Economia e Diritto

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Tessera virtuale con la nuova app di Bikemi

BikeMi, lo sharing delle biciclette a stallo fisso di Clear channel, si rinnova e diventa più smart. Grazie ad una nuova app, che diventa lo strumento principale per accedere al servizio, sarà possibile prelevare le bici direttamente dallo smartphone senza necessariamente utilizzare la tessera che comunque rimane attiva. Nuovo anche il sito web, con una grafica rinnovata che offre in pochi click tutte le informazioni necessarie. Arriva anche il sistema di messaggistica istantanea, disponibile su app e sito, per ricevere supporto e assistenza da parte del servizio clienti. Il nuovo software rappresenta un traguardo importante per BikeMi che continua a essere un punto di riferimento fondament10ale per la mobilità di Milano grazie alle sue peculiarità e alla sua caratteristica di essere un mezzo ecosostenibile e sicuro. “Siamo alla fine dell’inverno e in questi mesi la media giornaliera di biciclette che hanno percorso la tratta ciclabile Oberdan/Buenos Aires si è attestata su circa 5mila ciclisti – dichiara Marco Granelli, assessore alla Mobilità – segno che le due ruote sono oggi un mezzo di trasporto quotidiano per andare al lavoro, a scuola o fare commissioni. BikeMi è da tempo un alleato efficiente di queste abitudini: flessibile, veloce, ben distribuito e da oggi dotato di un sistema tecnologico che ne semplifica ancora di più l’utilizzo”. Clear channel Italia, da sempre attento all’innovazione tecnologica e alle esigenze degli utenti, ha voluto fortemente questo rinnovamento con l’obiettivo di rendere BikeMi sempre più innovativo e performante. “Siamo molto orgogliosi di poter presentare alla città di Milano un servizio completamente rinnovato – commenta Eszter Sallai, Managing director di Clear channel Italia . Come Clear channel abbiamo particolarmente a cuore la comunità in cui operiamo. La nostra mission, Essere una platform for brands e una platform for good, è quella di soddisfare le esigenze degli advertiser con delle soluzioni tailor made, ma anche essere un’azienda al servizio dalla società. BikeMi di cui siamo gestori da oltre 10 anni ne è un esempio. Il servizio è infatti in parte finanziato dai ricavi provenienti dai nostri impianti pubblicitari. Il nostro impegno sul territorio è una priorità assoluta e su questo tema abbiamo appena lanciato in collaborazione con Audioutdoor, IGPDecaux e Ipas il progetto ‘Pubblicità per la città’ che ha come obiettivo quello di mettere in evidenza quanto l’Advertising out of home sia importante perché contribuisce a finanziare la mobilità e i servizi ai cittadini”. Il nuovo sistema è stato sviluppato in collaborazione con Urban sharing, una delle software house più importanti in Europa specializzata in sharing mobility. “Siamo fieri di mettere la nostra piattaforma a disposizione del sistema di bike sharing più grande d’Italia e uno dei più avanzati in Europa – dichiara Kristian Brink, CEO di Urban sharing -. Milano è una delle città europee più all’avanguardia nell’ambito della mobilità condivisa, l’implementazione del software BikeMi porta il bike sharing station based di Milano ad essere uno dei più innovativi in Europa. Grazie alla collaborazione con le istituzioni la nuova piattaforma renderà BikeMi un esempio di funzionalità e mobilità integrata in grado di competere a livello internazionale”. Nei prossimi mesi Clear channel ha previsto ulteriori sviluppi che renderanno BikeMi ancora più versatile e capillare sul territorio. BikeMi è presente in città dal 2008 con 320 stazioni e una flotta che comprende 4.280 biciclette a pedalata muscolare e 1.150 a pedalata assistita, di cui 150 dotate di seggiolino per bambini. È da sempre considerato un servizio indispensabile perché perfettamente integrato nella rete di trasporto pubblico della città.

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Comunicato di Confsal sulla vicenda MM-acquedotto Milanese

