allagata

Riaprono le piscine, si allaga la Cozzi

Nel giorno delle riapertura delle piscine in Lombardia nell’ambito della Fase 2 dell’emergenza coronavirus, una grossa tubatura dell’acqua interna alla struttura della Cozzi, uno degli impianti storici con due vasche d’acqua in centro a Milano, si è rotta provocando un allagamento. Per motivi precauzionali è stata interrotta l’energia elettrica nella zona, mentre sono al lavoro i vigili del fuoco e i tecnici dell’acquedotto. Sul sito internet della piscina si legge che si è verificato un problema tecnico nella notte e che per ora non è possibile accedere alla struttura. ANSA

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Via Ronchi allagata e senza luce

Una tubazione dell’acquedotto si è rotta in periferia: l’acqua ha spaccato il manto stradale fuoriuscendo copiosa e ha invaso una cabina elettrica sotterranea lasciando al buio i residenti anche delle vie circostanti. E’ accaduto, verso sera, nel quartiere di Lambrate, in via Ronchi. L’allarme è stato dato verso le 19,15. L’assessore lombardo alla Sicurezza, Riccardo De Corato, ha ricevuto diverse segnalazioni e proteste. Sul posto sono al lavoro i tecnici dell’acquedotto e dell’unità di pronto intervento della MM. “Manca la manutenzione sia su tutta la rete stradale di Milano sia sulle rete di tubazioni sotterranee“, ha commentato l’esponente politico. ANSA  

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Milano allagata, le reazioni politiche

L’assessore alla Sicurezza di Regione Lombardia, Riccardo De Corato ha idealmente dedicato il suo intervento a “Maran, Granelli e Majorino” e allo “striscione che esposero nell’aula di Palazzo Marino” dopo un’esondazione del Seveso ai tempi in cui governava il centrodestra. “Oggi in città si potrebbe circolare meglio col canotto, piuttosto che con le auto o a piedi” ha ironizzato l’esponente di Fratelli d’Italia, per poi chiedere “ci dicano: quando è stata fatta l’ultima manutenzione dei 130mila tombini presenti lungo le strade del capoluogo lombardo?”. L’ex vice-sindaco ha poi concluso sottolineando, “Con il centrodestra veniva fatta con una certa frequenza” mentre “con il centrosinistra non si sa più nulla“. Anche il Sottosegretario regionale e Consigliere Alan Rizzi, che allora era Consigliere Comunale, ha ricordato quando “Majorino, Granelli e Maran” portarono in aula lo striscione con la scritta “La vera calamità naturale per Milano“ sottolineando, riferendosi alle scuole chiuse per infiltrazioni, “A memoria, una situazione del genere è paragonabile solo alla nevicata dell’85“. Per Gianluca Comazzi, Consigliere Comunale e Capogruppo di Fi in Consiglio Regionale, “Ancora una volta la giunta Sala si è dimostrata impreparata a gestire situazioni di emergenza” individuando il responsabile dei disagi “nell’assessore Granelli, palesemente in difficoltà nel gestire contemporaneamente le deleghe alla Mobilità e ai Lavori Pubblici” che ha invitato a fare “un atto di responsabilità e rinunciando a una delle due deleghe“. Secondo Silvia Sardone, Consigliere Comunale ed Europarlamentare della Lega, allagamenti e crolli nelle scuole sono causati “dall’evanescenza e dell’inconsistenza della sinistra che amministra, male, la città“. La leghista sottolinea che “Sala e compagni continuano a regalare soldi ai clandestini e poi la situazione nelle scuole e per le strade è da brividi” chiedendosi perché  “non si limitano a usare solo i fondi destinati dallo Stato a Milano per l’accoglienza, senza toccare nemmeno un euro dei milanesi e investire così nell’edilizia scolastica?”. Sardone rimarca inoltre che Sala “non si degna nemmeno di dialogare coi sindaci dell’hinterland” invitandolo infine “a mettere da parte l’ideologia per occuparsi dei problemi quotidiani e più sentiti dai milanesi”. Alessandro De Chirico, Consigliere Comunale di Forza Italia, ha attaccato in particolare l’assessore all’Educazione ed Edilizia scolastica, Laura Galimberti, per le cinque scuole chiuse per infiltrazioni dovute alla pioggia, accusandola di nascondersi “dietro a frasi di circostanza, ma è evidente una grande incapacità di far fronte al problema infrastrutturale così diffuso in tutta Milano“. l forzista ha poi auspicato che “i due assessori, Galimberti e Granelli, forti della fiducia recentemente riconfermatagli dal sindaco Sala, non si nascondano davanti alle loro responsabilità e vengano in aula a Palazzo Marino a riferire di quanto sta accadendo oggi”. Il Consigliere Comunale del Movimento Cinque Stelle, Simone Sollazzo, accusa invece il Sindaco Sala di essere sempre in prima linea “Quando si parla di grandi eventi internazionali” risultando però “inesistente nella gestione dei veri problemi della città”.  

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Va a fondo la Milano di Sala, la città è allagata

Nonostante le promesse e i buoni propositi espressi a più riprese dall’Assessore Granelli negli ultimi otto anni, prima per conto del Sindaco Pisapia e dopo per il Sindaco Sala, il Seveso e gli altri fiumi di Milano continuano a esondare, mentre la rete idrica non riesce ad assorbire tutta la pioggia che cade. Esattamente come accadeva ai tempi di Letizia Moratti e ancora prima di lei, quando gli attuali amministratori della città non mancavano di gridare allo scandalo per ogni pozzanghera che si formava in città, promettendo che avrebbero sistemato tutto loro quando gli sarebbe toccato in sorte di amministrarla. Promesse che evidentemente facevano acqua da tutte le parti. Infatti, in seguito al nubifragio in corso dalla scorsa notte gran parte della città allagata, con grossi disagi per tutti i residenti. Per ora la più colpita è la zona Nord, lungo l’asse di viale Rubicone, dove si aggiunge anche il traffico provocato dalla chiusura dello svincolo di Sesto San Giovanni della A4, con conseguente deviazione del flusso di veicoli verso Cormano. Il fiume Seveso è vicino all’esondazione, trovandosi alla cosiddetta soglia di attesa 2, con diverse zone a rischio allagamento, in particolare nei municipi 2 e 9: dove i quartieri Isola, viale Zara e piazzale Istria sono minacciati dall’esondazione. Moltissimi gli interventi dei vigili del fuoco e della polizia locale per sottopassi e scantinati allagati, così come per infiltrazioni dai tetti a causa della cattiva manutenzione dei pluviali, ma nessuna evacuazione dalle abitazioni, mentre in tante strade e piazze si sono accumulati diversi centimetri di acqua. Molti anche i semafori spenti e i rami caduti sulle carreggiate, oltre a un albero in viale Elvezia. Disagi anche sul fronte dei trasporti pubblici: Atm segnala ritardi e rallentamenti e deviazioni su diverse linee di superficie. L’allerta si protrarrà fino al tardo pomeriggio, quando potrebbe esserci un’altra ondata di intensificazione delle precipitazioni.  

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