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Lombardia, City Angels: martedì 31 ottobre a Palazzo Pirelli la presentazione della nuova unità mobile

Martedì 31 ottobre alle ore 13 durante la pausa dei lavori di Consiglio regionale sul piazzale di Palazzo Pirelli che guarda verso piazza Duca D’Aosta sarà inaugurato il nuovo pullmino dei City Angels, il primo che opererà come unità mobile nella distribuzione dei generi di conforto e prima necessità ai senzatetto sul territorio regionale fuori dal Comune di Milano. Il nuovo mezzo è stato donato da Banca Valsabbina di Brescia, in collaborazione con il Lions Club di Cesano Maderno (MB): la scelta di Palazzo Pirelli come sede dell’inaugurazione è fortemente simbolica, trovandosi il palazzo dell’istituzione regionale proprio davanti alla Stazione Centrale di Milano dove i City Angels sono nati nel 1994. Nell’occasione sul piazzale si terrà una breve cerimonia con gli interventi del Presidente dei City Angels Mario Furlan, del Presidente del Consiglio regionale Federico Romani e del Presidente della Giunta Attilio Fontana: seguiranno la scopertura del mezzo con le foto e le interviste di rito.

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Abbonamento Atm gratis per i City Angels

Abbonamenti Atm gratis ai City Angels: il Comune di Milano spiega di aver deciso di proseguire con questa iniziativa anche nel 2022, “alla luce degli effetti positivi registrati in questi anni di presenza dei volontari dei City Angels sui mezzi pubblici e nelle stazioni metropolitane”. L’associazione, nata nel 1994 in una delle zone problematiche della città, la Stazione Centrale di Milano, ha continuato poi la propria attività portando soccorso ai più deboli, come i senzatetto e i migranti, e sviluppando iniziative per affrontare le forme di esclusione e marginalità sociale. Uno dei loro ambiti primari di intervento sono proprio le stazioni, le metropolitane e i mezzi pubblici che offrono riparo alle persone in difficoltà. “Il volontariato e l’associazionismo sono una grande risorsa per la nostra città – spiega l’assessora alla Mobilità Arianna Censi – e questo è indubbiamente un modo efficace per favorire la loro presenza sui mezzi pubblici. Da tempo il Comune di Milano sostiene l’attività dei City Angels per gli effetti benefici nella lotta all’emarginazione dei più deboli e nella logica di rafforzamento della sicurezza. In questo caso si tratta di fornire uno strumento che permetta loro di mettersi al servizio della società e portare avanti la loro missione”. ANSA

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Salvini-City Angels, Nuovademocrazia: “Non strumentalizzare il volontariato”

Salvini-City Angels, Nuovademocrazia: “Non strumentalizzare il volontariato”. Il segretario della Lega si è infatti attirato molte critiche per una consegna di pacchi natalizi con Daniela Iavarone. La madrina dei City Angels non aveva infatti avvertito il presidente Mario Furlan che si è irritato per il coinvolgimento della sua associazione. Una delle voci critiche viene da Movimento di pensiero La Nuova Democrazia.it: “Matteo Salvini, a quel che pare, ha utilizzato l’Associazione City Angels per simulare il suo afflato umanitario, consegnando pacchi regalo ad anziani non abbienti”. “E’ ben evidente agli occhi di molti la mancanza in tale gesto della buonafede.  E’ ben evidente che si tratti di un gesto tipico di un politico mestierante, che umilia l’impegno solidale, in quanto è conosciuto lo scarso amore di Salvini per le persone bisognose di solidarietà. Non si deve strumentalizzate l’impegno umanitario al fine di trarne unicamente il beneficio del consenso politico. Certo, tutti possono fare volontariato, anche Salvini. Faccio fatica, tuttavia, a pensare che il  gesto compiuto da Salvini sia stato sorretto dal senso di una reale solidarietà per i bisognosi, che nasce dal cuore e non certo da disegni di natura politica. E’ ben nota, difatti, l’avversione, più volte manifestata da Salvini, per coloro che chiedono accoglienza provenendo da lontane terre devastate dalla povertà”.

