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FdI: guerra alle auto, cittadini sacrificati, ma nessuna azione concreta per la viabilità

“Mai come in questi giorni pare evidente che tutte le misure intraprese e adottate dalla Sinistra milanese siano state inefficaci e come siano stati vani e inutili i sacrifici chiesti ai cittadini residenti a Milano, ancor di più verso quelli che abitano nei comuni limitrofi dell’area metropolitana” lo scrive in una nota il Capogruppo di Fratelli d’Italia in Consiglio Comunale Riccardo Truppo, spiegando “Mi riferisco, in particolare, ai diversi milioni di euro di multe utilizzate come vera e propria tassa occulta, con poca e scarsa attenzione nei confronti dei veri dati ambientali che non hanno oggettivamente portato risultati soddisfacenti. Da parte della Giunta Sala, al riguardo, vi è un imbarazzante e assoluto silenzio”. “I giorni di smog, che hanno reso l’aria irrespirabile, non sono stati minimamente comunicati ai cittadini da parte di Palazzo Marino” denuncia quindi Truppo , sottolineando “Sembrerebbe, quasi, che quest’ultimo si vergognasse delle misure iperafflittive di area b che non hanno prodotto alcun risultato”. Secondo il meloniano quella attuata dal Comune è solo “un tipo di politica “di facciata” nel mentre, conclude “Siamo ancora in attesa delle deroghe assolute richieste per le Forze dell’Ordine e per i medici, che abbiamo proposto e più volte sollecitato durante le discussioni in aula consiliare”. Del suo stesso parere i colleghi di partito il Parlamentare Europeo Carlo Fidanza e il Consigliere Comunale di FdI a Milano Francesco Rocca che, facendo riferimento a un caso specifico scrivono:  “Continua la guerra ideologica alle auto da parte del Comune di Milano che, entro la fine dell’attuale mandato, intende impedire la sosta in 22 parterre alberati trasformando queste zone in nuove aree verdi”.  “È chiaro – aggiungono i due –  che l’intento di Palazzo Marino, tra Area C, Area B e l’eliminazione drastica di posteggi, è portare il più vicino allo zero il numero delle macchine in circolazione, ma è ancora più chiaro che a queste misure ideologiche non corrisponda la proposta di un’alternativa valida, come avrebbero potuto essere delle misure che incentivassero l’utilizzo del trasporto pubblico”. Il Comune dovrebbe “concentrarsi sul mantenimento della sicurezza, del decoro e dell’ordine di quelle già esistenti, spesso in mano al degrado e alla microcriminalità. – continuano i meloniani – Bisognerebbe, inoltre, fare un ragionamento sulla viabilità e su tutti questi spartitraffico e parterre: ci sono zone che aspettano ancora di avere le corsie preferenziali come quella che va da Piazza Stuparich a piazza Zavattari e da piazza Cappelli a via Tertulliano (viale Umbria). Quindi – concludono Rocca e Fidanza – oltre alla guerra sfrenata ed ideologica alle auto, cosa sta facendo realmente per la viabilità?”.

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Liceo Severi: gli occupanti fanno migliaia di euro di danni, dura condanna di Rocca e Fidanza di FdI

Imbrattamenti, sporcizia, vetrate sfondate, pc portatili nella spazzatura, sono alcuni dei segni della devastazione avvenuta all’interno del liceo Severi Correnti di via Alcuino nel corso dei soli tre giorni dell’occupazione che ha avuto termine ieri. Migliaia di euro di danni che hanno reso la scuola inagibile fino a data da destinarsi. Una situazione, ha indotto la dirigente a convocare  i membri del consiglio d’istituto, il responsabile della sicurezza e le forze dell’ordine per valutare i danni rilevati e decidere eventuali provvedimenti da prendere nei confronti degli occupanti. A nulla sono valse le scuse del collettivo studentesco che ha organizzato l’occupazione attribuendo la colpa dei danneggiamenti a soggetti esterni che li hanno costretti ad abbandonare l’edificio,  poiché, secondo l’Istituto, l’accaduto è “il frutto dell’incapacità di prendere coscienza da parte dei singoli del proprio agire“. Dirigente e professori sottolineano inoltre che “chi occupa si assume la responsabilità di tutto ciò che accade” e non dovrebbe “abbandonare la scuola al controllo di altri” ma “chiamare le forze dell’ordine” in caso di necessità. Sulla questione sono intervenuti il Consigliere Comunale di FdI, Francesco Rocca e il suo collega di partito l’Europarlamentare Carlo Fidanza, che in una nota hanno scritto: “Le occupazioni degli istituti scolastici per mano di individui che ruotano attorno alla sinistra radicale, ai collettivi e ai centri sociali, contribuiscono a degradare il patrimonio pubblico – sottolineando – un comportamento vergognoso, intollerabile e ipocrita, se si considera che chi ha danneggiato la struttura e la strumentazione, spesso scende in piazza a manifestare con l’obiettivo presunto di migliorare la scuola pubblica. Esprimiamo la nostra solidarietà – hanno concluso i meloniani – al personale scolastico, ai docenti ed agli studenti che nei giorni scorsi, dimostrandosi contrari all’occupazione, hanno continuato a fare lezione sui marciapiedi dinnanzi all’istituto e che oggi si sono trovati davanti a una simile devastazione”.

