Bivacchi

Bivacchi. Sardone: Mirabelli si sveglia dal letargo ora che governa il centrodestra

“Il senatore del Pd Franco Mirabelli si è svegliato dal suo lungo letargo e – come per magia – ora che governa il centrodestra si è accorto dei bivacchi e del degrado in via Cagni, all’esterno dell’ufficio della Questura voluto dall’ormai ex ministro Lamorgese per raccogliere le domande di protezione internazionale. Come Lega abbiamo denunciato questa situazione ai limiti della decenza già da diversi mesi e il nuovo ministro Piantedosi siamo certi che si adopererà fin da subito per risolvere i problemi e riportare l’ordine nel quartiere. Ma ci chiediamo dove abbia vissuto il senatore Mirabelli finora: con che coraggio ora spara addosso al Viminale pochi giorni dopo il nuovo insediamento? Come mai l’interrogazione parlamentare non l’ha presentata all’inizio dei bivacchi in via Cagni? Un modo di fare politica, questo, che insulta l’intelligenza degli italiani. Per fortuna, però, Pd e compagni sono passati all’opposizione e potranno al massimo puntare a fare figure barbine come quella di Mirabelli…”. Così in una nota Silvia Sardone, europarlamentare e consigliere comunale della Lega. [the_ad id=”36270″]

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Piscina (Lega): bivacchi sulla Martesana nell’indifferenza di Sala e Granelli

“Milano assomiglia sempre di più alle città del terzo mondo e Sala e Granelli ne sono i diretti responsabili”, interviene Samuele Piscina, Consigliere comunale di Milano e vicecommissario cittadino della Lega. “Spiace vedere la nostra città, un tempo esempio italiano per tutto il continente, ridotta in questo stato. Tra via Sammartini e la passeggiata del Naviglio Martesana, una delle più belle e frequentate di Milano, è presente una vera e propria baraccopoli, incontrastata e tollerata dal Sindaco e dall’Assessore Granelli, più volte stuzzicati sul tema dal sottoscritto in Consiglio Comunale e quindi pienamente consapevoli della situazione. Sono numerose le capanne nel parco Goccia e sotto il ponte della ciclopedonale lungo il naviglio. Il fetore di escrementi che ne deriva è allucinante, con annessi problemi igienico-sanitari. I cittadini non possono più passeggiare tranquilli, spesso inseguiti e aggrediti, per fortuna a oggi solo verbalmente, da persone di origine prettamente africana, ubriache o sotto l’effetto di sostanze stupefacenti”. “Già lo scorso anno segnalai la situazione preoccupante di degrado e insicurezza sotto i ponti della Stazione Centrale. Granelli aveva assicurato interventi costanti e attenzione alla tematica. Purtroppo, però, a parte un primo intervento isolato di allontanamento, non sono state svolte ulteriori azioni. Intanto la situazione è degenerata. Dobbiamo attendere che avvenga un nuovo stupro prima di ottenere un intervento?”. “Il Sindaco e l’Assessore non hanno avuto neanche il coraggio di metterci la faccia presentandosi in Consiglio Comunale dopo i gravi fatti apparsi sulla cronaca negli scorsi giorni e hanno dimostrato ogni loro limite nella gestione della sicurezza”, chiosa Piscina. “Liberino subito via Sammartini e la Martesana dai bivacchi, rendendo dignitosa la zona e la città di Milano, ormai diventata il vero accampamento d’Europa. Come Lega abbiamo raccolto le firme per chiedere maggiore sicurezza e contrasto al degrado. Oggi stesso presenterò un’interrogazione sulle negligenze di Sala e Granelli”.

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Centrale, Nava (FI): non esiste una politica dell’accoglienza

Sulla questione del degrado e dei bivacchi presenti in stazione Centrale, interviene anche il vice-Presidente del Municipio 2, Marzio Nava (FI). “Purtroppo – sottolinea l’azzurro – il degrado e la disperazione sono tornate a regnare sovrane in tutte le piazze adiacenti alla stazione centrale. È chiaro che in una situazione di questo genere non esiste né una politica dell’accoglienza né della dignità delle persone né tantomeno una politica di sicurezza sociale e di controllo del territorio. Se alle dichiarazioni roboanti e agli opposti estremismi facessimo prevalere la politica concreta dell’occuparsi realmente del territorio e della gestione effettiva dei problemi tutto ciò potrebbe essere arginato e opportunamente governato, ma così non è!“. A ispirare l’interevento dell’Assessore Nava è stato il messaggio di un cittadino cui erano allegate le immagini del degrado dentro e nei dintorni della Stazione Centrale: “una situazione al limite da piazza Duca d’Aosta fino a viale Vittorio Veneto – scrive il cittadino –  e scovando appunto gli accampamenti improvvisati di decine di persone. Oggi, a due settimane di distanza, la situazione non è migliorata e, anzi, è forse anche peggiorata. Lo stato di piazza Duca d’Aosta non è degno di una città che si professa internazionale come Milano, ma semmai di qualche paese del terzo mondo. Di prima mattina ci sono decine e decine di africani stesi a terra in ogni angolo a dormire. La mela del Pistoletto è il luogo preferito dagli extracomunitari per passare la notte, ma anche le aiuole e le grate della metropolitana sono prese d’assalto. Anche la vicina piazza Luigi di Savoia è assediata da decine di immigrati e sbandati di ogni etnia, così come il lato di via Ferrante Aporti vicino al Memoriale della Shoah”. “A chi dobbiamo imputare questo stato di degrado e di abbandono della stazione centrale che dovrebbe essere il biglietto da visita della città? – si chiede Nava –  Possiamo pensare di continuare a coabitare con una situazione simile ancora per molto? Ricordo sommessamente – conclude –  che la nostra città si appresta ad accogliere ed essere teatro delle Olimpiadi invernali del 2026, pensiamo di farlo in queste condizioni?“.  