Riceviamo e pubblichiamo da parte di Confsal Lombardia: In merito alla delibera in oggetto , nei giorni 11 febbraio e 02 marzo u.s. , si sono tenuti in collegamento TEAMS incontri da parte di Mm con le OO.SS. CGIL,CISL e UIL e le relative RSU del Servizio Idrico , dell’ Edile e della P.A.. La Confsal Fenac e Confsal Unilavoro, che è presente all’interno dell’Azienda con propri iscritti e con un delegato RSU per quanto concerne il Ccnl Gas Acqua , appresa la notizia ha chiesto un incontro urgente con la Dirigenza di Mm , in merito alla delibera in oggetto, ma come oramai di consuetudine , a sfregio delle minime “regole” di relazioni Sindacali , Mm ha abdicato alla richiesta della Confsal , utilizzando per l’ennesima volta l’Art. 7 Ccnl Gas Acqua cosi da ne risponderci e ne tantomeno convocarci al tavolo Sindacale pur non trattandosi nel fatto specifico di un “incontro” in materia contrattuale ma sul “futuro” della Gestione del Servizio Idrico e dei suoi lavoratori. Ci preme significare a tal proposito un veloce passaggio giurisprudenziale che cita : la Corte di Cassazione ammette che la contrattazione aziendale possa derogare, anche in peius per i lavoratori, al CCNL, fatti salvi i diritti quesiti relativi alle prestazioni già rese, non operando in tal caso l’art. 2077 c.c. che riguarda esclusivamente i rapporti tra il contratto individuale di lavoro e quello collettivo. Fatta questa premessa, la Suprema Corte ha puntualizzato che l’applicabilità dei contratti collettivi aziendali a tutti i lavoratori dell’azienda incontra un’eccezione in quei lavoratori che, aderendo ad un’organizzazione sindacale diversa, ne condividono l’esplicito dissenso, dato che potrebbero addirittura essere vincolati ad un accordo sindacale separato e di diverso tenore. Cio’ detto, senza disturbare in questo contesto la Suprema Corte , considerato che già anni fa’ e precisamente nel 2003 con il passaggio della gestione del S.I.I. dal Comune a MM e nel 2016 con il cambio del Contratto da Pubblico a privato, la Dirigenza di Metropolitana Milanese , incurante delle indicazioni suggerite a quei tempi dalle OO.SS. e con illusorie promesse proseguirono in un progetto “unilaterale” che sorti’ in tantissimi lavoratoti delusione e sgomento per le scelte fatte, scelte che ancora oggi taluni lavoratori sono a pagarne le conseguenze in termini di avanzamenti di carriera o riconoscimenti professionali e addirittura con licenziamenti , la Confsal Fenac e la Confsal Unilavoro ha ritenuto per queste ragioni , non firmare il “verbale” di incontro in dissenso al “modus operandi” messo nuovamente in atto come anni fà da Mm per quanto concerne questo “delicato” momento che vede a breve un eventuale trasferimento della gestione Idrica di Milano al Cap. e che deve inevitabilmente “interessare” e coinvolgere tutti compreso , nel caso specifico tutte le Segreterie Sindacali compreso le Segreterie Regionale e Provinciale del Sindacato Confsal a rappresentanza dei propri iscritti . Sia ben chiaro , nulla da eccepire sulle indicazioni evidenziate nel “verbale” da parte delle OO.SS. presenti , purtroppo siamo convinti che resteranno a nostro avviso illusori e irrealizzabili cosi come accadde negli anni 2003 e 2016 e allora si che sarà necessario e ineludibile “riunire” tutte le forze Sindacali senza distinzioni di “colori” o di “firmatari”. Certo è che stante all’articolo del “Fatto Quotidiano” del 04 marzo u.s. a firma di Gianni Barbacetto , siamo già a chiedere chiarimenti sul conflitto d’interessi da parte della Società Paragon Busines Advisor il quale scartando tutte le soluzioni alternative , indica unicamente la strada di scorporare il S.I.I. e di tutta l’Ingegneria in favore di Cap Holding. E’ curioso il fatto che la Società Paragon Busines Advisor , era titolare di un incarico di assistenza professionale proprio in Cap Holding . L’inizio non è certamente dei migliori. Ciò detto, resta inteso che la Confsal Fenac , pur in dissenso con l’operato di Mm, presenzierà con il suo Delegato RSU comunque le prossime convocazioni e vista la volontà di MM a non avere al tavolo di lavoro ne’ il Segretario Regionale Confsal Fenac e ne ‘ il Segretario Provinciale Confsal Unilavoro , laddove riterrà opportuno , metterà in atto tutte le procedure previste informando tutte le “strutture” Amministrative , Politiche , Penali e soprattutto la Comunità Milanese , affinchè la questione “Gestione del S.I.I” avvenga nella più totale trasparenza nel principio assoluto di preservare i posti di lavoro , le professionalità acquisite e non per ultimo i termini progettuali ed economici favorevoli per la popolazione milanese dichiarando fin d’ora nessun innalzamento dei costi della tariffa dell’acqua. Distinti saluti Milano 08 marzo 2021 Il Vice Segretario Nazionale Confsal Fenac Il Segretario Provinciale Unilavoro Edile Pericle Marcello ALOIA Pericle Marcello ALOIA

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Approvato il progetto di Riqualificazione del Teatro Ringhiera

