Nome dell'autore: Osservatore Meneghino

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Palazzina Liberty presentata la stagione concertistica 2018/19

È stata presentata oggi a Palazzo Marino la stagione concertistica 2018/19 di Palazzina Liberty in Musica, il palinsesto dedicato alla musica da camera in ogni suo genere e forma che dal febbraio 2016 anima la Palazzina Liberty nel cuore del Parco Formentano in Largo Marinai d’Italia. Si conferma con questa terza edizione la vocazione polifonica del progetto PLIM, “un cartellone molteplice e plurale – ha affermato l’Assessore Filippo Del Corno – in cui convivono generi e linguaggi diversi, stili e pratiche apparentemente distanti, come testimonia l’omaggio al compianto Luigi Pestalozza, scomparso un anno fa, a cui l’Associazione Amici di Musica / Realtà dedica due performance sulla canzone d’autore in collaborazione con il Club Tenco di Sanremo”. Sono 117 gli appuntamenti in stagione dal 20 settembre 2018 al 30 giugno 2019, inaugurati da “Vette di latte”, spettacolo-concerto con il soprano Silvia Lorenzi; di questi, il ciclo di sei date a cura della Civica Orchestra di Fiati di Milano – COF, ensemble in residenza dal 1991, e una sezione didattica di 21 matinée per le scuole con i concerti dell’Orchestra da camera Milano Classica e gli spettacoli di teatro musicale de La Sala dei Tanti, accompagnati dalla COF. Numerosi e di pregio gli interpreti in cartellone: da Roberto Plano (21/10/18) a Enrico Bronzi (13/1/19), da Marcello Scandelli e Marina De Liso (24/2/19) a Bruno Canino (26/5/19), fra i protagonisti della XXVII stagione di Milano Classica, “Geni italiani”; il duo pianistico Cabassi-Larionova con il tenore Mirko Guadagnini e voci soliste nei “Liedebeslieder Walzer” di J. Brahms, un classico del Festival Liederìadi per la sua XIII edizione (25/11/18); il basso Renato Dolcini ne “La Resurrezione”, capolavoro di G.F. Händel per la IV stagione de “La Risonanza in Palazzina” (9/10/18), e molti altri. Cammei del repertorio cameristico sono i due omaggi di Milano Classica a Clara Wieck Schumann (1819 – 1896) nel bicentenario della nascita con Le Cameriste Ambrosiane (10/3/19) e il Quartetto Indaco (14/4/19).

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Riunione di maggioranza per discutere degli aumenti ATM, opposizione critica

Il gruppo consiliare del Partito democratico ha incontrato questo pomeriggio l’Assessore alla Mobilità del Comune di Milano Marco Granelli per discutere degli aumenti Atm. “Non abbiamo ancora cifre definite, le stabiliremo entro questa settimana“, ha spiegato il capogruppo del PD Filippo Barberis, ribadendo che l’intenzione è quella di “abbattere il più possibile gli abbonamenti e favorire anziani, bambini e indigenti“. Il Presidente della Commissione Mobilità Carlo Monguzzi ha aggiunto che tra le misure a cui sta lavorando il Comune c’è anche quella di un ‘biglietto breve’, vale a dire un biglietto che costerà meno di quello ordinario, ma sarà valido solo per qualche fermata o solo per una durata inferiore ai 90 minuti. Il rischio per Monguzzi è infatti che – a fronte dell’aumento del biglietto a 2 euro – i cittadini che devono fare solo un tragitto breve, scelgano di prendere l’auto o addirittura di viaggiare senza titolo. La volontà della maggioranza – ha assicurato il presidente della commissione – è quella di non toccare il prezzo degli abbonamenti e di non alzare l’età della fascia senior, ora stabilita a 60 anni per le donne e a 65 per gli uomini. Al vaglio ci sarebbe anche l’ipotesi di stabilire delle agevolazioni per gli anziani in base all’ISEE, garantendo un prezzo migliore a chi percepisce una pensione bassa. Ulteriore novità a cui sta lavorando il Comune è quella di rendere gratuito l’accesso ai mezzi pubblici per i ragazzi sotto i 14 anni, che oggi non pagano solo se accompagnati da un adulto. Critico Gianluca Comazzi, capogruppo di Forza Italia in Consiglio Regionale ritiene che ha commentato così la riunione, “Dopo la decisione scellerata di aumentare il ticket a 2 euro a partire dal 2019 la sinistra le sta studiando tutte per far digerire il boccone amaro ai cittadini. L’ultima trovata consisterebbe nell’introduzione di un ‘ticket breve’, valido per una manciata di fermate: ci sarebbe da ridere, se la questione non penalizzasse migliaia di persone che usufruiscono del trasporto pubblico“. Concludendo, “Del resto il Pd ha finito per contraddirsi da solo: da un lato introduce l’Area B, operando un giro di vite nei confronti del trasporto privato; dall’altro costringe i cittadini a pagare di più per usufruire dei mezzi pubblici“.

