31 Gennaio 2021

Covid: 1.832 positivi e 58 decessi

Sono 1.832 i nuovi positivi in Lombardia, a fronte di 39.462 tamponi effettuati, con un rapporto del 4,6%, in calo rispetto a ieri (5,5%). I nuovi guariti e dimessi sono 5.009, mentre i decessi sono 58. I dati di oggi:  i tamponi effettuati: 39.462 (di cui 28.234 molecolari e 11.228 antigenici) totale complessivo: 5.640.919  i nuovi casi positivi: 1.832 (di cui 74 ‘debolmente positivi’)  i guariti/dimessi totale complessivo: 459.401 (+5.009), di cui 3.345 dimessi e 456.056 guariti  in terapia intensiva: 377 (-2)  i ricoverati non in terapia intensiva: 3.454 (-36)  i decessi, totale complessivo: 27.074 (+58) I nuovi casi per provincia: Milano: 363 di cui 212 a Milano città; Bergamo: 65; Brescia: 374; Como: 165; Cremona: 49; Lecco: 59; Lodi: 26; Mantova: 103; Monza e Brianza: 143; Pavia: 119; Sondrio: 54; Varese: 265.

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Più verde e nuove pavimentazioni nell’area di San Vittore

È stato presentato in Municipio 1 dall’assessore alla Mobilità Marco Granelli il progetto di riqualificazione complessivo dell’area limitrofa alla stazione M4 di S. Ambrogio. L’ambito dei lavori presentati interessa piazza e via San Vittore e le vie limitrofe, compresa via Carducci, via Olona, via Modestino e il Museo nazionale della scienza e tecnologia, collegandosi all’intervento di riqualificazione di piazza Sant’Agostino. Il progetto nel suo complesso è già stato condiviso e approvato dalla Soprintendenza con cui si è lavorato anche ai fini di garantire l’accessibilità. Tutti i lavori sono realizzati a cura della società concessionaria M4 S.p.A. e dal Comune di Milano. “Il progetto prevede di aumentare di 5.700 metri quadri il verde in tutta l’area, anche con il ripristino del filare di alberi in via San Vittore e nella piazza omonima che ospita il Museo della Scienza, per un totale di 200 alberi – dichiara Marco Granelli assessore alla Mobilità -. Pur garantendo la mobilità anche dei veicoli a motore, l’allargamento importante di molti marciapiedi e il rifacimento delle pavimentazioni accentueranno la vocazione pedonale e monumentale di queste strade, arricchendole di un’importante offerta in termini di mobilità sostenibile e accessibilità, a cominciare dalla nuova linea metropolitana, e valorizzando il profilo storico e artistico dell’area. Una cornice perfetta per la Basilica di Sant’Ambrogio, la Pusterla, l’Università Cattolica e il Monumento ai caduti”. Si tratta di una serie di interventi che integrano il progetto, già presentato circa un anno fa, della grande scalinata che caratterizza l’uscita della linea blu nei pressi della Pusterla della Basilica ambrosiana e si collega alla piazza e all’Università Cattolica. Nel dettaglio, per via San Vittore è previsto il mantenimento del doppio senso di marcia nel tratto da via De Togni a via degli Olivetani (garantendo l’accesso all’ospedale ai mezzi di soccorso provenienti sia dal centro che dalla periferia). In questo tratto sarà inserito il limite di velocità a 30 km/h, verranno eseguiti la riqualificazione delle pavimentazioni dei marciapiedi con l’allargamento degli stessi, il ripristino delle fermate del trasporto pubblico nelle due direzioni e il mantenimento degli stalli taxi sul lato dell’ospedale. Il progetto prevede anche una riqualificazione complessiva di piazza San Vittore con una maggiore accessibilità al museo rivolta alle persone con difficoltà motorie e con una forte presenza di alberature, con essenze che non copriranno le facciate storiche degli edifici sulla piazza. Previsti una nuova pavimentazione e l’inserimento di un pilomat. Nel tratto successivo della via San Vittore, da via De Togni a via Carducci, è previsto un senso unico di marcia con corsia riservata in direzione periferia con accesso bici, il ripristino del filare alberato, un notevole allargamento dei marciapiedi che potranno così contenere dehors, la riqualificazione delle pavimentazioni degli stessi e una ciclabile in sede propria in direzione centro. Infine, per quanto riguarda il tratto da via Carducci a via Lanzone di via San Vittore, è previsto il mantenimento del doppio senso di marcia (limite velocità 30 km/h) con l’ottimizzazione delle corsie e la riqualificazione e l’allargamento del marciapiede in modo da dare spazio ai dehors. Il progetto prevede anche interventi sull’asse via Carducci-via Olona. Oltre alla riqualificazione complessiva dell’area della Pusterla, strettamente connessa al nuovo progetto dell’uscita della metropolitana M4, in via Carducci il Comune prevede di realizzare due piste ciclabili e l’allargamento dei marciapiedi. Nel tratto d’intersezione tra via Carducci e via Olona è prevista una riqualificazione complessiva con un nuovo profilo del marciapiede e relativo allargamento (attraversamenti facilitati e la chiusura della corsia di svolta separata). È in elaborazione anche il progetto di una complessiva riqualificazione di via Olona che comporterà nuove alberature, l’allargamento dei marciapiedi e la riqualificazione della pista ciclabile in continuità con il percorso di via Solari. Su via Olona va ricordato che il progetto prevede anche l’istallazione dell’uscita dell’ascensore che facilita l’accesso alla stazione della metropolitana in corrispondenza del collegamento tra la M2 e la M4. Per quanto riguarda il tema della sosta va ricordata la presenza del parcheggio interrato Sant’Ambrogio con circa 230 posti auto e 55 moto a rotazione con convenzioni per residenti.

