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La moto che vola sull’acqua è all’asta

La moto che vola sull’acqua è all’asta, È in vendita all’asta la storica moto da cross con cui il pilota milanese Luca Colombo ha attraversato il lago di Como planando sull’acqua per conquistare il record mondiale di percorrenza sull’acqua dolce. Partito alle 9.38 del 30 luglio 2017 da Gravedona, Luca è giunto a Colico alle 9.43 dopo poco più di 5 minuti di “navigazione”. Ecco i numeri dell’impresa: 5,5 km percorsi alla velocità di 40 nodi pari a circa 75 km/h ovvero più di 20 metri al secondo. La moto di Luca, una Suzuki RM 450/Z 4T, era stata preparata dal bellanese Carlo Gelmi di Vercar Moto, “il padre della Yamaha R6E elettrica” e da Giorgio Lumini, famoso tecnico motorista di numerosi campioni mondiali. La moto è del 2017, pesa poco meno di 110 chilogrammi e il suo propulsore è un quattro tempi termico con capacità massima del serbatoio di 6,2 litri. Per il resto le sue condizioni sono davvero ottime e chi se la ritroverà fra le mani difficilmente dovrà fare attenzione a problemi tecnici o meccanici. I venditori si aspettano una cifra che si aggiri attorno ai 9.000/10.000 euro. Una cifra più che onesta, considerando il valore storico e tecnico di questa splendida due ruote. Nel pacchetto sono anche compresi i pattini nautici e la speciale gomma a palette per fornire la spinta idrodinamica necessaria a farla planare sull’acqua a una velocità minima di 30 nodi (60 km/h). Link asta: https://www.catawiki.com/it/l/57748047-suzuki-rm-z450-water-record-luca-colombo-2017 In allegato quattro immagini di libero utilizzo. Link video record 2017 (durata 1’ 45”): https://we.tl/t-EokfxqPITw Grazie per l’attenzione, cordiali saluti e auguri di Buona Pasqua

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Quadro di Van Gogh: venduto per 15,4 milioni di dollari a Parigi

Un raro dipinto di Vincent Van Gogh è stato venduto all’asta da Sotheby’s Paris per 13,1 milioni di euro (15,4 milioni di dollari). La vendita di “Street Scene in Montmartre” era molto attesa in quanto era uno dei pochi dipinti del maestro impressionista olandese ancora in mano a privati. La casa d’aste si aspettava una vendita tra i 5 milioni di euro e gli 8 milioni di euro. Sotheby’s ha detto che l’opera è rimasta nella stessa collezione di famiglia per più di 100 anni, fuori dagli occhi del pubblico. Raffigura un mulino a vento chiamato Macinapepe, visto dalla strada sotto un cielo luminoso, con un uomo, una donna e una bambina che camminavano davanti alle palizzate di legno che circondavano il luogo. Fu dipinto nel 1887, un anno dopo che Van Gogh si trasferì a Parigi e visse a Montmartre mentre alloggiava con suo fratello Theo. Lasciò la capitale francese nel 1888 per il sud della Francia, dove visse fino alla sua morte nel 1890. Era tra le oltre 30 opere vendute da Sotheby’s giovedì di maestri come Modigliani, Rodin, Camille Claudel, Degas, Klee e Magritte.

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All’asta quattro immobili comunali

