Città Metropolitana

Giornata mondiale contro l’Aids

L’Aids resta un tema attuale anche nel 2023. Oggi 1° dicembre, si celebra la Giornata mondiale contro l’Aids. In avvicinamento a questa importante occasione, il Comune di Milano ha costituito il nuovo Coordinamento cittadino Fast Track, attraverso un avviso pubblico aperto a tutti gli enti del Terzo settore attivi sulle tematiche della riduzione dell’Hiv e delle altre infezioni sessualmente trasmissibili. L’obiettivo del Coordinamento, che verrà convocato per la sua prima riunione il 12 dicembre, è creare uno spazio di discussione e diffusione di conoscenze tra enti e associazioni per promuovere sinergie, scambio di buone pratiche e costruire attività congiunte che abbiano come finalità quelle di diffondere informazioni corrette, promuovere una cultura della prevenzione, combattere lo stigma e migliorare la qualità della vita delle persone che convivono con questo tipo di malattie. “Già dal 2018 – dichiara l’assessore al Welfare e Salute Lamberto Bertolé – Milano ha aderito alla Rete internazionale FastTrackCities con la sottoscrizione della Carta di Parigi. Oggi andiamo avanti perseguendo il nuovo obiettivo 95-95-95 per assicurarci che almeno il 95% di persone Hiv positive conoscano il proprio stato sierologico, garantire che almeno il 95% di loro abbia accesso alla terapia e portare al 95% la percentuale delle persone che vivono con Hiv con una carica virale non rilevabile. Lo facciamo con la consapevolezza che non siamo soli in questa sfida: da qui la necessità di promuovere un’azione congiunta, con tutte le associazioni del Terzo settore che svolgono un lavoro prezioso in città, attraverso il nuovo Coordinamento Fast Track che si riunirà a breve per la prima volta”. Un lavoro possibile solo se fatto in rete: sono otto – Asa Milano, Milano Check Point, Ala Milano, Croce Rossa Italiana, Caritas Ambrosiana, Anlaids Lombardia, Fondazione Lila Milano, Cooperativa Lotta contro l’emarginazione – gli enti che hanno risposto all’avviso e che faranno parte del Coordinamento, insieme al Comune di Milano e ai rappresentanti del sistema sanitario regionale.  Il bando rimane aperto, per cui sarà possibile candidarsi anche successivamente.

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Sciopero generale, l’ATM rinuncia alla mobilitazione

Venerdì di sciopero anche per questa settimana, ma stavolta, dopo il braccio di ferro tra il governo e i sindacati, i dipendenti Atm rinunciano alla mobilitazione. Compromesso tra Cgil e Uil e il ministero dei trasporti per uno sciopero di sole quattro ore. Si terrà, infatti, dalle 9 alle 13. Lo sciopero non coinvolge direttamente il personale Trenord, anche se potranno aderire i lavoratori delle imprese che gestiscono le infrastrutture, Ferrovienord Spa e Gruppo FS italiane. I treni con partenza prevista entro le 9 garantiscono di arrivare a fine corsa se la destinazione finale è entro le 10. Coinvolti anche i collegamenti aeroportuali Malpensa Express e S50 Malpensa Aeroporto – Bellinzona. Nel caso di cancellazione dei treni, saranno istituiti autobus senza fermate intermedie per i soli collegamenti aeroportuali:  tra Milano Cadorna e Malpensa Aeroporto (da Milano Cadorna partiranno da  via Paleocapa 1)  tra Busto Arsizio FS e Malpensa Aeroporto per la linea S50 Trenitalia ha informato che lo sciopero nazionale del personale del Gruppo Fs Italiane comprendente Trenitalia, Trenitalia Tper e Busitalia Rail Service S.r.l ad esclusione del personale della Divisione Regionale Piemonte. Atm non si ferma Il trasporto pubblico locale di Milano non potrà partecipare allo sciopero perché una settimana fa alcuni lavoratori, rappresentati da Al Cobas, avevano aderito a un’altra agitazione. Come ha sottolineato la commissione di garanzia dell’attuazione della legge sullo sciopero “deve intercorrere un intervallo di almeno 20 giorni, a prescindere dalle motivazioni e dal livello sindacale che ha proclamato lo sciopero”. I dipendenti del comune A incrociare le braccia i dipendenti comunali tra scuole, asili, uffici anagrafe e bibliotechel. E alle 15.30 il presidio in piazza della Scala dove i sindacati si sono detti fiduciosi sull’affluenza prevista. Le richieste prevedono un piano straordinario di assunzioni, possibilmente a tempo indeterminato, anche per garantire la copertura dei pensionamenti. Poi, l’aumento dei salari, specialmente in una città come Milano dove il costo della vita è alto, senza dimenticare la richiesta di rinnovo del contratto collettivo nazionale del lavoro.

