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Urbanistica tattica tra via Spoleto e via Venini, Forza Italia non ci sta

Dopo aver trasformato Dergano, Angilberto II e Porta Genova, bene o male a secondo delle opinioni, l’urbanistica tattica è pronta a sbarcare tra via Spoleto e via Venini. L’intervento, che a giugno è stato presentato ai cittadini del quartiere spiega il Comune di Milano, sara’ realizzato a partire dal 26 agosto, con l’obiettivo di inaugurare la nuova piazza nella seconda parte di settembre insieme ai bambini della scuola Primaria Ciresola. “Questo intervento – secondo gli assessori Pierfrancesco Maran (Urbanistica) e Marco Granelli (Mobilità) – non solo migliorerà notevolmente la qualità dello spazio dedicato all’entrata e uscita da scuola per i piu’ piccoli, ma creerà un nuovo luogo di socialità e interazione per i cittadini del quartiere, in continuità con l’esperienza di Zona 30 realizzata nei mesi scorsi in via Rovereto. In seguito a numerosi incontri con il Municipio 2, con diverse associazioni di cittadini del quartiere e di commercianti, abbiamo modificato e migliorato il progetto iniziale, che sarà comunque una sperimentazione e potrà ancora accogliere osservazioni. Per migliorare la viabilità del quartiere agiremo anche sui semafori di viale Monza vicini al quartiere, per rendere più sicuri anche quegli attraversamenti, come chiesto i cittadini“. Per consentire i lavori, a partire da domani sarà posata la segnaletica in via Spoleto e via Venini per vietare la sosta nelle giornate del 26, 27 e 28. In quei tre giorni in via Venini, tra via Spoleto e via Popoli Uniti, sarà tracciata la sosta a spina di pesce e riorganizzata nel tratto tra via Martiri Oscuri e Popoli Uniti, mentre in via Spoleto verrà tracciata una pista ciclabile e un attraversamento pedonale. Saranno inoltre tracciate le strisce pedonali al centro dell’intersezione tra via Venini, via Spoleto e via Martiri Oscuri per garantire l’attraversamento in sicurezza della nuova piazza. Non sembrano essere per niente  d’accordo con la narrazione fatta dal Comune alcuni esponenti di Forza Italia, “Con i favori della città deserta, gli assessori Granelli e Maran rendono noto che verrà realizzata l’ennesima area di Urbanistica Tattica tra via Spoleto e via Venini – attacca infatti Alessandro De Chirico, consigliere comunale di Forza Italia -. Prima della pausa estiva, partecipai alla commissione esterna richiesta dal Municipio 2 in cui, alla presenza dell’assessore alla mobilità, i cittadini e il parlamentino locale si espressero in maniera contraria al progetto calato dall’alto“. L’esponente azzurro parla quindi di un solo incontro avvenuto fra il Comune e il Municipio e ritiene che a risentirne saranno in particolare la viabilità e la congestione del traffico, già a livelli insostenibili in via Popoli Uniti. “Qui non si tratta di fazioni politiche, ma di buon senso – precisa Antony Mammino, consigliere azzurro del Municipio 2 -. Pur condividendo l’obiettivo di creare un ambiente più sicuro per i bambini della scuola, è impensabile considerare di creare uno slargo in cui loro possano giocare, protetti solamente da fioriere, in mezzo allo smog e al passaggio del tram. Sarebbe meglio realizzare delle castellane, un musone più ampio di fronte alla scuola, una rotonda nella piazza e rendere il tratto di via Venini verso via Morbegno a senso unico, in modo tale da diminuire il traffico nella piazza“. Mammino ritiene che battaglia ideologica contro l’automobile non ha permesso alla giunta Sala di valutare la soluzione migliore per il quartiere. “Ancora una volta il Comune di Milano dimostra di coinvolgere l’ente più prossimo ai cittadini solo quando gli fa comodo, per non parlare della tanto declamata partecipazione – concludono i due esponenti di Forza Italia -. Da settimana prossima ci adopereremo con una raccolta firme tra residenti e commercianti e saremo pronti a organizzare qualsiasi altra iniziativa utile a bloccare questo scempio“.  

