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Regione: FdI deposita una mozione per l’abolizione del coprifuoco

“Mentre a Roma Fratelli d’Italia ha presentato un ordine del giorno contro il coprifuoco, in discussione oggi alla Camera, anche in Regione Lombardia abbiamo voluto rafforzare la posizione del nostro leader, che per noi è di massima importanza. Il Gruppo di Fratelli d’Italia ha quindi depositato stamani una mozione per impegnare ‘la Giunta a porre in essere ogni azione necessaria con il Governo ai fini dell’abolizione del coprifuoco”. Lo dichiara il Gruppo di Fratelli d’Italia in Consiglio regionale: il presidente Franco Lucente e i consiglieri Barbara Mazzali, Federico Romani e Patrizia Baffi. “Ancora oggi – affermano i consiglieri – il Governo non pone la prospettiva dell’abolizione di questa misura restrittiva non supportata da dati scientifici e fortemente lesiva dell’economia di interi settori e della libertà di tutti i cittadini. Anche il presidente Fontana ha dichiarato in queste ore che le Regioni avevano deciso per un allentamento e che anche lui era d’accordo. Ci aspettiamo quindi che la maggioranza compatta voti la nostra mozione e che anche l’opposizione si renda conto che con il coprifuoco vengono messi in ginocchio interi settori economici, già duramente colpiti, come quelli della ristorazione e del turismo. Basti pensare che Grecia e Spagna sono già piene di prenotazioni per i prossimi mesi, mentre l’Italia rischia di rimanere al palo a causa di restrizioni come il coprifuoco, che favoriscono destinazioni internazionali dove non esiste la privazione data dal coprifuoco”.

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Taxi. FdI e FI: Comune dimentica lavoratori della strada

“È arrivato il momento di trovare una soluzione definitiva a un problema che non deve essere da campagna elettorale, ma di ordine pratico” lo dichiara Alessandro De Chirico, Consigliere Comunale di Forza Italia. . “In città, ai capolinea dei mezzi ATM devono essere realizzati bagni pubblici da far utilizzare solo agli operatori della strada – aggiunge – tassisti, autisti e tramvieri ATM, operatori AMSA. Nei parchi pubblici, invece, possono essere progettate strutture in cemento dove dislocare bagni a pagamento gestiti da personale. Granelli guardi alle città europee anche per le cose concrete e non solo per quelle ideologiche. È scandaloso – conclude De Chirico – che per fornire alle associazioni dei tassisti l’elenco dei bagni autopulenti sparsi in città ci sia voluto un anno!”. “I rappresentanti dei tassisti non vengono convocati preventivamente quando ci sono importanti decisioni sulla viabilità della Città che impattano sul loro servizio che, ricordiamolo, è un servizio pubblico” dichiara invece sullo stesso tema Andrea Mascaretti, Capogruppo di Fratelli d’Italia in Consiglio Comunale.  “I fondi resi disponibili dallo stato e dai privati per trasportare i cittadini fragili con i taxi per ridurre il rischio di contagi – Aggiunge Mascaretti – sono rimasti chiusi a doppia mandata nei cassetti del comune di Milano 3 milioni e 300mila euro resi disponibili a dicembre e 300 mila euro donati dai privati e utilizzabili da luglio 2020. Dovevano servire per affrontare l’emergenza, per cercare di ridurre i contagi tra le persone fragili facendole viaggiare in taxi anziché sui mezzi pubblici e invece l’Amministrazione non è stata in grado di utilizzarli, insieme ad altri 540 milioni di avanzi”. “Lo sanno tutti che, quando bar e ristoranti chiudono totalmente o parzialmente, mancano all’appello almeno 9.284 servizi igienici. – sottolinea Mascaretti – Contemporaneamente abbiamo almeno 30, 40 mila persone, donne e uomini, che da più di un anno lavorano giorno e notte senza poter accedere ai servizi igienici, tra tassisti, rider, autisti che fanno consegne, operai che intervengono sulle strade, sull’acquedotto, il gas, l’elettricità, le centraline telefoniche, operatori a bordo delle ambulanze e rappresentanti delle forze dell’ordine” conclude Andrea Mascaretti “il provveda a mettere a disposizione un numero adeguato di bagni chimici nei principali luoghi della città e destinati alle diverse categorie di lavoratori come i tassisti o gli operatori delle ambulanze. Posizioni i bagni in vie e piazze presidiate, si occupi della loro cura e manutenzione affidandosi a privati se non si vuole aumentare il degrado”.

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In Regione Patrizia Baffi passa a FdI e potrebbe essere non essere l’ultima

