Economia e Diritto

Economia, diritto, Pubblica Amministrazione, multe, tasse, open data, case popolari, Milano

Nuovo manager Sea, Sala promette: la politica non si intrometterà

Nessuna pressione sulla scelta del nuovo management che dovrà guidare Sea, di cui il Comune di Milano è maggiore azionista. Lo ha promesso il sindaco Giuseppe Sala dal quartiere Rogoredo, dove ha visitato questa mattina i nuovi cantieri di Milano Santa Giulia. La responsabilità di individuare la nuova guida della società aeroportuale è stata affidata a cacciatori di teste. “L’indicazione di base che gli abbiamo dato – ha spiegato Sala – è di trovare qualcuno che conosce già il settore e poi nient’altro. Non deve essere una decisione politica. La politica dà le linee guida, ma poi non mette becco sulla scelta delle persone e io così farò: mi fiderò di quello che gli head hunter faranno“, ha assicurato il sindaco. I cacciatori di teste presenteranno agli azionisti una short list, “da cui noi poi sceglieremo“, ha spiegato Sala. Sui nomi da inserire nella rosa, però, non ci sarà alcun suggerimento da parte del Comune: “Dal mio punto di vista escludo pressioni o indicazioni sulle persone da inserire nella short list. Facciano il loro mestiere e io faccio quello che devo fare, cioè decidere in tempi brevi, perché la società – che comunque è ben gestita – deve andare incontro a sfide importanti, dato che il traffico aereo raddoppierà nei prossimi anni“. L’aumento del traffico aereo, ha aggiunto Sala “è una grande opportunità e anche per questo dire che noi scendiamo di quota, oggi non ha senso. Noi dobbiamo lavorare per valorizzare il nostro patrimonio, poi si vedrà“. Tra i nomi che circolano per Sea c’è quello dell’ex ad di Ferrovie dello Stato, Renato Mazzoncini. Sala, però, non ha voluto dire se apprezzerebbe la nomina. “Sospendo il giudizio perché voglio che veramente l’head hunter ci porti tre nomi. Se io dicessi di sì, sarebbe portato a credere che è un nome gradito“. Non è poi scontato che il nome sarà individuato al di fuori dell’azienda: “Anche il management interno partecipa alla selezione. Quindi il punto è che non è necessariamente un manager esterno. Se c’è qualcuno sul mercato più valido di quelli che ci sono oggi, va bene, altrimenti c’è un buon management interno”, ha spiegato Sala. La scelta dovrebbe arrivare entro l’anno: “Reputo che 3-4 mesi di lavoro siano più che sufficienti, quindi vorrei arrivare a una decisione prima di Natale“.

Nuovo manager Sea, Sala promette: la politica non si intrometterà Leggi tutto »

Bando per realizzare un registro online delle biciclette

Il Comune di Milano ha definito le linee per l’avviso pubblico rivolto alle aziende e alle associazioni che svolgono l’attività di marcatura delle due ruote. Secondo l’Assessore alla Mobilità Marco Granelli “Si tratta di un passaggio fondamentale per la politica di promozione della ciclabilità sulla quale questa Amministrazione punta dall’inizio del mandatoIn questo modo proveremo a contrastare i furti e la ricettazione delle bici, che non solo sono sempre più usate ed amate da chi vive a Milano ma sono diventate centrali nel sistema di mobilità sostenibile e a basso impatto ambientale che stiamo realizzando”. L’obiettivo è creare un registro online delle biciclette, facilmente consultabile e contenente i dati dei proprietari, le foto e le descrizioni delle bici e i relativi codici univoci di marcatura incisi sulle stesse due ruote: un sistema di registrazione capace di facilitare il recupero delle bici rubate e scoraggiare i fenomeni di ricettazione, con un accesso dedicato alle forze dell’ordine. Vi saranno elencati sia i mezzi già dotati di un codice univoco fornito dal produttore sia quelli che ne sono sprovvisti e farà da archivio per i passaggi di proprietà dei veicoli. Sarà accessibile e utilizzabile da tutti i cittadini dotati di un profilo completo sul portale del Comune di Milano ma potrà essere utilizzato anche da chi non è residente e utilizza spesso la bicicletta in città. Il sistema di marcatura dovrà portare all’apposizione di un codice univoco ben visibile ed anticontraffazione nel rispetto delle norme di legge vigenti in materia di protezione dei dati personali. I partecipanti all’avviso (imprese individuali o societaria, in forma di raggruppamento temporaneo di imprese (RTI), o anche in forma consortile, oppure anche di associazioni senza scopo di lucro), potranno proporre sistemi diversi e innovativi, tra i quali la marcatura meccanica, a micropercussione, a laser, la marcatura UV o tramite etichetta adesiva non rimovibile. Qualunque sia la modalità di marcatura prescelta la stessa dovrà essere apposta su punti visibili e facilmente individuabili della bicicletta, quali ad esempio il telaio, la parte dello stesso su cui si innesta il sellino o quella nel quale si innesta il manubrio.  