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Agricoltori bloccano la A1, l’europarlamentare Fidanza (FdI) li incontra

Ieri, gli agricoltori del coordinamento Riscatto Agricolo, che hanno stabilito il loro campo base sulla strada Binasca, nei pressi del casello dell’Autostrada del Sole, si sono mossi in corteo rendendo difficoltosa la circolazione a Melegnano e dintorni, per poi tornare al loro campo base. Un’azione svolta dopo essersi accordati con il Sindaco del comune lombardo in modo di evitare di creare eccessivi disagi ai residenti poiché ritengono fondamentale che la popolazione appoggi la loro protesta contro il Green Deal europeo. Al termine del corteo, una piccola delegazione composta da una decina di mezzi agricoli, si è diretta verso il Grattacielo Pirelli, scortata dalla Polizia, per portare la protesta sotto la  sede del Consiglio Regionale. Nel corso della mattinata, l’Europarlamentare di (FdI) Carlo Fidanza, accompagnato dal collega di partito l’Onorevole Fabio Raimondo, ha fatto visita agli agricoltori per manifestargli la propria solidarietà e spiegare quanto stanno facendo in favore della loro causa. “In questi anni in Europa ci siamo battuti per arginare la deriva ultra-ambientalista e anti-agricola promossa dalla Commissione Ue su impulso dell’ex vicepresidente Timmermans. – ha spiegato Fidanza – Politiche che avevano un denominatore comune: la demonizzazione degli agricoltori come inquinatori e la conseguente diminuzione della produzione agricola in nome della sostenibilità ambientale. Un modello di sviluppo che punta a sostituire l’agricoltura tradizionale europea con importazioni da Paesi terzi meno sostenibili, farine di insetto e carne sintetica”. Il meloniano si è detto rammaricato di non essere riuscito a fare quanto avrebbe voluto, auspicando di riuscire ad ottenere la “maggioranza alle prossime elezioni europee dell’8 e 9 giugno” per impedire “la condanna a morte della nostra agricoltura”. “Sull’agricoltura FdI ci mette la faccia – ha aggiunto il Deputato Fabio Raimondo – come dimostrano la nostra presenza qui oggi e quella di ieri dell’Assessore regionale lombardo Alessandro Beduschi”. Raimondo ha quindi elencato alcuni dei risultati ottenuti dal governo “Divieto di produzione e distribuzione della carne sintetica sia in Italia che in Ue, blocco del Nutriscore europeo, etichettatura obbligatoria dei prodotti a base di farine di insetti, difesa dei finanziamenti per la promozione di vino e carni rosse, raddoppio dei fondi PNRR destinati all’agricoltura”, concludendo con il dire “per noi non sono un nemico da abbattere ma una categoria fondamentale per il futuro dell’Italia”.

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Fidanza (FdI): Nessun illecito sono sereno

