Cultura e spettacoli

Eventi, cinema, teatro, concerti, spettacoli, innaugurazioni, musei, mostre, Scala, fuori salone, fiera, musica, commemorazioni, Milano

Domenica, “La Lirica in Periferia”, in favore del reparto di Pediatria del Fatebenefratelli

Domenica 21 Aprile ore 16:00, presso la Chiesa della Medaglia Miracolosa (viale Rosselli, 6 – Milano) nell’ambito della manifestazione “La Lirica in Periferia” si svolgerà il “Concerto di Primavera” a favore del Reparto Pediatrico dell’Ospedale Fatebenefratelli di Milano, nel corso del quale si esibiranno il soprano Ekaterina Adamova, il tenore Vitaliy Kovaluck, il violinista Leonardo Moretti e accompagnati al pianoforte dal M° Loris Peverada. Gradito ospite “Star of the Voice”, il baritono Valerio Sgargi. E’ annunciata la  presenza del Primario di Pediatria del Fatebenefratelli Professor Luca Bernardo. L’evento, organizzato da “Art & Music Insieme, una delle realtà associative più attive nel panorama artistico milanese, sarà sarà ad ingresso libero fino ad esaurimento posti. Fondata nel 2017 a Milano, Art & Music Insieme, è un’Associazione Culturale impegnata nella diffusione della conoscenza di musica lirica e classica. Grazie alla collaborazione con le istituzioni milanesi e lombarde, che ne hanno sostenuto e patrocinato le attività, Art & Music Insieme, ha organizzato numerosi concerti a prezzi modici o gratuiti, cui hanno assistito centinaia di amanti di bella musica e canto. Presidente e Direttore Artistico di Art & Music Insieme è il Soprano Katerina Adamova, affiancata nella conduzione dal Dott. Antonio Mazzei, responsabile organizzativo e amministrativo.

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Fabbrica del Vapore mostre, incontri e un Festival musicale

