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Domenica, “La Lirica in Periferia”, in favore del reparto di Pediatria del Fatebenefratelli

Domenica 21 Aprile ore 16:00, presso la Chiesa della Medaglia Miracolosa (viale Rosselli, 6 – Milano) nell’ambito della manifestazione “La Lirica in Periferia” si svolgerà il “Concerto di Primavera” a favore del Reparto Pediatrico dell’Ospedale Fatebenefratelli di Milano, nel corso del quale si esibiranno il soprano Ekaterina Adamova, il tenore Vitaliy Kovaluck, il violinista Leonardo Moretti e accompagnati al pianoforte dal M° Loris Peverada. Gradito ospite “Star of the Voice”, il baritono Valerio Sgargi. E’ annunciata la  presenza del Primario di Pediatria del Fatebenefratelli Professor Luca Bernardo. L’evento, organizzato da “Art & Music Insieme, una delle realtà associative più attive nel panorama artistico milanese, sarà sarà ad ingresso libero fino ad esaurimento posti. Fondata nel 2017 a Milano, Art & Music Insieme, è un’Associazione Culturale impegnata nella diffusione della conoscenza di musica lirica e classica. Grazie alla collaborazione con le istituzioni milanesi e lombarde, che ne hanno sostenuto e patrocinato le attività, Art & Music Insieme, ha organizzato numerosi concerti a prezzi modici o gratuiti, cui hanno assistito centinaia di amanti di bella musica e canto. Presidente e Direttore Artistico di Art & Music Insieme è il Soprano Katerina Adamova, affiancata nella conduzione dal Dott. Antonio Mazzei, responsabile organizzativo e amministrativo.

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Roma, UGL Salute ” Al Gemelli la gestione del Fatebenefratelli, segnale positivo per rilancio storico nosocomio capitolino”

“Al Gemelli la gestione del Fatebenefratelli, segnale positivo per rilancio storico nosocomio capitolino”. “Nella giornata di ieri è stato sottoscritto il contratto che affida alla Fondazione Policlinico Universitario A. Gemelli la gestione dell’Ospedale Fatebenefratelli Isola Tiberina. L’auspicio è che tale operazione possa portare quanto prima alla risoluzione dei problemi di natura economica-gestionale che hanno negli ultimi tempi messo a rischio la continuità occupazionale e i servizi ai cittadini dello storico nosocomio capitolino” dichiarano Valerio Franceschini, Segretario Provinciale di Roma della Ugl Salute e Maurizio Pennesi, Segretario Ugl Salute FPG. “Il mantenimento dei livelli occupazionali e quello delle adeguate garanzie contrattuali saranno tra i punti su cui vigileremo con attenzione. Conservare nella città di Roma un patrimonio come il Fatebenefratelli è fondamentale così come dovrà esserlo un piano di rilancio, che valuteremo, dove vengano messi al centro gli operatori sanitari” concludono i sindacalisti.

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Attacco hacker agli ospedali Fatebenefratelli e Sacco

Un attacco hacker ha colpito dalle tre del primo maggio i presidi ospedalieri e territoriali dell’Asst Fatebenefratelli Sacco, ovvero dell’azienda ospedaliera. Da Regione Lombardia spiegano che data l’entità dell’attacco non si sa quando saranno ripristinati i sistemi.Di conseguenza oggi e domani i pronto soccorso e i punti prelievo dei presidi ospedalieri dell’Asst Fatebenefratelli Sacco (Fatebenefratelli, Sacco, Buzzi e Melloni) saranno in grado di accettare gli accessi dei pazienti in maniera limitata e solo attraverso modulistica cartacea e potranno esserci disagi per le prestazioni ambulatoriali. “Le visite ambulatoriali prenotate e le attività di pre ricovero sono comunque garantite” assicurano dalla Regione. L’attacco hacker sui server dei siti Fatebenefratelli e Sacco ha avuto conseguenze su tutte le sedi aziendali (Buzzi, Melloni e 33 sedi territoriali) e su tutti i sistemi aziendali attaccando anche i servizi di base “nonostante l’accrescimento delle misure di sicurezza poste in essere negli ultimi mesi”. E’ iniziato il lavoro di ripristino che però “non ha al momento tempi definibili”. Sul posto si trovano anche i tecnici dei servizi di sicurezza informatica regionali e la polizia postale. Di certo, spiega la nota dell’Asst, “sarà presentata denuncia formale”. L’azienda di Emergenza Urgenza è stata informata dei problemi e ha “già provveduto a dirottare tutte le emergenze su altri presidi ospedalieri milanesi”. ANSA

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Al Fatebenefratelli aiuto psicologico per gli ex pazienti covid

Di Covid si guarisce ma ricominciare, per molti, è difficile. Il virus lascia dietro di sé conseguenze fisiche e psicologiche in chi ha vissuto in prima persona la sofferenza, ma anche in chi ha subito la perdita di persone care e l’isolamento, la paura e l’incertezza, la crisi economica. Per curare queste ferite nasce il progetto ‘Ricominciare’ della provincia lombardo veneta dell’Ordine dei Fatebenefratelli. Saranno offerti consulti in un poliambulatorio multidisciplinare per un assistenza integrale distribuito sul territorio per contrastare i danni fisici e psicologici di chi ha vissuto la malattia in strutture ad Erba (Como), Brescia, Cernusco sul Naviglio (Milano) e San Colombano al Lambro (Lodi) “anche attraverso una raccolta fondi aperta ai donatori privati”. Nelle varie sedi verranno eseguite visite di controllo e interventi diagnostici personalizzati per valutare gli eventuali esiti della malattia e consulti psicologici, anche da remoto. Chi lo desidera – spiega l’Ordine – potrà anche intraprendere un percorso di accompagnamento umano e spirituale offerto online dal team di professionisti del Servizio di assistenza spirituale e religiosa Fatebenefratelli. Poiché queste prestazioni non sono coperte dal Ssn, chi vorrà sostenere il progetto potrà donare un percorso di cura a chi è nel bisogno. ANSA

