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Presidi: “Dotare la scuola di strumenti moderni”

Presidi: “Dotare la scuola di strumenti moderni”. Si è concluso con grande successo di pubblico il terzo Convegno nazionale ANP dal titolo “FESTIVAL DELLA SCUOLA Complessità e prospettive al tempo del coronavirus”. In chiusura il Presidente dell’ANP Antonello Giannelli ha dichiarato: “In questa intensa giornata, oltre a ospitare la Ministra Azzolina, abbiamo offerto ai partecipanti numerosi spunti di riflessione. Abbiamo discusso del ruolo della scuola nella società del ventunesimo secolo e della rilevanza, in un paese moderno, di una lungimirante politica scolastica. Siamo grati alla Ministra per la sua promessa di sederci attorno a un tavolo per parlare delle tematiche trattate oggi e, in particolare, dell’introduzione del middle management”. Nel dare appuntamento al prossimo anno Giannelli esorta: “Dobbiamo dotare il sistema scolastico della capacità di adattarsi alle esigenze di una società che si evolve con crescente rapidità”. “Ti conosco mascherina”: la Ministra Azzolina, il Presidente ANP e Flavio Insinna al convegno ANP In apertura del Convegno “FESTIVAL DELLA SCUOLA” Complessità e prospettive al tempo del coronavirus” la Ministra Azzolina, con la simpatica mediazione di Flavio Insinna, ha conversato con il Presidente nazionale ANP Antonello Giannelli: molti e importanti gli argomenti trattati. Il link per accedere alla registrazione: “Ti conosco mascherina”: la Ministra Azzolina, il Presidente ANP e Flavio Insinna al convegno ANP | ANP

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Giannelli (ANP): “Didattica a distanza equivale a negare diritto allo studio”

Giannelli (ANP): “Didattica a distanza equivale a negare diritto allo studio”. Il commento del responsabile dell’associazione dei presidi italiani arriva dopo le ultime polemiche sui mezzi pubblici che hanno scosso anche la comunità milanese. Il Presidente dell’ANP, Antonello Giannelli, in relazione alle voci circolate ieri afferma: “Non è pensabile sostituire la didattica in presenza con la didattica digitale integrata a causa dei problemi del trasporto pubblico. Questo equivarrebbe a negare il diritto allo studio e alla socialità soprattutto a quei ragazzi con disabilità o con altre difficoltà o anche semplicemente il diritto alle attività laboratoriali ove previste dal ciclo di studi”. Prosegue Giannelli: “La didattica digitale integrata è e rimane un valido strumento, dimostratosi indispensabile nei mesi del lockdown, da utilizzare però in modo ragionato e circoscritto. Non possiamo pensare che diventi la soluzione per problemi per i quali si sarebbe potuto e dovuto cercare una soluzione nei mesi scorsi”. Conclude il Presidente dell’ANP “Non si possono scaricare sul mondo della scuola problemi che vanno affrontati e risolti in altri contesti”. Quello toccato dal presidente dell’associazione non è un problema da poco, perché se c’è un posto in cui le distanze pare che vengano rispettate poco sono proprio i mezzi pubblici.    

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Liceo Socrate, Anp: “Il problema è il voyeurismo dei docenti”

Liceo Socrate, Anp: “Il problema è il voyeurismo dei docenti”. Antonello Giannelli, Presidente dell’ANP, ha così commentato l’episodio successo al Liceo Socrate di Roma: “E’ ovvio che le studentesse e gli studenti debbano frequentare le lezioni con un abbigliamento decoroso, in segno di rispetto verso l’Istituzione che la scuola rappresenta e verso sé stessi. Non è però condivisibile che la motivazione posta alla base di tale doverosa condotta faccia riferimento a un ipotetico e deprecabile voyeurismo dei docenti (uomini). Docenti che, peraltro, svolgono un importante ruolo educativo. Si deve evitare che, a causa di un evidente e marginale incidente comunicativo, la categoria dei docenti sia percepita dall’opinione pubblica in maniera distorta e degradata e che il liceo Socrate venga erroneamente rappresentato come presidio di una cultura oscurantista. L’episodio dimostra, una volta di più, quanto sia fondamentale utilizzare le parole correttamente e consapevolmente”.  

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Anp: i dieci nodi da sciogliere sulla scuola

