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Raccolta fondi per il piccolo Alessio

Raccolta fondi per il piccolo Alessio. Il bambino affetto da una grave malattia ha bisogno di aiuto, anche piccole donazioni. Noi dell’Osservatore abbiamo deciso di dare una mano dopo che gli amici della famiglia ci hanno contattato: raccogliamo fondi che serviranno a comprare alla famiglia cibo e materiali, insomma un sostegno concreto da chi può per chi ha bisogno. Ecco l’appello della madre Cosima Lippolis: Alessio è il mio piccolo bimbo di 5 anni che ha bisogno del vostro aiuto. Il nostro incubo è iniziato il 4 giugno 2020. A seguito di due giorni di inappetenza e spossatezza portiamo Alessio dalla pediatra, che dopo un’accurata visita ci consiglia di andare immediatamente in ospedale per una visita più approfondita. Dopo un’ecografia e rx toracico, arriva la terribile notizia come un fulmine a ciel sereno: Alessio ha un tumore. Veniamo subito trasferiti in ambulanza al policlinico, reparto di oncologia pediatrica, dove vengo eseguiti tutti gli esami di valutazione per capire e dare un nome a questa bestia. Ad Alessio viene dignosticato il linfoma di Burkitt, un tumore maligno al IV stadio di 16 × 9 cm che gli aveva occupato gran parte dell’addome, dislocando gli organi interni. Iniziamo subito il protocollo di terapie che prevedeva 6 cicli di chemio molto intensi. I primi cicli sembravano andar bene con una riduzione della massa, ma alla rivalutazione con esami diagnostici di tac e pet al termine del 5° e 6° ciclo si evidenzia una massa tumorale ancora attiva. In questo momento siamo in ospedale per sottoporci ad ulteriori due cicli di chemio altamente tossici, sperando che il tumore si arresti, per rivalutazione di trapianto, immunoterapia, autotrapianto a Roma. In questi mesi, le spese da affrontare sono tante e io che mi dedico ad Alessio ogni istante della giornata, sono impossibilitata a lavorare. Vi chiedo con tutto il cuore, anche con un piccolissimo contributo di pochi euro, di aiutarmi per fare in modo che io possa continuare a stare sempre con lui e possa sostenere le spese necessarie per le sue cure e per farlo stare bene. Vi ringrazio infinitamente. Mina Potete contribuire con una donazione anche facendo un bonifico come di seguito: —————————————————————– Beneficiario: Lippolis Cosima IBAN: DE87 1001 1001 2626 1345 38 BIC: NTSBDEB1XXX Causale: donazione per Alessio

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Via Guicciardi: l’asilo di Sala fa ancora acqua

Via Guicciardi: l’asilo di Sala fa ancora acqua. Tanta da costringere il primo cittadino a ordinarne la chiusura. Tra un proclama e l’altro infatti il sindaco Giuseppe Sala spesso si dimentica di amministrare la città, motivo principale per il quale ha ottenuto la fiducia e lo stipendio dai milanesi. Concentrato com’è però sul marketing personale ha lasciato a piedi 60 famiglie. Il centrodestra è complice e miope, perché non combatte i genitori presi per il naso dal Comune: se viene chiesta una quota di iscrizione per un servizio e poi il servizio erogato è molto diverso dal previsto si potrà ben parlare di presa in giro? Secondo i genitori dell’asilo pure di più: si sono infatti rivolti a un avvocato perché la situazione è diventata intollerabile. Lasciamo la parola proprio alla lettera aperta inviata e ignorata da Palazzo Marino. Suscita una certa sorpresa e curiosità vedere che proprio in questi giorni il Comune stia sponsorizzando su Facebook i lavori finiti in un’altra scuola comunale. Ma forse è solo pensar male da giornalisti. “L’asilo di via Guicciardi 3/A si è di nuovo allagato. Il Comune di Milano stavolta ha dichiarato la struttura inagibile e mio figlio ieri ha trovato il cancello chiuso. Tutti a casa, senza risposte. Ieri sera alle 20.15 una segretaria del nido mi risponde al telefono e mi dice che da oggi, per venti giorni, Alessio deve frequentare un asilo a Bruzzano a 5 km da casa e dalla materna dove frequenta suo fratello maggiore. E dopo? Nessuno ancora lo sa. Nessun’altra comunicazione ufficiale, fino ad ora. Come possono pensare che bambini di un anno (alcuni anche lattanti) vengano smistati e rimbalzati da un asilo all’altro, con tutine e pannolini in un trolley stile “studenti fuori sede”, creando immensi disagi a noi genitori? Così, di fatto, ci stanno impedendo di andare al lavoro… alla faccia delle politiche di conciliazione lavoro-vita. Così, di fatto, costringono noi genitori lavoratori full time, e senza nonni, a improvvisare quotidianamente soluzioni per i nostri figli, senza dormirci la notte… alla faccia del sostegno alle famiglie. Così, di fatto, ci costringono a pagare babysitter costosissime senza alcuna garanzia di risarcimento… alla faccia del sostegno alla natalità. Ora faccio una semplice domanda a Laura Galimberti e Beppe Sala: potete accettare che nella città che amministrate 60 famiglie vivano questa situazione? Ed era tutto prevedibile, visto che a settembre era già successo e l’impresa aveva ammesso pubblicamente di non essere sufficientemente attrezzata per gestire il maltempo. Venite a parlare con noi genitori, ascoltate le nostre richieste e lamentele… e almeno, dico almeno… garantite la gratuità del (dis)servizio finora offerto. Almeno metteteci la faccia. Michela Finizio (mamma di Alessio) E ora cosa succederà? Qualcuno si muoverà per via Guicciardi dove l’asilo di Sala fa ancora acqua.

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