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Sardone: Centrale e Piazza Duca d’Aosta spettacolo da terzo mondo

“Lo stato di piazza Duca d’Aosta non è degno di una città che si professa internazionale come Milano, ma semmai di qualche paese del terzo mondo”.  Lo afferma Silvia Sardone, Consigliere Comunale della Lega. “Di prima mattina – prosegue –  ci sono decine e decine di africani stesi a terra in ogni angolo a dormire. La mela del Pistoletto è il luogo preferito dagli extracomunitari per passare la notte, ma anche le aiuole e le grate della metropolitana sono prese d’assalto. Anche la vicina piazza Luigi di Savoia è assediata da decine di immigrati e sbandati di ogni etnia, così come il lato di via Ferrante Aporti vicino al Memoriale della Shoah. Passeggiando da queste parti non sembra nemmeno di essere a Milano, ma in qualche villaggio africano. È questo il tanto decantato modello Milano che la sinistra non si stanca mai di presentare come fiore all’occhiello dell’accoglienza?” si chiede. “Nella zona della stazione Centrale, che dovrebbe essere un bel biglietto da visita per i turisti che arrivano a Milano, ogni norma di buongusto e decoro è sospesa: si trovano immigrati che urinano sulle piante, che si lavano nelle fontanelle, che si ubriacano e che spacciano. Le aiuole sul lato del McDonald’s sono letteralmente occupate da gruppi di africani che bivaccano dalla mattina alla sera, mentre le aiuole recentemente riqualificate verso via Vittor Pisani sono la centrale dello spaccio a cielo aperto. Finalmente – conclude la  Sardone – ieri la giunta comunale si è decisa a parlare di daspo urbani: anche se non sarei molto sorpresa se l’ideologia tipica della sinistra venisse ancora anteposta alla sicurezza dei cittadini e dei turisti nella zona della stazione“.  

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Sala: spetta a me risolvere il problema dei bivacchi, ma è Salvini a causarlo

 “Certo che è compito del sindaco risolvere la questione bivacchi, il problema è l’origine della causa, detto ciò non è che a noi piaccia che ci siano i bivacchi. Ci lavoreremo, però è abbastanza evidente che quello che ha detto l’assessore Francesco Majorino, derivano dalle decisioni prese dal ministro stesso e non è che non l’avessimo detto prima“. Il sindaco di Milano Giuseppe Sala a margine della seduta del Consiglio comunale di oggi risponde così alle accuse mosse dal vicepremier Matteo Salvini e rincarate da alcuni esponenti locali leghisti sui bivacchi a Milano. In mattinata era intervenuto l’assessore alle Politiche sociali uscente del Comune milanese. “Salvini non deve fare il fesso“, aveva detto il neoeletto europarlamentare Pd, secondo cui i bivacchi di queste settimane “sono il frutto delle scelte del ministro dell’Interno“. Insomma, “abbiamo un ministro che o ci fa o ci è“, o “forse tutte e due: un poco è incapace, un poco spera che il sistema dell’accoglienza salti“, è l’idea espressa dall’assessore milanese. Majorino ha anche provocatoriamente chiesto a Salvini di donare la sede di via Bellerio “per accogliere i migranti, sempre che non gliela abbiano pignorata“.  

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Piazza Duca D’aosta dalla riqualificazione ai bivacchi

Oltre a piazza Duca d’Aosta, il degrado è arrivato anche a piazza Luigi di Savoia. Questo in sintesi il pensiero espresso da Silvia Sardone, Consigliere Regionale e Comunale del Gruppo Misto, che ha realizzato le immagini. “Oltre a piazza Duca d’Aosta, dove gli immigrati sono padroni delle aiuole e spacciano a cielo aperto, i bivacchi toccano anche la vicina piazza Luigi di Savoia, affianco alla stazione Centrale”  denuncia Sardone presente sul posto “Proprio in questo momento si possono notare decine di immigrati sdraiati in mezzo al verde della piazza con tanto di teli, coperte, cuscini, valigie e sacchetti“. “Le aiuole di piazza Duca d’Aosta, comprese quelle appena riqualificate dalla sinistra, sono così piene che i nuovi immigrati sono costretti a trovare altre aree dove poter fare i propri comodi. Una situazione inaccettabile” continua la Sardone “per una città come Milano. I turisti che arrivano in stazione Centrale non possono fare lo slalom tra venditori abusivi, spacciatori, ubriachi“. Quindi l’ex azzurra conclude, “Mi piacerebbe capire come intenda intervenire il Comune, visto che col passare del tempo i bivacchi si espandono a macchia d’olio. Nei giorni scorsi sono stati emessi tre daspo urbani proprio in questa zona verso dei parcheggiatori abusivi, una misura giustissima per carità, ma perché se ci sono di mezzo gli immigrati il Comune continua a far finta di nulla?“.

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