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Memoriale della shoa, al via l’evento: “Premesso che non sono razzista”

In occasione dell’80° anniversario delle leggi razziali in Italia, il Memoriale della Shoah di Milano dà il via a “Premesso che non sono razzista – come nasce il pregiudizio e come combatterlo”, il primo palinsesto di eventi del Memoriale dedicato a indagare – per meglio comprendere – pregiudizi e razzismi del passato e del presente. In un contesto storico sempre più sensibile alla necessità di celebrare la diversità e incoraggiare l’inclusività per la prima volta la Fondazione del Memoriale della Shoah ha scelto di organizzare e proporre alla cittadinanza una serie di eventi legati da tematiche comuni per stimolare nei cittadini la riflessione e il dibattito. Il progetto vede coinvolti protagonisti d’eccezione di diversi ambiti culturali: voci del teatro, della letteratura, del diritto, della psicologia, dell’arte danno vita a riflessioni, proposte, idee, per riflettere, insieme al pubblico, sulle origini del pregiudizio, alla base di ogni razzismo, e sui rimedi per contrastarlo. Ad aprire la stagione lo scrittore Paolo Rumiz, che terrà questa sera, alle ore 21, la lecture “Memoria oltre il rito”. Tra gli appuntamenti della prima parte della stagione, che si estende da settembre a dicembre 2018, sono previsti incontri con lo psicanalista Massimo Recalcati (14 ottobre), il drammaturgo Stefano Massini (30 ottobre), lo storico Adriano Prosperi (18 novembre, all’interno della cornice di Bookcity), il magistrato Gherardo Colombo (25 novembre) e il giornalista Corrado Augias (10 dicembre). In concomitanza con Bookcity, inoltre, al Memoriale si terrà la presentazione di “M. ll figlio del secolo” (Bompiani), romanzo di Antonio Scurati incentrato sulla figura di Mussolini. Ciascuno degli interventi affronterà le tematiche della rassegna da una diversa prospettiva, con l’obiettivo di fornire spunti di riflessione nuovi e complementari. Accanto a conferenze, dibattiti e presentazione di libri, il palinsesto di “Premesso che non sono razzista” prevede anche spettacoli e mostre. In particolare, nelle serate del 30 settembre e del 1° ottobre, andrà in scena, in collaborazione con il Piccolo Teatro, la IV edizione dello spettacolo teatrale itinerante “I luoghi della Memoria”. Inoltre, dal 15 novembre, a pochi giorni dalla chiusura del percorso fotografico “1915-1918 Ebrei per l’Italia”, il Memoriale ospiterà la mostra d’arte contemporanea “Ricordi futuri 4.0. Cosa c’è in fondo al Binario”, curata da Ermanno Tedeschi, che si propone di raccontare come nel presente e nel futuro sia cruciale richiamare i Ricordi, affinché, comprendendoli, non si ripetano gli errori del passato. Tra gli artisti che contribuiranno alla mostra, Emilio Isgrò, Edoardo Schapira, Bruna Biamino, Vardi Kahana, Francesca Leone, Riccardo Codero, Orna Ben-Ami, Aldo Mondino e Alberto Burri. A chiudere la prima parte della rassegna saranno le iniziative, in corso di definizione, previste per la Giornata della Memoria, che quest’anno, come avvenuto già nel 2014, vedrà la partecipazione di alcuni “Ciceroni d’eccezione”, volti noti che, per la giornata del 27 gennaio 2019, accompagneranno a sorpresa i visitatori all’interno degli spazi che, tra il 1943 e il 1944, furono teatro delle deportazioni. “Abbiamo voluto ricordare l’80° anniversario delle leggi razziali invitando la città a riflettere e a confrontarsi con tematiche più che mai attuali, come il pregiudizio, l’indifferenza e la discriminazione – ha dichiarato Roberto Jarach, presidente della Fondazione Memoriale della Shoah di Milano – Con la decisione di realizzare questo progetto per la stagione 2018/2019, la Fondazione tiene a ribadire la propria responsabilità nel rivestire e interpretare un ruolo attivo nel promuovere e incoraggiare il dialogo e l’inclusività nel contesto storico attuale, perché si possa imparare dal passato, operare nel presente e progettare un futuro migliore per tutti”. “Il pregiudizio – ha proseguito – è la forma perfetta della semplificazione, ma non è semplice né capirlo in tutte le sue implicazioni né smontarlo. Per questo abbiamo chiesto a diversi intellettuali (parola nobile quando si accompagna a un vero esercizio del pensiero) di aiutarci a sondarne i vari risvolti: storico, sociale, giuridico, psicologico, linguistico. Tutti hanno risposto entusiasticamente al nostro invito: segno sì che il pregiudizio è in crescita, ma anche che è fortemente sentita l’urgenza di combatterlo.  Perché è sul pregiudizio che attecchisce il razzismo, la discriminazione e, in ultimo, la degradazione dell’altro fino alla sua eliminazione. Come ha detto Albert Einstein ‘È più facile spezzare un atomo che un pregiudizio’. Proviamoci, però”. “Premesso che non sono razzista” proseguirà anche nella seconda parte dell’anno, tra gennaio e aprile, con un secondo palinsesto, attualmente in via di definizione. Hanno presentato il progetto, insieme allo scrittore Paolo Rumiz, Roberto Jarach e Marco Vigevani, rispettivamente Presidente e Responsabile Eventi della Fondazione Memoriale della Shoah di Milano ONLUS. È intervenuto Lorenzo Lipparini, Assessore alla Partecipazione, Cittadinanza attiva e Open Data del Comune di Milano.

