elisabetta carattoni

Maxi operazione anti occupazioni abusive nel quartiere Calvairate

Maxi operazione anti occupazioni abusive nel quartiere Calvairate. A dare l’annuncio sui social il Comitato di quartiere: “Questa mattina, l’Arma dei Carabinieri e Aler sono impegnati nello sgombero di diversi alloggi occupati abusivamente durante il lockdown. Questo é il primo importante passo verso il ripristino della legalità, ringraziamo le Forze dell’Ordine e i lavoratori Aler. Come abbiamo sempre detto, noi non molliamo e non molleremo finché il quartiere non sarà più vivibile e tranquillo in ogni suo angolo”. Immediate le reazioni politiche: Questa mattina una vasta operazione dei Carabinieri ha portato arresti e sgomberi di alloggi occupati abusivamente da rom, autori di numerosi reati, nel quartiere Calvairate. Da tempo residenti, custodi, comitati di quartiere denunciano un notevole aumento di occupazioni abusive, situazioni di degrado e illegalità nei caseggiati di case popolari e nelle aree verdi del quartiere. Pochi giorni fa c’è stato un sit in dei residenti per chiedere maggior impegno da parte delle Istituzioni. “Ringrazio i residenti che non si sono mai arresi e continuano a denunciare episodi di illegalità e degrado, nonostante minacce ed intimidazioni, ringrazio l’Arma dei Carabinieri e il personale Aler per il costante impegno sul territorio e per l’ottimo lavoro di questa mattina; avanti con la lotta per un quartiere migliore e più vivibile!” commenta Rocca Francesco (FdI), Presidente della Commissione Sicurezza del Municipio 4.“Oggi abbiamo avuto l’ennesima dimostrazione che mettendo in campo le sinergie delle istituzioni, delle forze dell’ordine e dei cittadini virtuosi si ottengono eccellenti risultati nella lotta alla illegalità, alla criminalità ed al degrado diffuso. L’operazione dei Carabinieri di questa mattina ne è un esempio ed è il frutto anche del lavoro del Municipio che in questi mesi ha attenzionato alle forze dell’ordine ed al questore la situazione che si stava delineando nel quartiere sollecitando interventi risolutivi.” Commenta Elisabetta Carattoni (FI) Assessore all Sicurezza del Municipio 4.  

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Il Municipio 4 vara lo smart dopo scuola

Il Municipio 4 vara lo smart dopo scuola. L’annuncio dell’iniziativa da 3000 euro promossa dalla giunta di centro destra punta a sostenere le famiglie anche se a distanza con un servizio rimodulato in base alle esigenze imposte dalla crisi Covid19. Ecco dunque che il Municipio 4 vara lo smart dopo scuola. “Vogliamo bambini promossi e Covid19 bocciato”. Con una battuta, il Presidente del Municipio 4 Paolo Guido Bassi, spiega due delibere recentemente approvate dalla Giunta che presiede. L’emergenza dettata dalla diffusione del Coronavirus e le relativi provvedimenti di distanziamento sociale, osserva Bassi, “stanno prolungando la chiusura delle scuole, dei centri aggregativi, dei luoghi di ritrovo, ricreazione, istruzione. Fra gli effetti collaterali, c’è il rischio di un aggravamento delle condizioni di emarginazione, isolamento e solitudine. Un pericolo ancora più concreto fra le realtà caratterizzate da fragilità o difficoltà economiche. Per questo motivo – afferma il Presidente – abbiamo pensato a investire sulla cultura e sui sostegni all’apprendimento, destinando un’attenzione particolare, alle famiglie, soprattutto a quelle con minori disabili o con disturbi di apprendimento”. “Con un primo documento elaborato insieme ai miei assessori alle Politiche Sociali Marco Rondini e alla Cultura Elisabetta Carattoni – spiega – abbiamo messo 2000 euro per promuovere due progetti tesi a mettere a diposizione delle famiglie in stato di necessità, a titolo gratuito, libri (narrativa, avventura, giochi educativi), materiale di cancelleria (pennarelli, matite, tempere, album da disegno, quaderni). L’arte e la cultura – affermano Bassi, Rondini e Carattoni – nelle loro svariate espressioni sono validi strumenti di crescita e sviluppo, capaci di avvicinare le persone, aprire la mente, arricchire lo spirito e, in questo momento di isolamento, possono essere validi strumenti, soprattutto per i bambini, per trovare nuovi stimoli ed energie positive”. Con un secondo documento, elaborato con il mio assessore ai Servizi educativi Laura Schiaffino, prosegue il Presidente Bassi, “abbiamo messo 3000 euro per finanziare attività di doposcuola per ragazzi dai 6 ai 17 anni”. “La prosecuzione dell’anno scolastico in modalità ‘smart’ – fanno presente Bassi e Schiaffino – non fa venire meno l’esigenza di un sostegno per chi ne ha bisogno, anzi, per alcuni soggetti è ancora più necessario. Con la nostra iniziativa – sostengono gli esponenti del Municipio 4 – vogliamo agevolare le famiglie in situazioni di disagio sociale ed economico, favorendo il reperimento di tale servizio a titolo gratuito o con una modesta quota di iscrizione, dando particolare attenzione all’avvio di progetti a favore di minori con disabilità certificata e disturbi specifici di apprendimento”

