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Contributo per l’acquisto dei dpi ai volontari nelle scuole

Supportare il Terzo settore e le scuole statali e paritarie che hanno garantito in questi mesi funestati dalla pandemia la tutela dei lavoratori e un servizio sicuro per gli studenti con disabilità. È l’obiettivo dell’Amministrazione che, con una delibera approvata dalla Giunta, ha stanziato 530mila euro da destinare ai 25 enti del Terzo settore, accreditati per il servizio di assistenza educativa per gli alunni con disabilità delle scuole dell’infanzia, primarie e secondarie di primo grado pubbliche e paritarie di Milano, a parziale ristoro delle spese sostenute per l’acquisto di dispositivi di protezione individuale. Sono 73 le autonomie scolastiche statali interessate e 67 le scuole paritarie che hanno sede sul territorio milanese. I fondi verranno assegnati agli istituti, che a loro volta erogheranno i contributi agli enti in base al numero degli alunni di cui si occupano. Sono in totale oltre 3.800 i bambini e i ragazzi con disabilità certificata e con diagnosi funzionale che richiede l’assistenza educativa a scuola. “Questi contributi – dichiara l’assessora all’Educazione Laura Galimberti – vogliono essere un riconoscimento da parte dell’Amministrazione degli sforzi fatti dal Terzo settore, anche in un periodo così difficile, per garantire servizi essenziali per le cittadine e i cittadini, soprattutto quelli più piccoli. Una collaborazione, quella tra pubblico e privato, che in questi mesi si è rafforzata e trasformata in una sorta di ‘patto territoriale’ che ha come obiettivo quello di sostenere i più vulnerabili e non lasciare indietro nessuno”.

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Pubblicato il bando per l’acquisto di veicoli a basso impatto ambientale

È stato pubblicato sul sito del Comune di Milano il bando per accedere ai contributi destinati ai privati che vogliono sostituire o acquistare nuovi veicoli a basso impatto ambientale. L’obiettivo è aiutare i cittadini a rinnovare il parco auto e moto circolante in città e quindi contenere le emissioni inquinanti e la congestione. Il contributo messo complessivamente a disposizione è pari a un milione di euro. Gli incentivi sono cumulabili con le agevolazioni concesse dallo Stato. “Diamo un aiuto concreto ai cittadini che devono ricorrere all’uso di veicoli privati per gli spostamenti, sostenendo la scelta di mezzi meno inquinanti e più leggeri – dichiara Marco Granelli assessore alla Mobilità -. Ma aiutiamo anche la nostra città ad avere una qualità dell’aria migliore. Gli incentivi sono una delle strade che stiamo percorrendo per agevolare il ricambio del parco mezzi circolante a Milano. Sostituire un vecchio diesel, acquistare uno scooter o una bici elettrica sarà più facile e meno oneroso”. Gli incentivi sono destinati ai cittadini residenti a Milano, maggiorenni e, per la prima volta, senza limitazioni ISEE in modo da permettere a tutti di accedervi. Fra le altre novità inserite nel nuovo bando la possibilità per i privati di ottenere un contributo fino a 1.800 euro per l’acquisto di scooter elettrico e 1.500 euro per bici o cargo bike a pedalata assistita o a trazione elettrica, senza obbligo di rottamazione. Il contributo per lo scooter passa a 3mila euro in caso di rottamazione o per chi non possiede un veicolo da almeno quattro mesi. Per quanto riguarda le quattro ruote, i contributi arrivano a 9.600 euro per l’acquisto di un’auto elettrica, 6.000 euro per un’ibrida elettrica, 5.000 euro per un’auto alimentata a metano o GPL e ibrida metano o ibrida GPL, 4mila euro di contributo per l’acquisto di un’auto benzina Euro 6. I contributi sono disponibili a partire da oggi, lunedì 6 luglio, e fino all’esaurimento dei fondi disponibili ma non oltre il 30 novembre 2020: è possibile presentare domanda per veicoli acquistati a partire dallo scorso 4 maggio. Tutti gli incentivi saranno erogati una volta sola per un solo veicolo nel caso dei richiedenti privati e una volta sola fino a cinque veicoli a scelta per ogni impresa. Per accedere ai contributi per l’acquisto di autoveicoli ibridi, elettrici, bifuel, benzina Euro 6, i privati dovranno contestualmente provvedere alla radiazione per demolizione di un veicolo per il trasporto persone nello specifico con alimentazione benzina fino a euro 2 incluso o diesel fino a Euro 5 incluso. I contributi arrivano a 6.000 euro per l’acquisto di un’auto ibrida. È in pubblicazione nelle prossime settimane anche il bando destinato a micro, piccole e medie imprese, ai lavoratori autonomi titolari di partita IVA residenti a Milano, Enti del terzo settore e imprese artigiane non milanesi purché titolari di licenza per l’esercizio dell’attività di vendita su aree pubbliche rilasciata dal Comune di Milano. Le imprese potranno accedere alle agevolazioni per acquistare fino a cinque veicoli commerciali o veicoli per il trasporto delle persone, dal furgoncino fino all’autocarro e dall’autovettura al pullman, diesel Euro VI solo per i camion e i pullman (N2, N3 e M3), benzina Euro 6, GPL, metano, ibrido e elettrico. Per esempio, in caso di sostituzione di un furgone il contributo è tra i 5.500 e 18.000 euro a seconda della categoria e in caso di camion il contributo arriva fino a 21.000 euro. Sono inoltre previsti dei contributi per l’acquisto di scooter e cargobike ad alimentazione ibrida o elettrica. Le agevolazioni per le imprese sono concesse ai soggetti che contestualmente provvederanno alla demolizione di un veicolo delle categorie N1, N2, N3, M1, M2 e M3 con alimentazione a benzina fino ad Euro 2/II incluso o diesel fino ad Euro 5/V incluso, oppure di un motoveicolo o ciclomotore (classificati come categoria L) a due tempi fino a Euro 2 o con alimentazione a gasolio fino a Euro 2 o con alimentazione a benzina a quattro tempi Euro 0, 1). Per le imprese gli incentivi saranno erogati una volta sola fino a cinque veicoli a scelta per ogni impresa.