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Fashon Week, coinvolte 199.000 imprese e 128.000 addetti

Per la settimana della moda sono coinvolte circa 19mila imprese milanesi e impiegati 128mila addetti, tra commercio, alloggio, ristorazione, cultura e divertimento. Lo fa sapere la Camera di Commercio di Milano Monza Brianza Lodi in un comunicato stampa. “La settimana della moda è un momento importante per l’attrattività della città dal punto di vista del business e turistico. Bisogna continuare a puntare sui grandi eventi e sulla qualità e la varietà dell’offerta. Un’occasione per apprezzare Milano anche come città d’arte, cultura e leisure. Un’opportunità per invitare a tornare e soggiornare più a lungo a Milano e in Lombarda per approfondire e sperimentare le diverse offerte”, ha dichiarato Valeria Gerli, membro di giunta della Camera di commercio di Milano Monza Brianza Lodi. Coinvolti, in particolare, sono i settori shopping e ristorazione, crescono del +1,3% in un anno e del +9,5% in cinque anni a Milano e rappresentano il 71% delle imprese dell’indotto della città. Milano città pesa circa il 5% nazionale per addetti con 128 mila e circa il 20% per giro d’affari annuale (oltre 10 miliardi di euro su circa 60 miliardi). Sono 3 mila le attività di commercio al dettaglio: primi settori abbigliamento, tra vestiti e calzature (circa 1800 imprese e 400). Oltre 5 mila ristoranti e 5 mila bar. I servizi business e trasporti con oltre 3 mila imprese (17% del totale indotto cittadino, +0,7%). Coinvolti nella settimana della moda anche i servizi taxi e di noleggio autovetture (oltre 2 mila) e le imprese che organizzano convegni. L’alloggio vale il 5,5%: oltre mille gli alberghi e gli alloggi coinvolti in città (+2,8% in un anno, +44% in cinque). Ci sono infine oltre mille imprese in attività ricreative e di intrattenimento, 65 attività legate a biblioteche, archivi e musei. Le attività culturali e per il tempo libero, 6% del totale dell’indotto cittadino, sono cresciute del +1,3% in un anno, del +9% in cinque.

