Municipio 8

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Punto prelievi di Quarto Oggiaro riaperto dopo 22 anni

Inaugurato ieri un nuovo Punto prelievi a Quarto Oggiaro in via Luigi Capuana 3. Operativo dal 9 ottobre, rimarrà aperto due mattine alla settimana. La struttura, che entra a far parte dei punti prelievo della Rete dei Poliambulatori della Città di Milano, è stata realizzata in spazi di proprietà comunale che la Giunta Comunale aveva deciso di assegnare in concessione gratuita agli allora Istituti Clinici di Perfezionamento, oggi ASST Nord Milano. “L’apertura del nuovo punto prelievi a Quarto Oggiaro – ha spiegato l’Assessore al Welfare di Regione Lombardia Giulio Gallera durante l’inaugurazione – rappresenta una risposta puntuale alle necessità espresse dai cittadini e grazie alla collaborazione virtuosa tra Regione Lombardia e Comune di Milano, una bella pagina di politica in cui le Istituzioni lavorano in piena sintonia mettendo al centro le esigenze dei cittadini. Lavoreremo perché questo luogo diventi importante presidio sociosanitario sul territorio”. “In una prima fase – ha sottolineato l’Assessore – sarà utilizzata per due mattine alla settimana solo l’area per il punto prelievi, con la sala d’attesa e l’accettazione e i locali di supporto e i servizi. Entro la fine dell’anno, è prevista l’apertura del punto prelievi una terza mattinata”. “La struttura – ha aggiunto Gallera – è già predisposta per la realizzazione di quattro ambulatori, che a supporto della presa in carico dei pazienti cronici e fragili, destineremo ai Medici di Medicina Generale. Avvieremo, inoltre, in base alle necessità del territorio, un ambulatorio infermieristico e ambulatori per le visite specialistiche. Obiettivo futuro sarà la messa in rete di tutte le attività sanitarie e sociosanitarie per fare sinergia per il bene dei cittadini”. La sede del Punto Prelievi occupa un’area complessiva di circa 200 mq, completamente ristrutturata a cura del Comune di Milano, secondo gli standard di sicurezza e umanizzazione più attualiDal 9 ottobre 2018, sarà operativo il punto prelievi, aperto due mattine alla settimana: martedì: dalle ore 7:30 alle ore 10:30 – giovedì: dalle ore 7:30 alle ore 10:30. Il personale in servizio è composto da due infermieri e un amministrativo per l’accettazione/CUP. Il nuovo punto prelievi fa parte della Rete dei Poliambulatori di ASST Nord Milano, costituita da 21 punti di erogazione (in Milano Città 19 e nele nel nordest milanese 2). Eroga quasi due milioni di prestazioni specialistiche all’anno.

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Sequestrate 5000 dosi di shaboo a spacciatore recidivo

Circa 5000 dosi di shaboo per una valore al dettaglio trai 70 e i 100 mila euro, sono state rinvenute dagli agenti dell’Unità Contrasto stupefacenti della Polizia Locale di Milano, coordinati dal comandante Marco Ciacci. Il sequestro è avvenuto in viale Monte Ceneri, a casa di un 19enne di origine asiatica. Il giovane, che è stato tratto in arresto, era stato fermato e trovato in possesso di oltre quattro grammi di metanfetamina e in seguito, durante la perquisizione della stanza dove alloggiava poco distante, è stato trovato il resto della sostanza stupefacente: 480 grammi, sotto il letto in undici involucri. L’asiatico era già stato arrestato della Polizia Localenel dicembre del 2016, quando era ancora minorenne fu trovato con in tasca oltre 62 grammi di shaboo. Fu il primo a finire in carcere a Milano in un indagine dell’Unità Contrasto Stupefacenti della Polizia Locale che dall’inizio di quest’anno ha arrestato in flagranza di reato 110 spacciatori e sequestrato complessivamente 2 chili e 300 grammi di metanfetamina.

