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Impresainungiorno.it: il vanto di Maran un calvario per i professionisti

Capita spesso di ricevere segnalazioni da professionisti il cui lavoro è complicato dalla burocrazia del Comune di Milano. Lamentele che smontano, almeno in parte, la narrazione della Milano “smart city” tanto cara alla Giunta Sala. L’ultima (ma non è la prima del genere) ci arriva da un Architetto, costretto a barcamenarsi non poco per riuscire a protocollare una pratica edilizia. “Mario”, ci racconta di avere appena utilizzato la piattaforma www.impresainungiorno.gov.it, in passato presa ad esempio dall’Assessore Maran per vantarsi della propria efficienza. Si tratta di un portale del governo italiano dove, in seguito alla pandemia, è necessario registrarsi con password e firme digitali, per inserire le pratiche, che a dire del nostro interlocutore, rende la vita dei professionisti  “impossibile, altro che semplificarla…”. Secondo “Mario”, l’utilizzo della piattaforma, più che un aiuto per chi lavora, sarebbe un “regalo all’Agenzie delle Entrate” che “si è presa 8 anni per le verifiche inerenti alle varie detrazioni, superbonus…”. Non ci è difficile immaginare con quale patema d’animo possa lavorare un’impresa sapendo che il fisco potrebbe farle contestazioni anni dopo il termine dei lavori, pur avendo fornito fin da subito  quanto necessario allo Stato per verificare la bontà delle dichiarazioni fatte. “Metodi da Unione Sovietica“, secondo chi ci scrive. “Mario“, ci spiega quindi che il Comune di Milano non ha previsto nessuna differenziazione nei moduli da compilare, che sono gli stessi sia nel caso della ristrutturazione di uno sgabuzzino di casa, sia per un intervento edilizio di grande portata e ci porta ad esempio quanto ha appena dovuto fare: “per la ristrutturazione di un appartamento con il rifacimento di 2 bagni e cucina, ho dovuto compilare pagine e pagine, come se stessi edificando una palazzina di 20 piani! Cose da pazzi!“. Risultato, “quattro ore di lavoro” e una ricevuta di protocollo costituita da un file pdf “di ben 53 pagine“. L’amara conclusione di “Mario” è che, dalle prossime parcelle sarà costretto ad inserire la voce: “indennità digitale € 250+Iva” che andrà a pesare sulle tasche dell’utente finale: il cittadino. Cittadino che come noi si chiederà: l’Assessore Maran prima di vantarsi di avere “semplificato” le cose, avrà testato o fatto testare la piattaforma da qualcuno che avesse la competenza per farlo?

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Alla Triennale la VI edizione del Premio Medaglia d’Oro all’Architettura Italiana

Milano è diventata una città splendida, capace di rinnovarsi e di restare costantemente al centro dell’attenzione mondiale anche grazie ai giovani architetti e ai designer che l’hanno resa bellissima. Lo ha detto il presidente della Regione Lombardia Attilio Fontana, intervenendo presso la Triennale alla VI edizione del ‘Premio Medaglia d’Oro all’Architettura Italiana’. “Sono reduce da due giorni trascorsi a Mosca per l’inaugurazione del Salone del Mobile – ha aggiunto –  e mi sono sentito orgoglioso di essere italiano e lombardo anche perché il nostro stile è davvero unico e riceve apprezzamenti ovunque. È un vero e proprio modo di essere che intendiamo sostenere sempre di più, in particolare quando si tratta di valorizzare giovani progettisti dotati di così tanto talento. Nonostante i tanti fatti di cronaca che leggiamo quotidianamente, il ‘bello’ è ancora apprezzato in tutto il mondo. È anche per questi motivi – ha concluso Fontana – che partecipo a questo premio con grandissimo piacere“. La premiazione si è svolta questa mattina alla presenza di Federica Galloni, direttore generale Arte Architettura contemporanee e Periferie urbane del ministero per i Beni e le Attività Culturali, Stefano Boeri, presidente della Triennale di Milano, e Carla De Albertis, presidente del Comitato Premio Claudio De Albertis. Presieduta da Stefano Boeri, la giuria ha assegnato la Medaglia d’Oro all’Architettura a Feld72 per il progetto Kindergarten Niederolang, Olang, Bolzano, 2016. I premi ‘Medaglia d’Oro alla Carriera’ sono stati assegnati a Umberto Riva, Paola Viganò, Guido Canali, Valeriano Pastor. Il ‘Premio Speciale all’Opera Prima’ è stato consegnato a Mirko Franzoso per la Casa sociale Caltron, Cles, Trento, 2015. Il ‘Premio Speciale alla Committenza’ è stato conferito alla Soprintendenza Archeologica della Puglia e Segreteria Regionale MIBAC per la realizzazione del progetto di Edoardo Tresoldi ‘Dove l’arte ricostruisce il tempo’, Manfredonia, Foggia, 2016. Sono state inoltre assegnate sei ‘Menzioni d’onore’. Il premio ‘T Young Claudio De Albertis’, novita’ di questa edizione con l’obiettivo di ricordare l’attenzione e l’impegno di Claudio De Albertis attraverso un segnale concreto di supporto alle giovani eccellenze italiane, è stato assegnato a Simone Gobbo grazie al progetto ‘Bivacco F.lli Fanton’ Marmarole, Belluno, 2015 – in costruzione. Al giovane architetto bellunese è stato consegnato anche un assegno di 30.000 euro che potrà essere utilizzato per formazione o progetti. I progetti dei vincitori di premi e menzioni e i progetti del vincitore e dei finalisti del ‘Premio T Young Claudio De Albertis saranno esposti in Triennale da domani fino all’11 novembre.

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