Crescenzago

Arrestati membri della gang di Crescenzago

Ieri 23 marzo a Milano, la Polizia di Stato ha eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti di due cittadini italiani di 15 e 17 anni. Il 17enne, privo di precedenti penali, è ritenuto responsabile di 3 rapine, di cui due in concorso col 15enne, del danneggiamento di un bus ATM e di resistenza a pubblico ufficiale; al 15enne, già gravato da precedenti, invece, sono state addebitate 3 rapine. Le indagini dei poliziotti del Commissariato di Villa San Giovanni, hanno avuto origine da una rapina commessa il 10 gennaio 2021, in via Palmanova, ai danni di tre ragazzi. In quell’occasione, i due destinatari della misura cautelare, con metodi violenti, hanno sottratto alle vittime una cassa bluetooth e un paio di cuffiette. La volante, giunta sul posto, aveva identificato e indagato in stato di libertà il 15enne. Lo stesso giorno, dopo circa un’ora, e a distanza di pochi metri dal precedente episodio, è stato effettuato un intervento della Polizia di Stato per una rapina con lo stesso modus operandi ai danni di altri due ragazzi: gli agenti del Commissariato Villa San Giovanni sono riusciti a ricostruire anche questo episodio, individuando il 15enne come autore della rapina di 3 telefoni cellulari e un paio d’occhiali. L’attività investigativa dei poliziotti ha, inoltre, permesso di ricostruire l’evento del 27 luglio 2020 a bordo della linea bus 86, quando un gruppo di ragazzi, saliti a bordo senza mascherina anti-Covid, aveva provocato l’intervento dell’autista che li aveva invitati a rispettare la misura di sicurezza sanitaria. I ragazzi, per tutta risposta, lo avevano minacciato e il 17enne aveva sferrato un pugno allo specchietto del mezzo, danneggiandolo. Sempre al 17enne, le indagini hanno attribuito la responsabilità di un’aggressione nei confronti di un 46enne cittadino peruviano lo scorso 26 gennaio a bordo della linea ATM numero 53. Il ragazzo, accompagnato e sostenuto da un gruppo di circa 10 coetanei, cominciò a provocare l’uomo fino a generare un diverbio, sfociato in un pestaggio contro il 46enne, le cui lesioni furono giudicate guaribili in 10 giorni. L’attribuzione dei reati è stata resa possibile dalle denunce delle vittime, dagli accertamenti effettuati dai poliziotti su profili social dei ragazzi e sulle immagini di videosorveglianza a bordo dei mezzi pubblici: gli agenti del Commissariato Villa San Giovanni hanno accertato che gli eventi criminosi sono stati consumati tutti in presenza di gruppi di circa 10 persone che fungevano da supporto ai due minorenni sottoposti a custodia cautelare in carcere.

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A Crescenzago lo Stato entra in azione pure di notte

A Crescenzago lo Stato entra in azione pure di notte. I cittadini della zona hanno segnalato in gran numero la presenza di una vasta operazione notturna nella zona degli orti e della colonia felina diventata famosa per i continui incendi. Una serie di fiammate che a quanto pare erano in parte colpa dei primi, in parte dei curatori della seconda. Sono entrambi abusivi e questo dimostra come persino gli orti dovrebbero essere regolamentati perché la prepotenza dell’abusivismo è da sempre fonte di altra violenza. Ma dopo gli ultimi episodi, compresi i sei giorni di follia in zona, a Crescenzago lo Stato entra in azione pure di notte. Ed è una buona notizia, perché non c’è nulla da fare se non affrontare il problema che si è creato. E tentare di risolverlo. Tanto le periferie alla politica interessano solo in periodo elettorale, poi se ne dimentica perché tanto lì vivono i poveri. Dunque non è il caso di parlarne troppo. Ai cittadini allora resta solo lo Stato che invece è in servizio 24 su 24, 7 giorni su 7. L’ultima risorsa per evitare che alcune zone diventino zone franche. E che succedano cose gravi perché è solo un caso fortunato se questa guerra del fuoco non ha toccato il benzinaio adiacente. Per fortuna però ora a Crescenzago lo Stato entra in azione pure di notte.