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Carenza di personale, protesta al Fatebenefratelli. Gallera: Roma ascolti la Lombardia

Una sorta di blitz sindacale e un presidio sono stati organizzati questa mattina nell’ospedale Fatebenefratelli, per protestare contro le carenze di organico negli ospedali e nella sanità in genere. Alcuni manifestanti sono anche saliti sul tetto, rimanendovi un paio d’ore. Tra loro anche Riccardo Germani, il sindacalista di Usb che protestò vestito da Zorro al comizio in Piazza Duomo di Matteo Salvini lo scorso maggio. Nel corso dell’azione, organizzata da Usb Sanità, non ci sono stati momenti di tensione anche se la presenza di persone sul tetto, con le altissime temperature di questi giorni, ha destato qualche preoccupazione. I manifestanti sono saliti intorno alle 11,00 e scesi poco prima delle 13,00. “Abbiamo occupato il tetto – ha detto Germani, di Usb Lombardia – per dire all’assessore regionale alla Sanità, Giulio Gallera, che bisogna assumere più personale perché i lavoratori sono stremati, non ce la fanno più a sopportare il peso dei cittadini in attesa per ore, ci sono state liti e aggressioni, non si può andare avanti oltre“. “Abbiamo chiesto un incontro con Gallera o con il direttore generale del Welfare – ha concluso Germani – che dovrebbe avvenire entro pochi giorni“. “C’è solo una strada per provare a risolvere la situazione dando risposte concrete a chi protesta: consentire alla Lombardia, con un intervento di livello nazionale, di assumere tutto il personale socio sanitario che serve per far funzionare i reparti degli ospedali“. E’ stato il commento sull’accaduto dell’assessore regionale al Welfare, Giulio Gallera. “Un primo, piccolissimo passo avanti – ha aggiunto – è stato compiuto con l’approvazione del Decreto ‘Calabria’ recentemente convertito in legge. Ma non basta. L’attuazione del percorso di autonomia che Regione Lombardia sta chiedendo a gran voce dovrà prevedere anche una maggiore flessibilità nella gestione delle risorse da destinare all’assunzione di medici, infermieri e operatori“. Assecondando le richieste di un incontro in tempi rapidi, nei prossimi giorni, i rappresentanti della Direzione generale Welfare vedranno una rappresentanza delle sigle sindacali che hanno organizzato la manifestazione odierna “Le tematiche relative alla carenza del personale e dei carichi di lavoro – ha concluso Gallera – non sostenibili, contenute nella piattaforma elaborata dalle sigle sindacali che hanno manifestato oggi all’ospedale Fatebenefratelli, sono certamente importanti e ci stanne a cuore“. ANSA  

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Infermiere aggredito al pronto soccorso, protestano i sindacati

Stanchi della lunga attesa al pronto Soccorso, due pazienti hanno aggredito con pugni, sputi e minacce di morte, l’addetto al triage. L’episodio, accaduto ieri al pronto soccorso dell’ospedale Fatebenefratelli di Milano, è stato denunciato dall’Unione sindacale di base dell’ASST Fatebenefratelli – Sacco, che annuncia anche un presidio di protesta che si terrà nei prossimi giorni contro il taglio al personale sanitario, problema per loro alla base di tante difficoltà. “Sempre piu’ difficile per gli operatori sanitari presidiare un Pronto Soccorso, dove i tempi di attesa medi di circa 12 ore esasperano gli utenti che riversano la loro rabbia sempre più spesso contro gli operatori che vi prestano servizio – si legge nella nota – . E’ accaduto anche ieri al Pronto Soccorso Oftalmico dell’Ospedale Fatebenefratelli di Milano, dove un operatore addetto al triage, ieri è stato aggredito a pugni e sputi da due cittadini – padre e figlio – e minacciato di morte. Anche la guardia giurata, intervenuta a difesa dell’infermiere che nel frattempo si era chiudo dentro il locale del triage, ha subito una contusione alla spalla. La situazione ha richiesto anche l’intervento delle forze dell’ordine“. “Ormai da tempo – denuncia l’Usb – , c’è un solo medico al pronto soccorso invece dei due previsti dagli standard minimi; anche la situazione degli infermieri è gravissima, dal momento che spesso un solo infermiere deve fare le operazioni di triage e assistere anche i medici nelle sale, condizione abbondantemente fuori da quanto previsto dalle regole. Al momento dell’aggressione il medico e l’infermiere erano impegnati tra l’altro in una gravissima emergenza per assistere un bambino di quattro anni che si era conficcato una forbice nell’occhio“. L’Usb precisa di aver segnalato di recente la grave situazione venutasi a determinare dopo i tagli: “In particolare per il PS, ormai da un anno stiamo aspettando risposte dalla direzione sanitaria dopo che attraverso i nostri delegati, che le vivono quotidianamente sulla propria pelle, avevamo segnalato il verificarsi di analoghe situazioni“. “Nel frattempo, in settimana è giunto il rinvio di un incontro – conclude la nota – che avevamo fissato con l’Assessorato Regionale al Welfare per parlare della situazione dei Pronto Soccorso di Abbiategrasso -già chiuso durante le ore notturne – e di Merate che rischia di fare la stessa fine“. AGI  

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