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Quella cena tra amici di Scavuzzo

Quella cena tra amici di Scavuzzo. Qualcosa di strano? In fondo no. Perché è vero che il vicesindaco con delega alla Sicurezza è certa dell’irregolarità della cena con gli amici di cui ha postato una foto, altrimenti non la avrebbe rimossa, ma pare che fosse altrettanto tranquilla prima. Perché lei fa parte di quella Milano che vive dentro l’Area C e la propone come una misura per tutta la città. Peccato che alla fine lì ci possano vivere solo i ricchi. Se sei povero invece puoi tranquillamente beccarti l’inquinamento di fianco a casa. E lo stesso con le cene: i carabinieri, la polizia e la polizia locale sono intervenuti diverse volte nelle ultime settimane per sanzionare chi si ritrovava per qualche ora di svago in compagnia. Ma quelli mica erano Scavuzzo. Lei fa parte di una Milano che si sente superiore agli altri, moralmente perché ufficialmente di sinistra, e materialmente perché le regole per loro non sembrano valere. Quella cena tra amici di Scavuzzo è stata però “denunciata” dal capogruppo di Fratelli d’Italia Andrea Mascaretti e dal parlamentare di FdI Marco Osnato. E allora Scavuzzo si è resa conto di aver sbagliato perché la disintermediazione della comunicazione espone anche i protetti come lei alle critiche. Di non essere così intoccabile se n’era già accorta quando il Comune aveva preso sotto gamba la gestione della Darsena, lasciando fare a chi aveva organizzato un rave finito in rissa sedata dai carabinieri giunti a mettere una pezza al caos dato dal lavoro disorganizzato di Palazzo Marino. Oggi invece se lo ricorda grazie a Fratelli d’Italia: anche chi vive nei bei palazzi del centro e sanziona a destra e a manca, deve rispettare le regole.

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Cena anti Sardone nella casa occupata di via Iglesias

“Da alcuni volantini apparsi in Zona 2 ho appreso che la rete antagonista ‘Noi ci siamo’ ha organizzato per sabato una cena nell’immobile occupato di via Iglesias per sostenere chi è a processo per le occupazioni abusive nella stessa via Iglesias e in via Palmanova“, spiega Silvia Sardone, Consigliere Comunale ed Europarlamentare della Lega. “Nel manifesto questi personaggi fanno anche il mio nome – prosegue la Sardone –  sbarrando una mia foto insieme a Matteo Salvini e bollandomi come fascista solo perché in più occasioni ho denunciato l’illegalità che gravita attorno agli ex bagni pubblici comunali di via Esterle, alla palazzina di via Iglesias e all’immobile di via De Stae dove sono stata insultata e aggredital: tutti edifici occupati abusivamente da immigrati, molti dei quali clandestini, sotto la regia della rete ‘Noi ci siamo’. Voglio ricordare a questi prepotenti signori che le occupazioni abusive sono un reato previsto dal codice penale”. La leghista ribadisce “che queste velate minacce non mi spaventano, anzi mi spingono a lavorare con sempre più forza per denunciare situazioni di conclamato abusivismo”. Così Silvia Sardone, “Arrivati a questo punto, con dei fuorilegge che pubblicamente invitano a sostenere le occupazioni abusive e a contrastare il lavoro di un politico facendone nome e cognome, credo che il Comune non possa più aspettare e debba intervenire subito. L’unica strada percorribile – conclude la Sardone – è ovviamente quella dello sgombero, a partire da via Esterle visto che stiamo parlando di una proprietà comunale. Non si possono più tollerare certe sacche di illegalità, è ora di intervenire per dare segnali concreti”.  

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Cena pro Mediterranea al Leoncavallo, protesta la Lega

Giovedì 18 Luglio alle ore 18:00, presso il centro sociale Leoncavallo si svolgerà un incontro informativo su Mediterranea Saving Humans, cui alle ore 20:00 seguirà una cena benefit servita dalla Cucina Pop al costo di  15 euro, composta da “un ottimo piatto unico vegetariano oppure di carne accompagnato da un bicchiere di vino bianco“. Parte dell’incasso sarà destinato a  sostenere le attività di Mediterranea. “È quanto si può evincere dall’evento pubblicato su Facebook e sul sito internet dai delinquenti del Leoncavallo – denuncia Samuele Piscina, Presidente del Municipio 23 – che svolgeranno una cena a pagamento questo giovedì in difesa delle ONG Sea Watch 3, Alex di Mediterranea e Alan Kurdi di Sea Eye, ovviamente fomentando il clima di odio nei confronti del Ministro Salvini”.  “Siamo al ridicolo! – prosegue Piscina – Criminali occupanti abusivi che svolgono un evento di finanziamento e sostegno per altri delinquenti che speronano le navi della Guardia di Finanza e forzano i blocchi delle Forze dell’Ordine violando la legge“. Secondo Piscina è “la politica della Lega che salva vite umane“, visto il calo delle morti in mare seguite alla chiusura dei porti. “Chi invece svolge attività in contrasto alle leggi vigenti, con dubbi rapporti con i trafficanti di esseri umani” accusa Piscina “aiuta unicamente gli schiavisti e gli scafisti!“.  L’esponente della Lega prevede che, “la serata finirà a tarallucci (anzi, piatto vegetariano) e vino, con una bella cena a prezzo fisso per finanziare chi delinque, ovviamente senza pagare 1 euro di tasse e a discapito dei cittadini grechesi che saranno costretti a passare l’ennesima notte in bianco tra musica ad alto volume, schiamazzi e atti vandalici alle proprietà altrui”. “Come sempre la sinistra più becera si schiera dalla parte dei criminali, – conclude quindi il Presidente Piscina – il tutto sotto lo sguardo benevolo del Sindaco Sala che continua a voler regolarizzare il centro sociale offrendo di fatto lo stabile agli antagonisti. Il Sindaco abbia il coraggio di prendere le distanze dall’iniziativa e dal centro sociale, altrimenti dichiari apertamente di essere dalla parte dell’illegalità!” Sulla questione è intervenuta anche il Consigliere Comunale Silvia “Sardone Mi piacerebbe capire se il Pd, dopo esser salito a bordo della Sea Watch per portare solidarietà alla capitana Carola, è stato invitato a questa serata di illegalità nel nome dei clandestini: non mi stupirei, infatti, se qualche buonista radical chic vada a sostenere gli abusivi del Leoncavallo a sostegno di chi è complice degli scafisti e vuole riempire l’Italia di finti profughi”. “Sala, che a più riprese ha rilanciato la regolarizzazione del Leoncavallo, è ancora sicuro di sanare la posizione illegale degli antagonisti?” si chiede ancora la Sardone, accusando “In questo modo si schiererebbe non solo dalla parte di chi compie reati come le occupazioni abusive, ma addirittura darebbe la benedizione a chi forza gli alt delle forze dell’ordine”  per poi concludere,  “il Leoncavallo dimostra ancora una volta di non avere nulla di sociale, ma si conferma come sempre un fortino d’illegalità da sgomberare al più presto”.

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