Patrizia Baffi, consigliere regionale eletta tra le fila del Partito Democratico e passata poi, con la fuoriuscita di Matteo Renzi dai Dem, a Italia Viva, cambia di nuovo casacca per entrare a far parte del gruppo di Fratelli d’Italia. “È un momento importante per me – ha commentato Patrizia Baffi -. In queste settimane e mesi di confronto ho potuto toccare con mano che lealtà, correttezza e rispetto sono valori fondanti in questa comunità politica. L’obiettivo comune è quello di far rialzare la Lombardia. Se cresce Fdi in Lombardia, cresce la Lombardia. Entro in punta di piedi mettendo a disposizione la mia storia e il mio lavoro”. Baffi non si è risparmiata nemmeno una stilettata nei confronti dei suoi due ex partiti. “Sono una renziana di ferro, quindi chi dovrebbe piangere di più sul mio addio è Matteo Renzi. Non avrei mai fatto la tessera del Pd senza di lui, mi convinse Renzi con la sua ‘politica del fare’ che condivido ancora. Ci siamo allontanati con Italia Viva sulla questione delle ‘mozioni di sfiducia’ a Fontana e sulla commissione d’inchiesta sul Covid” ha infatti aggiunto. Nessun rimpianto, invece, nei confronti del Pd: “evidentemente non piacevo tantissimo a questa area. Con il Pd abbiamo fatto sempre reciprocamente fatica a comprenderci. Mi hanno attaccato duramente quando ho seguito Renzi”. La coordinatrice regionale di Fratelli d’Italia, Daniela Santanché, oltre a dare il benvenuto, anche a nome di Giorgia Meloni, a Patrizia Baffi, ha spiegato che “Fdi ha in corso più interlocuzioni a livello di Regione Lombardia perché il nostro progetto sta avendo sempre più consensi. Stiamo parlando con altri consiglieri vicini al nostro modo di essere e sono abbastanza fiduciosa che prossimamente potremo avere altri ingressi nel partito”. ANSA

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FdI presenta 100mila emendamenti a bilancio Comune

Il Bilancio preventivo 2021 del Comune di Milano è approdato in Consiglio comunale per la discussione che inizierà domani con uno scoglio da superare che potrebbe arrivare a quasi 80 mila emendamenti proposti dalle opposizioni di centrodestra. Una vera e propria montagna di emendamenti presentati per la maggior parte dal capogruppo di Fratelli d’Italia, Andrea Mascaretti, che da solo ne ha presentati oltre 100 mila ma non tutti saranno accettati dagli uffici che li stanno valutando. La stima è che potrebbero essere 70-80 mila quelli che arriveranno in aula. “Su questo bilancio sarà opposizione dura – ha spiegato Mascaretti – arriva in ritardo, è incompleto e raffazzonato come dimostra il parere contrario dei revisori dei conti”. La Lega ne ha presentati circa 600-700, Forza Italia altri 100 e il consigliere di Fratelli d’Italia e assessore regionale alla Sicurezza, Riccardo De Corato, altri 300. “Si tratta di un bilancio che, per la prima volta dal dopoguerra nella storia di Milano, ha ricevuto la bocciatura dei revisori dei conti nella parte più importante, cioè quella delle entrate,- ha spiegato De Corato – sovrastimate dal Comune. Insomma, un documento scritto con la sfera di cristallo e ideologico in ogni sua parte, anche per questo motivo da me anche emendato”. ANSA

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Presidio dei lavoratori dello sport. Solidarietà da FdI

“Come non sentirsi vicini ai lavoratori del mondo dello sport che oggi hanno organizzato una protesta davanti alla Prefettura di Milano? Hanno ragione, sono al collasso. Tanti imprenditori, tanti professionisti, tanti atleti rischiano di non avere un futuro”. Lo ha sottolineato in una nota Andrea Mascaretti, capogruppo di FdI in consiglio comunale a Milano. “Il mondo dello sport – ha detto – è una realtà importantissima per Milano, non solo per il valore sociale ed educativo che esprime, ma anche perché questo settore costituito soprattutto da realtà medio piccole costituisce la fonte di sostentamento per migliaia di lavoratori appassionati e impegnati che da un anno si trovano in una situazione economica e lavorativa grave e difficilissima”. L’esponente FdI chiede “che a tutti i livelli istituzionali, a partire dal Comune, si accendano e restino accesi i riflettori sui problemi di questa poiché fino ad ora non sono stati adeguatamente presi in considerazione. Auspichiamo che vengano fornite regole e indicazioni chiare al più presto per poter riprendere gradualmente tutte le attività sportive. Il Comune – ha chiosato – può mettere subito a disposizione spazi pubblici per svolgere attività sportiva in sicurezza”.

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Chiusura doposcuola, FdI: “Decisione ingiustificata a discapito delle famiglie

Chiusura doposcuola, FdI: “Decisione ingiustificata a discapito delle famiglie. “I genitori dei bambini che frequentano le scuole primarie del Municipio 2, ma presumo quelli di tutta Milano, stanno ricevendo oggi la comunicazione che a partire da domani sarà sospesa l’attività di doposcuola in presenza. Una provvedimento che li sta gettando nello scompiglio vista l’oggettiva impossibilità di organizzarsi con un così breve preavviso”, lo rende noto Otello Ruggeri, Presidente del Circolo Nord Est Milano di Fratelli d’Italia. “La decisione – continua Ruggeri – è scaturita in seguito agli approfondimenti eseguiti dalle direzioni comunali competenti dell’art.3 punto 4 lett. a), lettera f) ed all’art.1 punto 9 lett. S, che però parla di istituzioni scolastiche di secondo grado e non ha quindi nessuna attinenza con quanto deliberato creando gravi problemi ai genitori , che ora in poche ore dovranno trovare a chi affidare i propri figli mentre loro sono al lavoro”. “Mi chiedo come il Comune di Milano pensi di poter ridurre la mobilità, riducendo l’orario scolastico di bambini che per recarsi in aula si sono già mossi e che dovranno nuovamente farlo per tornare a casa”, commenta il parlamentare di Fratelli d’Italia Marco Osnato. “Come al solito dal Comune di Milano belle parole, ma mai uno sforzo per aiutare i Milanesi!- aggiunge Osnato, concludendo – Anche questa volta Sala e la sua giunta preferiscono, impropriamente, nascondersi dietro il governo piuttosto che trovare una soluzione ai problemi quotidiani dei propri cittadini!”.

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