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Urbanistica tattica per una città di poveracci

Poveracci perché mentre a Palazzo Marino si apprestano a farci l’ennesimo salasso, che porterà nelle casse di ATM un extra-gettito di circa 50 milioni di euro, dal Comune per sistemare vie e piazze mettono a disposizione quattro tolle di vernice, un po’ di panche di recupero e la manodopera gratis dei cittadini che illudono di partecipare alla riqualificazione della città. Un metodo da terzo mondo urbanistico basato spesso sulle sole richieste degli abitanti una via, se non di un solo palazzo, messo in atto senza nessuna visione strategica dei flussi di traffico e delle conseguenze che certi interventi locali avranno sul contesto generale. I disastri viabilistici causati in Porta Genova, Via Rovereto, Piazza Angilberto… con le conseguenti proteste dei cittadini imbufaliti, da un lato per l’aumentare del traffico e la riduzione dei parcheggi e dall’altro per l’avere creato le condizioni perché si creino bivacchi diurni e notturni, non sembrano aver fatto recedere l’Assessore Maran dalla convinzione che la partecipazione sia più importante della competenza. E già si profila all’orizzonte il prossimo guaio. E’ di ieri l’entusiasta annuncio dell’approssimarsi di un nuovo nefasto intervento nel Municipio 2. Questa volta ad essere bersaglio degli urbanisti della domenica è l’incrocio fra le vie Venini, Martiri Oscuri e Spoleto. Un crocevia che va sicuramente razionalizzato, ma non chiuso bloccando lo sbocco di Via Venini su viale Monza, togliendole così la funzione di alleggerire il traffico dell’artesia principale almeno nel suo tratto iniziale. Problema che ovviamente non si pongono quelli cui danno fastidio “le mamme che vanno a prendere i bambini a scuola con il suv“. Detto che si tratta di uno stereotipo, che di suv in doppia fila davanti alle scuole ce ne sarà uno ogni trenta auto, il problema forse sono i vigili in servizio davanti alle scuole che consentono la sosta in doppia fila e ancor più l’incapacità, da parte di chi non ha nulla da fare se non criticare, di tollerare un’azione della durata di forse qualche minuto. Comunque sia, visto che di far lavorare i vigili a Palazzo Marino non ne vogliono proprio sapere, mentre le zabette di quartiere non intendono far tacere le loro tastiere, ecco che chissà da dove salta fuori un nuovo progetto “dal basso“, “inclusivo“, “partecipato” che favorirà la “socializzazione”, proprio come piace al buon Maran. Poco importa se realizzarlo intaserà viale Monza e tutte le vie nei dintorni, costringendo chi abita nella zona a insulsi giri dell’oca per lasciare l’auto, quello che conta è far sentire i cittadini protagonisti del disastro che avranno causato. Certo, quelli della gang del barrio 18 allontanati dal Parco Martesana saranno felici di avere un nuovo ritrovo serale, ma di questo gli urbanisti della domenica se ne renderanno conto solo quando se li troveranno sotto casa. In tutto ciò gli unici a non essere coinvolti sono ovviamente i rappresentanti delle istituzioni locali, costretti a dire la loro commentando i post con cui l’Assessore all’Urbanistica diffonde le “sue” mirabolanti trovate. Fra questi il Consigliere di Forza Italia Antony Mammino che scrive: “E come al solito il Municipio 2 non è invitato al tavolo di confronto. Ottima cortesia istituzionale e grande approccio di collaborazione. PS in via popoli uniti saranno felicissimi con la congestione di traffico che c’è e i motorini sul marciapiede“. Un po’ pretenzioso l’azzurro, ci mancherebbe altro che gli sia consentito di fare il suo lavoro di amministratore quando c’è la “ggente” che può farlo al posto suo. Vedremo i risultati.  

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Si è dimesso il coordinatore cittadino di Forza Italia Giovani

Lo ha annunciato questa mattina Antony Mammino, che oltre a essere Coordinatore Cittadino dei Giovani di Forza Italia è anche  Consigliere nel Municipio 2, dove ricopre la Carica di Presidente della Commissione Sport e Tempo Libero. In un comunicato ha dichiarato di avere “inviato ieri al Coordinatore Nazionale di Forza Italia Giovani le dimissioni da Coordinatore della città di Milano“. Il giovane azzurro ha inoltre precisato di non avere “intenzione di partecipare al prossimo congresso, per dare l’opportunità a quelli che vi concorreranno di misurarsi tutti sullo stesso piano“. “Per me si concludono nove entusiasmanti anni di militanza nel settore giovanile” continua Mammino, rievocando quanto fatto in questi anni, ma spiega “é diventato sempre più difficile trovare il tempo per coniugare studio, lavoro, vita privata, Municipio, Coordinamento Giovani, corsi di formazione, gazebo e volantinaggi, mi vedo quindi costretto a fare una scelta che favorisca l’inizio della fase matura della mia carriera politica“. Infine, l’ex coordinatore, conclude ringraziando “quanti hanno contribuito a farmi ottenere e mantenere la mia, oramai ex, carica e tutti i ragazzi che in questi anni hanno lavorato con me”, concludendo con il ribadire la sua fede politica “Mi proietto ora, verso i miei obiettivi futuri che, sembra scontato dirlo, perseguirò all’interno di Forza Italia, partito nel quale milito e mi riconosco da sempre“.

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