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Confesercenti: “Situazione drammatica”

Confesercenti: “Situazione drammatica”. Le imprese a rischio sono 20mila e una riduzione dei consumi delle famiglie per circa 6 miliardi di euro. Un disastro economico di fronte al quale bisogna fare fronte comune come afferma Andrea Painini, presidente di Confesercenti Milano: “La situazione è drammatica, siamo in un baratro stretti tra la crisi sanitaria e quella economica. Con le ultime disposizioni per il contenimento del Covid-19 si potrebbe arrivare alla chiusura di altre 20mila attività, portando da 90 a 110mila le cessazioni di impresa previste quest’anno e di un’ulteriore riduzione di circa 5,8 miliardi di euro di consumi delle famiglie. Servono subito indennizzi proporzionati ai danni subiti, per consentire alle imprese di poter almeno sperare in una futura ripartenza. No a scontri fra categorie, la rabbia non deve prendere il sopravvento sul valore della coesione sociale”. Un nuovo approccio per evitare che le conseguenze del momento siano stabili e durature. Il sistema produttivo milanese e italiano affronta una dura prova e l’impressione è che non tutte le istituzioni siano pronte. O abbiano idea di come muoversi perché nella crisi la politica lombarda ha scoperto nuovi fronti di divisione interna oltre a nuovi motivi per litigare con uno dei governi più strani della storia repubblicana.  

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Confesercenti Milano: “Sconto Tari doveroso, ma serve cambio di passo”

Confesercenti Milano: “Sconto Tari doveroso, ma serve cambio di passo”. «Il calo dei rifiuti prodotti dalle attività commerciali durante il lockdown e in questa ancora stentata ripresa non può che imporre una riduzione del tributo comunale sui rifiuti» dichiara il Presidente di Confesercenti Milano, Andrea Painini. «Confidiamo quindi che la proposta di portare dal 25 al 40% la riduzione della parte variabile con cui è calcolata la TARI per gli esercizi di vicinato sia approvata a larghissima maggioranza dal Consiglio comunale di Lunedì». «Si tratta senz’altro di una proposta più azzeccata rispetto a quella annunciata lo scorso Luglio dal Comune per sostenere l’occupazione con sussidi che abbiamo giudicato semplicemente sbilanciati», riprende Painini. «Per il rilancio economico di Milano, crediamo però che sia necessaria un’azione più sistematica e un confronto più serrato con le categorie, in luogo di “misure spot” che si susseguono l’una dopo l’altra sulla scorta del dibattito politico consiliare: in tal senso confidiamo che l’incontro che avremo con l’Assessore Tasca, sempre Lunedì, possa segnare davvero un cambio di passo». Per ulteriori informazioni contatta lo Sportello SOS Imprese CoronaVirus attivato da Confesercenti Milano per stare vicina alla tua impresa (clicca qui per ulteriori informazioni): E-mail: info@confesercentimilano.it WhatsApp: 351.8239530 (mandaci un messaggio istantaneo). Telefono: 351.8239530

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Confesercenti lancia “Diamo voce all’arte di strada”