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Sei giorni di follia a Crescenzago

Lo si era già detto altrove, ma le baby gang di Crescenzago (i ragazzi che si danno appuntamento alle Popo di Cre, le case popolari di Crescenzago nello slang) non erano un fenomeno destinato a sparire magicamente. E così, mentre eravamo tutti concentrati a capire chi potesse avercela con i gatti del gattile bruciato, o con le verdure nell’orto della baracca arsa o chi stesse invocando Baron Samedi con i sacrifici rituali di pesce e frutta, loro sono tornati. E stavolta non avevano affatto intenzione di scherzare. All’inasprirsi della situazione del Covid, la rabbia, la noia, la sottile disperazione che sta diventando il marchio di questa generazione sono esplose. Sabato un gruppo di minorenni, riferiscono testimoni oculari, ha preso un’auto Enjoy, ha guidato in maniera spericolata per via Palmanova e via Rizzoli, terminando la bravata contro una rete di recinzione vicino la metropolitana. Poteva andare peggio. Poteva andare molto peggio. Domenica e lunedì sono stati i giorni degli scippi. Le scavallate. Domenica, alle 18, è il turno di uno sfortunato ragazzo, a cui viene sottratto il cellulare. Dopo aver raggiunto alcuni buoni Samaritani nel cortile dei civici 13-45 lo sfortunato è riuscito a chiamare la polizia. La quale, recatasi a colpo sicuro alla metro di Crescenzago, ha rintracciato il telefonino e l’ha restituito al legittimo proprietario. Vista l’età dei coinvolti non sono state eseguite misure cautelari, come ci viene riferito da chi era là. Non altrettanto bene sarebbe finito uno scippo avvenuto lunedì sera. Martedì riposo. O forse pianificazione, perché lo strano silenzio che copriva gli alberi e l’arena delle case popolari era rotto digitalmente su Instagram da una fitta corrispondenza, ispirata da un aspirante artista digitale. In particolare, il gruppo di ragazzini avrebbe deciso di ripetere mercoledì pomeriggio la bravata di quindici giorni fa in via Adriano, con passamontagna e scacciacani. Obiettivo: terrorizzare i residenti. Mercoledì, però, quando la performance stava per iniziare, l’inesperienza è stata fatale ai minorenni. Che sono incappati in una retata della polizia. L’operazione però non è andata come programmato dalle forze dell’ordine, con un membro in borghese aggredito e gettato a terra dal braccio destro del capobanda. A quel punto, la questione è divenuta seria. I presenti sono stati divisi, fatti allineare, identificati e perquisiti. I responsabili del crimine, tutti o quasi Italiani, sono stati fermati e portati in centrale per le dovute procedure. Agli altri è stata impartita una solenne paternale. Di quelle che in questi tempi forse non vengono più distribuite con la generosità di un tempo. video-cimiano Giovedì mattina si è passati ad un controllo capillare di tutta la zona. Risultano essere state attenzionate anche le cantine ai civici 77 e successivi. L’operazione, condotta da agenti in borghese, è stata accolta con gioia dai cittadini. Quasi tutti i cittadini, almeno. È da capire come la rinnovata presenza delle forze dell’ordine sul territorio interagirà con quel tessuto ricco di varia e sofferente umanità sul lungo periodo. Fuori di poesia, come già detto, qui esiste un mondo parallelo che non ama i riflettori. E questi ragazzi hanno la pessima abitudine di portare tanta, troppa attenzione. Gli effetti delle operazioni di polizia di sicuro non sono istantanei. Nella serata di giovedì è andata in scena la follia. Verso le 20 un ragazzo che tornava a casa è stato circondato, aggredito, gettato a terra e ha subito un tentativo di rapina da sei ragazzi con i cappucci delle felpe sugli occhi. Si è evitato il peggio solo perché tre coraggiosi residenti sono intervenuti in soccorso. Poche ore dopo è andato a fuoco un altro manufatto vicino al benzinaio. Sempre più vicino al benzinaio, occorre dire. La situazione, ovviamente, non può che peggiorare in assenza di interventi definitivi. Quello che resta da capire è se gli interventi definitivi si possano davvero attuare.

