Politica

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ACCAM, De Rosa e Cenci: “Uno spreco di soldi su un impianto fallito”

ACCAM, De Rosa e Cenci: “Uno spreco di soldi su un impianto fallito”. I due esponenti dei 5 Stelle hanno affermato: “L’assessore parla di ripristino, ma con quali risorse? Per noi è un errore sprecare denaro su di un impianto fallito”. “Dichiarazioni che temiamo saranno spazzate via dalla realtà, nel momento in cui, il prossimo 19 febbraio il verrà presentato il bilancio di ACCAM. Come si comporterà, proceduralmente, l’assessore Cattaneo di fronte a un bilancio che, stando a quanto appreso finora, non sta in piedi?” così i portavoce del Movimento Cinque Stelle in Regione Lombardia Massimo De Rosa e Roberto Cenci, a margine della riunione tenutasi nel pomeriggio, tra l’assessore all’Ambiente e clima, Raffaele Cattaneo, i vertici di Accam, Amga, Agesp e i sindaci di Busto Arsizio e Parabiago, per discutere del futuro del termovalorizzatore Accam di Busto Arsizio. “L’assessore parla di revamping, ma non spiega chi pagherà tutto questo, dal momento che Amga non è in grado di sostenere uno sforzo finanziario del genere. L’assessore parla di futuro dell’impianto, ma quali sono i progetti di Regione Lombardia. Per quanto ci riguarda è evidente che l’inceneritore sia ormai arrivato a fine vita. Riteniamo pertanto uno spreco di denaro, qualsiasi possibile investimento sullo stesso. Del resto chi investirebbe i propri denari in un impianto sulla via dell fallimento?” domandano i portavoce pentastellati.

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Lavoro, Mascaretti (FDI): “In commissione i conti del Comune non tornano”

Lavoro, Mascaretti (FDI): “In commissione i conti del Comune non tornano”. “Nei conti presentati in commissione i conti non tornano, attendiamo che ci vengano forniti i dati” dichiara Andrea Mascaretti, capogruppo FdI a Palazzo Marino “ comunque l’atteggiamento è quello sbagliato. E’ stata presentata la cifra di 5.500.000 investita per la creazione di posti di lavoro, ma è stato taciuto il fatto che ben 3 milioni, quindi la maggior parte, non sono stati utilizzati e tutt’ora risultano inutilizzati a distanza di molti mesi da quando i milanesi li hanno donati al Fondo di Mutuo Soccorso. Analogamente si è parlato di sconto sulla TARI per le attività in difficoltà. Ma fare uno sconto su quanto non dovuto non è uno sconto. Volendo raccontare il vero, avrebbero dovuto dire che l’Amministrazione ha fatto pagare la raccolta dei rifiuti alle attività chiuse per legge. E non mi sembra proprio che possa essere definito un aiuto alle imprese”

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Respinta mozione di sfiducia contro Fontana

Il Consiglio regionale della Lombardia ha respinto a maggioranza la mozione di sfiducia presentata dalle opposizioni per la settimana trascorsa in zona rossa per errore. La richiesta di dimissioni di Fontana e della sua giunta è stata bocciata con 47 Sì e 30 No. In Aula non era presente al momento del voto Patrizia Baffi (ex Pd poi passata a Italia Viva e ora nel Gruppo Misto), unico consigliere di minoranza a non aver sottoscritto la sfiducia. La Baffi è rientrata in aula al termine della votazione. “Non sarà la vostra ennesima mozione di sfiducia a distrarci dal nostro lavoro. In questi mesi abbiamo affrontato una emergenza di portata straordinaria” e “in ogni azione abbiamo sempre perseguito il bene dei nostri cittadini, l’unica cosa che conta”, aveva dichiarato Fontana, intervendo in aula prima del voto. “Vi chiedo di respingere la mozione di sfiducia per proseguire il lavoro con la solita determinazione. Il mio compito mi è stato assegnato dai lombardi, gli unici ai quali ogni giorno sono chiamato a rispondere”, ha aggiunto Fontana. Nel corso dei mesi di pandemia, ha rivendicato Fontana, “abbiamo lavorato senza risparmiarci mettendoci sempre la faccia – concludendo – Avremmo potuto fare a meno perché questa sarebbe una competenza esclusiva dello Stato: abbiamo fatto anche quello che avremmo potuto non fare”.

