Nome dell'autore: Osservatore Meneghino

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Commemorazione al Parco Alessandrini

Si è aperta questa mattina la festa del Municipio 4 di Milano al parco Alessandrini (zona piazzale Cuoco) organizzata insieme alle associazioni di quartiere, per favorire il senso di comunità e valorizzare questa area verde periferica.“Il nostro evento – ha spiegato in una nota il presidente del Municipio 4 di Milano, Paolo Guido Bassi (Lega) e il suo presidente della commissione Sicurezza e Verde Francesco Rocca (Fd’I) – si è aperto con una piccola cerimonia, alla quale hanno preso parola anche la dottoressa Alessandra Galli, magistrato e figlia del giudice Guido Galli ucciso da Prima Linea e Antonio Iosa, presidente della Fondazione Perini e gambizzato dalle Brigate Rosse negli anni 70, durante la quale abbiamo deposto una corona di fiori al monumento che ricorda il giudice Emilio Alessandrini, ucciso in viale Umbria dai comunisti di Prima Linea”. “ “Un gesto semplice – spiegano i due politici del Municipio 4 – che riteniamo doveroso e che si inserisce in uno dei temi della festa. L’happening oltre momenti aggregativi, musica e altre attività, vedrà anche l’allestimento di una mostra fotografica sugli anni di piombo, a cura della Fondazione Perini, con la quale stiamo collaborando anche su altre iniziative che hanno la legalità come filo conduttore. Con questa manifestazione confermiamo l’attenzione del Municipio 4 verso questo territorio, sul quale abbiamo investito, dotandolo, ad esempio, di una nuova area di Agility dog, attrezzata e gratuita per tutti gli utenti”. “Il parco Alessandrini – concludono quindi Bassi e Rocca – è patrimonio di tutti, un polmone verde che stiamo valorizzando e che vogliamo salvaguardare dal degrado. Come Municipio 4 continueremo a promuovere queste iniziative che fanno riscoprire gli spazi pubblici come luoghi da ‘vivere’ e sono un ‘antidoto’ all’illegalità e al degrado, che come in questo caso, a causa dei vicini campi rom, della presenza abusiva di camper e furgoni di nomadi e dei problematici mercatini di viale Puglie, ne pregiudicano la fruizione da parte della cittadinanza“.

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All’asta la palazzina di SOGEMI occupata da Macao

Il Comune ha deciso d’inserire il complesso di palazzine liberty dell’Ortomercato di viale Molise, insieme a un’ex colonia a Cesenatico del valore di quasi 3 milioni di euro, all’interno del “Fondo immobiliare II“, nato poco meno di dieci anni fa per valorizzare alcune proprietà di Palazzo Marino. Per aggiudicarle al valore stimato di 22,5 milioni di euro è necessario che il giorno dell’incanto siano vuote. Sorge quindi il problema di sgomberare quella occupata da cinque dal Collettivo “Macao” per evitare sia sottostimata, o addirittura non aggiudicata. Una questione sulla quale l’Assessore al Demanio Roberto Tasca ha dichiarato, “Io non dico che vada tutelato l’abusivismo o il fatto che si occupano le case, ma è inutile dire che buttiamo fuori qualcuno facendo vedere che noi siamo forti. Va affrontato un tema, cerchiamo di arrivare alla regolarizzazione dove è possibile, confrontandoci con questi soggetti. Si può discutere. Io sono cresciuto frequentando i centri sociali ed è legittimo che i giovani abbiano i loro spazi aggregativi, riconosco la  funzione sociale di questi centri. Si troverà una soluzione prima di metterlo in vendita”. Posizione prevedibilmente non condivisa dall’Assessore a Sicurezza di Regione Lombardia Riccardo De Corato, che ha prontamente ribattuto, “Non solo in sei anni nessuno ha mai mosso un dito contro gli abusivi, ma l’assessore al bilancio, Tasca, con spirito da ex sessantottino, si è premurato di rassicurare coloro che occupano illegalmente la struttura, affermando che la strada che vorrebbe percorrere il Comune, è quella di un confronto con il collettivo per arrivare a trovare soluzioni pacifiche e alternative. Ancora una volta l’amministrazione si prepara a mettere in campo la ditta di traslochi Sala&Co. per organizzare lo spostamento degli occupanti che, ovviamente, sempre con il benestare del Comune, dovranno trovare un’altra casa, meglio se abusivamente”. Concludendo ironicamente,”Non ci stupiremmo, prossimamente, di vedere l’assessore Sessantottino Tasca a un aperitivo o un ‘balla coi nudi’ organizzato dai centri sociali, magari anche con il contributo del Comune“. Dal canto loro i membri del collettivo ne hanno per tutti e lo fanno sapere attraverso un comunicato in cui dichiarano, “In un momento in cui la repressione fascista percorre l’Europa e Salvini controlla le questure il più importante governo di sinistra rimasto in Italia, che fa dell’innovazione sociale e culturale il suo cavallo di battaglia, pensa di sgomberare e privatizzare uno dei più significativi luoghi di sperimentazione della città: siete Politicamente Defunti“.

