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Tre extracomunitari arrestati per spaccio

La polizia ha arrestato tre persone a Milano per spaccio di sostanze stupefacenti. In via Casati la scorsa notte gli agenti hanno arrestato due cittadini marocchini, entrambi 20enni e con precedenti a carico, che, avevano poco prima ceduto una dose di cocaina a un uomo. In seguito a controllo uno dei due giovani è stato trovato in possesso di due grammi di cocaina, tre grammi di marijuana e 325 euro in contanti. L’altro è stato trovato con quattro grammi di cocaina e 945 euro. L’acquirente, un italiano di 44 anni, è stato segnalato alla Prefettura. Ai giardini Politkovsaja, in zona Garibaldi, gli agenti hanno notato due uomini seduti su una panchina: un cittadino della Sierra Leone di 39 anni e un ragazzo italiano 20enne. Il 39enne è stato trovato in possesso di 7,5 grammi di marijuana e arrestato per detenzione ai fini di spaccio, mentre il 20enne è stato segnalato alla Prefettura.  

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Due spacciatori extracomunitari arrestati nel Parco Martesana e in via Ciceri Visconti

Nella giornata di ieri sono stati arrestati due spacciatori extracomunitari. Il primo dagli agenti del Commissariato Villa San Giovanni  un cittadino nigeriano di 31 anni arrestato per spaccio di droga presso il Parco della Martesana. I poliziotti hanno notato il nigeriano passare tra i giovani che offriva droga. Durante il controllo, il pusher è stato trovato in possesso di 36 dosi di marijuana di 1.5 grammi circa pronte per essere cedute. In via Ciceri Visconti, angolo Tommei invece, è stato invece fermato e arrestato un marocchino che aveva con se quasi due chili di marijuana. I poliziotti, durante il controllo, hanno trovato nello zaino del ragazzo un bilancino di precisione per la grammatura della sostanza stupefacente, 300 euro in contanti in banconote di piccolo taglio e materiale per il confezionamento.  

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Indecenze e degrado nel Parco di via Fabrizi invaso dagli extracomunitari

“Se esistessero i campionati mondiali dell’indecenza, probabilmente salirebbe sul podio“. Lo Sostiene Riccardo De Corato, Assessore alla Sicurezza di Regione Lombardia, che spiega “Quello che accade nel Parco di via Fabrizi è lo specchio di una città dove il degrado ormai la fa da padrone. L’associazione Milano Sicura ha documentato con filmati e immagini quanto succede, ormai quotidianamente, nell’area verde“. “Nei giorni scorsi – prosegue –  è stato immortalato all’interno della zona un extracomunitario vestito delle sole mutande intento a toccarsi le parti intime e, sempre nella stessa giornata, alla fontanella del medesimo parco ne è stato fotografato un altro intento a farsi una doccia total body, con tanto di telo per asciugarsi. Il primo, prelevato e portato via dalle forze dell’ordine, già in serata era nuovamente nell’area verde“. “Nelle vicinanze del parco – spiega De Corato – ci sono il centro di accoglienza di via Mambretti e quello di via Aldini. A questo poi va aggiunto il centro di rifugio notturno improvvisato nel sottopasso pedonale dell’autostrada Rho-Monza di via Aldini, pulito dopo le mie segnalazioni di febbraio e di maggio ed ora di nuovo in mano al degrado e all’insicurezza. E’ mai possibile che un intero quartiere sia sotto scacco di questi pseudo rifugiati? – si domanda l’ex vice-sindaco – Ormai si può girare nudi, farsi la doccia dove i bambini vanno a bere l’acqua e dormire dove si vuole, dal parco al sottopassaggio. Questo degrado è il risultato dell’accoglienza senza se e senza ma voluta e sposata da Sala e Majorino, che ben si sono guardati di denunciare quanto accade, forse perché in parte ne sono complici“. “Per l’anima forte radical chic della sinistra – accusa De Corato –  è molto facile partecipare alle marce pro immigrati “Insieme senza muri” perché in centro non vivono il degrado di una periferia ormai al collasso. A Milano la mattina si aprono le porte dei centri di accoglienza e molte delle persone ospitate girovagano per la città senza che nessuno li controlli, libere di fare ogni cosa che gli passi per la testa. Ora poi che a breve al governo siederà il centrosinistra, responsabile dell’attuale situazione di degrado, le cose non potranno che peggiorare. Ai tempi del centrodestra – conclude – per evitare le docce a cielo aperto chiudemmo molte fontanelle pubbliche. Mi auguro che dopo i fatti accaduti questo weekend si voglia procedere di conseguenza“.