Confesercenti lancia “Diamo voce all’arte di strada”. ASM Confesercenti (Associazione Artisti di Strada a Milano), nata nel 2013, é la prima associazione degli artisti di strada che operano a Milano. Nel 2019 ASM è entrata in Confesercenti per cominciare un percorso di inquadramento professionale che manca del tutto per questa categoria. Gli artisti di strada vivono oggi un momento devastante. Non hanno diritto a sussidi, aiuti statali o cassa integrazione e, da quattro mesi, non possono esibirsi, unica loro forma di sostentamento. Gli artisti di strada a Milano sono stati tra i primi a fermarsi volontariamente, prima del lockdown, per fare la propria parte nel contrastare la diffusione del Covid 19. Ma ora vogliono ripartire. Dal 15 giugno esistono protocolli di sicurezza che permettono di far ripartire lo spettacolo dal vivo. Eppure l’arte di strada a Milano non é ripartita. L’Assessora Galimberti del Comune di Milano ha ricevuto ASM Confesercenti in videoconferenza il 9 giugno. In quella occasione abbiamo spiegato che basterebbe poco per autorizzarci a ripartire. Il distanziamento tra le persone del pubblico può essere garantito con dei segnaposto, tracciabili dall’artista stesso sulla strada utilizzando dei gessetti. L’Assessora ha trovato interessanti le nostre valutazioni e ci ha proposto e garantito un secondo incontro entro il 19 giugno, per definire le linee guida per la ripartenza. Tale incontro, però, non é mai avvenuto, né ci é mai stato comunicato che non avrebbe avuto luogo. La situazione sta ora assumendo contorni paradossali, poiché a nostro avviso l’Arte di Strada, tra tutte le forme di spettacolo e intrattenimento all’aperto ormai autorizzate dalla Regione, è la meno pericolosa dal punto di vista sanitario. Per questo motivo ASM Confesercenti ha organizzato per MARTEDI 23 GIUGNO alle ORE 11 una performance artistica di protesta simbolica in Piazza Della Scala 2, davanti a Palazzo Marino. La performance alternerà silenzio (a simboleggiare il dialogo zittito) e delicato caos rigorosamente strutturato (a simboleggiare le molte anime dell’arte di strada). Sfrutteremo la risorsa principale dell’arte di strada: l’arte di strada stessa. Renderemo udibile il nostro silenzio. Renderemo musicale il caos della città. Riteniamo cruciale sprigionare la massima risonanza mediatica per chiedere al Comune di trovare il coraggio di uscire da questo immobilismo e far ripartire un settore culturale importante, che dà sostegno economico a migliaia di artisti a Milano, e che fa circolare cultura, civiltà, senso della comunità e senso della normalità. Abbiamo l’esigenza, non ulteriormente procrastinabile, di risposte. Ecco alcuni link che raccontano la vicenda. Questa è la situazione oggi: https://www.facebook.com/348604348593352/posts/3082087401911686/  Queste sono le proposte (inascoltate) fatte da ASM al Comune, a “Fase 2” inoltrata. https://milano.repubblica.it/cronaca/2020/06/15/news/milano_artisti_di_strada_ancora_stop_concerti-259276586/  Queste proposte (inascoltate) fatte da ASM al Comune, all’inizio della “Fase 2”: https://www.facebook.com/348604348593352/posts/3100053506781742/ ASM Confesercenti Artisti di Strada a Milano

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Negozi e bici ancora più vicini con il bike parking de “L’Italiano”

Negozi e bici ancora più vicini con il bike parking de “L’Italiano”. La famosa catena milanese di negozi di parrucchiere e ristoranti, inaugurerà 20 nuovi posti bici dislocati nei 4 negozi di piazza Cincinnato, via Felice Casati, via Piero della Francesca e viale Campania. “L’Italiano” ha aderito al bando del Comune di Milano che prevede la concessione gratuita del suolo pubblico ai privati che, a proprie spese, decidono di installare rastrelliere per biciclette, promuovendo così lo sviluppo di una mobilità sostenibile e partecipando in modo positivo e concreto alla vita del proprio quartiere. Siamo felici di poter offrire ai nostri clienti l’opportunità di parcheggiare la bici in modo corretto e sicuro, stimolando così spostamenti sostenibili – ha ichiarato Sebastiano Liso – uno dei tre proprietari de “L’Italiano”. “Grazie ai titolari de ‘L’Italiano’ che si sono presi l’impegno di mettere la rastrelliera, siamo molto felici che L’Italiano abbia raccolto la nostra opportunità, – dichiara Marco Granelli assessore alla Mobilità -, E’ per noi il segno che l’idea di una mobilità più sostenibile e leggera a Milano raccoglie interesse e consenso. Avere un posto per mettere la propria bicicletta è un forte incentivo ad usarla”. Si dichiara soddisfatto anche il Presidente di Confesercenti Milano Andrea Painini che da anni promuove una visione di commercio cittadino sempre più “car free”. Il taglio del nastro si terrà giovedì 11 giugno alle ore 09.30 in piazza Cincinnato 5 alla presenza dell’ Assessore alla mobilità e lavori pubblici del Comune di Milano Marco Granelli, Andrea Painini Presidente Confesercenti Milano e l’Arch. Luca Bigliardi con l’Ing. Daniela Dafarra di Principioattivo Architecture Group che hanno curato la progettazione.