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Credito solidale per sostenere persone e imprese in difficoltà

BCC (Banca di Credito Cooperativo) Milano e la Fondazione Welfare Ambrosiano (FWA), ha sottoscritto due accordi di convenzione per il Microcredito e Credito Solidale con ente non profit impegnato nel sostegno alle persone e alle imprese in difficoltà economica. “Questa nuova convenzione con BCC Milano allarga lo spettro di azione di Fondazione Welfare Ambrosiano sul microcredito, un modello di intervento particolarmente indicato per rispondere alle esigenze dei cittadini in difficoltà e come incentivo allo sviluppo economico e sociale del territorio”, ha detto l’Assessore alle Politiche per il Lavoro, Attività produttive e Commercio e Presidente di Fondazione Welfare Ambrosiano Cristina Tajani. “FWA – prosegue Tajani – ha già aiutato 4.500 lavoratori in momenti di particolare fragilità e ha contribuito alla nascita di 180 nuove imprese nel Comune di Milano”. “L’impegno nella costruzione di percorsi di responsabilità sociale rivolti alla crescita del bene comune fa parte della nostra identità – ha dichiarato Giuseppe Maino, Presidente di BCC Milano – Attraverso questo accordo la Banca intende dare un sostegno concreto ai cittadini della Città Metropolitana che la crisi spinge verso un’area di possibile marginalità economica e sociale”. BCC Milano sarà banca del territorio aderente all’iniziativa del Microcredito, che consente di sostenere aspiranti imprenditori o neo imprenditori tramite il Bando Agevola Microcredito di FWA che prevede consulenza continuativa gratuita per un anno e mezzo e un contributo a fondo perduto maggiorato per le imprese costituite da meno di 24 mesi, per gli Under 35 e per l’imprenditoria femminile. Il Credito Solidale intende invece aiutare i privati attraverso l’erogazione di un importo massimo di 10 mila euro destinato a specifiche spese quali affitto, retta dell’asilo e interventi di manutenzione dell’abitazione. Per questo la Banca ha creato un prodotto ad hoc destinato a chi si trova in difficoltà economiche.

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Manifatture Aperte, il Made in Italy apre le porte ai milanesi

