riflette le prime economie di scala realizzate all’interno del Gruppo Bancario Iccrea. In dettaglio, si registra una crescita del 17,74% del margine d’interesse che si è attestato a 73 milioni di euro, e una crescita del 19,06% del margine di intermediazione che ha raggiunto i 106 milioni di euro. Buona anche la performance dei volumi intermediati con la raccolta totale che evidenzia una crescita del 10,61% attestandosi a 5,16 miliardi di euro e gli impieghi netti che segnano un incremento del 5,47% superando i 2 miliardi di euro. Nel corso dell’esercizio lo stock dei crediti lordi è cresciuto di circa 100 milioni di euro, contemporaneamente si è registrato un netto miglioramento della qualità del portafoglio: l’incidenza dei crediti deteriorati lordi sul totale dei crediti ha infatti toccato quota 5,60%, proseguendo il trend discendente che ha visto l’indice in diminuzione di oltre 17 punti percentuali in cinque esercizi. Infine, il grado di copertura dei crediti deteriorati raggiunge il 65,74%, in crescita di oltre 4 punti percentuali rispetto allo scorso anno. Nonostante il miglioramento della qualità del credito, – spiega ancora il Direttore Giorgio Beretta – per tener conto di un contesto economico in continua evoluzione abbiamo innalzato in modo significativo gli accantonamenti prudenziali. Questa strategia, perseguita nel rispetto delle policy del Gruppo Bancario e delle richieste delle Autorità di Vigilanza, ha inciso in modo rilevante sul risultato d’esercizio. Sotto il profilo patrimoniale BCC Milano conferma la consueta solidità: i fondi propri, saliti a 326 milioni di euro (+6,67%), le consentono di accrescere al 20,20% il TCR, un valore ben oltre i requisiti minimi richiesti sia dalla normativa sia dalla Capogruppo Iccrea. In questi due anni abbiamo imparato che, per far fronte ai grandi problemi collettivi, è necessario percorrere nuove strade e sperimentare nuove soluzioni – afferma Giuseppe Maino, Presidente di BCC Milano e del Gruppo Bancario Cooperativo ICCREA – La cooperazione è in questo senso un modello efficace e attuale al quale la nostra società e i nostri territori non possono rinunciare. La capacità di BCC Milano di generare reddito, accrescendo al contempo la propria solidità, la rende un presidio fondamentale a salvaguardia del futuro delle comunità locali. Un compito che intendiamo assolvere con grande impegno, nel presente e nel futuro, in tutti i territori di nostra competenza. Il Bilancio d’Esercizio sarà sottoposto il 9 maggio all’approvazione dell’Assemblea Generale dei Soci che quest’anno sarà chiamata anche a rinnovare le cariche sociali e a esprimersi sulla proposta di fusione con BCC Bergamo.

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The Story Lab presenta “La guerra e la Rete”: un’analisi delle conversazioni online a un mese dall’inizio del conflitto Russia-Ucraina

