cittadinanza

In Comune la sinistra sta quasi con Gaza, ma non con Assange

E’ stata approvata in Consiglio Comunale una delibera, nata per sostenere la popolazione di Gaza e finita per diventare un pastrocchio che accontenta e scontenta tutti nello stesso tempo. Modificata quasi subito con l’aggiunta della la richiesta di impegnarsi anche per la liberazione degli ostaggi che ancora Hamas tiene prigionieri, ha avuto una gestazione laboriosa durante un dibattito che ha spesso assunto toni accessi, in particolare per quanto riguarda la questione su chi e da dove stiano arrivando gli aiuti umanitari e sul fatto che Israele stia rispondendo a un attacco terroristico. Alla fine come spesso accade in questi casi, il gigante ha partorito un topolino e la delibera, che è stata approvata con il solo voto dei consiglieri di maggioranza, mentre quelli di opposizione hanno abbandonato l’aula, chiede al Comune di Milano di impegnarsi, anche esercitando la propria influenza come Comune leader in Italia e in Europa, affinché venga dichiarato un cessate il fuoco umanitario a Gaza e la liberazione degli ostaggi. Inoltre, fuori da palazzo Marino sarà esposta una bandiera della pace con la scritta “Cessate il fuoco ora”. Dove e da chi sarà lasciato all’immaginazione e ai desideri dei passanti. Nulla di fatto invece per quanto riguarda la concessione della cittadinanza onoraria a Juliane Assange. Proposta tornata in aula per l’ennesima volta (abbiamo perso il conto) dopo essere stata rimandata, poi discussa e mai votata, anche questa volta non ha avuto sorte migliore. Infatti, alla contrarietà del PD a sostenerla che ne avrebbe sancito la bocciatura, si è aggiunta la volontà di tutto il centrodestra di abbandonare l’aula, facendo mancare il numero legale cosa che condanna la proposta a tornare in aula nella prossima seduta per essere nuovamente discussa, votata e se Dio vorrà approvata o bocciata. A puro titolo di cronaca riferiamo che se il voto di ieri fosse stato in numero legale, la richiesta sarebbe stata bocciata visti i soli sette voti a favore ricevuti a fronte di 12 contrari e 7 astensioni dei consiglieri del PD.

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Approvata delibera per il conferimento della cittadinanza a Patrick Zaki

All’unanimità il Consiglio comunale ha votato la delibera di conferimento della cittadinanza onoraria di Milano a Patrick George Zaki, studente egiziano all’Alma Mater studiorum di Bologna e attivista per i diritti umani, detenuto dal 7 febbraio 2020 nelle carceri egiziane. Già con un ordine del giorno del 6 luglio il Consiglio comunale si era espresso per conferire la cittadinanza a Zaki e per sollecitare la Giunta ad intervenire sul Governo italiano a sostegno della scarcerazione dello studente ventisettenne. “Il conferimento della cittadinanza onoraria a Patrick George Zaki – si legge nella delibera consiliare – oltre a essere un importante attestato di vicinanza a un giovane ricercatore dell’Università di Bologna, impegnato in importanti iniziative a favore dei diritti umani, è anche un forte segnale di solidarietà e vicinanza della città di Milano nei confronti di tutti coloro che, in molte Nazioni con governi dittatoriali e antidemocratici, vengono ingiustamente detenuti e condannati in quanto anche solo semplicemente sospettati di far parte di associazioni e movimenti che si battono per i diritti civili e politici”.

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Cittadinanza onoraria per Juan Guaidò, Sala si dissocia