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L’affido famigliare sponsorizzato dal comune di Milano

Far conoscere ai milanesi un’opportunità. E, perché no, trovare nuove persone disposte ad aiutare. Dal 9 all’11 novembre il comune di Milano organizza una tre giorni dedicata al tema dell’affido familiare, il servizio messo a disposizione dall’amministrazione per far sì che i minori che provengono da famiglie in difficoltà possano avere il supporto che serve loro per crescere serenamente. Il programma prevede eventi di confronto con esperti della materia e i responsabili del servizio comunale, ma anche incontri di presentazione aperti ai cittadini e alle cittadine che sono interessati a iniziare questo percorso. “Si inizia alle ore 9 di giovedì 9 novembre con un convegno dedicato agli operatori del settore che si terrà al museo civico di storia naturale in corso Venezia 55 alla presenza dell’assessore al welfare e salute Lamberto Bertolé. Parteciperanno, inoltre, la direttrice dell’area territorialità dell’assessorato al welfare e salute Cristiana Benetti, la responsabile del servizio di affido Silvia Zandrini, il docente di pedagogia presso l’università degli Studi di Bergamo Ivo Lizzola, lo psicoterapeuta Marco Chistolini. Ci sarà poi un confronto a più voci sull’impegno quotidiano per sostenere i percorsi di affido con il racconto di alcune esperienze dai territori e, infine, le testimonianze dei ragazzi e delle ragazze”, si legge in una nota di palazzo Marino. E ancora: “Venerdì 10 novembre, alle 17.30, presso l’hub di Comunità Nuova in via Mengoni 3, ci sarà ‘l’aperitivo dell’affido’, un incontro per tutti i cittadini interessati che potranno confrontarsi con gli operatori del Ccordinamento affidi per avere informazioni sul percorso. Sabato 11 novembre la tre giorni si concluderà con due eventi: alle 10, nella sala consiliare di Palazzo Marino, l’assessore Bertolé consegnerà degli attestati di ringraziamento ai cittadini e alle cittadine che hanno scelto di fare questa esperienza, mentre alle 14.30, presso la sede del coordinamento affidi in viale Sturzo 49, ci sarà una ‘merenda affidataria’ per un confronto di esperienze tra le famiglie affidatarie e chiunque sia interessato a intraprendere il percorso di affido”. “Quando una famiglia attraversa una situazione di difficoltà e non è in grado di occuparsi dell’educazione e delle necessità materiali e affettive dei propri figli, l’affido ha lo scopo di tutelare i bambini e le bambine e il loro diritto a mantenere i legami con il loro nucleo d’origine, offrendo loro, nel contempo, un contesto che li supporti nella crescita. Possono diventare ‘affidatarie’ – ha chiarito il comune – persone singole o coppie, sposate o conviventi, senza vincoli di età che concludano con successo un percorso di informazione e approfondimento. Per ogni progetto di affido familiare i servizi sociali professionali territoriali sottoscrivono, con le famiglie affidataria e naturale, un patto di affido all’interno del quale viene declinato il progetto di intervento. Nel corso dell’affido, la famiglia o persona affidataria ha costanti rapporti con il servizio sociale e il coordinamento affidi che, in caso di necessità, può attivare un supporto educativo e pedagogico. L’amministrazione avvia inoltre l’erogazione di una somma di denaro mensile per contribuire alle spese di mantenimento del minore e attiva la copertura assicurativa per eventuali infortuni o danni”, hanno evidenziato dall’amministrazione. La legge prevede che la durata dell’affido familiare sia di massimo due anni, rinnovabili se questo risulta rispondente ai bisogni di crescita dei minori e, comunque, sempre in seguito a una decisione dell’autorità giudiziaria. Nel primo semestre del 2023 sono stati attivati 40 nuovi affidi che si aggiungono ai 237 in prosecuzione dal 2022. In totale, i percorsi attivi nei primi sei mesi del 2023 sono stati 304. I minori in affido appartengono a diverse fasce di età e, anche se generalmente il percorso inizia prima dei dieci anni, ci sono molti preadolescenti che hanno bisogno di questo tipo di accoglienza. “L’affido familiare – ha dichiarato l’assessore Bertolé – è un servizio messo a disposizione dal Comune di Milano per far sì che i minori che provengono da famiglie in difficoltà possano avere il supporto che serve loro per crescere serenamente. Accogliere un bambino vuol dire aprirsi all’incontro con fiducia e flessibilità, accompagnarlo per il tempo che serve, fargli spazio nella propria vita e nella propria casa, provare a sostenerlo nel suo percorso, sempre rispettando le sue origini e sostenendolo, quando è possibile, nel ritorno alla sua famiglia d’origine. Ci teniamo a ringraziare tutte le persone che si sono proposte per questa esperienza straordinaria e a rassicurare chi sta pensando di intraprendere questo percorso sul fatto che non si è mai soli in questo viaggio: si può contare – ha concluso – sull’aiuto costante dei professionisti esperti del comune e sulle tante altre famiglie che hanno compiuto la stessa scelta”.

