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Pubblicato il secondo rapporto “Dezinformacija e misure attive: Le narrazioni strategiche filo-Cremlino in Italia”

Pubblicato il secondo rapporto “Dezinformacija e misure attive: Le narrazioni strategiche filo-Cremlino in Italia”. Lo studio è pubblicato dalla Fondazione Germani che lo introduce così: “Questo studio approfondisce le narrazioni strategiche il filo-Cremlino – relative alla NATO, alle politiche estere e di sicurezza occidentali, e ai rischi di guerra nucleare – diffuse in Italia da attori mediatici e governativi russi e amplificate da influencer, media e attori politici italiani. Esso analizza l’evoluzione di tali narrative dal 2014 ai primi mesi del 2023, evidenziando gli obiettivi di fondo della propaganda russa nel nostro paese: accrescere la sfiducia e l’ostilità dell’opinione pubblica italiana nei confronti della NATO, degli Stati Uniti, e dell’Unione Europea, e screditare le politiche di sicurezza occidentali, in particolare quelle finalizzate a contrastare la politica espansionista e neo-imperiale della Russia di Vladimir Putin. Nella prima parte del lavoro viene spiegato il concetto sovietico di “misure attive”, che è essenziale per comprendere la strategia di influenza e di guerra cognitiva perseguita dal Cremlino nell’era Putin nei confronti delle democrazie occidentali. Inoltre, vengono esaminati i principali fattori storico-politici e culturali che hanno reso la società italiana più permeabile all’influenza delle narrazioni strategiche filo-Cremlino. La seconda parte dello studio analizza le principali narrazioni diffuse in Italia dalla propaganda russa in tema di politica estera e sicurezza internazionale, e riprese da influencer e attori politici italiani, nel periodo che va dal 2014 alle elezioni politiche italiane del 2018 alle elezioni europee del 2019. Viene messo a fuoco il ruolo dei partiti politici populisti-sovranisti, e in particolare dalla Lega e dal Movimento Cinque Stelle, nella diffusione narrazioni filo-Cremlino tramite iniziative politiche, campagne mediatiche e manifestazioni di piazza. Nella terza parte dello studio si approfondiscono le principali narrazioni su questioni di politica estera e sicurezza internazionale diffuse da Sputnik Italia e dalla versione italiana di Geopolitika.ru nel periodo 2019-2021. Queste narrazioni, amplificate da altri componenti dell’ecosistema di disinformazione e propaganda russa in Italia e da influencer italiani, miravano a creare una “realtà alternativa”, una percezione distorta della politica internazionale, presso ampi settori della società italiana”. Qui lo studio completo: Narrazioni-strategiche-filo-Cremlino-su-NATO-politiche-occidentali-e-guerra-nucleare

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Fondazione Germani, il 27 febbraio arriva il convegno “Dezinformacija e misure attive: le narrazioni strategiche filo-Cremlino in Italia sulla NATO”