In occasione della Design Week 2024, a partire da lunedì 15 aprile, Fabbrica del Vapore presenta FABBRICA DESIGN WEEK, un’ampia panoramica di esposizioni e presentazioni dedicate al design, al progetto e alla ricerca; e un festival musicale con alcuni dei nomi più interessanti della scena elettronica. Fabbrica del Vapore mette a disposizione circa 5mila metri quadri di superficie espositiva coperta, proponendosi come collettore per università, scuole, collettivi e designers indipendenti; e 500 metri quadri di superficie all’aperto dove suoneranno alcuni fra i nomi più interessanti della scena elettronica internazionale. Due le esposizioni realizzate e prodotte da Fabbrica del Vapore in occasione di FDW 2024: “Futuro Anteriore. Casva Cabinet Of Design Thinking. Affioramenti dagli archivi del progetto di Milano”, con le sue straordinarie monografie di autori che dal Novecento ad oggi hanno disegnato e rivoluzionato le strategie dell’abitare; “Ugo La Pietra, abitare è essere ovunque a casa propria”, che espone i suoi lavori di ricerca relativi al territorio urbano di Milano. Altri spazi di Fabbrica ospiteranno altre piccole ma importanti mostre: “Cinzia Ruggeri, Paper Threads, disegni e opere dall’archivio di Cinzia Ruggeri”, dove saranno esposti alcuni prototipi e disegni in parte inediti; “Lorenzo Damiani, about marble” che racconta attraverso oggetti e disegni il suo approccio progettuale. Sarà presente in Fabbrica anche Matteo Mezzadri con l’installazione site specific “Il giardino di Artemisia”. Partecipano a Fabbrica Design Week, anche molte altre realtà. La Scuola Del Design – Politecnico Di Milano presenta la mostra “Interdependence. Designing Relationship” sul tema dell’interdipendenza, ovvero della natura interconnessa degli elementi. ISIA Firenze è presente con l’installazione “Post Global Village. Oggetti_Migratori”, dedicata al fenomeno delle migrazioni climatiche, con un ricco programma collaterale legato agli stessi temi. L’Associazione DcomeDesign prosegue la sua ricerca nella creatività al femminile con la mostra “UPTO fino a che punto ci si può spingere…”, invitando a esplorare proporzioni audaci. Milano Makers nella nona edizione di Sharing Design propone diversi progetti tra cui “Emergency Design – design rebuilds life”, dedicato al design in tempo di guerra. Zona Sarpi presenta la mostra “Changes, Know now China”, che esplora i cambiamenti in atto nel lifestyle cinese. Dàmeda presenta “Dialoghi creativi. Spazi di contaminazione culturale”, inaugurando per la Fabbrica del Vapore un nuovo luogo di incontro. La mostra “Record Labels Logos how graphic design shaped music’s identity / Racconti Sonori” ci racconta invece i loghi delle etichette discografiche che hanno accompagnato visivamente la storia della musica. Alcuni dei concessionari di Fabbrica del Vapore in occasione di FDW apriranno i loro spazi presentando mostre e proponendo incontri e conferenze. Novità di quest’anno, un festival dove musica e design si incontrano, un progetto ideato dal dj e producer Lele Sacchi e dal produttore di eventi Eric Galiani. Il piazzale di Fabbrica del Vapore diventerà lo scenario ideale per una scenografia avveniristica pensata per l’occasione, e un’installazione al centro della scena, “The Circle” by Real Media, avvolgerà lo spazio in un vortice di luci e colori, con una stanza immersiva al suo interno e visual Arts immaginate da Monogrid: su questo sfondo dj e artisti internazionali si esibiranno dal pomeriggio fino a mezzanotte, seguiti da club night nello spazio Tempio del Futuro Perduto. Fra i nomi da segnalare: Sama’ Abdulhadi, la dj palestinese star dell’elettronica di avanguardia; Francesco Del Garda, uno degli artisti più amati dalla scena; Young Marco, fra i migliori produttori house deep olandesi, oltre a una serie di dj set di soli vinili e showcase quotidiani delle etichette discografiche più interessanti del panorama indipendente. Orari: FDW Exhibitions 15 aprile dalle 14:00 alle 22:00 16/20 aprile dalle 10.00 alle 23:00 21 aprile dalle 10.00 alle 17:00 FDW Music Festival 16/20 aprile dalle 17.00 alle 00:00 21 aprile dalle 17.00 alle 00:00

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Inaugurati al Museo del Novecento quattro progetti realizzati in occasione di Milano Art Week