Bando per realizzare un registro online delle biciclette Leggi tutto »

Manutenzione vie private, il Comune cerca una soluzione

Sono 724 le vie private milanesi, di cui almeno 460 aperte al transito pubblico. Strade in cui sono frequenti problemi di manutenzione e in cui spesso sono carenti la segnaletica stradale e gli impianti di illuminazione. Il Comune di Milano sta cercando di intervenire per riordinare la situazione, ingiungendo da una parte ai privati responsabili di farsi carico delle opere e dall’altra cercando di far diventare pubbliche le strade che sono di effettivo interesse per la città. Un lavoro non semplice perché prima di dare il via agli interventi, è necessario svolgere un attento e puntuale censimento. L’amministrazione ha già iniziato la mappatura delle strade private, che in totale sono 724. Di queste 110 sono chiuse, 154 sono a fondo totalmente o parzialmente cieco e 460 sono aperte al pubblico transito. In queste ultime, che rappresentano la parte più corposa, “bisogna individuare se ci sia davvero la necessità di pubblico transito”, ha spiegato l’Assessore Granelli, precisando Infatti “un’area privata per essere predisposta a pubblico passaggio, deve soddisfare un pubblico generale interesse”. Secondo Granelli non basta la presenza di un esercizio, che sia un albergo o un bar, a determinare l’interesse pubblico. “In questi casi, quindi, dobbiamo stare attenti a intervenire con risorse pubbliche, sia per un aspetto legale, che politico, dato che si farebbe un piacere a un privato”, ha messo in guarda l’assessore. Il nodo è quindi anche quello di capire quali delle 460 strade ora aperte al pubblico transito abbiano davvero necessità di esserlo, oltre che stabilire in quali condizioni attualmente versino. Il Comune per il momento le ha suddivise in due categorie: quelle che hanno tutti gli elementi per essere una strada pubblica (carreggiata sufficientemente larga, marciapiedi, illuminazione e tombinatura stradali) e necessitano solo di un’ordinaria manutenzione e quelle in cui invece sono necessari interventi straordinari. Le prime (che dal censimento risultano essere circa 350) l’amministrazione punta ad acquisirle, trasformandole in strade pubbliche. Il primo strumento per farlo è la cessione volontaria e gratuita da parte dei privati, che devono essere avvisati di questa possibilità. Un’operazione non semplice dato che, come è emerso in molti degli interventi in commissione di cittadini e consiglieri comunali e municipali, non è sempre facile risalire ai proprietari, che siano singoli, frontisti o società. Se la strada della cessione volontaria non fosse percorribile, il Comune avrebbe altre due possibilità, spiega Granelli: “la prima indicata dalle sentenze è l’uso capione. In seconda battuta si può anche procedere con un esproprio, che però ha un costo per l’amministrazione. Per quanto riguarda invece le vie aperte al pubblico transito, a cui mancano le condizioni di strada (circa 110 secondo il censimento fin qui fatto), sono necessari, oltre all’acquisizione da parte dell’amministrazione, anche onerosi interventi straordinari, che il Comune deve preventivamente programmare. “La nostra idea è quella di fare appalti quadro e non appalti per la singola strada”, ha spiegato Granelli. Prima di questo è però importante capire quali siano le opere da realizzare e per questo è necessario un censimento più preciso sulle situazioni in cui versano queste vie, a cui tutti i rappresentanti dei municipi presenti in commissione si sono detti disposti a collaborare. “Contiamo di averlo pronto entro la fine dell’anno”, ha fatto sapere Granelli. Il consigliere comunale Pd Alessandro Giungi, primo firmatario dell’Odg che ha richiesto la commissione sulla situazione delle strade private, ha sottolineato la “necessità di uniformare segnaletica verticale e orizzontale e manto stradale in tutte le vie”, osservando che “è giusto sollecitare il privato, ma non ci si può aspettare sempre che poi riasfalti”. “Bisogna trovare delle procedure che permettano al Comune di intervenire in caso di inerzia dei privati”, ha suggerito il capogruppo di Forza Italia Fabrizio De Pasquale, ricordando il Regolamento urbanistico approvato nella precedente legislatura.

