Editoriali

Nasce a Milano il primo circolo del movimento Indipendenza fondato da Alemanno

Nasce a Milano il primo circolo del movimento Indipendenza fondato da Alemanno. È stato inaugurato domenica 31 dicembre il primo circolo milanese del Movimento “Indipendenza”, fondato da Gianni Alemanno durante la riunione tenuta a Roma il 25 e 26 novembre 2023. A fare gli onori di casa è stato il coordinatore provinciale di “Indipendenza” Alfredo Durantini. Il movimento, come stabilito nel documento assembleare, si propone principalmente di promuovere “la dottrina sociale Cattolica, la cultura identitaria e l’appartenenza comunitaria al popolo italiano, l’Umanesimo del lavoro, l’Autodeterminazione e i diritti dei popoli e i principi fondamentali della Costituzione Italiana” spiega Durantini. “Si tratta, insomma, – continua il neo-coordinatore di Indipendenza – di una forza politica culturalmente posta a difesa della famiglia tradizionale ed estremamente conservatrice sui temi etici, ma che al contempo ambisce a recuperare quell’attenzione alle classi sociali svantaggiate promettendo battaglia al capitalismo finanziario e allo strapotere delle multinazionali, avendo dunque l’ambizione di esercitare attrattiva verso il popolo deluso dagli attuali partiti”. “A Milano finalmente torna una voce per perorare il superamento delle vecchie logiche politiche Destra/Sinistra, per rappresentare e dare voce al comune sentire dei cittadini lottando contro lo scollamento della politica verso i reali bisogni delle famiglie e dei lavoratori. Vogliamo – Conclude Alfredo Durantini – dare voce alla politica del NOI per dare spazio alla partecipazione ed alla creazione del consenso dal basso”. mailto:milano@movimentoindipendenza.it https://www.facebook.com/IndipendenzaMilano/

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Terre D’Oltrepò. Piano strategico quinquennale per il rilancio della cooperativa vinicola e del territorio dell’Oltrepò Pavese