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Asporto, Confesercenti: non fate pagare a noi la mancanza di controlli

Asporto, Confesercenti: non fate pagare a noi la mancanza di controlli. Dopo la prima Covid tax d’Italia che si sono trovati costretti a pagare gli ambulanti, ora arriva un’altra mazzata al tessuto economico meneghino. I nuovi ordini impediscono di proseguire la vendita di prodotti da asporto dopo le 19, in questo modo le autorità pensano di mettere un freno alle uscite e alla movida. Perché in questo periodo ci si preoccupa molto degli assembramenti, ma che senso ha tenere aperti dei locali che possono lavorare di più proprio con l’asporto nelle ore serali? Infatti è arrivata una dura presa di posizione da Confesercenti: “Apprendiamo con rammarico l’ennesima decisione presa a discapito degli esercenti. La notizia di queste ultime ore circa l’impossibilità di esercitare l’attività di asporto dalle ore 19, solo a carico dei negozi di prossimità, lascia di fatto mano libera alla GDO e alle app di delivery – afferma Presidente di Confesercenti Milano Andrea Painini – I commercianti che già nei mesi passati hanno dimostrato un grande senso di responsabilità e che ora sono intenti nel cercare di far ripartire le proprie attività, non possono pagare anche il dazio della mancanza di controlli sul territorio”.

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Immobiliare, Painini: “Mercato in ripartenza grazie al calo degli affitti brevi”

Immobiliare, Painini: “Mercato in ripartenza grazie al calo degli affitti brevi”. Sono infatti stati registrati segnali positivi dalle agenzie immobiliari secondo Andrea Painini, Vicepresidente Nazionale di Anama, l’associazione degli agenti immobiliari di Confesercenti che raggruppa le principali reti organizzate del settore, raccoglie feedback incoraggianti. Il mattone, da sempre considerato un bene rifugio, sembra non volersi smentire neanche in questo difficile momento, seppur con molte incognite. La ripresa delle agenzie immobiliari a far data dal 4 maggio, nonostante le molte limitazioni dettate dalla restringente normativa nazionale (impossibilità di sopralluoghi in case abitate) ha mostrato segni che possono far ben sperare. Nella grandi città e in alcune località turistiche sono tornati sul mercato delle locazioni parecchi appartamenti prima destinati allo “short rent” che oggi, a causa del pesante calo dei flussi turistici, risulta essere meno redditizio. I numerosi giorni di lockdown hanno stimolato la voglia di una casa più rispondente alle esigenze della famiglia, con rinnovati interessamenti verso spazi esterni (balconi, terrazzi, giardini) e locali ad uso studio. Nonostante i tassi d’interesse dei mutui siano rimasti in linea con il periodo pre-Covid e quindi l’accesso al credito rimanga una modalità ancora molto utilizzata, le preoccupazioni sono date dalla difficoltà nell’ottenere credito per molti italiani che si trovano in una situazione di lavoro precaria o in cassa integrazione e dagli ingorghi delle pratiche nelle banche già sovraccaricate di lavoro. Gli agenti immobiliari, nella speranza che finisca presto questa gimkana di normative che sta limitando in maniera sostanziale la loro operatività, si sono attrezzati per offrire servizi di qualità in totale sicurezza: ovvero ricorrendo a visite virtuali e utilizzando un severo disciplinare igienico/sanitario per le attività in presenza. “Si è smaltito un po’ di lavoro arretrato, i telefoni hanno squillato, si è fatto qualche appuntamento e non sono mancati gli interessamenti” fanno sapere dalle agenzie”.

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