Sono stati individuati gli autori di una rapina in gioielleria a Milano avvenuta il 20 dicembre 2017. La polizia ha infatti eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti degli autori, considerati appartenenti al gruppo di origine balcanica denominato “Pink Panthers’. Le pantere rosa un anno fa avevano svaligiato la gioielleria ‘Paradiso Luxury’ in via Pontaccio, pieno centro della città, con la loro tecnica famosa in tutto il mondo per i modi spregiudicati e spettacolari.
Entrarono nelle gioielleria con una pistola al peperoncino e usano la tecnica dello “smash and grab”, ovvero spaventano i proprietari e arraffano in tempo brevissimo la refurtiva: appena 50 secondi per portare via 20 orologi per un valore di 200mila euro. Ben vestiti e ben organizzati non hanno neanche bisogno di coprirsi il volto, vista la “professionalità” e rapidità con cui agiscono, preparando il colpo con numerosi sopralluoghi; poi, si allontanano in bicicletta e a piedi in diverse direzioni. Cosi il 20 dicembre 2017 i Pink Panthers rapinarono la gioielleria Paradiso Luxury in via Pontaccio, zona Brera.
Uno di loro, Danilo Vucinic, è stato catturato a Basilea grazie alle attività di indagine della Squadra Mobile di Milano in collaborazione con la polizia elvetica e sarà rinviato a giudizio fra due giorni: Vucinic si trovava in Svizzera, dove era residente e ricercato per altre rapine simili ed è stato estradato. Si cercano invece gli altri due complici, che sono stati individuati ma non ancora catturati. Secondo la ricostruzione della procura, in base al coordinamento delle indagini del pm David Monti, le “pantere rosa” sono una Banda criminale che agisce a livello internazionale ma ha base nei paesi Balcanici, pur avendo in Svizzera e a Milano, una rete di connazionali serbi, croati o montenegrini, che forniscono loro informazioni sui luoghi da colpire e documenti falsi. Quando è stato preso nella cittadina della Svizzera, Vucinic non aveva addosso niente: ne’ cellulari, ne’ chiavi di auto o appartamenti, perché così sono soliti muoversi gli affiliati per risultare invisibili.
Nel colpo di via Pontaccio però il serbo è stato incastrato dal suo stesso DNA: nello spaccare un vetro di una teca dell’orologeria, si è ferito lasciando sul posto tracce che lo hanno poi inchiodato. Gli agenti della squadra Mobile di Milano, guidati da Lorenzo Bucossi, hanno visionato oltre mille ore di telecamere di sorveglianza per ricostruire le ore precedenti al 20 dicembre: alla mattina i due ladri fecero colazione con un cappuccino corretto alla grappa, dopo il colpo brindarono con la stessa grappa. Tutti i Pink Panthers hanno un passato militare, essendosi addestrati nell’esercito della ex Jugoslavia e hanno eseguito altri colpi spettacolari come quello di Saint Tropea, nel 2004, quando svaligiarono una gioielleria per oltre 2 milioni di euro e poi fuggirono a bordo di un motoscafo. Potrebbero essere loro – stando ad indiscrezioni investigative – gli autori della rapina da un milione di euro nella gioielleria Audemars Piguet di via Montenapoleone, successa durante il gay pride lo scorso 30 giugno.