È prevista per il 18 maggio 2021 l’asta pubblica con incanto per la vendita di quattro immobili comunali, sedi di uffici amministrativi dell’Ente. Si tratta degli edifici di largo Treves 1, via Edolo 19, via San Tomaso 3 e dell’unità immobiliare di via Pirelli 30. Il bando completa l’operazione di razionalizzazione degli uffici comunali, dopo l’acquisto da parte dell’Amministrazione degli immobili di via Sile 8, via Principe Eugenio 53 e di via Durando 38/A (quest’ultimo in via di definizione), che saranno le nuove sedi. “È senza dubbio un passaggio centrale di questo mandato amministrativo – afferma l’assessore al Demanio, Roberto Tasca –. La vendita dei quattro immobili chiude il cerchio di quel che abbiamo definito la razionalizzazione degli spazi comunali. Ovvero il trasferimento, dai quattro immobili in vendita con questo bando, dei dipendenti comunali nei nuovi luoghi di lavoro, acquistati di recente e senza dubbio migliori, da molteplici punti di vista, per chi ci lavorerà e per i cittadini che li frequenteranno. Ringrazio prima di tutto gli uffici che hanno lavorato per rendere possibile un cambiamento di tale portata, che fino a qualche anno fa pareva impossibile. E ringrazio i dipendenti comunali, le loro rappresentanze sindacali, per la collaborazione che non è mai mancata affinché questa idea diventasse realtà”. L’Amministrazione comunale ha infatti inteso avviare un percorso di razionalizzazione e valorizzazione delle sedi per ottenere un maggiore efficienza ed un miglioramento delle condizioni di lavoro dei dipendenti. Oltre che una migliore e più efficace erogazione dei servizi e, in generale, una più conveniente gestione finanziaria del patrimonio. Per il palazzo di largo Treves, di 4.366 m2 di superficie, la base d’asta prevista è di 22,6 milioni di euro; per l’immobile di via Edolo, 2.270 m2, la base d’asta è di 3,8 milioni di euro. È invece di 21,8 milioni di euro la cifra di partenza per l’edificio di via San Tommaso 3 (3.361 m2) mentre si scende a 1,3 milioni di euro per la base d’asta del lotto di via Pirelli 30 (414 m2).

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Asta per la vendita di cinque beni tra aree e immobili

Prosegue l’attività di valorizzazione del patrimonio immobiliare del Comune di Milano. Saranno presto pubblicati i bandi per la vendita di cinque beni di proprietà del Demanio. Si tratta di un immobile, un fabbricato, due terreni e un box per i quali sarà indetta un’asta pubblica in lotti separati, che premierà le offerte economicamente più vantaggiose, prevista per l’8 ottobre 2020. Si parte dall’immobile di inizio secolo scorso, di corso Vercelli 22, composto da tre corpi di fabbrica collegati tra loro, per 2.870 mq. La base d’asta è di 10.048.500,00 euro. Attualmente l’immobile è utilizzato dalla “Fondazione Giovanni ed Irene Cova” come centro di formazione con contratto di locazione che scade nel 2024. L’attuale conduttore avrà diritto di prelazione sulla maggiore offerta economica ma dovrà partecipare alla gara. In caso non partecipasse alla gara, avrà diritto di proseguire le attività con il contratto d’affitto fino alla data di scadenza. Asta anche per la cessione del diritto di superficie di 30 anni per il complesso immobiliare composto da un capannone ad uso rimessa e un fabbricato ad uso uffici di via Novara 75. Si parte da una base d’asta di 715mila euro. Più contenute le basi d’asta per altri tre beni: 86.588 euro per l’area di via Buonarroti 153 che si trova a Monza per 1.160 mq; 16mila euro per un’area nel Comune di Peschiera Borromeo di 640 mq; 15mila euro per un box in viale Bligny 23/A, a Milano. Approvazione del bando integrale per la vendita in piena proprietà/diritto di superficie, mediante asta pubblica, di 5 immobili di proprietà comunale

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All’asta un negozio in Galleria Vittorio Emanuele

La Giunta ha approvato le linee di indirizzo per la valorizzazione di un negozio in prossimità dell’Ottagono della Galleria Vittorio Emanuele II. Si tratta del locale di 60 m2 che si trova lungo l’asse longitudinale del complesso e che andrà all’asta con il meccanismo dell’incanto a partire da una base di 289.935 euro di canone annuo. La gara si svolgerà in due parti. Nella prima saranno valutate le offerte tecniche che soddisfano i requisiti per l’adesione al bando. Saranno ammessi i progetti merceologici d’eccellenza ed alta qualità del Made in Italy e internazionale del design, della moda, dei gioielli e delle opere d’arte. La seconda fase, riservata solo ai concorrenti che saranno qualificati, avverrà con asta pubblica ad incanto. Il negozio era stato assegnato nel maggio del 2018 alla società Del Vallino SpA dopo una procedura di gara. Lo spazio è però stato restituito nel novembre 2019  dopo un’ordinanza di decadenza del contratto d’affitto emessa dal Comune nei confronti della stessa società, a seguito di lavori eseguiti da parte del concessionario non conformi e in assenza delle dovute autorizzazioni. La società ha presentato ricorso davanti al TAR della Lombardia per l’annullamento del provvedimento del Comune. Ricorso che è stato respinto anche in appello dal Consiglio di Stato.  

