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Chiuso il campo nomadi abusivo di Vaiano Valle

Con il sequestro dell’area di via Vaiano Valle, a Milano, il campo nomadi abusivo è stato chiuso definitivamente dopo 25 anni, interrompendo “una storia di insicurezza, rifiuti, degrado”. Lo annuncia su Facebook l’assessore alla Sicurezza del Comune di Milano, Marco Granelli: “Le giunte di destra lo hanno tollerato per ben 14 anni, le giunte di sinistra lo hanno chiuso creando alternative con regole, sicurezza e solidarietà – scrive sul social -.Questa la differenza: c’è chi urla, si fa vistosi selfie ma lascia i cittadini nel degrado e c’è chi lavora e chiude i campi rom, cerca la vera integrazione”.  Sono 33 le famiglie allontanate nelle ultime settimane e ora ospitate in accoglienze abitative temporanee, per un totale di 140 persone, 65 delle quali minorenni. L’insediamento, ricorda Granelli, era iniziato nel 1997, quando era stata occupata un’area privata nel Parco Sud. L’area è stata ora “riconsegnata alla proprietà, che la vigilerà con l’aiuto delle forze dell’ordine e della polizia locale, e inizierà a demolire i manufatti abusivi e a pulire, per restituire il luogo a Milano”. “Questa è la Milano dei fatti. Poi ci sono quelli dei selfie nel giorno dello sgombero”, conclude l’assessore Granelli. ANSA

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Prostituzione: chiuso centro massaggi

Una donna di 39 anni, di origine cinese, titolare di un centro massaggi, è stata denunciata per sfruttamento e favoreggiamento della prostituzione. Il fatto è accaduto giovedì scorso ma la notizia è stata riferita oggi dalla Questura. Quando gli agenti del Commissariato Porta Ticinese hanno effettuato un controllo nel centro, situato in Via Bligny, c’era una dipendente intenta a svolgere atti sessuali con un cliente all’interno di un box doccia. Nel corso della perquisizione sono stati trovati circa 1.200 euro divisi in banconote di vario taglio e 20 preservativi confezionati. Il locale, il materiale rinvenuto e il denaro contante sono stati sottoposti a sequestro. ANSA

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Chiuso in attivo il consuntivo 2020

Approvato il Rendiconto per la Gestione dell’Esercizio 2020: il Bilancio consuntivo di parte corrente chiude con un avanzo lordo di 548,25 milioni di euro. Al netto dell’accantonamento al fondo crediti di dubbia esigibilità di 246,5 milioni di euro e delle altre quote che confluiscono in avanzo accantonato e vincolato, la parte corrente registra un avanzo finale di 189,37 milioni di euro. “La chiusura dei conti del 2020 consegna ai milanesi uno stato economico-finanziario del Comune in equilibrio, sebbene il 2020 sia stato l’anno del Covid-19 – afferma l’assessore il Bilancio, Roberto Tasca –. Spicca ancora una volta la gestione scrupolosa e puntuale della spesa e degli investimenti da parte di questa Giunta, che ha dovuto affrontare con dinamismo l’effetto di minori entrate per 630 milioni, in presenza di trasferimenti dallo Stato per soli 490 milioni. La capacità di controllare dinamicamente la spesa risulta essere un fattore essenziale per assicurare l’equilibrio del bilancio comunale. Un metodo virtuoso utilizzato in questi cinque anni di mandato e che ci consente di affrontare il bilancio di previsione 2021-2022, il più difficile della storia recente di questa città, con la preparazione più adeguata e la consapevolezza di essere stati efficaci nel 2020”. Oltre al conto del bilancio, che riporta i risultati della gestione finanziaria dell’Ente, il rendiconto della gestione comprende anche il conto economico e lo stato patrimoniale. Nel 2020 si rileva un risultato positivo di 15,4 milioni di euro che saranno destinati ad un incremento delle riserve indisponibili, in particolare a quelle per beni demaniali e patrimoniali indisponibili e per i beni culturali.

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Assembramenti: chiuso il bar Jamaica

I militari del Nucleo Radiomobile di Milano e della Compagnia Carabinieri Duomo sono intervenuti al Bar Jamaica in via Fiori Oscuri, a Brera, dove erano stati segnalati assembramenti di persone in strada, in violazione delle norme di contrasto del covid da parte di due esercizi commerciali rimasti aperti oltre l’orario consentito. Giunti sul posto i militari hanno ritenuto di comminare una sanzione allo storico bar Jamaica per cui sono stati in seguito disposti chiusura giorni di chiusura. Il bar era già stato al centro della cronaca alla vigilia della prima zona rossa in Lombardia in seguito alle vementi proteste dei proprietari contro il provvedimento.