Anp: i dieci nodi da sciogliere sulla scuola. In vista dell’apertura totale delle scuole sempre più imminente, l’associazione nazionale presidi ha stilato un decalogo per il ministro Azzolina, uno di quelli all’apparenza più in difficoltà in questo momento. Ecco la lettera della Anp con i dieci nodi da sciogliere sulla scuola: On. Ministra, numerosi iscritti hanno segnalato l’opportunità di chiarire i seguenti aspetti problematici – di cui Ella è certamente a conoscenza – di indubbia rilevanza in vista della ripresa delle lezioni in presenza: 1) Gestione dei lavoratori fragili. Al momento vi è una lacuna normativa che riguarda, da un lato, la gestione dell’assenza di chi non può lavorare né in presenza né a distanza (è il caso dei collaboratori scolastici); dall’altro, la gestione di chi non può lavorare in presenza ma potrebbe farlo a distanza (è il caso del personale tecnico, amministrativo e docente). 2) Smart working del personale ATA. L’entrata in vigore dell’art. 32, comma 4, del DL 104/2020 ha fatto venir meno – per le sole istituzioni scolastiche – il regime emergenziale e derogatorio dello smart working. Sarebbe opportuno chiarire come questa disposizione sia coniugabile con le seguenti eventualità: a) qualora, tra il personale delle segreterie, vi siano lavoratori fragili – impossibilitati dunque a rendere la propria prestazione in presenza – ma che potrebbero svolgerla in modalità agile; b) qualora gli uffici vengano posti in quarantena mentre altri plessi continuano a funzionare regolarmente; c) qualora sia disposta la chiusura per l’intera scuola. Tale chiarimento permetterebbe di provvedere alle eventuali nomine dei supplenti e ai procedimenti che fanno capo alle segreterie nonché di individuare le modalità operative di cui le scuole potrebbero avvalersi. 3) Lavoro a distanza del personale docente. Ci si chiede come gestire il personale docente fragile che potrebbe lavorare a distanza nelle scuole del primo ciclo (dove non si prevede DDI a meno di chiusure e lockdown) e come attuare la DDI nelle scuole secondarie di secondo grado, posta la perdurante assenza di regolamentazione contrattuale del lavoro a distanza dei docenti pur prevista dall’art. 2, comma 3-ter, del DL 22/2020 e dal Protocollo dello scorso 6 agosto. 4) Tempi ed entità dell’organico Covid. Alcuni USR lo hanno in parte comunicato, mentre altri non lo hanno ancora fatto. Mancano certezza sui dati e celerità nelle nomine, mentre i dirigenti sono chiamati adesso a fornire risposte alle famiglie e agli Enti locali – per i servizi di loro competenza (mensa, trasporti…) – sull’organizzazione adottata che dipende, molto spesso, proprio dalla disponibilità di questo organico. 5) Sostituzioni del personale assente. L’art. 13, comma 14, dell’O.M. 60 pone un generale divieto di sostituzione, fin dal primo giorno, del solo personale docente. Pertanto, per il personale ATA continuano a dispiegare effetto le regole ordinarie che, ad esempio, nel caso dei collaboratori scolastici – da sempre indispensabili per il funzionamento delle istituzioni scolastiche ma quest’anno addirittura nevralgici – impongono di non procedere a sostituzione nei primi 7 giorni di assenza (art. 1, comma 332, legge 190/2014). L’art. 32, comma 3, del DL 104/2020, invece, dispone che l’organico COVID (sia docenti che ATA) possa essere sostituito sin dal primo giorno di assenza. Stante l’attuale situazione emergenziale, sarebbe quanto mai auspicabile che anche per tutto il personale non COVID potesse applicarsi la medesima disciplina del DL 104/2020 al fine di consentire alle scuole di sostituire prontamente il personale assente. 6) Immissioni in ruolo dei vincitori del concorso per DSGA. Il concorso non si è ancora concluso in molte regioni per cui le immissioni in ruolo annunciate (pari a 1985, a fronte di una disponibilità di posti pari a 3378 unità) non sono avvenute a partire dal 1° settembre. Tale situazione determina gravi disfunzionalità in molte scuole, dato il ruolo strategico svolto dal DSGA nella gestione del restante personale ATA e nella attività negoziale, due profili chiave per la ripartenza in sicurezza. 7) Studenti fragili. Ad oggi non è ancora intervenuta l’ordinanza prevista dall’art. 2, comma 1, lett. d-bis del DL 22/2020 e, pertanto, l’unica via praticabile – per tutelare quegli studenti la cui salute sarebbe posta a rischio dalla frequenza in presenza delle lezioni – sembra essere l’istruzione domiciliare. 8) Utilizzo della mascherina da parte degli alunni. Le indicazioni del CTS ne impongono l’utilizzo dai 6 anni e lo escludono nel segmento 0-6: occorre chiarire cosa fare nel caso di bambini che, pur frequentando la scuola dell’infanzia, abbiano già compiuto 6 anni (quindi sarebbero soggetti all’uso della mascherina) e, per converso, cosa fare nel caso di alunni che, pur frequentando la scuola primaria, non abbiano compiuto 6 anni (e quindi non sarebbero soggetti all’uso della mascherina). 9) Certificato medico per la riammissione a scuola degli studenti dopo sospetto o conferma contagio e, in generale, dopo una malattia. Secondo il Decreto Ministeriale 80/2020, nella scuola dell’infanzia, dopo un’assenza per malattia superiore a 3 giorni “la riammissione a Scuola sarà consentita previa presentazione della idonea certificazione del Pediatra di libera scelta/medico di medicina generale attestante l’assenza di malattie infettive o diffusive e l’idoneità al reinserimento nella comunità scolastica”. Nulla è previsto per gli altri ordini di scuola. È opportuno che le istituzioni scolastiche sappiano per tempo come comportarsi. 10) Pasto domestico. La questione non viene affrontata in nessuno dei documenti elaborati in vista della ripartenza della scuola. Ci si chiede se il pasto domestico risulti compatibile con l’esigenza di garantire la salute e la sicurezza dei bambini e dei lavoratori della scuola e se debbano essere adottate apposite prescrizioni, nel momento in cui lo si consenta. Le chiedo pertanto di voler intervenire affinché siano fornite le indicazioni necessarie per quella ripresa delle lezioni in presenza che costituisce una assoluta priorità per il Paese: mai come oggi la scuola è stata al centro dell’interesse collettivo. Cordiali saluti. Il Presidente Nazionale ANP Antonello Giannell