Ha ottenuto 26 voti favorevoli, su 26 votanti, la mozione a sostegno del popolo venezuelano presentata in aula dal consigliere Enrico Marcora della lista Sala. A far discutere il Consiglio Comunale, in particolare, è stata la richiesta di cittadinanza onoraria a Juan Guaidò, richiesta contenuta nella mozione ma poi emendata, togliendo proprio la richiesta del riconoscimento a Guaidò. La mozione è stata quindi approvata. Non hanno partecipato al voto i consiglieri di Milano Progressista e M5S, oltre al consigliere Pd Carlo Monguzzi. Con la mozione si impegna il consiglio e la giunta ad attivarsi, tra l’altro, per un corridoio umanitario per i cittadini venezuelani e a creare un coordinamento con le associazioni di volontariato che sostengono la popolazione venezuelana. Il consigliere Marcora ha annunciato che presenterà nuove proposte per un “giusto riconoscimento” dalla città di Milano a Guaidò. Il Sindaco Sala, che non era presente in aula, si è però dissociato dall’iniziativa: “Mi dissocio dalla cosa. Ho molti amici che vivono in Venezuela conosco il Paese, credo che sia veramente esecrabile quello che Maduro ha fatto ma da qui a dare cittadinanza a Guaidò che è da capire quanto sia una vera alternativa, ce ne passa“. Dichiarazione poco dopo commentata da Alessandro De Chirico, consigliere Comunale di Forza Italia “È molto grave che la cittadinanza della nostra città venga data a Mimmo Lucano, ex-sindaco di Riace attualmente sotto inchiesta, e non venga data a Guaidó che si sta battendo per il suo popolo ostaggio di una pericolosa dittatura che sta violando i più fondamentali diritti umani e che è inerme davanti a una preoccupante emergenza sanitaria. È questo il modo con cui il signor sindaco dimostra di aver a cuore, come ripete un giorno sì e l’altro pure, le persone che scappano dalla miseria?“.

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A Milano circa 2.000 stranieri beneficeranno del reddito di cittadinanza

Potrebbero essere circa 2000 le persone di origine straniera che beneficeranno del reddito di cittadinanza. È la stima comunicata dall’assessore alle Politiche sociali Pierfrancesco Majorino nella fase delle risposte alle interrogazioni della seduta odierna del Consiglio comunale. “Stiamo aspettando il decreto” che istituisce il reddito di cittadinanza – ha spiegato in Aula – “però possiamo immaginare che, nonostante l’applicazione del requisito dei 10 anni di residenza in Italia per accedervi, la proporzione tra italiani e stranieri rispetto al rei non si modificherà in ragione del fatto che gli stranieri che percepiranno il reddito di cittadinanza come quelli che percepiscono il rei sono da tempo nel nostro Paese. Immaginiamo che saranno circa 2000 cittadini stranieri quelli percepiranno il reddito cittadinanza in questa città. Per quello che riguarda invece le misure di sostegno al reddito erogate dal Comune, il 54% dei beneficiari (su un totale di 2938 nuclei) è di origine italiana“.

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Non si spengono le polemiche sulla cittadinanza a Lucano