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Dopo Sesto, anche a Milano scritte inneggianti alle Brigate Rosse

Dopo che due giorni fa su un muro di viale Marelli a Sesto San Giovanni erano comparsi dei volantini volantini  inneggianti alle Brigate Rosse, in cui si esprimeva solidarietà all’ergastolana a Nadia Desdemona Lioce, condannata per gli omicidi di Massimo D’Antona, Marco Biagi ed Emanuele Petri, ieri è successo anche a Milano. Una mano ignota le ha tracciate su un palazzo di via Pompeo Castelli, a pochi passi da dove abita Antonio Iosa, animatore dell’Associazione vittime del terrorismo, che nel 1980 insieme ad altre tre persone fu gambizzato dalle B.R. all’interno del circolo Perini di Quarto Oggiaro. Si spera che la scelta del luogo sia solo frutto di una coincidenza, ma il trauma nel vedere risvegliato il ricordo di un evento così traumatico deve essere stato importante.  Iosa, intervistato da Repubblica, analizza il fatto con lucidità, ma non nasconde l’amarezza per l’accaduto: “Questo dimostra quanto sia difficile recidere la violenza e il terrorismo in Italia ed esistono ancora giovani fiancheggiatori che inneggiano alla radicalizzazione della violenza. Non penso che la scritta, fatta a pochi metri da casa mia, sia una provocazione nei miei riguardi di vittima delle Br. Chiedo al Comune di Milano di provedere a cancellare con urgenza l’infame scritta“. Immediata la solidarietà ad Antonio Iosa da parte dalla Camera del lavoro di Milano: “Nell’esprimere solidarietà ad Antonio Iosa, la Camera del Lavoro di Milano si associa alla richiesta di cancellare le scritte comparse nel più breve tempo possibile, condannando contestualmente tali gesta nella consapevolezza che il messaggio terroristico non passerà nella coscienza delle persone poiché è stato battuto dalla storia e dalle lotte del movimento operaio“. Riccardo De Corato, Assessore alla Sicurezza di Regione Lombardia, dichiara invece di non essere stupito dall’accaduto “visto il clima che Majorino & Compagni hanno creato dalla manifestazione del Pd in Piazza San Babila in poi“. Dello stesso tenore una nota di dal Consigliere Comunale e Regionale della Lega Massimiliano Bastoni secondo cui: “Dopo mesi e mesi che la sinistra parla di un ritorno del fascismo, quello che è tornato invece è il brigatismo rosso – concludendo – Ecco cosa succede quando continuano ad alimentare l’odio contro l’avversario politico“. Il segretario del Pd metropolitano milanese e Consigliere Regionale Pietro Bussolati invita a “tenere alta l’attenzione per evitare il ritorno della violenza politica che tanto male ha fatto in passato. Le istituzioni le forze democratiche e tutti i cittadini che credono nella democrazia devono fare fronte comune contro la follia terrorista” bacchettando chi “per mera speculazione politica divide il campo della politica democratica” perché “rischia di fare il gioco di chi incita all’odio e alla violenza”.

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Il cronista Poggi fermato dalla Polizia, critiche dalla politica

Un giornalista che stava realizzando un servizio per documentare il degrado di un’area privata occupata da un gruppo di Rom tra Viale Certosa e Via Montefeltro è stato identificato dalla polizia, chiamata dagli occupanti. Si tratta del reporter di Telereporter Vladimiro Poggi (ambrogino d’oro del Comune di Milano) fermato insieme alla sua troupe. A segnalarlo è Riccardo De Corato, Assessore a Sicurezza di Regione Lombardia, che denuncia, “La cosa assurda è che mentre gli agenti identificavano il giornalista e la sua troupe, i rom indisturbati gettavano nel canale adiacente la refurtiva per liberarsene”. Precisando che, “A scanso di equivoci tutto ciò che è successo è stato documentato e filmato“.  Imepegnandosi  a chiedere “chiarimenti al Prefetto di Milano” per poi concludere, “esprimo tutta la mia solidarietà a Vladimiro Poggi e ai suoi collaboratori“. Anche il Deputato di Fratelli d’Italia Marco Osnato è intervenuto sulla viccenda definendola “sbalorditiva” e chiedendosi, “È mai possibile che nella Milano che concorre per le Olimpiadi vi siano numerosissimi luoghi fuori dal controllo delle istituzioni? È, inoltre, pensabile che coloro che li hanno resi tali siano tutelati dalla polizia più di chi denuncia questi soprusi?” Rivelando inoltre che “numerosi cittadini del comitato contro l’abusivismo guidati da Tullio Trapasso, è stato minacciato da un gruppo di rom” concludendo infine con una nota polemica, “Chissà se è questa la sicurezza che immaginano Sala e Salvini per Milano?”. Sulla stessa linea il coordinatore di Forza Italia a Milano, Fabio Altitonante, che rileva, “A Milano i rom si sentono così tutelati da chi governa la città da chiamare la Polizia per difendere i loro diritti, anche se non rispettano i doveri“. Proseguendo “Solidarietà a Poggi, ormai a Milano i giornalisti sembrano inviati di guerra, documentare quello che succede è diventato pericoloso. La nostra città è in mano a questi delinquenti, che pensano persino di avere le forze dell’ordine al loro servizio“. per poi concludere, “Noi, al contrario, ci auguriamo che la Polizia arrivi presto lì, ma per sgomberare”.