“Ho appreso con sorpresa di questa nuova indagine, che pare riprendere i contenuti di un esposto anonimo depositato alla Procura di Brescia nell’ottobre 2021, pochi giorni dopo la trasmissione di un’inchiesta giornalistica di Fanpage. Evidentemente, facendo politica, non si può essere simpatici a tutti e probabilmente qualcuno ha tentato di colpirmi in un momento di difficoltà, nascondendosi dietro l’anonimato. Tengo solo a dire che sono più che sereno, non ho commesso alcun atto illecito e sono certo che le indagini lo dimostreranno”. Così, in una nota, l’eurodeputato di Fratelli d’Italia Carlo Fidanza, in merito all’informazione di garanzia ricevuta nell’ambito di una inchiesta della procura di Milano per corruzione. La procura ha infatti aperto una inchiesta per corruzione sulle dimissioni del consigliere comunale di Brescia Giovanni Acri, che secondo l’accusa sarebbero avvenute per far posto a Giangiacomo Calovini, ritenuto appartenente alla corrente politica dell’europarlamentare di Fratelli d’Italia Carlo Fidanza. In cambio avrebbe ottenuto l’assunzione del figlio nello staff dello stesso eurodeputato. Per questo oggi i militari del nucleo di Polizia economico-finanziaria della Guardia di Finanza hanno eseguito perquisizioni nei confronti di Acri e del figlio e hanno consegnato a Fidanza una informazione di garanzia.  Con un comunicato il procuratore di Milano Marcello Viola ha dato conto che la Gdf ha effettuato perquisizioni e acquisizioni di documenti “nei confronti di una persona” indagata per “corruzione per atti contrari ai doveri d’ufficio”, ossia l’ormai ex consigliere comunale di Brescia Giovanni Acri, che si dimise il 25 giugno 2021 per motivi personali e professionali, come avrebbe riferito all’epoca. Secondo l’ipotesi d’accusa, come scrive la Procura, l’esponente politico di Fdi avrebbe, invece, lasciato la carica “ricevendo in cambio l’utilità rappresentata dall’assunzione del proprio figlio quale assistente parlamentare di un eurodeputato”, ossia Fidanza. Già lo scorso ottobre, sui media locali bresciani, si parlava di un esposto anonimo, che sarebbe all’origine dell’indagine, in cui si invitavano i magistrati ad indagare sulle cause delle dimissioni di Acri.  

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Tribunale dei Brevetti. Fidanza: FdI al lavoro per portarlo a Milano

Ieri mattina al Parlamento Europeo di Bruxelles, l’eurodeputato FdI-ECR Carlo Fidanza e una folta delegazione di consiglieri comunali e municipali milanesi di Fratelli d’Italia hanno incontrato i funzionari della Rappresentanza italiana in Ue che stanno seguendo la candidatura di Milano per il Tribunale europeo dei brevetti. “È stata un’utile occasione di approfondimento di tutti i passaggi tecnici, politici e diplomatici che ancora ci separano da questo importante riconoscimento per la nostra città e per l’intera Italia. Una battaglia che abbiamo condotto fin dall’inizio e che deve vedere le istituzioni, la politica e il tessuto imprenditoriale, professionale e universitario del nostro territorio lavorare in sinergia e con assoluta unità di intenti. L’apparente assenza di competitor non deve farci deflettere dal massimo impegno, per scongiurare ulteriori rinvii che potrebbero puntare a consolidare le attuali due sedi, senza Milano”, ha dichiarato Fidanza a margine dell’incontro. “Continueremo a portare in tutte le sedi il nostro sostegno alla candidatura di Milano. La nostra città ha il primato italiano di brevetti registrati, di PIL generato, di aziende multinazionali con una propria sede; vanta inoltre un ricco tessuto di professionisti che potranno supportare al meglio le aziende e lo stesso Tribunale. Ha insomma i numeri e le potenzialità per ospitare questa sede”, hanno aggiunto i consiglieri comunali Riccardo Truppo, Chiara Valcepina e Francesco Rocca. Un impegno ribadito anche da Marco Alparone, Sottosegretario di Regione Lombardia responsabile della delegazione di Bruxelles: “In Lombardia si registra il 32% dei brevetti italiani, siamo da sempre la regione capofila nell’innovazione. Per questo Regione Lombardia è stata in prima fila nel sostenere la candidatura di Milano ed è stata decisiva affinché il precedente governo si decidesse ad ufficializzarla. Continueremo ad esercitare pressione sul governo affinché questo dossier rimanga sempre prioritario e si acceleri per la sua positiva conclusione”.

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Fidanza: “Alparone punto di riferimento per battaglie in favore dei cittadini”

Fidanza: “Alparone punto di riferimento per battaglie in favore dei cittadini”. “Do il più caloroso benvenuto a Marco Alparone che da oggi entra a far parte della grande famiglia di Fdi. La sua enorme esperienza e il suo continuo impegno rappresentano un valore aggiunto che contribuirà a far crescere ancora un gruppo sempre più grande e coeso. Sono certo che Fratelli d’Italia troverà in Marco un punto di riferimento importante per portare avanti le sue battaglie in difesa dei Lombardi e degli italiani”. Così Carlo Fidanza, capo delegazione di Fratelli d’Italia al Parlamento europeo dà il benvenuto a Marco Alparone.

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