Cronaca

Cronaca, spaccio, omicidi, aggressioni, furti, arresti, maltrattamenti, stupri, rapine, Polizia, Carabinieri, Polfer, Polizia Locale, Milano

Loreto: causa incidente con feriti e fugge, preso

È stato rintracciato e denunciato dagli agenti della Polizia locale l’automobilista che stamani ha causato il ferimento di due motociclisti in piazzale Loreto, fuggendo senza prestare soccorso. I feriti hanno riportato 20 giorni di prognosi. L’area è munita di impianto di videosorveglianza che ha ripreso l’incidente e, dopo alcune ore, il conducente è stato identificato e sottoposto a prova etilometrica ed è risultato positivo. E’ M.S, 24 anni, italiano con almeno due precedenti per guida sotto effetto di alcol e stupefacenti, con patente sospesa e numerosi precedenti penali. È stato denunciato a piede libero per guida in stato di ebbrezza e omissione di soccorso e sanzionato per guida con patente sospesa e svolta vietata. Proseguono le indagini della Polizia locale per identificare un altro pirata della strada che ha causato un incidente in via Melchiorre Gioia con due feriti.

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Causa incidente viale Monza e scappa

Un incidente causato da una persona che si è data alla fuga senza fermarsi a soccorrere i feriti. E’ accaduto la notte scorsa nei pressi di piazzale Loreto. Secondo la ricostruzione degli agenti della Polizia locale, intorno alle 3, una Lancia Y guidata da una donna di 33 anni stava percorrendo viale Monza in direzione della periferia di Milano quando ha avuto una scontro frontale con un’altra auto. La vettura è finita sul marciapiede abbattendo un semaforo. La conducente è stata portata all’ospedale Città studi in condizioni non gravi, mentre la passeggera è in condizioni più serie al San Raffaele. Il pirata della strada ha però perso la targa, ungherese e gli agenti della Polizia locale stanno indagando per rintracciarlo.

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A processo stalker condominiale

Lo stalker avrebbe causato “gravi disturbi psichici” ad una coppia di vicini, dormendo e “bivaccando” davanti alla loro porta e minacciandoli in piu’ occasioni, e avrebbe infastidito anche gli altri residenti del condominio, situato nella cosiddetta ‘chinatown’ di Milano, arrivando addirittura a chiudere il rubinetto dell’acqua condominiale con un lucchetto. Con l’accusa di stalking e’ finito a processo, davanti al giudice Luigi Varanelli, un 64enne di origine egiziana, arrestato lo scorso settembre e difeso dal legale Enrico Belloli. Stando all’imputazione, l’uomo in piu’ occasioni avrebbe dormito e bivaccato “sul ballatoio e sulle scale condominiali che conducono all’abitazione dei coniugi, bagnando la porta della loro abitazione” con dell’acqua e “proferendo espressioni minacciose del tipo: è inutile che metti l’allarme perché ti taglio il cancello con il flessibile e te lo butto giù“. Inoltre, avrebbe anche pedinato i due provocando loro “un grave e perdurante stato di ansia e di paura“. Oggi il giudice ha deciso di disporre per l’imputato una perizia psichiatrica. Nell’imputazione, infatti, vengono elencati tanti altri atti persecutori ai danni di tutti i condomini come “aver tinteggiato l’androne, il cancello d’ingresso, il locale contatori e il locale spazzatura comuni e avere eseguito lavori di ripristino sulle parti comuni, senza autorizzazione e chiedendone il rimborso“. L’uomo, tra l’altro, in passato, era stato anche processato e poi assolto dall’accusa di maltrattamenti ai danni della 76enne con la quale conviveva. Il procedimento era nato da una segnalazione dei servizi sociali, perche’ l’uomo rendeva difficile ai medici entrare in casa per curare la donna malata e che poi e’ stata ricoverata in una casa di cura.

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Egiziano arrestato per violenza domestica

Un egiziano di 32 anni è stato arrestato dai carabinieri per violenza domestica e lesioni personali nei confronti della moglie, una coetanea italiana che ha picchiato nel loro appartamento nel quartiere degli Olmi. I militari hanno trovato in casa un fascio di cavi elettrici che usava come frusta contro la coniuge. Le violenze sarebbero iniziate poche settimane fa, l’ultimo episodio ieri sera. A dare l’allarme è stata proprio la vittima, aggredita a causa di un ritardo nel rientrare a casa. Il marito le ha stretto le mani al collo rischiando di strangolarla, la babysitter dei loro due bambini (un’ucraina di 50 anni) è intervenuta urlando e la donna è riuscita a divincolarsi scappando in bagno, da dove ha chiamato i carabinieri. E’ stata trasportata all’ospedale San Carlo con una prognosi di 25 giorni.

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Sardone: come a Roma, in via Zama, giovanissima in mezzo agli spacciatori

“L’orrore dello spaccio nell’ex scuola abbandonata” è il titolo che, Silvia Sardone, Consigliere Regionale e Comunale del Gruppo Misto, ha dato al video pubblicato su Facebook del suo sopralluogo in via Zama. “A distanza di un paio di mesi sono tornata a fare un sopralluogo nell’ex scuola comunale abbandonata di via Zama” racconta la Sardone, denunciando che “nulla è cambiato, anzi la situazione è addirittura peggiorata.Gli immigrati nordafricani che occupano lo stabile sono sempre al loro posto, ma quello che fa più preoccupare è il viavai di giovani ragazze denunciato dai residenti della zona“. Li ha fatto la preoccupante scoperta che racconta così:  “Ho incontrato una ragazza italiana molto giovane al secondo piano in compagnia di un algerino e in evidente stato di alterazione dovuto probabilmente all’assunzione di droga. Una situazione che non vorrei diventasse esplosiva come quella di via dei Lucani, nel quartiere San Lorenzo di Roma dove qualche giorno fa è stata stuprata e uccisa la povera Desirée“. L’ex azzurra si chiede: “Vorrei capire cosa sta aspettando il Comune a intervenire con lo sgombero e la messa in sicurezza dell’edificio: serve qualcosa di ancora più grave prima che Sala e la sua giunta si diano una svegliata? I residenti sono esasperati ogni giorno vedono gente entrare nell’ex scuola e poi bivaccare nei vicini giardinetti di via Berlese“. Conclude la Sardone : “I clandestini e gli spacciatori che occupano lo stabile di via Zama devono essere subito rispediti nei propri paesi d’origine: è inaccettabile che a Milano il Comune tolleri un buco nero del genere“.

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Baggio, un arresto per detenzione di armi e droga

Un 37enne è stato arrestato dalla polizia in zona Baggio, a Milano, per detenzione di un chilo di cocaina, 92 grammi di hashish, un fucile a pompa calibro 12 e una pistola calibro 9×21 con 50 proiettili. L’uomo, con un precedente per furto risalente a molti anni fa, non lavorava e viveva con i genitori in un appartamento fatiscente. Al momento dell’arresto, avvenuto martedì scorso, ha detto: “Me lo sentivo, erano giorni che vi incrociavo per strada“. Il fucile era nascosto sotto il materasso, la pistola in un cassetto della cucina coperto dalle tovaglie. Sono entrambe armi rubate in abitazione, il fucile era stato preso a Paderno Dugnano nel 2016, la pistola a Varese nel 2015. L’ipotesi è che l’uomo fosse un custode delle armi per conto di altri. Nonostante il numero molto esiguo degli agenti a disposizione, il commissariato da inizio anno è riuscito a sequestrare oltre 5 chili di droga, 5 pistole e 2 fucili.

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