Esercito

Coronavirus: la Lombardia chiede aiuto all’Esercito

Coronavirus: la Lombardia chiede aiuto all’Esercito. La situazione infatti è ancora gestibile, ma gli ospedali sono già al collasso organizzativo. Le rianimazioni sono piene, tanto che si stanno allargando chiudendo altri reparti. Letti non ce ne sono più e visto che la curva dei malati continua a salire, mentre nel frattempo non si sono fermate le altre malattie, l’unica soluzione è iniziare a organizzare ospedali da campo. Per questo Regione ha chiesto all’Esercito le tende e le attrezzature per impiantare ospedali da campo fuori dagli ospedali. Questo gesto non deve spingere al panico la popolazione, ma a prendere molto sul serio il momento che stiamo vivendo. Non è una lotta tra allarmisti e razionali o tra destra e sinistra: il sistema lombardo avrà tante pecche, ma resta il migliore d’Italia, se in meno di un mese è andato oltre la soglia di stress non vogliamo immaginare l’impatto nelle altre regioni. A quanto dicono le autorità presto sarà istituita una zona rossa anche tra Bergamo e Brescia perché a Bergamo la situazione sanitaria è completamente degenerata: è esploso un focolaio che ha fatto collassare le strutture sanitarie. Presto dunque un altro pezzo del Paese sarà messo in quarantena. Lo ripetiamo: non è il momento di farsi prendere dal panico, ma di usare la testa, convincendosi a cambiare abitudini per il tempo che sarà necessario. Non saranno giorni e nemmeno settimane a meno che per un colpo di fortuna da lotteria qualcuno non trovi una cura. Bisogna mettersi nell’ottica che è meglio passare anche un anno con un diverso stile di vita invece che non rinunciarvi per poi morire o contagiare qualche anziano della famiglia. Tra l’altro il virus sta riportando i limiti entro i quali si può definire qualcuno anziano fregandosene del politicamente corretto che domina: l’età dei contagiati sta crollando, siamo arrivati ai cinquantenni in due settimane, e si sta anche abbassando quella per avere la priorità delle cure. Se per il Coronavirus la Lombardia chiede aiuto all’Esercito, non dobbiamo prendere sottogamba la situazione. Per una volta è necessario reagire come una legione, compatti e decisi verso una battaglia contro il nemico invisibile che ci sta colpendo.

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Alla fabbrica del vapore arriva l’esercito di terracotta

Un viaggio straordinario nell’Antica Cina di 2.200 anni fa: arriva a Milano la mostra internazionale “L’esercito di Terracotta e il Primo Imperatore della Cina“, in esposizione dall’8 novembre al 9 febbraio 2020 alla Fabbrica del Vapore. Si tratta della riproduzione più completa mai creata della necropoli, della vita del Primo Imperatore Qin Shi Huangdi e dell’Esercito di Terracotta. L’estremo Oriente incontra la cultura europea attraverso più di 300 riproduzioni di oggetti realizzati agli albori dell’impero, tra statue (oltre 170 soldati), carri, armi e oggetti scoperti nella vastissima necropoli di Xi’An, in un percorso di 1.800 metri quadri, adatto ad ogni età. “Una nuova occasione per Fabbrica del Vapore di ospitare un’esperienza che apre la città al mondo – commenta la vicesindaco Anna Scavuzzo –, in un equilibrio dinamico tra passato e presente. Un ponte tra le culture di ieri, di oggi e di domani, un viaggio attraverso secoli di storia, che consolida l’attitudine di Milano a guardare al passato con tecnologie moderne, che sanno coniugare innovazione e creatività con cultura e ricerca”. Le statue, le armi, le armature, i carri da guerra, il vasellame e gli oggetti che richiamano alla vita quotidiana dell’antica Cina presenti nella mostra sono ricavati dagli unici calchi esistenti, frutto del lavoro e delle rifiniture di artigiani cinesi della regione dello Xi’An, che con gli stessi materiali di allora perpetuano la grande tradizione dell’arte orientale. Sito web  

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Summer Clean Station 2, Esercito, Polizia e Carabinieri passano al setaccio Centrale

Operazione ad alto impatto della Polizia di Stato nelle principali stazioni ferroviarie ed adiacenze. L’operazione ad alto impatto è stata disposta dal Capo della Polizia – Direttore Generale della Pubblica Sicurezza, Prefetto Franco Gabrielli, per aumentare ulteriormente i livelli di sicurezza rispetto agli scali ferroviari anche alla luce del maggior afflusso di viaggiatori legato all’ esodo estivo. In particolare, presso la stazione di Milano Centrale, la Polfer, in collaborazione con la Questura, ha impegnato 56 operatori con 30 pattuglie nonché 22 militari dell’Esercito Italiano. Nel corso dell’operazione sono state controllate 350 persone. Un uomo è stato arrestato per essere stato sorpreso mentre asportava lo zaino di un viaggiatore intento a consumare la colazione in un bar. 8 sono state le persone indagate in stato di libertà, 7 le sanzioni amministrative e 6 sono i provvedimenti di allontanamento previsti dalla Legge del “DASPO urbano”.  