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Sacrifici rituali a Crescenzago, cresce la paura

Come potete vedere nel video allegato, qualcuno, la scorsa notte, si è trovato per una forma poco familiare da queste parti di preghiera. Tanto per cominciare, includeva sacrifici rituali sotto la luna. A farne le spese un pesce e della frutta, ripuliti rapidamente. Lo riferiscono alcuni cittadini, ovviamente preoccupati: “Non è la prima volta accade. La scorsa volta ho trovato una povera gallina decapitata, della frutta, dei resti di alcol. Io non so cosa o chi invochino, non me ne intendo. Però che delle persone, al buio, con delle candele sacrifichino animali da cortile a mezzanotte è sicuramente inquietante.” La vicinanza di un luogo di ritrovo di Sudamericani può far pensare ad una forma di devozione popolare che mischia elementi antichi e moderni. Non è ovviamente possibile indicare dai pochi elementi ritrovati se si tratti di Santeria o Macumba, Condomblè o Voodoo. Di sicuro non ci sono nemmeno elementi per pensare a qualcosa di più oscuro. Insomma, i sacrifici rituali di Crescenzago non apriranno alcuna porta ctonia. La polizia è già stata chiamata più volte e sicuramente la vicenda è monitorata. Di certo non sarebbe opportuno che questi sacrifici rituali venissero ignorati. Crescenzago, dopo le baby gang e gli incendi a catena, non può essere considerato un lembo di terra di nessuno. E dare segnali di questo genere è sempre pericoloso. E allora, se la libertà religiosa va sempre rispettata, anche la pacifica coabitazione con persone che guardano con legittimo orrore ai sacrifici animali va tutelata. Non servono altre leggi, ne abbiamo che bastano. Ci vogliono può controlli e soprattutto serve la volontà efficacia di risolvere i problemi. Insomma, ognuno preghi chi vuole e come vuole. Ma non dove vuole. Bisogna infatti tutelare, qualche volta, anche la maggioranza silenziosa oltre che le minoranze più vocali.

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Forza Italia segnala il degrado a Crescenzago

Forza Italia segnala il degrado a Crescenzago. Ecco la sengalazion inoltrata alle autorità cittadine da Marco Cagnolati: “Come da foto allegate segnalo la presenza di parecchie auto e furgoni targati est Europa – Ucraina – presenti tutti i giorni della settimana da giovedì a sabato (la scorsa settimana ne sono stati contati almeno sei) adibiti al trasporto presumibilmente abusivo di pacchi e merci di dubbia provenienza (probabilmente senza alcun controllo). Devo inoltre segnalare che gli autisti di questi mezzi bivaccano sui loro mezzi lasciando per strada e nei cestini residui di cibo, cartoni della pizza etc… causando ulteriore degrado. Inoltre tutte queste persone che gravitano intorno a questo mercato, sono regolarmente prive di mascherina pur provenendo presumibilmente da paesi che non risulterebbero immuni dalla pandemia in corso. Spero che quanto inviato sia sufficiente a far attivare un controllo sistematico teso a far cessare quanto documentato. Chiedo si intervenga e di esserne relazionato”.

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Uomo muore suicida sotto un convoglio della M2

Questa mattina poco prima delle 10.30 una persona si è gettata sotto un treno della linea 2 della metropolitana alla stazione di Crescenzago. Sul posto vigili del fuoco, personale del 118 e polizia. La circolazione è stata sospesa tra Gobba e Udine e sono stati predisposti bus sostitutivi per collegare le stazioni della tratta sospesa, mentre i treni hanno continuano a viaggiare sul resto della linea. L’uomo, un trentunenne, che si è buttato sotto il treno ha riportato lesioni gravissime che ne hanno causato il decesso sul posto. Dalla visione dei filmati delle telecamere, la polizia ha appurato che si tratta di un suicidio.

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