Municipio 9

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Falchi arrestano rapinatore seriale di farmacie

Ieri pomeriggio un 52enne italiano ha fatto irruzione in una farmacia di Piazza Gasparri e, minacciando verbalmente il farmacista e allo stesso tempo fingendo di avere una pistola nella tasca, si è fatto consegnare la somma di 550 euro. Gli agenti di Polizia della sezione Falchi della SquadraMobile l’hanno arrestato. L’uomo è fortemente sospettato di altre 9 rapine, commesse con la stessa tecnica, da ottobre del 2018 ad oggi e di due rapine commesse nel 2014.  

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Terminata la riqualificazione di Piazza Leonardo

Dopo 8 mesi sono finiti i lavori di riqualificazione di Piazza Leonardo da Vinci a Milano, in occasione del 500esimo anniversario della sua morte. L’operazione di riqualificazione, realizzata da GRM Sviluppo (Stormit, Impresa Rusconi e Mangiavacchi Pedercini) è costata attorno agli 800.000 euro e ha interessato tutta l’area di 14.000 mq di fronte alla scuola Primaria Leonardo Da Vinci. In particolare sono stati rifatti pavimentazione, camminamenti e muretti. Inoltre sono stati piantumati 65 nuovi alberi, di cui 28 magnolie. È stato realizzato anche un importante intervento sulla fontana Cascella, che è stata ripulita e ricoperta con vernice anti graffiti, oltre a essere stata dotata di un sistema di ricircolo dell’acqua, che precedentemente era scaricata direttamente nel sistema fognario. Nell’intera area del giardino antistante le scuole sono state sostituite le panchine esistenti, inseriti tavoli con panche integrate e realizzata una nuova oasi giochi per bambini. ANSA  

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Bomba carta in via Lario

Una bomba carta in via Lario. Al momento non ci sono conferme su feriti, ma nel quartiere la notizia ha inquietato molto perché la bomba è stata messa in un locale gestito da cittadini cingalesi. Dopo i gravissimi attentati perpetrati in Sri Lanka pochi giorni fa che ancora hanno strascichi,sapere di una bomba carta lanciata in un negozio del genere spaventa molto. D’altronde in Italia non è nemmeno la prima volta che qualche soggetto border line getta nel panico semplici cittadini: in questi giorni se ne è avuto un assaggio anche a Verona su un mezzo del trasporto pubblico per fortuna più fumo che arrosto. Ma anche questa è globalizzazione. Ormai la parte nord del quartiere Isola è diventata una asian town. Anche una storica scuola privata cattolica oggi è un istituto frequentato principalmente da figli di cittadini di paesi del sud dell’Asia. E via Lario fa parte di questa ghettizzazione: un giorno i cittadini si sono svegliati e non hanno più visto un’insegna in italiano. E’ una città nella città che si è sviluppata nel silenzio perché cittadini dello Sri Lanka come di tanti altri paesi del sud est asiatico per l’italiano medio sono sempre stati “i filippini”, etnie che non mettevano paura e che per molti radical era quasi degradante pensare. Loro però sono lavoratori indefessi e hanno acquistato case, attività e presto come i cinesi inizieranno a dare lavoro anche agli italiani. Asiantown è una ricchezza per Milano perché la aiuta ad avere una dimensione ancora più internazionale, ma si porta dietro anche i problemi grandi come il mondo. Comprese le bombe carta.

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Fascisti a Niguarda?

Qualcuno dice che sono attacchi di fascisti che nella notte avrebbero dato fuoco a una corona di alloro dedicata a un partigiano e messo un adesivo degradante sull’immagine della partigiana Lia. Se fosse vero sarebbero senz’altro atti da condannare per una lunga serie di motivi, ma in questo caso permetteteci di dubitarne. Primo perché gli antichi racconti di gente che gridava al lupo al lupo nel momento sbagliato hanno per noi ancora un fascino. Secondo perché è una notizia commentata da Pisapia e quando lui parla noi crediamo sia meglio dubitarne due volte. Terzo perché essendo l’Osservatore curato da giornalisti liberi da pressioni “noi ci ricordiamo”, come diceva Morpheus in Matrix. Ci ricordiamo proprio di una polemica rilanciata da tutti i giornali possibili per la rottura della targa che intitola un giardino alla partigiana Lia. Solo un consigliere di municipio si era permesso di sollevare un dubbio, ricevendo subito il solito canovaccio di insulti e odio. Andrea Locati, questo il nome del consigliere, ha avuto  la pazienza e la forza di aspettare cercando di rispondere con calma all’onda di “odiatori giusti” (quelli che si ritengono dalla parte giusta sono tra i più cattivi e violenti).  Qualcuno si prese la briga di andare sul posto della presunta aggressione alla targa partigiana e scoprì che alcuni operai erano in azione con ruspe e muletti lì intorno. Dunque c’erano le stesse possibilità che loro per sbaglio avessero colpito la targa o che le vibrazioni ne avessero causato la rottura. Oggi il problema si ripropone. Un accendino che potrebbe esser stato usato da una delle tante bande di ragazzi abbandonati ai loro iPhone per movimentarsi la serata e un adesivo messo da chissà chi, non ci faranno titolare “ancora aggressioni fasciste”. Quando e se succederà lo scriveremo, perché non temiamo le ritorsioni di nessuno. Ma per adesso ci ricordiamo di Lia e altri e ci permettiamo di dubitarne. Se invece arrivassero conferme, essendo giornalisti onesti, correggeremo quanto detto riportando i fatti. Mestiere che in pochi ormai svolgono. (Ringraziamo Locati per averci contattato per alcune precisazioni: più ancora di giornalisti onesti servono politici corretti).

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Lite fra sudamericani, un ferito

Una lite tra sudamericani, causata probabilmente da alcuni apprezzamenti nei confronti di una ragazza, si è conclusa ieri, alle 17.30 in via Zambelli, con una bottigliata ai danni di un giovane originario dell’Honduras, da poco maggiorenne, che è rimasto ferito alla testa e a un polso. La vittima, probabilmente autore degli “apprezzamenti” ad alta voce, è stato trasportato all’ospedale Niguarda in codice giallo.

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