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Musocco invasa dai Rom, De Chirico (FI) accusa la Giunta

Alessandro De Chirico, vicecapogruppo di Forza Italia in Consiglio Comunale, denuncia la situazione di degrado negli accampamenti dei nomadi nel quartiere Musocco. “Non c’è che dire – scrive De Chirico – i nomadi che da qualche tempo invadono le vie di Musocco tengono fede al loro nome. Infatti, non stanno mai fermi. Dopo l’installazione delle barriere anti-carovane nel parcheggio laterale del cimitero, spostano di continuo il loro accampamento nelle vie della zona, con una spiccata preferenza per i parchetti e le zone appartate. Da 10 giorni sono accampati in via Serretta. Il tutto ovviamente con il solito corollario di posti auto negati a chi ne avrebbe diritto, rifiuti abbandonati per strada e panni stesi sui cancelli di condomini e aziende”. De Chirico sottolinea quindi l’allarme igienico sanitario, “Quello che preoccupa di più i cittadini  oltre alla recrudescenza di piccoli furti nei dintorni di dove i rom si accampano, è la sporcizia e con essa la comparsa dei topi con tutte le conseguenze negative che la presenze dei roditori ha per la salute pubblica. Oramai non conto più le segnalazioni e lamentele che mi giungono dai residenti in zona. Segnalazioni e lamentele che sono certo inviano anche ai membri della giunta, che come loro solito non fanno nulla di definitivo per risolvere il problema”.  Concludendo, “Del resto  un tratto distintivo di quest’amministrazione è proprio non fare nulla per risolvere un problema in modo si capisca che ne sono al corrente”.

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Codacons denuncia: giardinetti di Quarto Oggiaro in mano ai pusher

Ennesimo caso di degrado verificatosi a Quarto Oggiaro a Milano. Sacchetti di droga stipati dai pusher sotto gli scivoli del parco giochi e vicino alle altalene. Bilancini di precisione nascosti tra i cespugli. Calze piene di stupefacenti lanciate sugli alberi per tenerle a distanza dal fiuto dei cani antidroga. Lo denuncia in un comunicato il Codacons, che chiede maggiori interventi all’amministrazione comunale. “Così – scrive nella nota l’associazione in difesa dei consumatori – i pusher hanno sfrattato i bambini in due giardinetti di via Fabrizi e pure in via Palizzi di fronte al civico 119, a Quarto Oggiaro, dove di pomeriggio e di sera gli spazi vengono invasi da nordafricani, gambiani e nigeriani. Lo stato di degrado in cui versa la zona di Quarto Oggiaro è ormai del tutto fuori controllo. I residenti hanno provato più volte a far sentire la loro voce, protestando e chiedendo interventi urgenti alla polizia, ma la situazione non è cambiata. Abbiamo piena fiducia nel lavoro della polizia, ma – conclude Codacons – servono interventi urgenti da parte del Comune per far cessare la situazione di enorme degrado. Bisogna installare telecamere di sorveglianza e prevedere controlli periodici e costanti da parte delle Forze dell’Ordine”.

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