droga

Arrestato Matranga, il broker della droga

Invece di celibe, sulla carta d’identità c’era scritto nubile. E’ stato questo dettaglio a incastrare Pietro Matranga, pregiudicato di 67 anni molto noto per il suo passato da trafficante di droga, arrestato a per il possesso di un documento falso. Matranga è considerato dagli investigatori uno dei maggiori broker di stupefacenti del nord Italia, coinvolto assieme al fratello Gioacchino in importanti operazioni antidroga. Dal 2016 e’ sottoposto alla sorveglianza speciale e ha l’obbligo di restare a casa della compagna dalle 22 alle 6. Ieri gli agenti si sono presentati a casa per un controllo di routine, lui ha presentato la carta d’identità perfetta in ogni sua parte, tranne che nella dicitura femminile del suo status. Una volta portato in questura e’ stato accertato che il comune di San Giuliano Milanese aveva rilasciato davvero una carta d’identità per lui, ma non di quel tipo, e soprattutto non valida per l’espatrio come quella falsa. Successivamente e’ stata eseguita una perquisizione in casa durante la quale sono stati trovati 120 grammi di hashish.

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Quarto Oggiaro, 19 condannati per armi e droga

Armi e droga: diciannove condanne fino a 12 anni di carcere sono state inflitte con rito abbreviato dal gup di Milano Stefania Pepe, nel processo con al centro un’organizzazione radicata a Quarto Oggiaro, che gestiva un vasto traffico di cocaina e hashish con legami con la Spagna. Un traffico che aveva la sua base in una carrozzeria a Bollate (Milano) trasformata, a detta degli inquirenti, in un ‘bunker’ con tanto di “apparato di videosorveglianza” e con all’interno anche “un poligono di tiro per il collaudo delle armi“. In particolare, a 12 anni di carcere è stato condannato Luciano Beccalli, milanese di 52 anni e uno dei 24 arrestati nel blitz ribattezzato ‘fumo&piombo’ della Gdf di Pavia dello scorso marzo, nell’ambito dell’inchiesta coordinata dal pm Maurizio Ascione. Tra i condannati, alcuni dei quali accusati anche di detenzione di armi da guerra, figura Marco Ieno, milanese di 39 anni e a cui sono stati inflitti 11 anni e 10 mesi di carcere. Due imputati, invece, sono stati assolti.

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Boschetto della droga, sopralluogo dei consiglieri Comunali

Si è svolto questa mattina il sopralluogo nel ‘boschetto della droga’ di Rogoredo della commissione consiliare Sicurezza e Coesione Sociale alla presenza del vicesindaco e Assessore alla Sicurezza, Anna Scavuzzo, e il comandante della Polizia Locale, Marco Ciacci. Ai consiglieri comunali, del Municipio 4 e ai cittadini sono stati illustrati gli interventi svolti nell’ultimo anno dai volontari di Italia Nostra, l’associazione a cui il comune ha affidato la riqualificazione del verde dell’area. “Proseguiamo con le attività di repressione della Forza pubblica e di recupero – ha detto il vicesindaco Anna Scavuzzo rispondendo alle domande dei consiglieri – ma siamo arrivati al punto che serve un intervento socio-sanitario massiccio da parte degli operatori che si occupano della lotta alla dipendenza“. Alessandro De Chirico, Capogruppo di Forza Italia in Consiglio Comunale, ha commentato, quella che ha definita una “scampagnata“, sottolineando che al sopralluogo “spiccava l’assenza dei servizi sociali“. Assenza sottolineata anche da Italia Nostra che ha in carico l’area, che ritiene insufficiente la presenza bisettimanale degli assistenti sociali per combattere la piaga dello spaccio di droga. “Va individuato, con Grandi Stazioni o ATM, un locale all’interno della stazione di Rogoredo dove aprire un presidio territoriale gestito da un’associazione specifica che possa interfacciarsi con i tossicodipendenti“, suggerisce il forzista, proseguendo “Nella prima fase transitoria serve un presidio fisso dei militari. Successivamente bisogna fare come vent’anni fa fu fatto al Parco delle Cave: far insediare nel Parco delle associazioni che possano creare attività continue per i quartieri del Sud-Est Milano. Inoltre, approfittando dell’approvazione del nuovo PGT, vanno pensate nuove funzioni per il Parco e per l’adiacente area di Porto di Mare“.  Per poi concludere paventando la necessità di “creare delle attività che facciano vivere quei quartieri 7 giorni su 7, 365 giorni all’anno“.  Perché “La droga si sconfigge se c’è la volontà politica, non cambiando i nomi a luoghi dove in troppi giovani hanno perso la vita“. Istituzionale l’intervento del Presidente del Municipio 4, Paolo Guido Bassi secondo che condivide 2il richiamo dell’assessore Scavuzzo circa l’esigenza di un intervento di tipo socio-sanitario sull’area del cosiddetto ‘boschetto della droga2, ma invita a non limitarlo alla “mera riduzione del danno, come è stato fino ad oggi“. Bassi sottolinea “Non vogliamo che la gente si droghi in maniera più pulita’, ma che non lo faccia affatto“. “Come Municipio”, prosegue  “abbiamo già avanzato un’interlocuzione con l’ASST Fatebenefratelli-Sacco, competente per territorio, e con diverse comunità di recupero, fra cui quelle di Don Chino, di Farneti, di Simone Feder“. L’obiettivo dell’esponente del carroccio restituire l’area alla città, non quello di permettere si radichi la presenza dei “tossici”.Per questo auspica Bassi “è necessario che accanto a questo intento, marcino paralleli tutti gli altri ‘asset’ di rigenerazione della zona. E faccio riferimento tanto alla sicurezza e repressione degli illeciti, quanto agli interventi per portare sull’area attività sane“. Il Presidente del Municipio conclude “mi ha fatto piacere sapere che sull’area di Porto di Mare, arriveranno delle attività del Corpo degli Alpini, in occasione del prossimo raduno a Milano. È una soluzione che avevo caldeggiato già mesi fa, proponendola alla direzione Municipi in vista del grande evento del prossimo anno. Sono contento che si sia andati in questa direzione e confermo l’interesse e la disponibilità a collaborare con l’organizzazione e dare supporto a quanto servirà alle nostre gloriose penne nere“.