Fondazione Germani, il 27 febbraio arriva il convegno “Dezinformacija e misure attive: le narrazioni strategiche filo-Cremlino in Italia sulla NATO”. Il convegno si potrà seguire in presenza oppure in live streaming al link: www.youtube.com/watch?v=iwJpxHClJsc La partecipazione all’evento è gratuita. Per assistere alla conferenza in sala si prega di inviare una email a fondazionegermani@gmail.com indicando nome, cognome e qualifica.  PROGRAMMA DEL CONVEGNO: Introduzione   Luigi Sergio Germani (Direttore, Istituto Gino Germani di Scienze Sociali e Studi Strategici) Disinformazione e propaganda russa in Italia Fabrizio Cicchitto (Presidente, Fondazione “Riformismo e Libertà”)    Propaganda del Cremlino e messaggi intimidatori di aggressione nucleare Giorgio Bertolin (Social Scientist, NATO Strategic Communications Centre of Excellence) La critica di matrice filo-Cremlino alla NATO nell’ecologia mediatica italiana Giovanni Ramunno (Generale dell’Esercito e giornalista, già consigliere militare per la comunicazione del Presidente del Comitato Militare dell’Unione Europea) Propaganda e disinformazione antieuropea in Italia Teresa Coratella (Program Manager, European Council on Foreign Relations, Roma) La strategia russa di penetrazione nelle Forze Armate dei Paesi NATO e dell’Italia: metodologie offensive e strumenti di contrasto.  Roberto Casalone (analista e storico militare) Disinformazione: analisi di un caso di attacco comunicativo Marco Angori (Capo 5° Ufficio “Pubblica Informazione – Relazione Con Media Giornalistici”, Stato Maggiore dell’Aeronautica Militare) Moderatore: Emanuele Rossi (Formiche.net)        Dal 2013-2014 Mosca ha intensificato sempre di più i propri tentativi di influenzare e indebolire le democrazie occidentali tramite campagne di disinformazione e propaganda, tese a acuire divisioni e instabilità al loro interno e a incoraggiare tensioni tra Stati-membri della NATO e dell’Unione Europea.        Il convegno approfondirà le narrazioni strategiche, diffuse nel nostro paese dalla macchina propagandistica del Cremlino, che mirano a screditare e delegittimare la NATO, nonché le politiche estere e di sicurezza degli Stati Uniti e di altri Stati occidentali.  Narrative che vengono amplificate, in maniera inconsapevole o consapevole, da una galassia di media e influencer italiani.        L’evento, inoltre, affronterà il tema degli sforzi intrapresi dalla Russia finalizzati alla  penetrazione  e al condizionamento delle Forze Armate di paesi NATO e dell’Italia.      La NATO da sempre viene rappresentata dalla dezinformacija sovietica (e oggi russa),  come una minaccia alla pace e alla sicurezza in Europa e nel mondo, come uno strumento adoperato da Washington per controllare i paesi europei e annullare la loro sovranità, oltre che per disgregare la Russia.      Un’altra narrativa filo-Cremlino ricorrente dipinge la politica estera americana come intrinsecamente aggressiva, pericolosa e destabilizzante per la pace mondiale. Una di queste narrazioni afferma che Washington, per conquistare l’egemonia mondiale e prevenire la transizione verso un mondo multipolare, starebbe scientemente aumentando sempre di più la probabilità di una guerra nucleare con la Russia.    Inoltre, la propaganda filo-Cremlino ricorre spesso a messaggi intimidatori di aggressione nucleare al fine di alimentare la paura di una guerra nucleare nell’opinione pubblica dei paesi occidentali. Dal 2014 Mosca sistematicamente minaccia di sferrare attacchi nucleari contro paesi NATO (oltre che nei confronti dell’Ucraina). Questa “propaganda nucleare” russa –  che si è sempre più accentuata dopo l’aggressione all’Ucraina del 24 febbraio 2022 – punta a esercitare  pressione psicologica sui decisori politici e militari occidentali, alimentando la loro paura di una escalation nucleare, allo scopo di indurli a limitare e depotenziare le risposte dell’Occidente all’espansionismo di Mosca.     Il convegno rappresenta il secondo evento di un ciclo di tre conferenze sul tema “Dezinformacija e misure attive: le narrazioni strategiche filo-Cremlino in Italia”, che si svolge nel periodo gennaio-marzo 2023 presso la Casa dell’Aviatore (scarica il documento esplicativo sul ciclo di conferenze).             Per assistere alla conferenza in presenza si prega di inviare una email a fondazionegermani@gmail.com indicando nome, cognome e qualifica. Ricevi questa email perché iscritto/a alla newsletter dell’Istituto Gino Germani. Per la rimozione dalla mailing list, inviare una email all’indirizzo fondazionegermani@gmail.com

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Al via il corso della Fondazione Germani sulle tecniche operative di Humint