Nei giorni scorsi la Giunta ha approvato il progetto di fattibilità tecnico economica per la ristrutturazione del Teatro di Ringhiera di via Boifava 17, nel quartiere Chiesa Rossa (Municipio 5). Oggi gli assessori alla Cultura Filippo Del Corno e ai Lavori Pubblici Marco Granelli hanno organizzato un sopralluogo in cantiere per fare il punto sui lavori in corso. Il progetto, che parte da una proposta della Fondazione Cariplo, verrà portato in Consiglio comunale nel Programma delle Opere Pubbliche per l’annualità 2021.  L’approvazione della fattibilità consente all’Amministrazione comunale di attivare la procedura per inserire i lavori tra quelli finanziabili da imprese e privati tramite Art Bonus, la misura di sostegno al patrimonio culturale che, a fronte di erogazioni liberali, genera benefici fiscali sotto forma di credito d’imposta. “Ora sappiamo di poter restituire alla città il Teatro Ringhiera, un luogo di cultura e socialità al centro della vita del quartiere Chiesa Rossa coinvolgendo anche i privati e le imprese grazie allo strumento dell’ArtBonus – dichiarano gli assessori Del Corno e Granelli -. Un edificio, quello di via Boifava, che aveva bisogno di interventi importanti e che tornerà a essere un centro di servizi fondamentali per tutto il Municipio 5. Noi continuiamo così, per ridare futuro, servizi e qualità ai quartieri”. Il Teatro di Ringhiera, sede di rappresentazioni teatrali, concerti, conferenze, si trova nello stesso complesso del centro civico via Boifava. Con i lavori iniziati diversi mesi fa è stato tolto tutto l’amianto, sono state effettuate le demolizioni e si stanno costruendo le strutture in cemento armato per rendere solido l’edificio, ricostruire e quindi riaprire le diverse attività. Anche nel Teatro si sono effettuate le demolizioni, a breve sarà rifatto il fondo pavimentale, il palco e sarà la volta del rifacimento degli impianti. I lavori proseguiranno fino a tutto giugno 2021, sarà quindi definita la data per la riapertura della parte dedicata ai servizi.

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Occhio al nuovo crollo delle crypto

Occhio al nuovo crollo delle crypto. Come capita spesso, dopo il nuovo picco registrato per Bitcoin ed Ethereum ecco che è arrivata un’inversione di tendenza. Potrebbe essere un respiro prima di una nuova corsa, o l’inizio di un crollo della valutazioni. In ogni caso questa mattina si rivedono segni meno davanti a molte crypto. Non tutte però: Decred ad esempio sale del 6 per cento, un po’ meno ma sempre positivi sono anche Atom e Sol.

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Le crypto schizzano verso l’alto

Le crypto schizzano verso l’alto. Dopo lunghi giorni di prezzi in discesa o al massimo in ondeggiamento, le crypto schizzano verso l’alto: l’Ethereum in particolare ha superato i 1500 euro. Un record che non raggiungeva da settimane. Ma tutte le altre non vanno certo peggio: il Bitcoin è risalito oltre i 45mila euro. DOGE, DCR e tanti altri seguono la scia con percentuali di crescita a due cifre. Forse l’avvicinarsi della primavera sta spingendo verso l’alto il mercato.

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Confesercenti, Painini: “Catastrofe economica, accelerare sui vaccini”

Confesercenti, Painini: “Catastrofe economica, accelerare sui vaccini”. E’ questa la sintesi del presidente della Confesercenti milanese di fronte allo scenario del commercio meneghino dopo un anno di pandemia globale che ha devastato l’economia del territorio. “Da emergenza sanitaria a catastrofe economica. Bisogna assolutamente accelerare il piano vaccinale e servono misure economiche tempestive e proporzionate che permettano alle imprese non solo di ‘tamponare’ i danni di quest’ultimo anno, ma di poter sperare di rilanciarsi appena sarà possibile”. Così Andrea Painini, vicepresidente regionale di Confesercenti Lombardia, che spiega: “Per l’economia e le imprese, il bilancio del primo anno di pandemia è un bollettino di guerra: dal primo lockdown alla seconda ondata, dodici mesi di convivenza forzata con il virus sono costati all’Italia una riduzione di -183 miliardi di euro del Pil e di -137 miliardi per i consumi – di cui 36 da addebitare all’assenza di turisti; abbastanza da riportare la spesa ai livelli del 1997, un passo indietro di 24 anni. – prosegue Painini – Una catastrofe che ha già ‘licenziato’ 262mila lavoratori autonomi e che non è ancora terminata: se non arriveranno sostegni adeguati, nel 2021 rischiano di cessare l’attività 450mila imprese, per una perdita di circa 2 milioni di posti di lavoro. Nel periodo marzo 2020-marzo 2021 i pubblici esercizi in Lombardia sono stati chiusi per un totale di 123 giorni su una media nazionale di 119. L’impatto della crisi potrebbe essere particolarmente forte per le imprese attive come Bar e Ristoranti (-51.085 a fine 2021) e del commercio di abbigliamento (-14.881), nella fattispecie in Lombardia un potenziale decremento di – 7589 unità (pubblici esercizi) e – 1715 (commercio e moda)”, conclude il vicepresidente regionale di Confesercenti, Painini: “Catastrofe economica, accelerare sui vaccini”.

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