Nella Galleria del Futurismo, all’inizio del percorso museale, è allestito “VOL. XXXI: Futurism Drama”, intervento site-specific dell’artista cipriota Haris Epaminonda (Nicosia, 1980), vincitrice della prima edizione di Fondazione Henraux Sculpture Commission. L’esposizione, a cura di Edoardo Bonaspetti e promossa dalla Fondazione Henraux in collaborazione con il Museo del Novecento, è un racconto di visioni, pensieri e temporalità. Essa apre un dialogo inedito tra i capolavori del primo Novecento, una selezione di opere di Medardo Rosso – figura di riferimento per l’avanguardia Futurista – e la ricerca dell’artista. Con le sue composizioni Epaminonda ricorda non solo l’importanza della connessione tra pensieri e tradizioni culturali diverse, ma anche il valore e la qualità che possono assumere nuovi mondi possibili (10 aprile – 12 maggio). Proseguendo nel percorso, nella saletta al terzo piano del Museo, trova spazio “Off Script”, la mostra personale dell’artista olandese Magali Reus (L’Aia, 1981), vincitrice della VII edizione del Premio Arnaldo Pomodoro per la Scultura, realizzata in collaborazione con il Museo del Novecento e curata da Federico Giani. Espone una selezione delle più recenti sculture dell’artista, le Clementine, una serie che prende il suo spunto visivo dai barattoli di marmellata e di conserve della tradizione familiare. Si tratta di oggetti scultorei intenzionalmente artificiali e destabilizzanti che rappresentano, secondo la poetica di Reus, una riconfigurazione degli oggetti familiari e abituali che costituiscono il nostro mondo (10 aprile – 30 giugno). Al quarto piano, negli spazi degli Archivi del Novecento, “ARCHIVIALE_001. Dal 1940 a oggi – Istantanee dalle Gallerie d’arte di Milano”, a cura di Mariuccia Casadio, è il primo capitolo di una ricerca che intende ricostruire oltre settant’anni di storia delle gallerie private di Milano con le loro scelte artistiche, le relazioni internazionali, gli eventi d’avanguardia, gli incontri con gli artisti. La mostra è promossa da MAC – Milano Art Community, il network che raccoglie le più importanti gallerie e istituzioni della città di Milano, in partnership with Gucci (10 aprile – 30 giugno 2024). Sempre al quarto piano, chiude il percorso “Ritratto di Città (20/20.000HZ)”, grande installazione audio-video multi-canale del duo Masbedo (Iacopo Bedogni e Niccolò Massazza) a cura di Cloe Piccoli, che è fra i vincitori dell’undicesima edizione di Italian Council (2022), il programma della Direzione Generale Creatività Contemporanea del Ministero della Cultura volto alla promozione internazionale dell’arte contemporanea italiana. Il progetto parla della rinascita culturale di Milano: dalla musica elettronica dello Studio di Fonologia RAI, dalle invenzioni di Luciano Berio e Bruno Maderna, lo sguardo si allarga all’architettura (BBPR), all’arte (Lucio Fontana), al cinema (Michelangelo Antonioni), alla grafica (10 aprile – 30 giugno 2024).

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Torna Milano Art Week dall’8 al 14 aprile