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Casa: boom di acquisti da parte degli immigrati

Casa: boom di acquisti da parte degli immigrati. I dati li ha forniti un’analisi di Scenari Immobiliari e mostrano come Milano e la Lombardia siano la principale destinazione per gli immigrati che cercano casa. Un settore in netta crescita rispetto all’anno scorso: è del più 13,7 per cento l’incremento stimato nel 2019 delle compravendite rispetto al 2018, per un ammontare complessivo di 58mila scambi a chiusura d’anno. Cinque miliardi di euro il fatturato stimato a chiusura 2019 (+ 11,1 per cento vs 18). Per ampliare lo sguardo, il report spiega che 1 immigrato su 5 (21,5%) vive attualmente in una casa di proprietà. Circa il 63,5 per cento è in affitto, mentre il 7,7 per cento abita presso il luogo di lavoro e il 7,3 per cento alloggia presso parenti o altri connazionali.  Le dieci province dove si concentra il maggior numero di acquisti da parte di immigrati sono Milano, Roma, Bari, Torino, Prato, Brescia, Cremona, Vicenza, Ragusa, Modena e Treviso. Sono solo alcuni dei dati contenuti nel quindicesimo Rapporto “Immigrati e casa: un mercato in crescita” realizzato da Scenari Immobiliari attraverso interviste telefoniche e sondaggi online che hanno coinvolto un campione di 450 agenzie immobiliari dislocate in dieci province rappresentative del territorio nazionale. Commentando i dati emersi dall’indagine, Mario Breglia, presidente di Scenari Immobiliari ha dichiarato: “Il mercato immobiliare che interessa gli immigrati è un segmento considerevole nell’ambito del mercato complessivo italiano. D’altra parte, in assenza di una politica di welfare adeguato, il mercato privato risulta posizionarsi come l’unica soluzione al momento possibile per affrontare il fabbisogno abitativo di tale fascia di popolazione. Inoltre – ha precisato Breglia – l’osservazione dei dinamismi propri delle persone immigrate rispetto al tema della casa risulta tanto più interessante e strategico quanto la decisione di acquistare l’abitazione si colloca in un’ottica di scelta di integrazione sociale.” Per tornare ai dati, il report rileva anche che ormai un acquisto su dieci coinvolge un immigrato e negli ultimi anni questo settore ha raggiunto ormai numeri consistenti: dal 2006 al 2018, si legge ancora nel Report, gli scambi di abitazione che hanno avuto come controparte un lavoratore straniero immigrato sono stati 860mila, con un volume d’affari di poco inferiore a cento miliardi di euro.  La forbice corrente dei prezzi delle unità abitative va da 70mila a 130mila euro. L’incidenza percentuale delle compravendite perfezionate da immigrati sul totale compravendite nel 2019 è circa il nove per cento.

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