Terre D’Oltrepò. Piano strategico quinquennale per il rilancio della cooperativa vinicola e del territorio dell’Oltrepò Pavese. Con un valore totale del mercato del vino in Italia nel 2022 di circa 14,2 miliardi di euro, di cui il 60% proveniente dall’export, emerge la necessità di affrontare le sfide per mantenere e migliorare la competitività. La missione di Terre D’Oltrepò è quella di creare un polo vinicolo industriale integrato e sostenibile, in grado di catalizzare e valorizzare le risorse inespresse del territorio. Il rilancio del Gruppo si concentra principalmente sull’incremento della capacità produttiva e industriale, con un focus particolare sulla qualità del processo produttivo, che dovrà essere trasparente e certificato ad ogni passo. Il modello di riferimento è quello dello Champagne, dove un singolo centro di pressatura ha dimostrato di catalizzare e incrementare la capacità produttiva dell’area. L’obiettivo è aumentare la capacità produttiva acquisendo nuovi soci oltre i 5.000 ettari di contribuzione attuale, che includono sia l’Oltrepò Pavese, sia i Colli Piacentini. Chiediamo al nostro collega Paolo Brambilla, Consigliere dell’Ordine dei Giornalisti della Lombardia, che ha visitato recentemente le cantine di Terre d’Oltrepò, come si sta rinnovando il posizionamento del brand della grande cooperativa vinicola. “Il mercato del vino italiano è un affascinante mondo in cui tradizione e innovazione si fondono per creare un’esperienza unica” ci dice subito. E aggiunge che le etichette italiane raccontano storie di territorio, cultura e passione. Le cantine, spesso gestite da famiglie per generazioni, sono autentiche custodi di tradizioni millenarie. Ma nonostante la forte radicazione nella storia, il mercato del vino italiano è tutto tranne che statico: nuove generazioni di enologi stanno portando innovazione e creatività nel settore. Le bottiglie italiane non sono solo sinonimo di eccellenza, ma anche di avventura e sorpresa. E Paolo Brambilla continua: “Terre d’Oltrepò sta rinnovando l’approccio con il mercato grazie all’arrivo del nuovo CEO, Umberto Callegari, protagonista di una carriera internazionale di grande prestigio: il suo ruolo di World Wide Commercial Lead di Customer Transformation presso Microsoft lo ha visto guidare un team di 400 advisor strategici, svolgendo un ruolo cruciale nella trasformazione digitale di Microsoft: sotto la sua guida, la pipeline aziendale ha raggiunto i 20 miliardi di dollari con un ROI di circa 1:80 evidenziando la sua abilità nella creazione di nuovi ricavi e modelli di business in contesti globali e complessi. Ora Umberto Callegari si trova al timone di un’impresa vinicola con un enorme potenziale. Il suo approccio manageriale e strategico si riflette nella visione a cinque anni, dove prevede un completo cambiamento del modello operativo, investimenti nell’industrializzazione del gruppo e una focalizzazione su uno sviluppo sostenibile, margini accresciuti, internazionalizzazione del business e la creazione di una rete di partner strategici”. Attualmente, il costo del capitale investito nelle operazioni vinicole è superiore al suo ritorno, principalmente a causa della polverizzazione delle aziende. L’approccio proposto da Terre D’Oltrepò è quello di gestire il vino come un’estensione dell’industria manifatturiera ed alimentare, con investimenti mirati in tecnologia e cultura, portando l’industria del vino a privilegiare il ruolo dei produttori. “È stata una scelta di cuore” ci confida il dott. Callegari. ”Essendo nato e cresciuto in Oltrepò, era logico arrivare alla più grande cantina cooperativa della Lombardia: mi ero sempre chiesto come fosse possibile che, mentre il vino italiano ha avuto uno sviluppo così incredibile nel mondo, l’Oltrepò non lo avesse ancora avuto”. Gli impatti tangibili dell’operato di Terre D’Oltrepò sono già visibili. “Però resta il fatto che oggi non siamo in grado di fare sistema” commenta Umberto Callegari “ e questo si riflette anche nel mondo del vino. Il vino italiano vale in tutto circa 14 miliardi di dollari: il primo produttore italiano, che è CIV, fa 700 milioni, il primo produttore mondiale, Castel Group che è francese, genera circa 16 miliardi di fatturato annui da solo”. Parlando dei cambiamenti internazionali, ha sottolineato poi il drammatico impatto delle condizioni postBrexit nel mercato UK, con accise in aumento e vendemmie sempre più calde a causa del surriscaldamento globale. “O noi creiamo un polo industriale capace di catalizzare la nostra capacità produttiva e di creare un cambiamento culturale di modello operativo passando da logiche di puro prodotto a logiche di servizio end to end, da aggiungersi all’investimento in eccellenza operativa e branding, oppure il futuro non sarà roseo, non solo per l’Oltrepò ma, credo, per il sistema del vino italiano”. Terre D’Oltrepò ha delineato il proprio impegno verso la creazione di una piattaforma vinicola in grado di fornire “operations as a service” per soci e partner, specialmente per il metodo classico da uve Pinot Nero, senza dimenticare la necessità di un approccio congiunto tra aziende, sindacati, associazioni e politica per realizzare la visione di Terre D’Oltrepò, capofila della prima filiera enologica integrata e circolare della Lombardia.

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Provano le scarpe nei negozi e le comprano online per risparmiare!

Provano le scarpe nei negozi e le comprano online per risparmiare! La pratica di provare le scarpe nei negozi e poi acquistarle online è comune, ma la legislazione fiscale può influenzare le scelte dei consumatori. Talvolta, politiche fiscali meno onerose per gli acquisti online favoriscono questo comportamento. Tuttavia, è importante considerare gli impatti sull’economia locale e quali conseguenze con il protrarsi di questo malcostume possa arrecare ai piccoli commercianti. Invertire questo trend potrebbe richiedere una combinazione di sforzi da parte del governo, dei consumatori e dei piccoli commercianti. Alcune possibili azioni includono: 1. Agevolazioni fiscali per i negozi locali: Introdurre incentivi fiscali o riduzioni di tasse per i piccoli negozi al fine di renderli più competitivi rispetto agli acquisti online. 2. Campagne di sensibilizzazione: Informare i consumatori sugli impatti positivi dell’acquisto locale, come il supporto all’economia locale, la creazione di posti di lavoro e una maggiore diversità di prodotti. 3. Programmi di fedeltà: I negozi locali potrebbero implementare programmi di fedeltà o offerte speciali per incentivare i clienti a fare acquisti in loco anziché online. 4. Collaborazioni locali: Creare collaborazioni tra i negozi locali per offrire pacchetti o sconti combinati, rendendo più conveniente l’acquisto presso più esercizi. 5. Migliorare l’esperienza d’acquisto: Fornire un servizio clienti eccellente, un ambiente piacevole e un’ampia gamma di prodotti possono incoraggiare i consumatori a preferire i negozi fisici. 6. Regolamentazioni sulle vendite online: Esaminare e regolamentare le pratiche di vendita online per garantire condizioni di concorrenza più equilibrate tra i vari tipi di commercio. Queste sono alcune delle possibili strategie applicabili, le soluzione potrebbero richiedere una o più combinazioni di approcci per avere un impatto significativo e proteggere la piccola imprenditoria italiana. Sarà il caso che il governo ci pensi prima che il danno economico diventi irreparabile.