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Mascaretti (FdI) a Milano servono tanti alberi non tanti garanti

“Il Garante del Verde non è un politico, ma non è neppure un tecnico. Dovrebbe lavorare molto, ma senza stipendio. Dovrebbe essere indipendente e invece sarà scelto dal Sindaco (il controllato sceglie il controllore). Dovrebbe fare tanto, ma non avrà poteri e – continua Mascaretti –  infine, avrebbe dovuto essere scelto all’inizio del mandato e invece, per evitare giudizi negativi, la Giunta Sala ha pensato bene di istituirlo esattamente negli ultimi giorni di mandato” commenta Andrea Mascaretti Consigliere Comunale di Fratelli d’Italia. “Avevo proposto quantomeno di farlo eleggere dal Consiglio Comunale – continua mascaretti – in modo che la sua autonomia dalla Giunta fosse garantita, invece nulla. Si tratta di un’operazione di greenwashing perché il vero garante del verde dovrebbe essere il Sindaco e non un soggetto, anzi addirittura tre, senza poteri e senza stipendio, ma che costeranno comunque ai cittadini milanesi. Di fatto rappresenteranno un alibi per un sindaco poco green, uno scudo dietro il quale nascondere il mancato rispetto degli impegni elettorali in tema di ambiente. I garanti del verde finiranno piuttosto per essere delle semplici foglie di fico. Alla fine – conclude – questa Giunta che avrebbe dovuto moltiplicare gli alberi in Città ha invece moltiplicato le poltrone”.  

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Commissione Urbanistica. De Corato: avremo un un Maran di lotta o di Governo?

“Oggi in Commissione Urbanistica di Palazzo Marino andrà in onda la seconda puntata del punto all’ordine del giorno: Disposizioni relative al patrimonio edilizio dismesso con criticità ai sensi dell’art. 40 bis della Legge Regionale 11 marzo 2005 n. 12 e s.m.i. e disposizioni relative al recupero dei piani terra esistenti ai sensi dell’art. 8 della Legge Regionale 26 novembre 2019, n. 18”, lo ha scritto in una nota il Consigliere Comunale di Fratelli d’Italia Riccardo De Corato. L’assessore all’urbanistica del Comune di Milano, Pierfrancesco Maran, e tutta la sua Giunta hanno sempre avuto parole di biasimo rispetto alla legge regionale sulla rigenerazione urbana al punto da proporre un ricorso alla Corte Costituzionale per il suo annullamento affermando che era “Lesiva delle prerogative dei comuni lombardi”. “Del tutto contrario il suo compagno di partito, l’assessore ai lavori Pubblici e Vice Sindaco (Pd) di Cremona, Leonardo Virgilio, che l’ha definita un’opportunità. Sono curioso, il prossimo 3 febbraio, di sentire cosa dirà in commissione l’Assessore Maran anche su via Pirelli 38, lo stabile del Comune venduto a un privato e ricadente nel piano di Rigenerazione Urbana. Mentre l’assessore comunale conduce le sue battaglie di principio, Palazzo Marino riesce a mandare deserta, per la seconda volta, l’asta per lo stabile di sua proprietà di via Zama diventato ormai un dormitorio. Magari, se lo avesse inserito in quelli da rigenerare attribuendogli delle premialità volumetriche, sarebbe risultato più appetibile. Ormai è chiaro: il centrosinistra cittadino più che pensare a quanto potrebbe fare per una città futura, pensa solo a contestare Regione Lombardia. Evidentemente – conclude De Corato – la campagna elettorale alle porte sta scaldando gli animi”.  

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De Chirico (FI): Comune lontano anni luce dai milanesi

“Da mesi chiediamo che venga convocato un tavolo urgente per affrontare il tema del caro affitti degli spazi demaniali in Galleria. Settimana scorsa l’assessore Tasca in commissione ci ha risposto che il tema non è di sua competenza e che prima di convocare l’associazione “Salotto di Milano” attende indicazioni da non si sa bene quale ente superiore”. Lo scrive in una nota il consigliere Comunale di Forza Italia, Alessandro De Chirico. “Fatto sta che, mentre c’è un rimpallo delle responsabilità, negozi e bar in Galleria rimangono chiusi e alcuni, addirittura, chiudono per sempre. – continua l’azzurro – Qualcuno farà ricorso al TAR per il trattamento riservato dall’Ente. In Consiglio comunale abbiamo più volte chiesto di sospendere gli affitti degli spazi demaniali e di ridurre le tasse comunali, vista la situazione drammatica di molte attività economiche aperte a singhiozzo per decreto. Tutte le nostre richieste sono rimbalzate sul muro di gomma innalzato dal Comune di Milano – conclude il forzista – la cui giunta è lontana anni luce dai milanesi e il cui sindaco è totalmente incapace di dare risposte puntuali a chi chiede aiuto”.

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