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All’asta l’ex Padiglione 3 della Fiera di Milano

Sarà battuto all’asta, con il meccanismo dell’incanto,  l’ex “Padiglione 3” della Fiera di Milano, già noto come “Palazzo dello sport”. La struttura di pregio, costruita nel 1923 e restaurata di recente, è di proprietà del Comune ed è inserita all’interno del nuovo quartiere City life. Lo spazio di 20 mila metri quadrati è disposto su quattro livelli e sarà venduto a partire da una base d’asta di 14,2 milioni di euro. “La vendita dell’ex Padiglione 3 della Fiera è un altro passaggio rilevante del percorso per la valorizzazione del patrimonio immobiliare per finanziare interventi sul territorio della città ed in particolar modo le periferie”. Lo afferma l’assessore al Demanio, Roberto Tasca, che aggiunge: “La strada della vendita attraverso l’asta pubblica è il modo più corretto e trasparente di stimolare il mercato, rispettare le regole della concorrenza e allo stesso tempo valorizzare economicamente un bene, garantendo un mix di funzioni di interesse pubblico, salvaguardando i volumi e le strutture originarie e rilanciando uno spazio simbolico per la città”. Il palazzo è infatti sottoposto a vincoli di carattere storico da parte della Soprintendenza, che ne ha indicato le future possibilità di utilizzo inserite nel bando:  attività di interesse pubblico (culturali, espositive, sportive e commerciali fino a 2.550 metri quadrati di superficie vendita) che dovranno comunque essere sottoposte ad una preventiva approvazione della stessa Soprintendenza. I partecipanti dovranno presentare l’offerta economica in busta chiusa entro le 12 del 16 dicembre 2019. Saranno accettate tutte le offerte superiori alla base d’asta di 14,2 milioni di euro. Successivamente, il 18 dicembre, si procederà in seduta pubblica all’asta attraverso il meccanismo dell’incanto. Si partirà dall’offerta più alta con  rilanci non inferiori a 200 mila euro ogni tre minuti. L’ex “Padiglione 3” della Fiera è stato restaurato nel 2017 ad opera della società Citylife S.p.A. come scomputo degli oneri di urbanizzazione secondaria ed è tuttora in custodia dalla stessa Società. Milano conosce il “Padiglione 3” con il nome di “Palazzo dello sport”. Realizzato nel 1923 su disegno dell’architetto Paolo Vietti Violi, noto progettista di impianti sportivi, fu concepito per ospitare grandi manifestazioni sportive indoor. Nel corso degli anni è stato utilizzato anche come luogo di spettacoli e come padiglione espositivo della Fiera Campionaria di Milano. Nel 1946, a seguito dei bombardamenti che ferirono anche il centro della città, il “Palazzo dello sport” ospitò la prima stagione estiva del Teatro della Scala. Tra gli elementi emblematici dell’edificio ci sono la cupola realizzata in ferro e il disegno ellittico della parte centrale, circondato da una sequenza di colonne in cemento armato. Il recente restauro conservativo ha messo in risalto le diverse facciate del palazzo originario. In particolare, spiccano gli elementi decorativi in tardo gusto “Art nouveau”, dove i serramenti esterni risultano elementi essenziali per l’equilibrio compositivo dell’immobile. Vendita con asta pubblica, dell‘ex Padiglione 3 della Fiera di Milano (già Palazzo dello sport)

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