Manutenzione vie private, il Comune cerca una soluzione Leggi tutto »

Astaldi, rischia il fallimento l’impresa di M4

Astaldi, il secondo costruttore italiano, impegnato fra le altre cose nella realizzazione della M4 a Milano, ha presentato al Tribunale di Roma, una domanda di concordato preventivo in continuità aziendale per fare fronte ai ritardi nella procedura di vendita del Terzo Ponte sul Bosforo, che ha causato una perdita del 30% sul valore dei titoli in borsa, con un conseguente aumento dell’indebitamento  a 1,89 miliardi di euro e declassamento del rating aziendale a “D” da parte di Standard & Poor’s. Una situazione al limite del default che in molti ha suscitato preoccupazioni per i possibili ritardi o blocchi che potrebbero derivarne nella realizzazione della quarta linea della metropolitana milanese. Sulla situazione di Astaldi è intervenuto il Sindaco Sala, annunciando di avere chiesto chiarimenti all’azienda: “Quel che abbiamo fatto sia noi sia il consorzio M4 è chiedere spiegazioni sulla situazione per avere la conferma che si vada avanti bene. Fino a oggi, soprattutto negli ultimi mesi, si è proceduto con speditezza e si è recuperato anche un po’ di tempo relativamente a problemi che si hanno sempre quando si scava”. Esprime preoccupazione   il vice capogruppo per Forza Italia a Palazzo Marino Alessandro De Chirico che si chiede “per un’opera che è già in ritardo di un anno, quali saranno gli ulteriori rallentamenti con cui verrà consegnata la nuova metropolitana?” concludendo “c’è un rischio sempre più fondato di paralisi dell’intera città a meno che il ministro dei Trasporti, Danilo Toninelli, non paghi le fatture per cui Ansaldi vanta un credito nei confronti dello Stato“. M4 Spa, società Concessionaria per la progettazione, realizzazione e gestione della linea 4 della metropolitana milanese e socio al 9,6% della Concessionaria e al 32% del consorzio dei costruttori CMM4, nel tardo pomeriggio intervenuta sul tema per tranquillizzare i milanesi.  precisando che: “le attività dei cantieri per la realizzazione della M4 stanno proseguendo regolarmente“.  