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Martedì 7 novembre seduta di Consiglio regionale

Seduta di Consiglio regionale dedicata agli atti di indirizzo quella convocata dal Presidente del Consiglio regionale Federico Romani per martedì 7 novembre alle ore 10. In apertura dei lavori spazio al question time con interrogazioni e interpellanze a risposta immediata. L’assemblea regionale sarà quindi chiamata ad esaminare otto mozioni sui seguenti temi: impegno per l’incremento del finanziamento nazionale per la sanità (primo firmatario Francesco Majorino, PD); potenziamento e valorizzazione dell’offerta delle misure di prevenzione e diagnosi delle infezioni sessualmente trasmissibili in Regione Lombardia (primo firmatario Luca Paladini, Patto Civico); realizzazione del CUP unico regionale (prima firmataria Lisa Noja, Azione – Italia Viva); progetto per la revisione del sistema di formazione dei soggetti addetti al trasporto sanitario semplice e al trasporto sanitario (primo firmatario Riccardo Pase, Lega); ricordo dei Martiri di Nassiriya in occasione del ventesimo anniversario (primo firmatario Giacomo Zamperini, FdI); misure per semplificare l’esercizio del diritto di voto dei cittadini comunitari presenti in Lombardia (primo firmatario Giulio Gallera, Forza Italia); sostegno alle persone con disabilità (primo firmatario Matteo Piloni, PD); sostegno al settore dell’automotive lombardo (primo firmatario Alessandro Corbetta, Lega).

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Berlusconi al Famedio, il programma della cerimonia