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Tutti condannati gli extracomunitari arrestati per la rivolta di via Aquila

Sono stati condannati con rito abbreviato i gli extracomunitari di origine africana arrestati per la rivolta, con anche il lancio di un mattone, contro i poliziotti e i vigili del fuoco intervenuti, lo scorso 4 agosto, per spegnere un incendio al Centro di accoglienza straordinaria di via Aquila che ospita coloro che hanno fatto domanda di asilo. Lo ha deciso il Tribunale che, dopo aver accolto l’istanza della difesa di rito alternativo, per il giovane accusato di danneggiamento per aver lanciato un mattone che non ha colpito i pompieri ma uno dei loro mezzi, la pena inflitta è stata di 8 mesi. Un anno e mezzo di reclusione è invece stata la condanna per gli altri sei immigrati ritenuti colpevoli di lesioni e resistenza nel confronti degli agenti. Per tutti non è stata concessa la sospensione condizionale della pena. L’accusa aveva chiesto per ognuno due anni di reclusione, mentre il difensore, l’avvocato Luca Orunesu, l’assoluzione e comunque di tener conto delle diverse condotto in capo a ciascuno. ANSA  

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Quattro spacciatori extracomunitari arrestati in poche ore

Quattro spacciatori sono stati arrestati ieri pomeriggio nel giro di poche ore dalla Polizia. Il primo è stato arrestato poco prima delle 14:00 in via Gustavo Fara dalla volante del Commissariato Garibaldi Venezia. I poliziotti, mentre stavano perlustrando la zona, hanno visto un cittadino del Ghana di 20 anni vendere una dose di marijuana a un ragazzo. Dal controllo, l’uomo è stato trovato in possesso di circa 30 grammi suddivisi in dosi pronte per essere vendute. Successivamente alle 16:35 in Piazzale Susa la volante della Questura ha arrestato un nigeriano di 39 anni dopo che è stato fermato e trovato in possesso di 11 involucri di marijuana. Lo spacciatore ha tentato la fuga per sottrarsi al controllo, ma gli agenti sono riusciti a fermarlo e a rinvenire lo stupefacente. Infine, alle 18:30 presso i giardini pubblici di Largo Balestra due cittadini marocchini, di 21 e 33 anni, sono stati arrestati per il possesso di 25 grammi di hashish, una dose di cocaina e 260 euro.    

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Il 60% delle case popolari in deroga è assegnato a extracomunitari

“Nel 2018 il Comune di Milano ha assegnato 341 case popolari in deroga e di queste 209 sono finite a immigrati: praticamente 6 alloggi su 10, fuori dalle graduatorie, finiscono soprattutto a extracomunitari sudamericani, nordafricani e asiatici. Si tratta di famiglie sfrattate o persone senza fissa dimora che non hanno i requisiti per partecipare ai classici bandi e quindi si rivolgono al Comune che procede alle assegnazioni dirette tramite una Commissione consultiva. Cosa penseranno i tanti che rispettano le regole e aspettano un casa da anni in graduatoria? Servono più controlli perché i cittadini chiedono norme chiare che valgano per tutti e non facilitazioni non oggettive che finiscono per premiare chi non ha i requisiti per accedere ai bandi“. Così Silvia Sardone, consigliere comunale ed europarlamentare della Lega. “Dall`accesso agli atti che ho richiesto al Comune per avere contezza della questione ho scoperto ancora una volta come il welfare a Milano continui a premiare gli stranieri: non è giusto che i tanti cittadini italiani in difficoltà si vedano sistematicamente scavalcare dagli ultimi arrivati nell’accesso a ogni tipo di servizio. Questa tendenza a favorire gli stranieri sembra ormai una prassi consolidata, alimentata da una propaganda anti-italiana della sinistra. Oltre alle politiche abitative – continua Silvia Sardone – ricordo le cifre della Bebè card (80% a mamme straniere), del sostegno al reddito (76% della Misura 1 a famiglie straniere con minori a carico), delle borse lavoro (50% a stranieri), dell`esenzione mensa (72% a stranieri). A Milano gli stranieri sono il 19% della popolazione eppure sono sempre maggioranza quando si parla di servizi sociali: la sinistra che non perde mai tempo nel gridare al razzismo cosa dice di fronte a questi numeri? Se c’è qualcuno che viene discriminato – ha concluso – a Milano non sono certo gli immigrati, ma gli italiani. Se da sempre pago le tasse nella mia città non posso vedermi scavalcare da extracomunitari appena arrivati“.  

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