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ANP: “Le diffide contro i presidi prive di fondamento”

ANP: “Le diffide contro i presidi prive di fondamento”. Il Presidente dell’ANP, Antonello Giannelli, intervenendo sulla questione delle diffide pervenute ad alcuni dirigenti scolastici e aventi lo scopo di dissuaderli dal mettere in atto quanto previsto dalle linee guida ministeriali e dai protocolli di sicurezza regolarmente sottoscritti dalle organizzazioni sindacali in vista della ripresa della didattica in presenza a settembre, ha dichiarato: “Abbiamo notizia di alcune richieste – impropriamente qualificate ‘diffide’ dai mittenti – recapitate ai dirigenti scolastici e volte a non far rispettare le disposizioni inerenti alla ripartenza della scuola. Si tratta di atti privi di fondamento che, sulla base di inconsistenti argomentazioni pseudogiuridiche e pseudosanitarie, puntano a intimorire i colleghi per non far riprendere regolarmente le attività scolastiche”. In questi mesi – prosegue il Presidente dell’ANP – il sistema educativo ha compiuto sforzi incredibili. Il Governo e il Ministero hanno stanziato ingenti finanziamenti. I dirigenti scolastici hanno lavorato senza posa, con i loro più stretti collaboratori, per porre le condizioni della ripresa di settembre. La stessa ANP ha continuamente supportato i colleghi e ha sempre mantenuto un atteggiamento costruttivo, anche – e soprattutto – quando abbiamo formulato specifiche critiche finalizzate solo al miglioramento delle strategie operative. Le famiglie, adesso, si aspettano molto da tutti noi. Non sono pertanto minimamente condivisibili le posizioni di coloro che minacciano i dirigenti, agitando lo spettro del ricorso alle vie legali, per creare allarmismo e per boicottare la ripartenza della scuola. L’impiego della mascherina, secondo quanto indicato dalle autorità sanitarie, è pienamente legittimo e non può certo essere utilizzato quale argomento contro la riapertura delle scuole. Conclude Giannelli: “registriamo positivamente il significativo passo avanti sull’inquadramento della responsabilità datoriale dei dirigenti, operata dalla legge 40/2020, ma continueremo a mantenere alta la nostra attenzione a tutela dei colleghi, al fine di garantire la massima serenità nello svolgimento delle loro funzioni. Funzioni essenziali affinché la Scuola e il Paese ripartano appieno”.

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Scuola, i presidi: “Occasione per risolvere il nodo infortuni”

Scuola, i presidi: “Occasione per risolvere il nodo infortuni”. L’ultima iniziativa parlamentare suscita l’attenzione dei dirigenti scolastici perché le norme introdotte con l’emergenza Covid19 potrebbero sanare un buco legislativo che mette a rischio studenti, dipendenti e dirigenti. “L’ANP ha appreso dalle agenzie di stampa che l’On. Fioramonti ha inviato oggi al Presidente del Consiglio un appello, sottoscritto anche da altri parlamentari, affinché sia varato un provvedimento urgente teso a garantire la riapertura in sicurezza delle scuole. Tra i vari aspetti presi in considerazione dall’On.le Fioramonti – afferma il Presidente dell’ANP, Antonello Giannelli – ci fa piacere ritrovare la proposta di revisione della responsabilità penale a carico dei dirigenti scolastici. L’ANP sostiene da sempre la necessità di rivedere questa materia: lo abbiamo ribadito, di recente, nel nostro comunicato del 21 maggio scorso e in tutte le riunioni tenutesi a distanza con il Ministero dell’istruzione. Riteniamo – prosegue Giannelli – che la conversione in legge del Decreto Semplificazione costituisca un’occasione imperdibile per attuare ciò che la categoria chiede da anni. Si tratterebbe di un intervento legislativo che, traendo spunto dall’epidemia da Covid-19 e dall’equiparazione, introdotta dall’articolo 42 del decreto-legge 18/2020, tra contagio e infortunio sul lavoro, consentirebbe di rendere più sereno il lavoro dei colleghi mantenendo del tutto inalterata la tutela per gli infortunati. Il Governo deve dimostrare con i fatti che ritiene la scuola un importante settore del nostro Paese – conclude il Presidente dell’ANP – e spero che saprà cogliere questa ulteriore occasione.

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