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Nuovo protocollo contro droga e bullismo nelle scuole

Il Sindaco Sala, ha presentato il protocollo per sostenere i Presidi nella lotta a droga e bullismo nelle scuole: “il Protocollo che presentiamo oggi non è un punto di partenza, ma un punto di consolidamento“, precisando che quello di oggi sarà un evoluzione protocollo redatto nel 2016 contro spaccio e cyberbullismo “facciamo un passo avanti dal punto di vista operativo, andando incontro a chi lavora nelle scuole a ha la responsabilità. Infatti, fino a ieri un preside che notava fenomeni del genere nel suo istituto, chiamava il 118, che attivava l’attività di polizia. Da domani, grazie al contributo del Comune, quando chiamerà verranno attivati anche la Polizia Locale e una rete di assistenza, prevenzione e consulenza”. Il primo cittadino, pur ammettendo che “il problema c’è” ha evitato di drammatizzare concludendo “anche se i numeri non sono drammatici, sono comunque preoccupanti”. “Il Protocollo – ha spiegato infatti Francesco Garsia, Prefetto vicario di Milano – nasce da esigenze delle scuole. Esigenze davvero fortemente avvertite e condivise anche nell’ambito delle forze di polizia, che svolgono sul tema progetti importanti, come le campagne di sensibilizzazione nelle scuole“. Ad affiancarle a Milano adesso ci sarà anche la polizia locale. “L’obiettivo – ha spiegato il vicesindaco e Assessore alla Sicurezza del Comune di Milano Anna Scavuzzo – è garantire interventi per la metà dei giorni di scuola: quindi circa un centinaio l’anno. Concorderemo con la narcotici, che ha la visione d’insieme, calendario e zone di intervento. Alcune azioni saranno congiunte, altre no”. “Lavoreremo – ha precisato la vicesindaco – a livello di quartiere e non di singola scuola, per non bollare alcun istituto. Il quartiere verrà attenzionato soprattutto negli orari di entrata e di uscita“. Per farlo il Comune ha deciso di aumentare le proprie unità cinofile: all’inizio dell’anno prossimo i cani saliranno a 10, dai 6 attuali.

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Vertice in Prefettura, Salvini: lotta alla droga e controlli sui treni, riaprirà il CPR di via Corelli

“Ho raccolto gli spunti degli enti locali e su due temi mi sento d’impegnare il ministero: il contrasto allo spaccio di droga e la sicurezza dei treni“. Lo ha dichiarato il Ministro Matteo Salvini al termine della riunione del Comitato Provinciale dell’Ordine e Sicurezza, di questa mattina. “Il sindaco Sala ha presentato le criticità dello spaccio di droga, ovvero un preoccupante aumento di eroina e cocaina, che a un prezzo ridotto, hanno abbassato l’età media di consumo – ha dichiarato Salvini – Ho approvato un’iniziativa per le scuole sicure per un’opera di controllo e prevenzione, perché serve un intervento massiccio e risolutivo per il bosco della droga di Rogoredo, per restituirlo alla sua funzione originaria di parco“. Per quanto riguarda la sicurezza sui treni, il ministro ha aggiunto: “Se la Regione Lombardia mi rilascia un orario, i luoghi partenza e la destinazione delle tre o quattro linee più pericolose, organizzeremo pattuglie“. Il Ministro è quindi passato al tema immigrazione: “Sono in corso i lavori per la riapertura del centro di accoglienza di via Corelli, che vorremmo concludere entro fine anno, mentre altri 5 Cpr sono in costruzione in tutta italia. Contiamo di triplicare i posti nei centri per le espulsioni – concludendo – Per quanto riguarda l’allocazione di quelli che sono in via Corelli, potranno essere sistemati in luoghi già esistenti“. Salvini ha anche annunciato un piano straordinario per assumere nuovi agenti  in tutta Italia “uno sforzo da 400 milioni di euro” che alla città di Milano porterà “all’assunzione di 156 nuovi caposquadra sui 156 che servivano“. Infine il Ministro si è accomiatato dal Prefetto uscente Luciana Lamorgese facendole i complimenti per il lavoro svolto: “Grazie a Lamorgese per il buon terreno di lavoro che lascerà dopo di lei: si può sempre migliorare, ma il calo dei reati dell 8.7 per cento è un ottimo segnale“.

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