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Il Coronavirus non ferma le occupazioni nelle case popolari

Il Coronavirus non ferma le occupazioni nelle case popolari. “L’emergenza legata all’epidemia di Covid-19 sta (giustamente) fermando la città, ma purtroppo alcuni fenomeni criminali non sembrano arrestarsi e per chi li commette sembrano non esistere limitazioni di spostamento o quarantene di sorta. In questi giorni, infatti, stiamo ricevendo numerose segnalazioni di occupazioni alloggi nelle case popolari del nostro territorio. Una situazione che ci preoccupa e per la quale abbiamo già allertato la Prefettura”. Lo fa sapere il Presidente del Municipio 4 di Milano Paolo Guido Bassi. Solo nell’ultima settimana, fa sapere l’esponente della Lega, grazie al lavoro del mio assessore alla Sicurezza Elisabetta Carattoni e del mio presidente della Commissione sicurezza Francesco Rocca, abbiamo censito casi di questo tipo nel quartiere Molise Calvairate, segnatamente in via degli Etruschi 4 scala B piano terra; via degli Etruschi 5, scala A primo piano; via degli Etruschi 2, scala A, quarto piano; viale Molise 5, scala E quarto piano. E nelle Case Bianche del quartiere Salomone ai civici interni 28, 38, 50 e 52. Ringraziamo Aler per il veloce e puntuale riscontro alle segnalazioni, nonché per l’intervento, spesso celere, anche se non risolutivo, perché spesso gli occupanti abusivi utilizzano l’escamotage di portare con loro donne incinte o minori e in simili casi è necessaria la presenza dei Servizi Sociali, che però pare non possano mandare operatori a causa dell’emergenza Coronavirus”. Non solo, proseguono Bassi, Carattoni e Rocca: “Da quanto abbiamo appreso, sembra che agli occupanti abusi non venga neppure contestata la fattispecie di reato ex art. 650 c.p., come, invece, accade ai cittadini che in questi giorni non rispettano le disposizioni relative ai divieti di spostamento. Questo stato di cose, se confermato, da un lato rischia di rafforzare nei soggetti dediti all’illegalità il senso di impunità e dall’altro potrebbe aumentare il rischio di contagio”. Pur consapevoli della grave situazione emergenziale in cui versano oggi la Lombardia e Milano, concludono gli esponenti del Municipio 4, “chiediamo di riprendere al più presto gli sgomberi degli alloggi occupati abusivamente sul nostro territorio e di rafforzare i controlli nei cortili e nelle cantine (anch’esse sovente oggetto di occupazioni) dei caseggiati del quartiere Molise-Calvairate, Salomone, Mazzini”.

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Forza Italia, continua il confronto interno

Forza Italia, continua il confronto interno. A tornare sull’argomento è Oscar Strano, presidente del Consiglio di Municipio 4, che insieme ad alcuni colleghi aveva diffuso un comunicato all’indomani della batosta elettorale. Visto il dibattito che ferve Strano è tornato sull’argomento con un post su Facebook: All’indomani del voto, con un gruppo di amici consiglieri di Municipio, ci siamo “permessi” di dare un contributo politico sulla situazione di Forza Italia. Una riflessione, per stimolare un dibattito e far capire sia agli elettori che agli eletti dove la dirigenza di questo partito intendesse portarci. Perché le dichiarazioni sparse degli ultimi mesi di alcuni dirigenti, anche in contraddizione con le parole del Presidente Berlusconi, hanno portato una fetta importante del nostro elettorato ad andarsene verso offerte politiche più chiare. Non l’avessimo mai fatto! Per alcuni era un “segnale” pre-abbandono; per alcuni un modo per buttare sale sulla ferita ancora aperta, acuire una divisione, far emergere la frammentazione all’interno del partito. Insomma, per molti chi vuole portare un contributo di idee, anche critico, è visto come un possibile “traditore” in questa caccia alle streghe perpetua. Ebbene, ho assistito in silenzio a una gestione post-voto e post-batosta elettorale che a definirla sconvolgente è dire poco: consiglieri comunali che si sbranano sui social per affermare la paternità di emendamenti; incontri fatti per sedare diatribe con i coltelli fra i denti (anche chi avrebbe dovuto ‘mediare’ non ha rinunciato a portarsi il coltello); un gruppo regionale che avrebbe potuto rilanciare un’identità politica unitaria e che, invece, si è spaccato perché evidentemente valgono più le ambizioni personali che la ragion di partito; e infine i congressi che vengono sempre rimandati anche quando, come nel caso del giovanile, non vi era alcun bisogno. Quando qualche giorno fa il Presidente Berlusconi, intervistato da Il Corriere della Sera, ha ristabilito in modo inequivocabile la linea politica di Forza Italia, mi sono reso conto che il nostro umile contributo era dunque necessario. Da lì mi è apparso evidente che molti tra coloro che rifiutavano quel dibattito avevano, evidentemente, orizzonti diversi da quelli delineati da Berlusconi. Se una squadra perde e perde mentre il clima è favorevole, è dunque chi ha condotto quella squadra a doversi mettere in discussione, veramente e non con passi di lato. Stiamo assistendo all’opposto. A me hanno sempre insegnato che prima viene il bene del partito e poi l’interesse personale. Forse non tutti hanno avuto questi insegnamenti.

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