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Commemorazione di Sergio Ramelli, lievi scontri e saluto finale

Fra i primi a presentarsi in Piazzale Susa al concentramento per la commemorazione annunciata i giorni scorsi dalle forze di edestra per Sergio Ramelli, Gianluca Iannone di CasaPound, i parlamentare di FdI Marco Osnato e Carlo Fidanza, il Consigliere Regionale e Comunale della Lega Massimiano Bastoni e Roberta Capotosti, ex consigliera provinciale di Alleanza Nazionale che a nome del comitato organizzatore ha dichiarato “Faremo il corteo abbiamo presentato richiesta. Andiamo avanti con la volontà di ricordare Sergio Ramelli in modo pacifico.” precisando “Qui non siamo in ogni caso come sigle di partito“. Dopo essersi radunati alcuni manifestanti si sono quindi spostati dalla piazza in corteo verso piazzale Romagna, ma sono stati fermati dopo pochi metri da alcune cariche di allegerimento delle Forze dell’Ordine. Dopo l’azione della Polizia, i militanti di destra hanno chiesto l’intervento di un’ambulanza per un uomo rimasto a terra, vigile, non si sa per un malore o perché ferito durante la carica. In attesa che arrivasse l’ambulanza, alcuni agenti della polizia hanno borse del ghiaccio. Mentre il ferito veniva soccorso dai sanitari che lo hanno poi  portato in ospedale, la Polizia ha disposto un cordone di sicurezza tra viale Romagna e piazza Ferravilla, bloccando gli altri accessi con diverse camionette. La situazione si è in seguito sbloccata e i manifestanti si sono mossi in corteo, preceduti da uno striscione con scritto “Nel loro nome“, verso l’abitazione dove viveva Sergio Ramelli, percorrendo via beato Angelico sul marciapiede a destra della carreggiata, come da indicazioni ricevute dalla Polizia. Raggiunto via Paladini, senza si verificassero  ulteriori tensioni, i manifestanti hanno deposto una corona per ricordare il caduto, mentre veniva chiamato il “Camerata Ramelli presente“, urlato all’unisono da tutti i presenti mentre in molti facevano il saluto romano.  I partecipanti si sono quindi dispersi e la manifestazione si è conclusa.

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Commemorazione per Sergio Ramelli, presenti Sala e altri esponenti politici

“E’ stata una pagina triste, sbagliata e condannabile della nostra storia, quindi è giusto che io sia qua. Io non posso che associarmi alla decisione del prefetto, a cui sta la decisione rispetto all’ordine pubblico. Mi posso trovare anche io ad essere non allineato con le decisioni di prefettura e questura, ma diverso è non rispettarle. Sono preoccupato e nessuno deve alzare la tensione, non è questo il momento, da una parte e dall’altra“: così il sindaco Giuseppe Sala arrivando alla commemorazione per Sergio Ramelli ai giardini a lui intitolati in via Pinturicchio, in merito anche al corteo annunciato dalla forze di estrema destra. “Il nostro è un Paese che ha tanti problemi, da cui si viene fuori con collaborazione, senza negare le responsabilità – ha proseguito Sala – . Certo che sono preoccupato da atteggiamenti del genere, da una parte e dall’altra, che non appartengono a Milano, e soprattutto alla Milano di questo periodo“. Sala ha quindi ribadito: “noi politici abbiamo questa responsabilità: riportare il dialogo alle regole del civile dibattito ed evitare di far sì che sfocino in atti vandalici e in oltraggi alla memoria, anche rispetto a quello che è successo oggi con Ramelli“. Duranate la breve cerimonia è stata deposta una corona di fiori da parte del Comune vicino al ceppp che ricorda Ramelli, militante del Fronte della Gioventù, ucciso in un agguato nel 1975. Alla commemorazione erano presenti tra gli altri anche Ignazio La Russa, Riccardo De Corato, Paola Frassinetti, la presidente del Municipio 3 Caterina Antola, la segretaria metropolitana del PD Silvia Reggiani e il capogruppo PD in Consiglio comunale, Filippo Barberis.

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