Per tutto il pomeriggio di ieri si sono sussegite le polemiche  sul via libera, dato dal consiglio comunale di Milano all’ordine del giorno che invita il sindaco e la giunta a conferire la cittadinanza onoraria a Mimmo Lucano, sindaco di Riace è destinato a far nascere polemiche. La prima è già arrivata. Il primo a contestare la decisione è stato Alessandro De Chirico, vicecapogruppo di Forza Italia a Palazzo Marino “Senza nemmeno aspettare la sentenza con cui i giudici stabiliranno se Mimmo Lucano è o non è degno di diventare cittadino onorario di Milano, la sinistra che governa la città ha deciso di nominarlo tale da se – protesta De Chirico -. Nulla di cui sorprendersi, sono gli stessi che vorrebbero regolarizzare occupanti abusivi e moschee irregolari nel nome di una loro personalissima interpretazione della legge. Stretti parenti di quelli che hanno dedicato un’aula del Senato a uno che lanciava estintori contro i Carabinieri senza rassegnarsi al fatto che, – conclude De Chirico – negli ultimi anni, gli italiani le loro idee le hanno condannate ogni volta che sono entrati in una cabina elettorale“. Poi, sempre sullo stesso tema, è intervenuto Riccardo De Corato, assessore alla Sicurezza della Regione Lombardia: “Per il Comune di Milano un condannato per aver fatto soldi sfruttando l’immigrazione clandestina è un esempio da seguire e premiare“. “Il Collegio del Riesame di Catanzaro parla del Modello Riace, che la stessa definisce sistema Riace – spiega De Corato – come qualcosa di ideato quasi esclusivamente per permettere a Lucano di continuare la propria ascesa politica e mediatica. Denaro e potere, questi gli obiettivi di Lucano secondo il Riesame, che non nasconde l’uso clientelare, per fini elettorali, del sistema accoglienza. Dare la cittadinanza onoraria a Mimmo Lucano – conclude De Corato –  significa affermare che fare soldi grazie all’immigrazione clandestina è giusto, anzi va preso come esempio“. “Per il tribunale del Riesame il ‘sistema Riace e’ inverminato di illegalita” e il sindaco Domenico Lucano (accusato anche di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina) e’ ‘spregiudicato e afflitto da deliri di onnipotenza’, tanto che ‘non puo’ gestire la cosa pubblica’ perche’ ‘viola la legge con naturalezza allarmante’. Anche i presunti buoni sentimenti sono una farsa, a giudizio dei giudici, perche’ tutte le scelte di Lucano sono state finalizzate al tornaconto ‘politico-elettorale’ piu’ che alla solidarieta’ o all’integrazione degli immigrati. Secondo il Riesame, a Riace hanno sprecato soldi pubblici, violato la legge, speso quattrini destinati ai minori stranieri per organizzare pranzi con politici. Eppure, a Milano come a Roma, il centrosinistra vuole conferire la cittadinanza onoraria a Lucano. “Sono ovviamente molto soddisfatto. Mi pare una bella notizia, coerente con l’impostazione di questi anni. Mi auguro tra l’altro che si capisca che in questo non c’è tanto una voglia di rivalsa dal punto di vista politico verso il governo, ma l’indicazione di strade che possono servire davvero sul piano dell’inclusione dell’integrazione“, ha invece commentato l’assessore alle Politiche Sociali del Comune, Pierfrancesco Majorino cercando di stemperare i toni. “In questi anni – ha aggiunto Majorino – Milano  ha fatto scelte diverse da quelle di Riace. Noi abbiamo puntato su un’attenzione al governo del fenomeno dell’immigrazione. Però sono due modelli, quello degli Sprar e degli interventi gestiti sul terreno dell’accoglienza diffusa e quello di Riace, che possono essere uniti da un’unica filosofia: considerare i migranti come uomini e donne con cui sviluppare percorsi positivi” ha concluso Majorino, senza probabilmente convincere quelli che hanno parlato prima di lui.

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Cittadinanza a Mimmo Lucano, solo la sinistra la vuole

Via libera del Consiglio comunale di Milano all’ordine del giorno che invita il Sindaco e la giunta a conferire la cittadinanza onoraria a Mimmo Lucano, sindaco di Riace. Il documento, presentato da Basilio Rizzo della sinistra di Milano in Comune e sottoscritto anche dal Pd, è stato approvato con i soli voti della maggioranza e invita il sindaco e la giunta a disporre gli atti necessari alla concessione della cittadinanza onoraria a Domenico Lucano detto Mimmo. Il sindaco di Riace “ha dimostrato come le migrazioni se gestite nel modo corretto possano essere una risorsa per il rilancio e la rinascita delle comunità locali“, si legge nel documento che invita inoltre la giunta di Milano a “riaffermare la scelta di proseguire e ampliare anche nella nostra città l’impegno politico e amministrativo d’integrazione, in linea con gli obiettivi statutari della città di Milano all’insegna della sua tradizione di accoglienza e solidarietà“. Assolutamente Contrari Lega e Forza Italia. Il capogruppo del carroccio in Consiglio Comunale Alessandro Morelli ha infatti dichiarato, “Il modello Riace gli italiani non lo vogliono. E ve lo hanno detto con i voti“,  mentre il suo omologo di Forza Italia, Fabrizio De Pasquale, ha sottolineato: “Noi siamo per l’innocenza fino a prova contraria, ma qui invadiamo il campo della magistratura. L’amministrazione è sempre alla ricerca di personaggi simbolici da mettere nel Pantheon della sinistra“.

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