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Sala ancora in difficoltà sullo Stadio

Sala ancora in difficoltà sullo Stadio. La complessa vicenda dello stadio di San Siro, che vede coinvolti il sindaco di Milano Giuseppe Sala, il Milan, l’Inter, e le istituzioni governative, continua a dominare le cronache cittadine. L’attuale situazione si concentra su un delicato equilibrio tra la tutela del patrimonio storico e le esigenze di modernizzazione delle infrastrutture sportive richieste dalle due prestigiose squadre di calcio. Il sindaco Sala ha chiesto al governo di decidere rapidamente sulla possibilità di imporre un vincolo di tutela storico sullo stadio Meazza di San Siro, una mossa che potrebbe influenzare significativamente il progetto di un nuovo impianto desiderato da Milan e Inter. La questione del vincolo rappresenta una spada di Damocle sul progetto, con Sala che enfatizza la sua volontà di far rispettare le regole e di confermare l’interesse pubblico nella situazione​​. Recentemente, in Consiglio comunale, è stato approvato un ordine del giorno sul nuovo stadio, imponendo diverse condizioni al masterplan, tra cui un numero massimo di posti, distanze specifiche da via Tesio, aree verdi significative, e investimenti nel quartiere. L’approvazione ha visto un’insolita conformazione di voti favorevoli e contrari all’interno della maggioranza di Sala, suggerendo un clima di incertezza e dibattito tra i membri del Consiglio​​. Sala ha inoltre commentato la possibilità che l’Inter costruisca un nuovo stadio a Rozzano, esterno alla città di Milano, definendo tale opzione “ingestibile” e sottolineando che sarebbe un “errore macroscopico” per le società. Ha espresso dubbi sulla fattibilità della sicurezza in un impianto fuori città, e ha invitato le squadre a ripensare la loro decisione, sottolineando che anche il Consiglio comunale sta cercando di promuovere una mozione per mantenere le squadre a Milano​​. In conclusione, il sindaco Sala si trova in una posizione di delicato bilanciamento tra le esigenze storiche e culturali della città e le pressioni commerciali e sportive. La sua gestione di questa situazione riflette una comprensione profonda delle dinamiche urbane e un impegno a salvaguardare gli interessi pubblici, pur cercando di accommodare le richieste delle due importanti squadre di calcio della città.

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Compie cento anni la Rivista italiana delle Sostanze Grasse edita da Innovhub SSI