Dall’8 al 14 aprile ritorna Milano Art Week, la settimana dedicata all’arte in tutte le sue forme, promossa e coordinata dal Comune di Milano in collaborazione con Miart, la fiera d’arte moderna e contemporanea organizzata da Fiera Milano, e partner Banca Generali. L’edizione di quest’anno è caratterizzata da un calendario denso di attività e progetti volti a promuovere un’esperienza sinestetica tra le arti, che arricchirà il panorama culturale della città con un palinsesto multidisciplinare di mostre ed eventi collaterali. Con più di 180 eventi in calendario, oltre 110 mostre e 140 soggetti coinvolti, il programma di Milano Art Week 2024 abbraccia la multidimensionalità dell’espressione artistica, coinvolgendo attivamente gli artisti e il pubblico attraverso mostre, talk, incontri e progetti, in cui i protagonisti sono i Musei Civici e le sedi espositive del Comune di Milano, insieme all’intero tessuto formato da istituzioni, fondazioni, gallerie, spazi ibridi e realtà no profit della città. “Al PAC, al MUDEC, al Museo del Novecento, ma anche alla Ca’ Granda, all’Anteo, nelle biblioteche, negli spazi pubblicitari e in tante sedi espositive, in centro come nei quartieri: Milano Art Week 2024 sarà in tutta la città con le sue mostre e iniziative – commenta il Sindaco di Milano Giuseppe Sala -. Il programma che presentiamo oggi racconta il brio culturale che pervade Milano, una vivacità che trova ottima rappresentazione nelle diverse forme, nei linguaggi e nelle modalità espressive artistiche proposte dagli appuntamenti in calendario. Ringrazio tutte le realtà che hanno lavorato e collaborato alla realizzazione di un cartellone di eventi così interessante, vario e di qualità: anche quest’anno l’approccio contemporaneo e lo sguardo a 360 gradi sull’arte saranno la forza di Milano Art Week”. “Milano Art Week, con un numero straordinario di eventi e soggetti coinvolti, riconferma la vitalità artistica di Milano, consolidando la sua posizione come centro culturale internazionale – ha commentato Tommaso Sacchi, assessore alla Cultura –. L’edizione di quest’anno offre un’esperienza multidisciplinare, che coniuga l’impegno verso la valorizzazione del patrimonio artistico-culturale con la promozione dell’innovazione, facendo emergere con ancora maggiore intensità l’intersezione tra arte, cultura e società. Attraverso le molteplici esposizioni, performance e incontri, Milano Art Week è un laboratorio culturale in cui si esplora il mondo che ci circonda, stimolando interrogativi sul nostro presente e sul nostro futuro, una vera e propria piattaforma per l’espressione artistica e la riflessione critica, che incoraggia il dialogo interculturale e la partecipazione”. Sabato 13 aprile Milano Art Week, grazie al supporto di Banca Generali, offre a tutti i cittadini e visitatori l’ingresso gratuito al PAC Padiglione d’Arte Contemporanea: un’occasione speciale per visitare “RACE TRAITOR”, la personale dedicata al lavoro di Adrian Piper (New York, 1948), vincitrice del Leone d’Oro come miglior artista alla Biennale di Venezia 2015. La mostra è la prima retrospettiva europea dopo oltre vent’anni e ripercorre sessant’anni di carriera dell’artista, con importanti prestiti internazionali provenienti dai più prestigiosi musei, tra i quali MoMA e Guggenheim di New York, MoMA di San Francisco, MCA di