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Per favore basta titoli ad effetto sul Coronavirus

Per favore basta titoli ad effetto sul Coronavirus. Lo chiediamo da queste pagine a tutti i giornalisti, politici e comunicatori: per favore basta titoli ad effetto sul Coronavirus. Non chiediamo di aderire alla campagna “non agitiamoli” lanciata a rete unificate (Fatto escluso) perché sarebbe altrettanto sbagliato, ma il titolo apparso sul Giornale di oggi è persino peggio di quelli di Libero e Manifesto apparsi nelle scorse settimane: il titolo è falso. Non secondo un’interpretazione particolare della notizia, è proprio falso: il “documento segreto” citato è esposto nel sito internet Siaarti. Non in qualche recesso nascosto del sito o in qualche area riservata: è in cima alla pagina. Proprio dove si inizia a leggere. Quindi Alessandro Sallusti non ha nemmeno aperto il sito, forse era troppo impegnato a scrivere che in fondo i giovani sono dei viziati che girano in Porsche. Tra l’altro direttore: cosa c’entrava il passaggio da vecchio astioso sui giovani, quando proprio i giovani medici vengono chiamati a prendersi responsabilità superiori a quelle che gli spetterebbero? I giovani specializzandi vengono chiamati a sostituire medici già assunti e formati, le famiglie si spaccano per precauzione e tu li insulti? Tra l’altro il titolo del Giornale svilisce il buon lavoro di chi al Giornale ci lavora: il servizio ci poteva stare eccome, magari col titolo “Triage di guerra”. Era d’effetto ed era vero, perché le linee guida citate sono proprio quelle consigliate in caso di guerra. Ma perché raccontare che sarebbe un documento segreto? Si vede che della Guerra non sa nulla neanche Sallusti, altrimenti non si sarebbe spaventato per quanto riportato dai suoi giornalisti. E non avrebbe scritto questa brutta pagina della comunicazione. I tempi duri ci sono e forse è il momento che chi ha vissuto sempre in pace e nel benessere lasci il posto a chi dovrà accollarsi il peso dei danni che lascia la generazione precedente. Nel frattempo per favore basta titoli ad effetto sul Coronavirus. Ci pensa già la politica a lanciare messaggi tristi.  

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De Chirico: basta politici con i doppi incarichi. I numeri in aula

Le dimissioni di Elisabetta Strada sono state l’occasione per Alessandro De Chirico di attaccare i Consiglieri Comunali che, al contrario di lei, continuano a mantenere doppi incarichi. “Non si possano ricoprire doppi incarichi facendo tutto alla perfezione, lo dimostrano i dati pubblicati sul sito con presenze in aula e percentuali di votazione” ha spiegato De Chirico, annunciando che presenterà “una proposta di legge d’iniziativa popolare, con aiuto di deputati e colleghi del mio partito e di tutti quelli che vorranno aggregarsi, affinché per tutelare l’immagine dei politici con doppi incarichi venga percepito il compenso più basso per dimostrare che è più importante perseguire il bene comune e non l’interesse personale“. Un affondo che non deve essere piaciuto ai suoi colleghi di partito Mariastella Gelmini che è anche deputata e Gianluca Comazzi (consigliere regionale) che, insieme ai leghisti Alessandro Morelli (deputato), Massimiliano Bastoni (consigliere regionale) e Silvia Sardone (deputata Ue), all’ex candidato sindaco Stefano Parisi (Consigliere Regionale nel Lazio e Manfredi Palmeri (Consigliere Regionale) completano l’elenco dei Consiglieri Comunali che ricoprono un doppio incarico. Si tratta di una pratica adottata da sempre che per ovvi motivi impedisce di svolgere in modo adeguato entrambi gli incarichi. Purtroppo è da sempre mascherata limitandosi a diffondere i dati delle presenze in aula, che possono essere mantenute alte presentandosi anche solo per pochi minuti, ma che sarebbe facilmente smascherabile rendendo note anche quelle relative alla partecipazione alle votazioni, che non possono essere svolte da chi si è assentato dopo avere risposto all’appello. Vediamo se sui casi citati ha ragione Alessandro De Chirico: Consigliere Presenze in aula Presenze alle votazioni Bastoni Massimiliano 98,68% 64,54% Comazzi Gianluca 78,95% 45,30% Gelmini Mariastella 33,77% 6,37% Morelli Alessandro 78,07% 38,26% Palmieri Manfredi 66,67% 20,33% Parisi Stefano 32,89% 6,50% Sardone Silvia 94,74% 55,06%

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