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Disco pub chiuso per droga

Ieri, poco dopo mezzanotte, la Polizia di Stato, nell’ambito di un mirato servizio di prevenzione e controllo del territorio predisposto dalla Questura di Milano, ha effettuato un controllo presso il disco pub “Cleopatra” di via Romilli 14. Gli agenti del Commissariato Scalo Romana, coadiuvati dalle unità cinofile dell’Ufficio Prevenzione Generale, dalla Polizia Locale, dai Vigili del Fuoco e dall’Ufficio d’Igiene ATS hanno rinvenuto e sequestrato, a carico d’ignoti, 37 dosi di cocaina dal peso totale di 10 grammi all’interno del locale già oggetto di innumerevoli esposti e provvedimenti di sospensione della licenza da parte del Questore di Milano. I poliziotti, nel corso del servizio, hanno controllato complessivamente 13 persone di cui 5 risultate avere precedenti di polizia dai controlli in banca dati. Un cittadino marocchino, sprovvisto di documenti, è stato accompagnato in Questura e indagato per l’ingresso e il soggiorno illegale nel territorio dello Stato. Il personale dell’Ufficio di Igiene ha contestato 4 violazioni e ha proceduto all’immediata sospensione dell’attività cui seguiranno le contestazioni in materia; i Vigili del Fuoco hanno riscontrato reiterate violazioni amministrative e anche di carattere penale in materia di sicurezza per le quali procederanno per la valutazione della chiusura temporanea. La Sezione Annonaria della Polizia Locale ha contestato diverse violazioni elevando sanzioni per una somma totale di duemila euro.

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Chiuso dal Questore il pub Gozadera

Il Questore di Milano Sergio Bracco, nell’ambito dell’attività di prevenzione e controllo del territorio e monitoraggio dei locali pubblici svolta dalla Polizia di Stato per contrastare i fenomeni di criminalità, ai sensi dell’art. 100 del T.U.L.P.S., ieri giovedì 20 agosto ha disposto il decreto di sospensione della licenza per 30 giorni all’esercizio commerciale “Pub La Gozadera”, in via Giacosa 12 a Milano. La sospensione della licenza al “Pub La Gozadera”, notificata ieri stesso dai poliziotti del Commissariato Villa San Giovanni, si è resa necessaria in quanto, negli ultimi 7 mesi, l’esercizio pubblico è stato scenario di aggressioni e liti tra gli avventori oltre ad essere un luogo abituale di ritrovo di persone pregiudicate e ubriache che bivaccano sia nell’area del pub che del vicino parco Trotter. In più occasioni gli agenti del Commissariato Villa San Giovanni e dell’Ufficio Prevenzione Generale hanno accertato assembramenti di persone, in palese violazione delle prescrizioni imposte dalla normativa vigente in materia di emergenza sanitaria dovuta al Covid-19. La Polizia di Stato, inoltre, è intervenuta più volte presso il locale non solo per i fatti violenti accaduti ma anche per il continuo disturbo della quiete pubblica causato dalla musica ad alto volume proveniente dal pub, già destinatario di tre decreti di sospensione tra il 2017 e il 2018. La sera del 31 luglio scorso, durante un controllo di polizia, gli agenti della Divisione Amministrativa e Sociale della Questura hanno elevato tre sanzioni amministrative per un totale di 13mila euro. L’unità cinofila della Polizia, inoltre, sotto un divanetto del locale, aveva rinvenuto e sequestrato a carico di ignoti una dose di marijuana. Poco prima delle 5 del mattino del 2 agosto, infine, gli agenti del Commissariato Villa San Giovanni, nel seguire l’ambulanza che stava trasportando una ragazza in evidente stato di ebbrezza e in stato di semi incoscienza che giaceva a fianco dell’ingresso del locale, erano stati ostacolati da un uomo che si era messo davanti all’auto di servizio obbligandoli a fermarsi. L’uomo, che inveiva e aggrediva i poliziotti della Volante, fu arrestato. Il Questore di Milano, al fine di scongiurare il reiterarsi di accadimenti violenti e data la cattiva frequentazione del locale, ha disposto la sospensione della licenza per 30 giorni per impedire il protrarsi di una situazione di pericolo per la collettività.

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