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Mercati scoperti, Anva: “Solo a Milano Covid tax agli ambulanti”

Mercati scoperti, Anva: “Solo a Milano Covid tax agli ambulanti”. Lo sfogo arriva dopo che le lunghe polemiche delle scorse settimane di cui l’Osservatore ha dato notizia si sono risolte col via libera alla riapertura dei mercati scoperti, ma limitati alle bancarelle alimentari. Il Comune però ha lasciato soli gli ambulanti a differenza di altre Amministrazioni municipali, una decisione che ha deluso nuovamente la categoria che sta cercando di uscire dalla crisi economica causata dal Covid19: “Siamo contrari al metodo che è stato applicato per la riapertura dei mercati, si tratta di una sorta di ‘Covid Tax’ milanese perché in tutta Italia non c’è un solo comune che faccia pagare una quota pro capite per venire incontro a determinati costi”. Cosi Franco Sacco, presidente di ANVA-Confesercenti Milano, in merito alle spese che gli ambulanti devono sostenere per la sicurezza nei mercati milanesi come il Covid manager che gestisce le aree di vendita, i controllori agli ingressi e alle uscite e le delimitazioni del plateatico di vendita. Sacco ha partecipato in via Osoppo alla prima giornata di riavvio dei mercati cittadini. “E’ il D-day dopo due lunghi mesi di stop per queste imprese che sono tutte a condizione famigliare ed erano in estrema sofferenza. Oggi si riparte con gli alimentari ma la ‘croce’ che rimane – ha spiegato Sacco – è per i colleghi dei banchi di altri generi di vendita: stiamo aspettando il 18 maggio e speriamo di avere delle indicazioni chiare perché i recinti come quello che vedete oggi in via Osoppo non sono adatti per i mercati. I mercati devono essere aperti: chi amministra si deve far consigliare dalle associazioni categoria”. La situazione diventa sempre più complicata per il sindaco Giuseppe Sala, soprattutto perché sogna di essere confermato alla guida di Palazzo Marino, ma in questi cinquanta giorni ha perso molti degli appoggi di cui godeva.

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Ecco Storetelling…imprese da raccontare

Ecco Storetelling…imprese da raccontare. Si terrà a Milano, il prossimo 11 Novembre, il convegno annuale di Botteghe Storiche di Lombardia – Confesercenti:Storetelling… imprese da raccontare, evento diretto a riportare l’attenzione delle istituzioni e dell’opinione pubblica sull’importanza di tutelare e promuovere l’eccezionale patrimonio economico e culturale costituito dall’ultra-quarantennale rete dei negozi di vicinato della nostra regione. L’iniziativa, che si svolgerà presso lo Spazio Copernico S32 di Via Sassetti, sarà impreziosita dalla prima edizione del premio Storetelling, di cui saranno insignite oltre 40 botteghe storiche del commercio, della somministrazione e dell’artigianato che si sono contraddistinte per la capacità di “raccontarsi” attraverso i decenni. Imprese che affondano le proprie radici nel passato, ma che dimostrano una straordinaria capacità di perpetuarsi nel tempo tenendo lo sguardo rivolto al futuro. Storetelling… imprese da raccontare, sarà anche un momento per riflettere più in generale sul tema dei negozi storici, oltre che con i “padroni di casa” Luigi Ragno e Gianni Rebecchi – rispettivamente Presidenti dell’Associazione Botteghe Storiche e di Confesercenti regionale Lombardia – con importanti ospiti come l’Assessore allo Sviluppo economico di Regione Lombardia, Alessandro Mattinzoli, il General Manager di Starbucks Italia, Giampaolo Grossi e la Presidente di Confesercenti nazionale Patrizia de Luise, che trarrà le conclusioni del dibattito moderato dal Direttore di Confesercenti Lombardia, Alessio Merigo. Una riflessione che non guarderà in chiave nostalgica al passato, ma che punterà a valorizzare la tradizione commerciale delle botteghe storiche come fattore di competitività, anche confrontandosi con la eccezionale storia imprenditoriale di Starbucks: catena numero uno del caffè internazionale nata e cresciuta proprio puntando a riproporre sul mercato statunitense il “rito” del caffè milanese. L’Associazione Botteghe Storiche di Lombardia, nata su impulso della Confesercenti regionale lombarda, ha l’obiettivo di tutelare il valore storico, culturale e sociale rappresentato dalle attività economiche delle nostre città, che contribuiscono a definire l’identità e l’attrattività di un luogo. L’Associazione ha promosso l’adozione di misure di tutela e rilancio delle attività storiche poi confluite nella prima Legge regionale per la valorizzazione delle attività storiche della Lombardia, che proprio in questi mesi è in corso di attuazione grazie all’annuncio del nuovo bando regionale imprese storiche verso il futuro, che sarà più ampiamente presentato nel corso dell’evento proprio dall’assessore Mattinzoli, estensore del provvedimento.

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