Il 29 settembre settanta tra aziende, laboratori e atelier apriranno le loro porte ai milanesi, che potranno così scoprire come si producono i cappelli per i reali inglesi o le chitarre acquistate anche da Ben Harper. Nell’occasione sarà visitabile anche il laboratorio Pirelli dove nascono gli pneumatici della Foruma 1 e l’officina meccanica che realizza a mano e con l’ausilio delle nuove stampanti 3D i componenti per riportare in vita le fuoriserie d’epoca, ma anche legatorie e laboratori orafi. Sono queste – spiega la nota del Comune di Milano – alcune delle realtà, tra aziende, laboratori, atelier, botteghe, centri ricerca e Fab Lab che hanno aderito, a “Manifatture Aperte” la giornata di visite guidate, laboratori, workshop e incontri alla scoperta dei luoghi in cui nascono gli oggetti del made in Italy, ideata e voluta dal Comune di Milano allo scopo di avvicinare i cittadini, i giovani e gli studenti alla nuova e antica manifattura, valorizzando nel contempo il grande patrimonio di sapienza artigiana di ieri e di oggi presente in città. Ad illustrare questa mattina a Palazzo Marino il programma di iniziative di “Manifatture Aperte” l’assessore alle Politiche per il Lavoro, Attività produttive, Commercio, Moda e Design Cristina Tajani con il presidente dell’Advisory Board Manifattura Milano, Stefano Micelli e Marco Taisch, Scientific Chairman of World Manufacturing Forum. “Grazie a giornate come questa – spiega l’assessore Tajani – il pubblico potrà visitare fabbriche, laboratori artigiani, officine creative e Fab Lab per vedere cosa succede dietro le quinte di una creazione industriale o artigianale. Per noi è un tassello del programma ‘Manifattura Milano’ che vuole incentivare il ritorno della manifattura leggera in città con l’obiettivo di rigenerare aree dismesse e creare buona occupazione permettendo a tanti giovani di trasformare la propria creatività in idee, progetti e oggetti grazie all’uso sempre più diffuso delle nuove tecnologie, dalle stampanti 3D ai laser cutter che rendono più semplice ed economica la prototipazione”. “Visitare gli spazi del lavoro e della manifattura – sottolinea il presidente dell’advisory board di Manifattura Milano Stefano Micelli – consente di scoprire la vitalità e la qualità di tante imprese e laboratori artigiani che danno vita alla città di Milano. L’obiettivo della manifestazione è creare sempre più consapevolezza rispetto al patrimonio economico e culturale che queste realtà rappresentano e mettere in evidenza il loro potenziale di crescita. L’iniziativa si rivolge soprattutto ai giovani che oggi sono alla ricerca di opportunità di lavoro: la manifattura attiva in città ha bisogno del loro talento per sviluppare design e innovazione tecnologica” “La World Manufacturing Foundation, con sede in Lombardia, è un perfetto esempio di collaborazione tra imprese, mondo accademico, istituzioni e mondo associativo e nasce con l’intento di generare e diffondere cultura a livello globale sul settore manifatturiero, primo generatore di ricchezza ed equilibratore sociale, come mezzo di ulteriore sviluppo delle economie evolute e anche come strumento fondamentale per la crescita delle aree del mondo meno sviluppate” spiega Marco Taisch, Scientific Chairman of World Manufacturing Forum che prosegue: ”Con l’Annual meeting di Cernobbio (27 e 28 settembre) e con il Global Report  il nostro obiettivo è delineare e incidere, a livello europeo e globale, sugli scenari futuri e le innovazioni che dal manifatturiero impatteranno anche su settori come i servizi oltre che sulla vita delle persone. Per questi motivi, il gemellaggio tra Manifatture Aperte e il WMF è una partnership naturale nata dalla condivisione di obiettivi da raggiungere insieme attraverso la valorizzazione e lo sviluppo del manifatturiero urbano e regionale in un’ottica internazionale”. ‘Manifatture Aperte’ – ricorda il comunicato del Comune – si pone l’obbiettivo di promuovere la cultura della manifattura e dell’artigianato in ambito urbano quale leva per lo sviluppo economico di Milano valorizzando nel contempo la tradizione produttiva e favorendo la creazione di possibili nuovi posti di lavoro. Un appuntamento che si inserisce nella più ampia collaborazione stipulata tra l’amministrazione e il Word Manufacturing Forum che si terrà dal 27 al 28 settembre a Cernobbio. I contenuti e gli eventi proposti nel corso della giornata di sabato 29 settembre sono realizzati in partnership con Camera di Commercio Milano-MonzaBrianza-Lodi, Assolombarda, Confartigianato, CNA, A.P.I, ANCE, Ordine degli Ingegneri di Milano, UCIMU, Polifactory. La segreteria organizzativa è affidata alla Rete di imprese “Manifattura digitale in ex Ansaldo” composta da Cariplo Factory, Base, Make a Cube, WeMake e OpenDot. Ad aprire le proprie porte ai milanesi per scoprire i segreti, la tradizione e l’innovazione nella produzione saranno 11 fabbriche, 28 tra laboratori e atelier, 9 maker space, 6 accademie (Arsutoria, Dama Accademy, IED, Istituto Secoli, Scuola del Castello, Siam1838), 4 officine, 2 centri ricerche (Pirelli e PiuLab-PoliMI), 4 musei e spazi espositivi (Museo della Scienza e della Tecnica, Riva 1920, Material Connexion, Jannelli & Volpi) oltre a 5 progetti che sviluppano impresa a vocazione sociale.