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Esercito, presentato il progetto Caserme Verdi. Sardone: torni il “Voloire”

“Una possibilità straordinaria” per l’Esercito e per la città di Milano. E’ questa, in estrema sintesi, l’opinione su cui concordano il Capo di Stato maggiore dell’Esercito, generale di Corpo d’Armata Salvatore Farina, e il sindaco di Milano, Giuseppe Sala, sul progetto ‘Caserme verdi’ presentato oggi, dopo Roma, anche a MILANO, nella cornice di palazzo Cusani, sede del Comando militare Esercito Lombardia. Nei prossimi vent’anni, infatti, il capoluogo lombardo, dove si trovano numerose infrastrutture militari (alcune, non più operative, in stato di degrado), sarà oggetto di un grande piano di ammodernamento delle caserme, che coinvolgerà la città con nuovi spazi e nuove aree fruibili al pubblico. “Su questo progetto siamo molto allineati – ha detto il Sindaco – un bel progetto che avvicina Esercito e cittadinanza“. “Riorganizzare il parco infrastrutturale – ha detto il Generale Farina – è necessario per il benessere del personale, a cui servono basi militari di nuova generazione, modulari, dal basso impatto ambientale consumo energetico e a ridotti costi di manutenzione“. Il piano, a livello nazionale, individua al momento 26 strutture, a Milano comprende le caserme Santa Barbara, in piazzale Perrucchetti, (attuale sede del 1 Rgt. Trasmissioni, e base operativa locale dell’operazione ‘Strade sicure‘) e Annibaldi’ (più conosciuta come Ospedale militare di Baggio) estese su circa 30 ettari. “Si tratta di un progetto da un miliardo e mezzo spalmati su 15-20 anni – ha precisato il generale Gianpaolo Mirra, del Dipartimento infrastrutture dell’Esercito – Le caserme saranno strutture nuove, con lavori di bonifica ambientale“. Le caserme scartate verranno valorizzate in altro modo, non escludendo la possibilità di ricorrere a joint venture con l’edilizia privata. Un business che nel caso rivoluzionerebbe il mercato. Il Consigliere Comunale Silvia Sardone ha commentato compiaciuta la notizia, “Il progetto Caserme Verdi è un’ottima iniziativa dell’Esercito e l’inserimento della Caserma Santa Barbara, sede dal 1887 del Reggimento Artiglieria a Cavallo e della Caserma Annibaldi è una grande notizia per Milano“. “È straordinario il lavoro che svolgono tutti i giorni i Carabinieri, la Polizia di Stato, la Guardia di Finanza e i militari di Strade Sicure nella lotta alla criminalità – prosegue Sardone – e per la sicurezza dei cittadini e ad Expo lo hanno dimostrato al mondo intero. Per questo motivo la politica deve garantire a questi uomini la possibilità di poter operare al meglio“. Sardone ricorda quindi “Si deve al governo Renzi con il Ministro della Difesa Pinotti e al Sindaco Sala,  che solo oggi si ricorda dell’Esercito,  il trasferimento delle Voloire da Milano, dopo che avevano garantito la sicurezza di Expo e per far spazio agli immigrati presso la Caserma Montello“. Concludendo, “Bisogna riportare subito i militari delle Voloire a Milano, in vista delle Olimpiadi 2026 e perché è la Santa Barbara la loro casa“.  

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Spacciatore nigeriano fermato da due militari dell’Esercito

Ieri pomeriggio gli agenti del Commissariato Garibaldi Venezia hanno arrestato in Piazza Duca d’Aosta un cittadino nigeriano di 30 anni per detenzione e spaccio di droga. La volante, durante il controllo del territorio, è stata allertata da due militari dell’Esercito che hanno notato e bloccato il soggetto che stava confezionando delle dosi di droga. L’uomo, a seguito di perquisizione, è stato trovato in possesso di 34 grammi di marijuana e 6 di cocaina, motivo per il quale è stato arrestato dagli agenti.  

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