Chicago, MOCA di Los Angeles e Tate Modern di Londra. Le opere in mostra fanno emergere l’analisi della “patologia visiva” del razzismo, che Piper – affermatasi come artista concettuale, minimalista e performer nella scena artistica newyorkese degli ultimi anni Sessanta – racconta attraverso installazioni, video, fotografie, dipinti e disegni, frutto della sua ricerca sull’immagine delle persone afroamericane determinata dalla società e dai tanti stereotipi diffusi. Sempre al PAC, il 12 aprile (ore 19) si terrà un talk sulla ricerca artistica di Adrian Piper con Vid Simoniti, autore di “Artists Remake the World” (Yale, 2023) e docente di Filosofia presso l’Università di Liverpool, e la presentazione di “Escape to Berlin”, l’autobiografia di Adrian Piper in versione inglese e italiana. Milano Art Week dà il via alla settimana di eventi al MUDEC Museo delle Culture domenica 7 aprile, alle ore 18, con la proiezione del documentario “L’arte anarchica di Enrico Baj” (2024), prodotto da 3D Produzioni in collaborazione con RAI Cultura. A oltre vent’anni dalla scomparsa di Baj e a cent’anni dalla nascita, il documentario ci porta nella casa di Vergiate, l’affascinante dimora degli anni ’20 in provincia di Varese che fu per Baj una vera e propria factory, in cui la moglie Roberta, che custodisce gli archivi e la memoria del marito, guida lo spettatore alla scoperta dell’uomo e dell’artista. L’evento è aperto al pubblico su prenotazione. Tra le principali sedi di Milano Art Week il Museo del Novecento, che il 10 aprile inaugura quattro progetti: “VOL. XXXI: Futurism Drama” (fino al 12 maggio), intervento site-specific dell’artista cipriota Haris Epaminonda, promosso dalla Fondazione Henraux e a cura di Edoardo Bonaspetti, che apre nella prestigiosa Galleria del Futurismo un dialogo inedito tra i capolavori del primo Novecento, una selezione di opere di Medardo Rosso – figura di riferimento per l’avanguardia Futurista – e la ricerca dell’artista; “MAGALI REUS. PREMIO ARNALDO POMODORO PER LA SCULTURA” (fino al 30 giugno), mostra-focus dedicata all’artista olandese Magali Reus, a cura di Federico Giani, vincitrice della VII edizione del Premio Arnaldo Pomodoro per la Scultura; “Ritratto di Città (20/20.000HZ)” (fino al 30 giugno), grande installazione audio-video multi-canale del duo Masbedo (Iacopo Bedogni e Niccolò Massazza), a cura di Cloe Piccoli, che parla della rinascita culturale di Milano: dalla musica elettronica dello Studio di Fonologia RAI, dalle invenzioni di Luciano Berio e Bruno Maderna, lo sguardo si allarga all’architettura (BBPR), all’arte (Lucio Fontana), al cinema (Michelangelo Antonioni), alla grafica; e “ARCHIVIALE_001. Dal 1940 a oggi – Istantanee dalle Gallerie d’arte di Milano” (fino al 30 giugno), a cura di Mariuccia Casadio, il primo capitolo di una ricerca che intende ricostruire oltre settant’anni di storia delle gallerie private di Milano con le loro scelte artistiche, le relazioni internazionali, gli eventi d’avanguardia, gli incontri con gli artisti; la mostra è promossa da MAC – Milano Art Community, il network che raccoglie le più importanti gallerie e istituzioni della città di Milano e che in questa settimana prevede anche progetti dedicati, aperture straordinarie, incontri e visite guidate in tutte le sue sedi. In Fabbrica del Vapore si inaugura il 9 aprile