Compie cento anni la Rivista italiana delle Sostanze Grasse edita da Innovhub SSI, che pubblica articoli riguardanti lo studio e la composizione delle sostanze grasse, le tematiche connesse alle nuove tecnologie produttive, prendendo in considerazione anche gli aspetti della sostenibilità e della sicurezza alimentare, testimoniando il rapido evolversi scientifico e tecnologico che è avvenuto e continua a realizzarsi anche in questo settore. Attraverso gli articoli scientifici pubblicati da autori italiani ed esteri, la rivista diventa portatrice anche del dibattito sull’innovazione tecnologica e punta alla divulgazione delle nuove conoscenze in modo che siano fruibili da tutta la comunità, essendo pubblicata in modalità Open Access, in cui gli articoli sono liberamente scaricabili dal link: https://www.innovhub-ssi.it/media/pubblicazioni/risg-rivista-italiana-sostanze-grasse.kl. Ha dichiarato Massimo Dal Checco, Amministratore Unico di Innovhub SSI: ““Si tratta di un compleanno importante, ha dichiarato Massimo Dal Checco, Amministratore Unico di Innovhub SSI, che rispecchia la storia delle stazioni sperimentali, in alcuni casi oggi confluite in Innovhub SSI, che hanno aiutato dal primo dopoguerra ad oggi l’industria italiana a crescere con il proprio contributo di ricerca e sviluppo. Oggi il nostro obiettivo, promuovendo l’innovazione, è la crescita della competitività per il futuro delle nostre imprese”. Per l’occasione Innovhub ha organizzato un evento presso la Camera di Commercio di Milano, a metà novembre con il titolo: “Sostanze grasse: ricerca, innovazione e scenari futuri”. Si è fatto il punto su temi emergenti e attuali del settore delle sostanze grasse, in particolare quelli che riguardano l’ambito alimentare: nuove prospettive per il food, sicurezza alimentare, nuove tecnologie produttive, aspetti nutrizionali, novel food, problematiche attuali dell’agricoltura, materiali a contatto con gli alimenti, autenticità, normativa, ricerca e innovazione. L’ iniziativa è stata organizzata con il contributo di Enterprise Europe Network, la rete di cui Innovhub SSI s.r.l. è partner, nata nel 2008 per volontà della Commissione Europea per supportare l’internazionalizzazione e l’innovazione di aziende e centri di ricerca. La Rivista Italiana delle Sostanze Grasse nasce un secolo fa dall’idea del Prof. Stefano Fachini, Direttore dell’allora Laboratorio Scuola e Stazione Sperimentale Oli e Grassi, di pubblicare un Bollettino mensile. Lo scopo era quello di creare un forte legame tra scienza e applicazioni industriali, contare di più a livello nazionale e internazionale, mettere gli uomini e le donne di scienza sotto lo stesso tetto, contribuendo al rilancio del Paese. A conclusione del convegno, Anna Cane, Presidente del Gruppo Olio d’Oliva di Assitol dichiara che “L’importante lavoro svolto dalla RISG può tradursi in 3 parole chiave: Conoscenza, Multidisciplinarietà e Condivisione, elementi alla base della ricerca scientifica, da cui l’industria olearia ha attinto per il miglioramento continuo della qualità e dei processi produttivi”. Pierangela Rovellini, Direttore Editoriale della rivista, dichiara che: “Imprenditori più di cent’anni fa diedero vita alla Rivista Italiana delle Sostanze Grasse, un progetto ampio, ambizioso, impegnativo, visionario. Ora tocca a noi promuovere nuovi progetti: la RISG in passato ha consolidato il suo posizionamento grazie alla guida di importanti leader e oggi ci rivolgiamo ai giovani ricercatori per puntare su contenuti sempre più proiettati al futuro”.

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Protocollo di Legalità per la realizzazione della Linea Ferroviaria “Quadruplicamento tratta Milano Rogoredo – Pavia”

E’ stato sottoscritto il Protocollo di Legalità per la realizzazione della Linea Ferroviaria “Quadruplicamento tratta Milano Rogoredo – Pavia”, che rientra nel primo programma delle infrastrutture strategiche di preminente interesse nazionale, di cui alla delibera CIPE (Comitato Interministeriale per la Programmazione Economica) del 21 dicembre 2001, n. 121. Il Protocollo, siglato dai Prefetti di Milano e Pavia, dalla Commissaria Straordinaria per gli interventi infrastrutturali e dalla Referente di progetto per la Società Rete Ferroviaria Italiana Società per Azioni, ha ad oggetto la realizzazione del “Quadruplicamento tratta Milano Rogoredo – Pavia” e prevede adempimenti ulteriori rispetto alla vigente normativa antimafia, intesi a rendere più stringenti le verifiche. Il protocollo prevede infatti che l’approfondito regime di controlli previsto per le informazioni antimafia, di cui all’art. 91 del Codice Antimafia, sia esteso a tutti i soggetti appartenenti alla Filiera delle Imprese e ad ogni fattispecie contrattuale indipendentemente da importo, oggetto, durata e da qualsiasi condizione e modalità di esecuzione. Sono esentate unicamente le acquisizioni destinate all’approvvigionamento di materiale di consumo di pronto reperimento nel limite di € 9.000 iva inclusa. Verrà, inoltre, assicurata dall’Appaltatore la costituzione di una banca-dati informatica nella quale verranno raccolti i dati relativi ai soggetti che intervengono a qualunque titolo nella progettazione e/o nella realizzazione dell’opera (“Anagrafe degli esecutori”) e tutte le informazioni concernenti le attività in corso nel cantiere (“Settimanale di cantiere o sub-cantiere”). Alla banca dati accederanno le locali Forze dell’Ordine e la DIA per acquisire tempestivamente ogni informazione utile al contrasto dei tentativi di infiltrazione della criminalità organizzata. Il testo è stato sottoscritto anche dai rappresentanti degli Ispettorati del Lavoro territorialmente competenti e delle Organizzazioni Sindacali di categoria (FILLEA-CGIL, FILCA CISL, FENEAL-UIL) di riferimento che, nell’ambito di un tavolo di monitoraggio coordinato dalle Prefetture, verificheranno il rispetto della legalità nelle procedure di assunzione e nella gestione della manodopera, nonché i profili concernenti la sicurezza sul lavoro.

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