The Story Lab presenta “La guerra e la Rete”: un’analisi delle conversazioni online a un mese dall’inizio del conflitto Russia-Ucraina. La full-creative advertainment agency di dentsu italia riassume in un paper le tematiche più discusse sui social relativamente alla guerra e offre uno sguardo ai personaggi chiave della crisi dal punto di vista dei trend di ricerca e dei volumi di conversazione. Come reagisce la Rete alla prima crisi su suolo europeo sviluppatasi dopo la nascita dei social network? Quanto l’impatto della guerra condiziona gli italiani? E in che relazione si pone questa nuova crisi rispetto alle ondate pandemiche immediatamente precedenti? The Story Lab, la full-creative advertainment agency di dentsu italia guidata dal CEO Stefano Pagani, ha analizzato lo scenario del conversato digitale per identificare le correnti di pensiero, lo stato d’animo e le paranoie degli italiani in questo momento storico. Il paper “La guerra e la Rete” analizza i dati di ascolto online nel primo mese di guerra, identifica 6 topic di conversazione principali, tra cui il confronto tra i personaggi di Putin e Zelensky e il “fenomeno Anonymous”, per arrivare poi alle conclusioni utili per navigare l’incertezza di questo momento storico. Scarica il paper: https://thestorylab.it/pdf/La_guerra_e_la_Rete.pdf “A un mese dall’inizio del conflitto, le discussioni in rete ci mostrano l’oscillazione dello stato d’animo (e dell’interesse) degli italiani. Per le persone, ricostruire una visione d’insieme chiara e univoca sembra impossibile” commenta Samanta Giuliani, Executive Strategy Director di The Story Lab “Tra le altre cose, i dati che abbiamo raccolto ci ricordano il pericolo di arrivare troppo velocemente a una saturazione di informazioni e stimoli su un argomento. L’essere umano non riesce a rimanere in uno stato di ansia o paura troppo a lungo: fisiologicamente, più un fenomeno si dilata nel tempo, più siamo programmati per perdere interesse”. Sul tema Ucraina, The Story Lab rende disponibile online anche il paper “Brand Activism in tempo di guerra” dedicato alla posizione che i brand stanno tenendo in questo contesto di guerra. Scarica il paper: https://thestorylab.it/pdf/Brand_Activism_Guerra.pdf   The Story Lab Con 120 professionisti e più di 60 clienti attivi, The Story Lab è la full creative advertainment agency di dentsu italia guidata dal CEO Stefano Pagani. Parte di un network presente in 23 paesi in tutto il mondo, The Story Lab guida le aziende e il loro business nell’intercettare le Cultural Waves, l’insieme di segnali culturali, sociali e di mercato che possono alimentarne popolarità ed efficacia, offrendo una serie di prodotti e soluzioni full service che coprono qualunque ambito del processo creativo e strategico: produzione di strategie di posizionamento e campagne integrate, social media strategy, influencer marketing ed una produzione in house di branded content e video strategy. Dentsu International Dentsu aiuta le aziende a ottenere un progresso che conti davvero per il business, grazie all’acquisizione di nuovi clienti, il mantenimento e la crescita di quelli attuali. Dentsu offre un’innovativa e distintiva serie di prodotti e servizi nel media, nel CXM e nella creatività; opera in 145 Paesi con oltre 45.000 specialisti dedicati. Fanno parte di dentsu italia: Carat, dentsu X, iProspect, Isobar, MKTG, The Big Now/mcgarrybowen e The Story Lab. Il gruppo in Italia è composto da 1.000 professionisti che operano nelle sedi di Milano e Roma.

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Una zona franca per russi e ucraini?

Una zona franca per russi e ucraini? Perché in questi giorni la macchina dell’accoglienza si sta attivando e arrivano come di consueto gli annunci da Roma sulle possibile sovvenzioni per chi apre la porta a chi scappa dalla guerra, ma resta aperto un altro tema essenziale per Milano: ci sono russi e ucraini che non hanno bisogno di accoglienza. I benestanti sono scappati prima dell’invasione e hanno messo al sicuro i loro soldi, dunque hanno solo bisogno di un posto dove passare tutto il tempo che servirà a rimettere insieme le macerie della guerra. E allora perché non pensare a Una zona franca per russi e ucraini? Non devono per forza avere vantaggi fiscali particolari, ma una tutela in più per loro potrebbe essere una tutela in più per Milano che in colpo solo farebbe un gesto di pace e un gesto saggio per la propria economia. Perché le spese delle due comunità hanno sempre rappresentato un bel pezzo del fatturato dei marchi famosi che si associano al brand Milano. E visto che la città non ha più nemmeno i soldi per avviare  la metropolitana, pensare a nuclei di persone che possono contribuire all’economia cittadina non sembra un’idea peregrina. Si sono date le cittadinanze onorarie e non a cittadini egiziani arrestati nel loro Paese di provenienza solo per questioni politiche, perché  non attuare una politica sui cittadini stranieri che necessitano di sicurezza ma non di soldi? In fondo la maggior parte di loro ha in tutta probabilità già una casa nelle migliori zone di Milano. E la città ha sperimentato col calcio quanto una certa politica possa attirare campioni: negli anni passati diversi top player hanno deciso di finire la carriera in Italia perché pagando una certa somma erano a posto con il fisco per tutto l’anno. Ora perché non pensare qualcosa di simile per i russo-ucraini benestanti? E’ vero che non giocano a calcio, ma in tanti potrebbero aiutare Milano e dunque l’Italia come un Rivaldo. Una misura che per altro aiuterebbe subito sia chi fugge dalla guerra sia chi li ospita perché permetterebbe di avviare rapporti stabili con queste comunità in modi che ancora non abbiamo sperimentato. In fondo l’Italia già ha rapporti storici consolidati con entrambe le nazioni e si è appena proposta come garante della neutralità ucraina. Dunque perché non aiutare questo percorso facilitando lo stanziamento di nuovi stranieri sul suolo meneghino?

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