Astaldi, rischia il fallimento l’impresa di M4 Leggi tutto »

Global Destination Cities Index: Milano città italiana più visitata

Quest’anno tre città italiane si classificano nella top 10 europea del Global Destination Cities Index di Mastercard, una classifica delle 162 città più visitate al mondo, giunto alla sua decima edizione. Milano è la città italiana più visitata in Europa e anche quest’anno si conferma al quinto posto della classifica europea. Segue Roma stabile all’ottavo posizione e Venezia, new entry nell’osservatorio di Mastercard, che chiude la Top 10. La città di Milano rappresenta una vera eccellenza nella classifica globale, l’unica delle città italiane a trovare posto nella top 20 mondiale, al quindicesimo posto. I visitatori del capoluogo lombardo, 8,81 milioni nel 2017, con un aumento previsto per il 2018 del 4,36%, hanno speso 3,16 miliardi di dollari, con una spesa media giornaliera di 134 dollari. Roma è invece stata visitata da 7,17 milioni di visitatori, con una posizione in leggera crescita e una previsione di incremento sull’anno del 4,36 per cento e la media giornaliera di 155 dollari, la più alta tra le città italiane in classifica. Venezia ha invece registrato 7,01 milioni di visitatori, con una crescita attesa nel 2018 del 4,36 per cento, una spesa media giornaliera di 121 dollari e con la più alta permanenza media in Italia, dei visitatori, di 3,8 giorni. Le categorie di spesa che hanno riguardato le tre destinazioni italiane nel 2017, sono guidate da spese di pernottamento/soggiorno (35,9 per cento Milano, 42,6 per cento Roma e 41 per cento Venezia), seguite da cibo ed enogastronomia (21,8 per cento Milano, 23,5 per cento Roma e 21,7 per cento Venezia), shopping (24,5 per cento Milano, 15 per cento Roma e 19,6 a Venezia), trasporti locali (11,8 per cento Milano, 10 per cento Roma e 11 Venezia) e servizi locali (5,3 per cento Milano, 8 a Roma e 6 a Venezia). Circa il 70 per cento dei viaggiatori internazionali che scelgono Milano come destinazione, lo fanno per un viaggio di piacere, mentre il 30 per cento per un viaggio di lavoro. A Roma si registra una netta prevalenza dei viaggi di piacere, circa l’85 per cento, e 15 per cento viaggi d’affari. Lo stesso trend si registra anche su Venezia, con l’86 per cento dei visitatori che si reca nella Serenissima per un viaggio di piacere e solo il 13 per cento per business. Milano, città sempre più connessa e legata al mondo degli affari e del business e dove i tassi percentuali di visitatori segnano un solido aumento nell’arco 2009-2017, è preferita soprattutto dai visitatori tedeschi (18,4 per cento), seguiti dai francesi (7,5 per cento) e da quelli provenienti dal Regno Unito (7,2 per cento).

Global Destination Cities Index: Milano città italiana più visitata Leggi tutto »

A Milano nascono 74 nuove imprese al giorno

Nel 2018 a Milano nascono 74 nuove imprese al giorno e una su quattro è fondata da un giovane. Lo comunica la Camera di commercio di Milano, Monza Brianza e Lodi. Nei primi sei mesi delle anno sono 13.446 le aziende aperte da zero. I settori che registrano i numeri maggiori sono quelli del commercio (13,9 per cento), edilizia (13,6 per cento), consulenza alle imprese (6 per cento), ristorazione (5,1 per cento ), attività immobiliari e servizi alla persona (circa 400 imprese in entrambi i settori, ovvero il 5 per cento). I giovani imprenditori sono il 24 per cento, ma rappresentano quasi la metà nella ristorazione (43 per cento del settore, con 107 imprese aperte da un giovane nei primi sei mesi del 2018), nei servizi finanziari (133 imprese, 47 per cento) e nel settore pubblicità e ricerche di mercato (83 aziende, 41 per cento). Per incentivare i giovani imprenditori ad avviare una propria attività SpeedMiUp, l’incubatore di Università Bocconi e Camera di Commercio di Milano Monza Brianza Lodi, con la partecipazione del Comune di Milano, ha lanciato l’iniziativa Startupship. A tre startup con progetti solidi, realizzabili, innovativi e con vocazione internazionale saranno offerti sei mesi di incubazione gratuita per sviluppare la propria idea di impresa. Il bando per partecipare si apre oggi e si chiuderà il 15 novembre.

A Milano nascono 74 nuove imprese al giorno Leggi tutto »