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Codacons denuncia: giardinetti di Quarto Oggiaro in mano ai pusher

Ennesimo caso di degrado verificatosi a Quarto Oggiaro a Milano. Sacchetti di droga stipati dai pusher sotto gli scivoli del parco giochi e vicino alle altalene. Bilancini di precisione nascosti tra i cespugli. Calze piene di stupefacenti lanciate sugli alberi per tenerle a distanza dal fiuto dei cani antidroga. Lo denuncia in un comunicato il Codacons, che chiede maggiori interventi all’amministrazione comunale. “Così – scrive nella nota l’associazione in difesa dei consumatori – i pusher hanno sfrattato i bambini in due giardinetti di via Fabrizi e pure in via Palizzi di fronte al civico 119, a Quarto Oggiaro, dove di pomeriggio e di sera gli spazi vengono invasi da nordafricani, gambiani e nigeriani. Lo stato di degrado in cui versa la zona di Quarto Oggiaro è ormai del tutto fuori controllo. I residenti hanno provato più volte a far sentire la loro voce, protestando e chiedendo interventi urgenti alla polizia, ma la situazione non è cambiata. Abbiamo piena fiducia nel lavoro della polizia, ma – conclude Codacons – servono interventi urgenti da parte del Comune per far cessare la situazione di enorme degrado. Bisogna installare telecamere di sorveglianza e prevedere controlli periodici e costanti da parte delle Forze dell’Ordine”.

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Riqualificazione di Piazza Dergano, Forza Italia contesta Granelli e Maran

Forza Italia protesta contro le assemblee pubbliche che si sono svolte settimana scorsa per presentare ai cittadini i progetti di “Urbanistica tattica” volti a riqualificare piazza Dergano e piazza Angilberto II. “L’assessore Maran straparla quando dichiara che il Comune di Milano coinvolge i cittadini per progetti nati dal basso – commenta Alessandro De Chirico vicecapogruppo di Forza Italia a Palazzo Marino -. Infatti i residenti dei quartieri hanno partecipato alle assemblee prevalentemente per protestare contro l’ennesima scelta calata dall’alto, con i cittadini coinvolti dopo che erano già stati approvati i progetti e iniziati i lavori”. Dal 2011 Forza Italia contesta il metodo con cui vengono interpellati i milanesi. “Quando mi dissi d’accordo al progetto sperimentale presentato dall’assessore Granelli in Municipio 9 – spiega Raffaele Todaro, assessore all’Urbanistica del Municipio 9 di Forza Italia – lo feci mettendo subito in chiaro alcuni punti correttivi qualificanti per evitare ripercussioni sul quartiere. In particolare ho sottolineato l’importanza di ridisegnare nelle vie limitrofe a piazza Dergano i circa 20 posti auto che andavano a perdersi“. “Di nuovi parcheggi nemmeno l’ombra, anzi si è pensato che per riqualificare uno spazio fosse sufficiente realizzare grandi marciapiedi, riducendo i posti come se le auto non esistessero, è ovvio gli abitanti di Dergano protestino. Come si può pensare di realizzare un’area picnic sull’asfalto quando a pochi passi, tra via Tartini e via Carnevali, c’è un giardino pubblico – si chiede De Chirico – “Altro che relax in mezzo ai tubi di scappamento. I cittadini della zona chiedono la riqualificazione di quello spazio verde, oggi frequentato da perdigiorno, per poterlo rendere fruibile dalle famiglie e non solo da tossici o ubriaconi”. “Com’è solo possibile immaginare di riprogettare una piazza senza considerare il contesto sociale, commerciale, economico e della popolazione residente in cui questa si inserisce? – aggiunge Todaro – Ancora una volta la giunta Sala dimostra di non tenere minimamente in considerazione l’istituzione più vicina ai cittadini, il Municipio”. “Proteste che giungono anche da altre zone interessate da progetti di riqualificazione, realizzati senza che Maran e Granelli prendessero in considerazione l’opinione dei cittadini, dimostrando che c’è la precisa volontà politica di voler imporre le scelte dell’amministrazione centrale. Se fossimo maligni – conclude De Chirico – penseremmo che il Sindaco Sala fatica ancora a digerire la sconfitta elettorale in 5 municipi su 9 e che si vogliano penalizzare quelli amministrati dal centrodestra”.

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