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Finita la ristrutturazione della scuola dell’infanzia di viale Ungheria

Sono finiti i lavori di ristrutturazione, bonifica e ricostruzione nella scuola dell’infanzia di viale Ungheria 42. Dopo quasi un anno e mezzo dall’inizio dell’intervento, lunedì primo febbraio i bambini e le bambine, finora ospitati nella primaria situata in largo Guerrieri Gonzaga, torneranno nella loro scuola. La scuola era stata chiusa nel maggio del 2018 perché era stato inizialmente riscontrato un grave problema al tetto e, nel momento dell’intervento per la sua sistemazione, ci si era resi conto che anche la struttura necessitava di lavori. L’insieme di questi eventi ha necessariamente allungato i tempi della progettazione e della esecuzione dell’opera, incrementando anche l’importo necessario alla sua riqualificazione. Nell’edificio di viale Ungheria si era reso quindi necessario progettare un intervento molto consistente e impattante, per un costo di 980 mila euro, che ha riguardato la messa in sicurezza e l’adeguamento di tutta la struttura e degli impianti. Tra questi lavori per il rifacimento e l’impermeabilizzazione della copertura e sostituzione dei canali di gronda e dei serramenti esterni, la completa ristrutturazione interna del piano terra, la realizzazione di depositi al piano interrato, il rifacimento dei servizi igienici sia per il personale sia per i bambini. La riqualificazione ha incluso anche gli arredi e le attrezzature interne fornite dall’assessorato all’Educazione. Particolare attenzione è stata riservata anche alle opere necessarie per il conseguimento del Certificato di prevenzione incendi (CPI) e alla realizzazione di un impianto elettrico e di un impianto idrico sanitario completamente nuovi. I lavori si sono svolti con regolarità ad esclusione delle difficoltà intervenute a causa l’emergenza sanitaria dovuta al Covid-19, con la sospensione dell’intervento dovuta ai provvedimenti restrittivi adottati con DPCM dell’11 marzo 2020. “È stato un lavoro articolato e complesso – commenta Paolo Limonta, assessore all’Edilizia scolastica – che ha avuto anche un lungo stop necessario per la revisione di tutto il progetto. Una chiusura così protratta nel tempo è stata ovviamente anche un sacrificio sia per i bambini e le bambine, sia per i loro genitori, che ringraziamo per la pazienza. Oggi però siamo felici di fronte alla buona notizia di una scuola completamente messa a nuovo, pronta ad accogliere i piccoli del quartiere”.

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Arrestato in metropolitana con oltre mezzo chilo di cocaina

Venerdì pomeriggio nel mezzanino della stazione metropolitana “Duomo”, la Polizia di Stato ha arrestato per spaccio di stupefacenti un cittadino albanese quarantanovenne, con precedenti specifici. Intorno alle ore 14.30, durante i consueti controlli in metropolitana, gli agenti della Polmetro nel mezzanino della stazione MM1 Duomo hanno individuato l’uomo che alla vista dei poliziotti ha accelerato il passo per evitare il controllo. E’ stato fermato ed indentificato e condotto nell’ufficio di Polizia presso la stazione metro ‘Duomo’ per effettuare un controllo di Polizia. All’interno di una borsa a tracolla dello spacciatore, gli agenti hanno rinvenuto e sequestrato un panetto di cellophane con all’interno 510 gr di cocaina ed un bilancino di precisione. Nell’appartamento del pusher, in via Liscate, i poliziotti hanno sequestrato un panetto di mannitolo, sostanza utilizzata per il taglio della droga al fine di aumentare la quantità e conseguenti guadagni.