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Il palinsesto ufficiale della settimana del design

In occasione della presentazione della campagna Milano Home of Design, a Palazzo Giureconsulti, l’assessora al Lavoro e Sviluppo Economico Alessia Cappello ha illustrato il palinsesto ufficiale della Milano Design Week 2024, anticipando i numeri e i progetti della manifestazione che la città si prepara ad accogliere dal 15 al 21 aprile, in concomitanza con il Salone del Mobile. “La Milano Design Week torna con un palinsesto ricco, sempre più globale e inclusivo, capace di dialogare con il territorio. Sarà una settimana di esposizioni e incontri per operatori e addetti ai lavori ma anche un’occasione per tutte e tutti di scoprire il design nelle sue diverse forme. Una festa per la città quindi, che non si limiterà alle zone storiche della Design Week ma coinvolgerà sempre più aree nuove e meno centrali, in un’ottica di valorizzazione di tutti i quartieri – ha detto l’assessora Cappello – Con la sua capacità di evolversi e rinnovarsi continuamente anche in termini di sostenibilità ambientale, la Design Week, con il Salone del Mobile, ha contribuito nel corso degli anni a consolidare il posizionamento di Milano come la casa del Design, a livello mondiale. A confermarlo sono i numeri delle presenze attese anche per questa edizione, i fatturati e l’indotto, le relazioni con i buyers e con la stampa non solo italiana, ma anche estera. La Milano Design Week si conferma dunque non solo un evento di prestigio, ma anche un motore di crescita economica e culturale per la città». I numeri dell’edizione 2024  Come ogni anno, il Comune ha selezionato attraverso un Avviso progetti e iniziative di interesse pubblico dedicati al design per costruire il palinsesto ufficiale della Milano Design Week. Confermato il trend di crescita degli ultimi anni, con 182 iniziative (+3,4% rispetto all’edizione del 2023) per un totale di 1.326 appuntamenti in città (10,5% in più dello scorso anno). Un dato particolarmente significativo a fronte delle regole più restrittive che l’Amministrazione ha proposto agli operatori per salvaguardare la coerenza e la qualità della manifestazione e limitare l’uso commerciale dello spazio pubblico. La Milano Design Week in città  Mostre, esposizioni, eventi e installazioni aperti al pubblico animeranno 18 diversi quartieri della città, ognuno contraddistinto da una propria identità e una diversa offerta. Addetti ai lavori, ma anche turisti e cittadini, potranno esplorare Milano muovendosi fra le zone storicamente protagoniste della settimana del design: Brera, 5Vie, Durini, Isola, Statale, Tortona. Confermate per il 2024 due delle novità dello scorso anno: Zona Porta Venezia e Zona Monumentale, che per questa edizione si arricchisce del nuovo itinerario che si svilupperà lungo la via e il quartiere Sarpi, coinvolgendo anche il Centro Culturale Cinese. Molte le proposte diffuse in città che coinvolgeranno le zone Castello, Porta Romana, Stazione Centrale, San Vittore, Quadrilatero della Moda, Zona Bocconi, Navigli, fino a quelle meno centrali come Nolo, Crescenzago e Barona con progetti all’insegna dell’economia circolare, la tradizione artigianale e la sperimentazione. La Milano Design Week nei palazzi Anche quest’anno la manifestazione offre ai cittadini e ai visitatori l’occasione per scoprire i palazzi storici della città che apriranno le porte per ospitare iniziative a tema design: da Palazzo Litta, che accoglierà alcune mostre del progetto 5Vie Design Week, a Palazzo Bovara e Palazzo Castiglioni che saranno rispettivamente gli spazi per i due progetti di Elle Decor Material Home e L’Appartamento Spagnolo. Sarà possibile visitare anche Villa Mozart, grazie all’esposizione Doppia Firma della Fondazione Cologni, e Palazzo Morando con la mostra di fotografie di Carlo Valsecchi che racconteranno le opere realizzate in un ventennio dallo studio di architettura di Antonio Citterio e Patricia Viel. L’ex seminario arcivescovile, oggi Portrait Milano, sarà la sede di AudìHouse of Progress, mentre la Galleria d’Arte Moderna ospiterà La Casa dell’Architetto di Hearst. Inoltre Palazzo Giureconsulti si aprirà per Masterly- The Dutch in Milano, mentre nella Sala dei Pilastri del Castello Sforzesco sarà possibile visitare l’installazione di Stark, Transitions. La moda per la Milano Design Week Moda e design si incontreranno anche nell’edizione del 2024: dal palinsesto Milano Moda Design – promosso da Camera Nazionale della Moda Italiana che accoglierà le iniziative dedicate alle home collection e gli eventi dei brand del fashion – a Bottega Veneta e Ralph Lauren che propongono installazioni e progetti di grande impatto visivo per la città, a Zegna che, in occasione della riprogettazione delle aiuole in piazza Duomo, darà nuova forma ad  alcune edicole cittadine e al proprio showroom di via  Montenapoleone. Molti altri appuntamenti coinvolgeranno anche il Quadrilatero della Moda. Riuso di edifici comunali dismessi Dopo la temporanea apertura dell’Istituto Marchiondi in occasione della Milano Design Week dello scorso anno, anche per questa edizione l’Amministrazione ha invitato gli operatori del design ad immaginare progetti o installazioni all’interno di spazi comunali dismessi da poter aprire al pubblico per l’occasione. Le proposte pervenute sono state selezionate da una commissione composta da Comune, Triennale, ADI Design Museum e Politecnico di Milano che ha selezionato due progetti tra loro molto diversi: – la ex Casa dell’Acqua di via Giacosa, edificio degli anni 20 all’interno del Parco Trotter, ospiterà un allestimento immersivo e sensoriale che attraverso il tema dell’acqua valorizzerà i locali dello storico edificio; – alcuni spazi commerciali dismessi di proprietà del Comune nei quartieri Cimiano e Niguarda, saranno rigenerati per accogliere le esposizioni di giovani designer emergenti e, alla fine della settimana del design, verranno rimessi a bando per ospitare negozi di vicinato a servizio del quartiere. Pedonalizzazioni tattiche  Per decongestionare il traffico veicolare e consentire una migliore fruizione da parte del pubblico, il Comune in collaborazione con AMAT e in accordo con i principali operatori delle zone interessate, realizzerà progetti di pedonalizzazione temporanea con elementi di urbanistica tattica in due delle aree a maggiore concentrazione di eventi: zona Tortona e zona Brera. Al termine della Design Week, gli arredi saranno riutilizzati per interventi di pedonalizzazione di fronte alle scuole della città. Temi prioritari dell’edizione 2024 Per la Milano Design Week 2024, il Comune ha chiesto agli operatori di prestare particolare attenzione a 4 temi prioritari: partecipazione dei giovani designer; l’utilizzo di soluzioni