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Mercato immobiliare in ripresa. Milano ai vertici dei prezzi

Il mercato immobiliare italiano sta progressivamente uscendo dalla crisi e Milano si conferma la cartina tornasole per le tendenze nelle altre città sul territorio nazionale. Il capoluogo lombardo è l’unica tra le grandi città dove il bilocale concentra la maggioranza delle richieste e, per quanto riguarda le quotazioni, è al secondo posto per l’aumento più importante dei prezzi (+3,8%), superata solo da Bologna, che segna il +4,6%. Gli acquisti per investimento sono in progressiva crescita negli ultimi cinque anni, passando dal 16,3% all’attuale 17,9%, ma il trend è ancora più visibile a Milano dove tra il 2014 e il 2018 si è passati dal 13,8% al 24,3%. Il quadro complessivo è stato presentato durante la conferenza nazionale del Gruppo Tecnocasa, avvenuta oggi a Milano alla Casa degli artisti, immobile riqualificato mantenendo lo stile del 1900, grazie alla collaborazione tra Ducale Spa e il Comune di Milano: “Il capoluogo lombardo per quanto riguarda i contratti di locazione è in controtendenza rispetto alla tipologia di contratto – ha spiegato Piero Terranova, analista Ufficio Studi Gruppo Tecnocasa – Nelle grandi città si usa sempre di più il contratto a canone concordato, ovvero calmierato in accordo con i Comuni su dei tetti massimi, mentre a Milano si utilizzano contratti a canone libero, circa 9 volte su 10. Il mercato libero qui è ancora molto competitivo”. A Milano ci si trasferisce sempre di più per lavoro: “Uno degli aspetti più interessanti, soprattutto se confrontato con i dati nazionali, riguarda le locazioni di trasfertisti – ha concluso Terranova – abbiamo analizzato il primo semestre del 2018 evidenziando come questi soggetti coinvolgano il 62,3% dei contratti, rispetto alla media nazionale del 36,4% di lavoratori fuori sede, confermando Milano come polo attrattivo per il lavoro“. Il centro di Milano è stato anche quello che ha tenuto meglio la crisi: i prezzi sono diminuiti in maniera molto contenuta. Per quanto riguarda i singoli quartieri, uno di quelli che ha visto l’aumento più significativo delle richieste riguarda la zona di San Siro – dichiara durante la presentazione Fabiana Megliola, responsabile ufficio Studi Gruppo Tecnocasa – che con l’arrivo della metro lilla ha aumentato il suo appeal arrivando a segnare un +7,2%. Il centro di Milano è invece rimasto stabile.

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De Chirico (FI): coltiviamo la cannabis terapeutica a Milano

Il vice capogruppo di Forza Italia in Consiglio Comunale, Alessandro De Chirico ha presentato una mozione per discutere dell’opportunità di individuare nel territorio milanese aree per la coltivazione di cannabis a scopo terapeutico. “Contattato dal Partito Radicale e vista la delibera approvata lo scorso agosto dall’assessore al Welfare di Regione Lombardia, Giulio Gallera, per il riconoscimento della rimborsabilità da parte del Sistema sociosanitario regionale, mi sono documentato su un tema che tocca da vicino oltre 20.000 persone in tutta Italia affette da malattie gravi – dai pazienti oncologici ai malati di sclerosi multipla, dagli infetti di HIV a chi è colpito dalla sindrome di Gilles de la Tourette – che necessitano di medicinali a base di cannabis per il trattamento sintomatico di supporto ai medicinali tradizionali”, ha spiegato De Chirico in una nota.  Proseguendo, “Lo stabilimento farmaceutico militare di Firenze non è in grado di far fronte alla richiesta e per questo motivo il ministero della Sanità ha recentemente rafforzato l’import dall’Olanda. Il Parco Sud è il più grande parco agricolo d’Europa e dislocate in tutta Milano ci sono decine di cascine di proprietà comunale. Se il Governo autorizzasse la coltivazione controllata della cannabis terapeutica da una parte si soddisfarebbe la domanda proveniente da malati gravi e dall’altra parte si creerebbero posti di lavoro e profitti utili a preservare il patrimonio delle cascine milanesi per cui manca la disponibilità di fondi pubblici necessari per le urgenti ristrutturazioni”. “Per realizzare questa proposta devono essere necessariamente coinvolti Coldiretti, Consorzio DAM e gli altri operatori attivi nel settore agricolo milanese. Sono certo che il sindaco Sala, sensibile al tema, abbia a cuore la salute dei milanesi e che con orgoglio possa far diventare Milano capofila della richiesta di abbattimento del monopolio militare della coltivazione di cannabis terapeutica”, ha quindi concluso De Chirico.

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