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A Porta Genova arrestato corriere dello shaboo

Nella mattina di giovedì 28 gennaio, la squadra investigativa del Commissariato Porta Genova ha arrestato due cittadini cinesi con l’accusa di detenzione a fine di spaccio di shaboo, una sostanza stupefacente sintetica particolarmente potente e pericolosa. Le indagini del Commissariato sono iniziate diversi mesi fa’ ed hanno consentito di individuare un soggetto che, viaggiando in treno dalla Toscana, rifornisce il mercato milanese avvalendosi dell’appoggio logistico di un altro cittadino cinese, residente in via Manaresi a Milano. Attendendo il momento più propizio, gli agenti hanno fatto rapidamente accesso nell’appartamento abitato da Z.F., ventinovenne cinese, pluripregiudicato per spaccio di shaboo, già precedentemente denunciato dagli agenti del Commissariato Porta Genova. All’interno dell’appartamento i poliziotti hanno trovato la compagna dell’uomo, una cittadina italiana che nell’occasione ha trovato il coraggio anche di denunciare l’uomo per maltrattamenti subiti nel corso degli ultimi mesi, nel corso dei quali l’ha ripetutamente picchiata ed obbligata ad assumere sostanze stupefacenti contro la sua volontà, nonché un altro cittadino cinese, C.H. anche lui ventinovenne e pregiudicato per spaccio di stupefacenti, residente in provincia di Prato. Durante la perquisizione dell’appartamento, gli agenti hanno rinvenuto e sequestrato una ingente quantità di shaboo, la cui singola dose, in ragione della efficacia drogante del principio attivo, ammonta a 0,1 grammi. Occultati in varie parti della casa e in uno zaino con “pacchetti” da circa 20 grammi già pronti per essere smerciati, sono stati sequestrati circa 200 grammi di shaboo, che sul mercato avrebbero fruttato circa 30mila euro agli spacciatori. Inoltre, gli agenti di Porta Genova hanno trovato il cittadino cinese proveniente dalla Toscana in possesso di oltre 1300 euro in contanti, indubbiamente provento dell’attività di spaccio in considerazione del fatto che lo stesso risulta essere da tempo disoccupato e privo di qualsiasi reddito. Gli investigatori hanno ricostruito la situazione anche raccogliendo testimonianze dei vicini di casa dei cinesi, i quali confermavano sia un andirivieni di cittadini stranieri, soprattutto filippini presso l’appartamento perquisito, nonché le frequenti liti ed urla tra Z.F. e la sua compagna. Per l’uomo quindi si è aperto anche un procedimento penale con l’accusa di maltrattamenti.

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Crisi politica: il gruppo del 2014 all’assalto del Parlamento

Crisi politica: il gruppo del 2014 all’assalto del Parlamento. Non paghi di aver già preso il controllo di fatto della nazione trent’anni fa, sembrano decisi a spazzare vie le ultime parvenze di un equilibrio tra poteri perso dopo gli anni Novanta del ‘900: per il nome di un nuovo primo ministro è spuntato quello di Marta Cartabia, presidente della Corte Costituzionale. Solo proporlo avrebbe sollevato qualche scandalo, ma dopo 7 anni di presidenza della Repubblica deligittimata vale tutto. Nel 2014 i giudici hanno ottenuto una prima grande vittoria: hanno dichiarato la legge elettorale incostituzionale, sancendo l’illeggittimità del Parlamento che con quella legge era stato eletto. Forse per evitare di sciogliersi, il Parlamento ha eletto Presidente della Repubblica proprio uno dei giudici che lo aveva dichiarato illeggittimo: Sergio Mattarella. Un uomo tra l’altro tendenzialmente di sinistra, meno di Napolitano, ma pur sempre avversario del centrodestra e dunque gradito al Partito democratico al governo. Per i giudici è stata una grande vittoria: come dichiarare squalificata la squadra avversaria e poi costringerla a giocare a patto che perda. Ma pare non siano sazi di questo svilimento della Presidenza (organo che si è ritrovato un presidente di fatto illeggettimo come il Parlamento che lo ha eletto) e adesso passano il nome della loro capa (e anch’essa nella corte del 2014) Cartabia ai giornali. E qualcuno già gioiva all’idea di avere finalmente un premier donna, ma in perfetto stile italiano è la donna sbagliata. Perché il gruppo del 2014 è già abbastanza potente così: annovera infatti nomi pesantissimi come Sabino Cassese, Paolo Maria Napolitano e Giuliano Amato. E comandano di fatto sulla nazione perché controllano sia la Corte Costituzionale che il Quirinale. Il Parlamento è l’ultima ridotta, perché ha legittimazione popolare, mentre i giudici parlano in nome del Popolo italiano senza averne ricevuto il mandato direttamente. Hanno seguito i corsi e concorsi, mentre anche l’ultimo dei politici ha preso il sostegno cittadino per cittadino. Il gruppo del 2014 dovrebbe evitare quest’ultimo sgarbo istituzionale: almeno un potere dello Stato deve essere eletto dai cittadini e libero da questo giro di giudici. Altrimenti dichiarino la fine della Repubblica. Perchè è questo il problema della crisi politica: il gruppo del 2014 all’assalto del Parlamento. Gli unici ad aver capito cosa sta succedendo pare siano Renzi, Salvini e Berlusconi. Perché il Pd se ha capito pensa che in fondo sono giudici di sinistra ed è appiattito sulla linea del Gruppo del 2014. Gli altri combattono dirattemente con “l’uomo dei caminetti” (che era Mattarella per chi non l’avesse capito). Ma il Gruppo del 2014 è forte e radicato. E il rischio che prenda anche il controllo del Parlamento per far eleggere un altro dei propri componenti come erede di Mattarella è altissimo.

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