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Trovato uomo svenuto e ferito su un bus

Un uomo ferito e semicosciente è stato trovato, la scorsa notte, a Milano, sopra un mezzo pubblico che stava rientrando in una rimessa della società dei trasporti. Le sue condizioni sono gravi e ancora non è chiaro cosa gli sia accaduto. L’uomo è stato notato dal conducente una volta nei pressi della sede, in va Anassagora, poco dopo le 3. Chiamati 113 e 118, i medici e gli agenti hanno potuto constatare che l’uomo, senza documenti ma presumibilmente un nordafricano sui 30 anni, era ferito e presentava contusioni a volto e capo, ma anche in condizioni alterate da alcol o droghe. Trasportato in codice rosso all’ospedale di Niguarda, ora viene monitorato. Le indagini sono in carico alla Polizia di Stato, che cerca di risalire all’accaduto per capire se sia stato vittima di un incidente o di un’aggressione. ANSA

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Terrore bus: pm chiede 24 anni per dirottatore

Terrore bus: pm chiede 24 anni per dirottatore. Secondo alcuni non era un terrorista, ma secondo i magistrati sì. Vediamo però prima chi era grazie a Bufale.net che ne ha ricostruito il curriculum: E’ nato in Francia nel 1972, da genitori senegalesi, diventa cittadino italiano nel 2004, dopo aver sposato una donna bresciana di Orzinuovi da cui ha due figli – oggi di 18 e 12 anni – da cui si separa più di dieci anni fa. Sempre nel 2002 viene assunto da Autoguidovie: prima come tuttofare, poi come autista. Da anni “senza aver mai dato segni di squilibrio, e facciamo visite periodiche sugli autisti, né avevamo mai ricevuto reclami”, dice ora la società. A Crema, dove viveva, in tanti restano di sasso davanti alle immagini in tv e a quel nome: perchè se tutti in paese lo conoscono come Paolo, sanno che è lui, quell’uomo “gentile e tranquillo, mai una parola di politica, usciva di casa alle cinque del mattino per andare a lavorare”, dicono ora i suoi vicini, ed è la perfetta descrizione di un insospettabile. Un “lupo solitario, senza legami con l’Isis”, dicono in procura. Noto alle forze dell’ordine per due episodi. Il primo, nel 2007, per una denuncia per guida in stato di ebbrezza a Brescia, patente sospesa e poi riavuta. Il secondo per una condanna per molestie sessuali su una minorenne nel 2011: soltanto un anno fa la condanna era diventata definitiva, un anno con pena sospesa. Insomma non proprio uno stinco di santo. E vi risparmiamo le sue teorie politiche panafricaniste. Nel frattempo sono arrivate le reazioni politiche. “I fatti ci hanno dato ragione: il rapimento di cinquantun bambini cremaschi da parte del senegalese Sy non fu solo sequestro, ma sequestro di persona a scopo di terrorismo o di eversione. I soliti buonisti volevano darci a intendere che l’autore fosse un semplice disadattato incapace di intendere e volere. Oggi il pm di Milano Luca Poniz, chiedendo il massimo della pena, ha contestato questa versione: il dirottatore del bus di San Donato era perfettamente lucido, il suo gesto è stato premeditato ed accuratamente pianificato e soprattutto ha agito per motivi ideologici. In attesa del verdetto finale, il mio pensiero va ai cinquantun ragazzini, vittime innocenti coinvolte, che ben difficilmente dimenticheranno quest’allucinante esperienza”. Così il consigliere regionale leghista Federico Lena, cremonese, commenta la requisitoria del pm di Milano.

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Protesta dei bus turistici in tour per il centro

Protesta dei bus turistici in tour per il centro. Una breve ma rumorosa protesta ha attraversato il centro città accompagnata dalla polizia locale. Ormai bisogna riconoscere che si tratta dell’ennesima categoria che si definisce “dimenticata da tutti” che sta manifestando in questo periodo. Per attirare l’attenzione sulla propria situazione gli ncc bus turistici hanno così deciso di avviare una sfilata. Ma ci sarà la possibilità di aiutare tutte le categorie singolarmente? Forse è il momento per il governo di pensare a una nazione organizzata diversamente, perché quella vecchia è collassata dopo un stop di un paio di mesi. Non c’è categoria che si dichiari in fase positiva o almeno non in crisi. Migliaia di attività hanno chiuso e questo non depone a favore della loro solidità, forse abbiamo bisogno di una struttura sociale più solida di una che si squaglia per uno scossone di due mesi.

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La strada s’imbianca per il bus Atm

La strada s’imbianca per il bus Atm. Quello che sembrava uno strano fenomeno atmosferico è in realtà legato a un guasto di un bus dell’Atm. I cittadini alla sera però si erano ritrovati in uno scenario sorprendente: la strada imbiancata come nelle mattine d’inverno, quando il gelo notturno rischiara i grigi della città. Viale Rodi si è così trasferita all’improvviso nel prossimo futuro, suscitando la curiosità dei residenti. Simona Bettazzi, donna che vive in zona, ha postato alcune foto sui social chiedendo se qualcuno sapesse cosa fosse successo. In breve le è arrivata la risposta: un bus della compagnia di trasporti milanese ha avuto un incidente. La successiva fuoriuscita di liquidi ha causato l’effetto neve che ha creato “l’allarme”. La dinamica dell’incidente non è chiara, quindi non è possibile stabilire se sia uno degli automezzi con qualche acciacco, per capirci come quelli che ogni tanto vanno a fuoco, o solo un caso dettato dalla circolazione di nuovo frenetica dopo la pausa estiva (o magari qualcuno che correva a votare su Rousseau per decidere se approvare o meno l’alleanza di governo tra Partito democratico e Movimento 5 Stelle). In ogni caso un segnale ulteriore di come i social possano essere una rete di sicurezza oltre che un megafono per l’odio: per molte segnalazioni o legittime preoccupazioni, le risposte arrivano più velocemente che attraverso i canali ufficiali. Compreso quando la strada s’imbianca per il bus Atm.  

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ATM, in arrivo 250 bus elettrici e 80 nuovi tram

Atm ha aggiudicato due gare che contribuiranno a rinnovare ulteriormente la flotta dei mezzi pubblici milanesi in ottica green. Si tratta di quella per 250 bus elettrici, aggiudicata a SolarisBus, e per 80 tram a Stadler, per un investimento complessivo di 365 milioni di euro. “Nei prossimi mesi si dara’ attuazione ai primi contratti applicativi che porteranno sulle strade milanesi 70 nuovi mezzi elettrici, 40 bus e 30 tram di ultima generazione, per un investimento iniziale complessivo di oltre 103 milioni di euro“, ha comunicato l’azienda tranviaria milanese. L’obiettivo è quello di rendere la flotta 100% elettrica nel 2030 come previsto dagli investimenti del piano Full Electric dell’Azienda. Attualmente il 70% delle percorrenze di tutti i mezzi pubblici di Atm è alimentato elettricamente e la flotta “total green” in circolazione è composta da 25 bus elettrici, 100 bus ibridi e 3 bus a idrogeno, oltre ai treni della metropolitana, ai tram e ai filobus. Nei prossimi giorni entrerà in servizio il primo dei 30 nuovi filobus acquistati recentemente. Negli ultimi mesi sono stati mandati “in pensione” 125 bus diesel sostituiti con bus elettrici e ibridi.  

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