È il giorno di Silvio Berlusconi al Famedio, il Pantheon dei grandi milanesi all’interno del Cimitero Monumentale. La cerimonia si svolgerà alle 11 e sarà coordinata dal sindaco Giuseppe Sala e dalla presidente del Consiglio comunale Elena Buscemi. Al Monumentale sono attesi i familiari dell’ex premier e fondatore di Forza Italia e alcuni politici azzurri tra cui il capogruppo in Comune Alessandro De Chirico (colui che ha proposto l’iscrizione del Cavaliere nel Tempio meneghino), il coordinatore regionale Alessandro Sorte, l’assessore regionale Gianluca Comazzi, la senatrice Licia Ronzulli e il senatore Adriano Galliani. Familiari e politici, in primis. Ma De Chirico, nelle motivazioni per l’iscrizione al Famedio, ha puntato soprattutto sull’importanza di Berlusconi a Milano come imprenditore edile, editore, fondatore di Mediaset e presidente del Milan, lasciando sullo sfondo la figura politica, più divisiva, del fondatore di partito e dell’ex presidente del Consiglio. Una strategia che ha pagato, tanto che la Commissione comunale per le onoranze al Famedio, presieduta dalla dem Buscemi e con una maggioranza di centrosinistra, ha dato il suo via libera alla promozione del Cavaliere, scomparso lo scorso 12 giugno, tra i grandi milanesi, al fianco di figure come l’autore dei “Promessi Sposi’’ Alessandro Manzoni, il poeta Salvatore Quasimodo, il calciatore di Inter, Milan e Nazionale Giuseppe Meazza e il cantautore Giorgio Gaber. Anche il sindaco Giuseppe Sala, che pur non fa parte della commissione Famedio, ha approvato la promozione di Berlusconi tra i grandi milanesi. L’iscrizione del Cavaliere al Famedio, però, ha regi più di un parere contrario, a partire dalle 38.271 firme raccolte dalla petizione “Berlusconi al Famedio? Not in my name!” lanciata dalla Scuola di Formazione Antonino Caponnetto. Tra le prime firmatarie della petizione, compaiono Maria Laura Pini Prato e Federica Borrelli, moglie e figlia di Francesco Saverio Borrelli, procuratore capo del Tribunale di Milano ai tempi dell’inchiesta Mani pulite. Berlusconi a parte, stamattina saranno iscritti al Famedio altri 13 grandi milanesi: la stilista Marta Marzotto; il pianista Marcello Abbado; il patron del Salone del Mobile Manlio Armellini; i fratelli Natale, Cesare e Alessandro Balbiani; il chitarrista jazz Franco Cerri; le politiche Gisella Floreanini, Ombretta Fumagalli Carulli e Gisella Floreanini ; l’artista Alberto Garutti; l’editore Achille Mauri; l’orafo Alfredo Ravasco. Buscemi ha proposto e fatto promuovere altre due donne: Gaetanina Calvi (la prima italiana laureata in Ingegneria al Politecnico) e Rosina Ferrario (la prima aviatrice italiana).

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Martedì 31 ottobre seduta di Consiglio regionale

Il Presidente del Consiglio regionale Federico Romani ha convocato la seduta di Consiglio regionale per martedì 31 ottobre alle ore 10. Il primo punto all’ordine del giorno prevede l’esame della legge di revisione normativa ordinamentale (relatrice Alessandra Cappellari, Lega),  provvedimento che porta a compimento un vasto lavoro di revisione e di aggiornamento della legislazione regionale che ha interessato tutte le Commissioni consiliari con interventi di superamento di vecchie norme e con l’obiettivo di chiarire alcune procedure per migliorare l’efficacia delle leggi. In alcuni casi la normativa regionale è stata aggiornata anche per evitare rischi di impugnative presso la Corte Costituzionale: trasporto pubblico locale, smaltimento rifiuti, consumi energetici, attività venatoria, agriturismi, istituzione del nuovo ATO della Valle Camonica alcuni degli ambiti maggiormente interessati dal processo di revisione e adeguamento normativo. A seguire sarà discusso il progetto di legge che prevede l’incorporazione del Comune di Albaredo Arnaboldi nel Comune di Campospinoso in provincia di Pavia (relatrice Anna Dotti, FdI). L’assemblea regionale sarà infine chiamata ad esaminare cinque mozioni sui seguenti temi: impegno per l’incremento del finanziamento nazionale per la sanità (primo firmatario Francesco Majorino, PD); potenziamento e valorizzazione dell’offerta delle misure di prevenzione e diagnosi delle infezioni sessualmente trasmissibili in Regione Lombardia (primo firmatario Luca Paladini, Patto Civico); realizzazione del CUP unico regionale (prima firmataria Lisa Noja, Azione – Italia Viva); misure per semplificare l’esercizio del diritto di voto dei cittadini comunitari presenti in Lombardia (primo firmatario Giulio Gallera, Forza Italia); sblocco degli interventi di riqualificazione dello stabile ALER di via Saponaro 32/36 nel quartiere milanese Gratosoglio (prima firmataria Maria Rozza, PD).

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