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Mario Furlan: Salvini con volontaria all’insaputa dei City Angels

L’iniziativa di Matteo Salvini di consegnare pacchi dono agli anziani insieme alla madrina dei City Angels Daniela Javarone, poi rilanciata dal Senatore sui propri canali social, a quanto pare non era stata concordata con i vertici dell’associazione e ha causato una dura reazione del Presidente dell’Associazione Mario Furlan. Furlan ha infatti pubblicato un video sulla pagina Facebook dei City Angels in cui spiega: “Ho scoperto come voi  che la nostra madrina Daniela Javarone è andata con Matteo Salvini a portare i pacchi dono agli anziani soli. Daniela è nostra madrina dal 2004 e da allora, ogni Natale, fa una cosa molto bella, porta questi pacchi dono a 120 anziani soli. Ci chiede di mettere a disposizione un nostro furgone e un nostro angelo che lo guidi”. “Quest’anno – ha quindi precisato – non sapevo che ci sarebbe stato con lei il senatore Salvini. Quando l’ho saputo, non ho avuto piacere e anzi, mi sono girate le balle perché è stata una cosa fatta a mia, a nostra completa insaputa. Spero di essere stato chiaro su questo”. Un’occasione troppo ghiotta di attaccare Salvini, perché l’ex Assessore Pierfrancesco Majorino se la facesse sfuggire. “Sono giornate nelle quali in tanti facciamo gesti grandi e piccoli a sostegno dei senzatetto e di chi ha meno“, ha infatti scritto l’Europarlamentare del PD sulla sua bacheca Facebook, aggiungendo”, “Ognuno ha il suo modo e stile e non mi permetto di giudicare nessuno, mi auguro solo che non ci si ricordi del tema del sociale semplicemente uno o due giorni all’anno”. “Poi, ecco che arriva il discorso a parte – ha quindi concluso – Perchè c’è lui, il Capitone, che riesce a creare un mezzo casino persino oggi. Che vergogna“. Paradossale che sotto il post di Majorino molti commentatori sostengano che i City Angels sono vicini al centrodestra, mentre sotto il video di Furlan molti lo accusino di avere reagito in questo modo perché vicino al centrosinistra.

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Lasciate una casa ai City Angels

Lasciate una casa ai City Angels. La notizia data con il consueto aplomb da Mario Furlan ha lasciato di stucco chiunque abbia avuto a che fare con la benemerita associazione di volontariato in questi anni. Dal lavoro di Furlan e dei suoi associati è nata una realtà con la forza di aiutare migliaia di persone, soprattutto i più fragili della società: l’oasi del clochard in via Lombroso aveva avuto il merito di creare una zona in cui anche chi è rimasto senza niente aveva la possibilità di trovare un pasto caldo, cure mediche di primo livello e un posto per dormire. Un luogo di cui la città poteva andare fiera, perché opposto e complementare alle sfavillanti torri per ricchi che si stanno alzando ovunque. Senza l’oasi del clochard, Milano non sarà più la città simbolo dell’accoglienza.  Curarsi degli ultimi deve essere tra le priorità dell’Amministrazione, perché dei primi già si occupano in tanti. Sarebbe invece il caso che nei milioni di metri quadrati che si stanno rifacendo in città si trovassero i cinquemila metri quadrati necessari a ricreare l’oasi. Nessuno, nemmeno Mario Furlan, ha detto che debba per forza rimanere in via Lombroso, ma c’è mezza città da rifare. E parliamo di una funzione di alto interesse sociale, lo sottolineiamo per gli immobiliaristi. I City Angels aveva riqualificato la zona di via Lombroso a proprie spese, un investimento di quasi centomila euro per ridare alla città un pezzo caduto nel degrado a causa dell’abbandono da parte dell’Amministrazione e di un insediamento abusivo di nomadi. Eppure tutte queste questioni sono passate quasi sotto silenzio, forse perché nonostante le centinaia persone schierate per dare un contributo alla società, i City Angels hanno sempre tenuto un profilo basso. Furlan e i suoi hanno sempre battuto i marciapiedi, ma quasi sottovoce, con una delicatezza sconosciuta ad altre realtà dell’accoglienza. Una forma di rispetto della società a cui davano un aiuto senza chiedere niente in cambio se non la possibilità di mettersi a servizio della collettività. Come può dunque Milano perdere una realtà così senza fare niente? Ci sono stabili occupati da personaggi che non hanno dato nulla alla città se non locali commerciali abusivi che hanno la protezione dell’Amministrazione, finanziamenti dati in maniera quantomeno discutibile ad associazioni il cui contributo alla società è sconosciuto ai più, per non parlare dei tanti bandi sul nulla. E’ mai possibile che il sindaco Giuseppe Sala abbia troppo da fare per trovare uno spazio per un’associazione benemerita come i City Angels? Le Olimpiadi sono fra sette anni, c’è il tempo di cercare un’altra sistemazione per l’oasi del clochard. Nessuno pretende di metterla in via San Marco, ma ci sono tanti posti in cui si potrebbe trovare quello spazio con luce, gas e servizi essenziali. I City Angels non chiedono tanto, danno tanto. Lasciate una casa ai City Angels.

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