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Milano è viva 2024. Online il bando per partecipare al palinsesto di spettacoli della prossima stagione

Torna anche quest’anno “Milano è Viva nei Quartieri”, il progetto finanziato dal Ministero della Cultura e attuato e coordinato dal Comune di Milano – Cultura per sostenere e promuovere le attività di spettacolo dal vivo nelle aree meno centrali delle città metropolitane. Quest’anno il finanziamento del MIC ammonta a 1.147.927,80 euro e sarà destinato al sostegno economico per la realizzazione di rassegne e iniziative di spettacolo live che si svolgeranno nel periodo compreso tra il 21 giugno e il 31 ottobre 2024.  I progetti saranno selezionati attraverso una procedura di evidenza pubblica da un’apposita commissione, in base ai criteri indicati nel bando: tra questi, la prevalenza degli eventi in programma oltre la circonvallazione esterna 90/91, l’attenzione al coinvolgimento di spazi non convenzionali, la portata formativa del progetto, la presenza di laboratori dedicati alle arti performative. “Anche quest’anno Milano si accenderà in tutti i quartieri con festival e iniziative di spettacolo dal vivo – afferma l’assessore alla Cultura Tommaso Sacchi –. La selezione dei progetti sarà orientata a garantire la copertura più omogenea e ampia possibile del territorio comunale, in modo da favorire la vitalità non solo culturale, ma anche sociale ed economica di tutti i quartieri. Ma non solo: grazie ai fondi messi a disposizione dal Ministero della Cultura, Milano è Viva sostiene economicamente il comparto dello spettacolo dal vivo, raggiungendo così il doppio obiettivo di animare la vita culturale dei quartieri e di supportare la rete degli operatori cittadini, anche i più piccoli, rinforzando così la struttura di produzione culturale in tutta la città”. I soggetti partecipanti – sono ammessi tutti gli organismi finanziati nell’ambito del Fondo Nazionale per lo Spettacolo del MIC e quelli operanti nel settore da almeno tre anni – potranno accedere a entrambe le sezioni previste nel bando (ma, in caso di selezione, potranno accedere ai contributi solo per una di queste). La sezione A riguarda i festival di teatro, musica, danza, arte circense e multidisciplinari che dovranno coinvolgere almeno tre quartieri dello stesso Municipio con la previsione di eventi, laboratori, presentazioni. Per ciascuno degli otto progetti selezionati – uno per ciascun municipio, dal 2 al 9 – sarà erogato un contributo fisso di 80mila euro a sostegno delle spese di realizzazione del festival, il cui valore dovrà essere pari o superiore a 100mila euro. La sezione B, invece, riguarda eventi diffusi ed è articolata in due fasce di valore: 1) Progetti di valore compreso tra 18.750 e 24.999 euro, ai quali potrà essere assegnato un contributo variabile da 15.000 a 20.000 euro; 2) Progetti di valore tra 25mila e 40mila euro, ai quali potrà essere assegnato un contributo variabile da 20mila e 32mila euro. Per progetti di valore superiore a 40.000 euro, il contributo non sarà in ogni caso superiore a 32mila euro. Il contributo erogato non potrà comunque superare l’80% del valore del progetto, né generare un utile superiore a quello necessario per il pareggio di bilancio. Le richieste di contributo dovranno essere presentate esclusivamente in modalità on line entro le ore 12 del 29 aprile 2024. La partecipazione all’avviso non preclude la possibilità di partecipare, nell’anno 2024, ad altri bandi per la concessione di contributi da parte della Direzione Cultura. Il bando

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