Al via il corso della Fondazione Germani sulle tecniche operative di Humint.  Il corso si terrà nei giorni 20-21-22 ottobre 2022 nella Casa dell’Aviatore (Viale dell’Università, 20 – Roma)             SCARICA IL DOCUMENTO ILLUSTRATIVO DEL CORSO L’Istituto Gino Germani di Scienze Sociali e Studi Strategici, nell’ambito della sua Scuola di Formazione in Intelligence e Analisi Strategica, organizza il corso di alta formazione “HUMINT e Sicurezza Nazionale: tecniche operative di Human Intelligence per il contrasto alle minacce del XXI secolo”, che si terrà in presenza il 20-21-22 ottobre (dalle ore 9 alle 19) presso la Casa dell’Aviatore (Viale dell’Università 20, Roma).      Il corso approfondirà il ruolo insostituibile della HUMINT nell’intelligence del XXI secolo, i principi e le tecniche operative della HUMINT, e l’impatto del cyberspazio e delle nuove tecnologie sulle operazioni HUMINT.      Esso consentirà ai partecipanti di acquisire una buona conoscenza di tutte le fasi del “ciclo di reclutamento” di una fonte umana occulta.  Inoltre, gli iscritti potranno apprendere diverse tecniche utili a sviluppare le proprie competenze pratiche di ricerca HUMINT e di elicitation.     TEMI E DOCENTI DEL CORSO Il programma del corso prevede lezioni specifiche sui seguenti temi: Tecnica professionale operativa nella HUMINT.     Paola Betti (Psicologa, già Dirigente della Presidenza del Consiglio dei Ministri-comparto sicurezza).  Obiettivi informativi e tecniche HUMINT relazionali, comunicative ed elicitative.     Marco Cannavicci (Ufficiale medico psichiatra, esperto in tecniche HUMINT e sicurezza).   Cyber-Humint: la funzione HUMINT nel dominio cyber.        Dino Mora (già Chairman del NATO HUMINT Working Group presso il Comando Supremo della NATO, Norfolk, attualmente Cyber-Threat Intelligence Manager, Disruptive Consulting, Roma).   Ruolo e caratteristiche specifiche della HUMINT in diversi settori della sicurezza nazionale: intelligence politica, controterrorismo, controspionaggio e contrasto alla criminalità organizzata.      Carlo Parolisi (già Capo della Divisione Controspionaggio dell’AISE, in precedenza Vice-Capo del Centro Operativo SISDE  dedicato al controterrorismo e alla controeversione).  Il rilancio della HUMINT per la sicurezza nazionale italiana: verso una collaborazione tra intelligence istituzionale e   intelligence privata.     Umberto Saccone (già Capo Centro Controspionaggio del SISMI, Senior Advisor del Europe West Leader Employee & Physical assets Security Risk Management per Ernst and Young).  Il ciclo di reclutamento di fonti umane occulte: attori, fasi e tecniche. Applicazioni all’intelligence politica e militare.     Luigi Sergio Germani (Direttore, Istituto Gino Germani di Scienze Sociali e Studi Strategici).  L’intelligence economica quale strumento di sviluppo e progresso nazionale. Ruolo, profili, ambiti operativi, aree di intervento di una corretta attività HUMINT nel settore.     Paolo Costantini (Generale della Guardia di Finanza, già funzionario dei Servizi d’intelligence italiani, CEO Rotas Consulting-A Legal Intelligence Firm).  Le operazioni HUMINT nella counterintelligence: metodologie e casi-studio. Massimo Bontempi (Prefetto, già Direttore Centrale dell’Immigrazione e della Polizia delle Frontiere).   Il ruolo e le metodologie della HUMINT nel contrasto al terrorismo jihadista. Esperto del settore.     Le tecniche HUMINT e di Human Network Analysis and Targeting nel contrasto alle reti criminali e terroristiche. Mario Matteucci (Membro dell’Unità Tecnico-Operativa per il controllo degli armamenti, delle armi chimiche e di distruzione di massa, Ministero degli Affari Esteri).   Le operazioni HUMINT nello spionaggio industriale e nell’intelligence privata. Luigi Ciro De Lisi (Generale della Guardia di Finanza, é stato Dirigente nel Comparto Sicurezza della Presidenza del Consiglio dei Ministri nei settori della criminalità organizzata, del terrorismo e dell’economia e finanza).   La HUMINT interculturale applicata: casi studio e lezioni apprese.  Andrea Marco Silvestri (Antropologo e security consultant).   La gestione delle informazioni HUMINT: come si valuta  l’affidabilità/attendibilità di una fonte umana e come si redige un rapporto HUMINT. Paolo Salvatori (già Direttore della Divisione Controterrorismo e della Divisione Controproliferazione dell’AISE).   Strumenti tecnologici di spionaggio a supporto delle attività HUMINT. Carlo Cannatà (esperto di tecnologie di intelligence).   HUMINT a mani nude:  metodologie e tecniche sociali  per il potenziamento personale.                 Roberto Di Nunzio (Giornalista e Saggista, docente di tecniche sociali  dell’informazione e degli aspetti sociologici dell’information warfare).      Al termine del corso i partecipanti riceveranno un Attestato di Partecipazione. Gli iscritti che desiderano ricevere un secondo Attestato con una valutazione finale potranno consegnare un breve elaborato su un tema sviluppato durante il corso o caso-studio da concordare con la direzione scientifica. L’Attestato di valutazione finale potrà essere presentato dall’iscritto all’Amministrazione di appartenenza per richiedere l’eventuale iscrizione a matricola. Questo attestato consente anche la possibilità di richiedere il riconoscimento dei Crediti Formativi Universitari (CFU) presso il proprio Ateneo.   Dopo la conclusione del corso gli iscritti avranno accesso ai video delle lezioni del corso, nonché a un archivio digitale di documentazione, che conterrà le slides delle varie lezioni, documenti, papers analitici, articoli e studi sui temi sviluppati durante il corso.  Il costo del corso è 360 Euro + IVA. È previsto uno sconto del 10% per appartenenti agli organismi di Sicurezza Nazionale, alle Forze di Polizia e alle Forze Armate, e per studenti universitari. E’ previsto altresì uno sconto del 10%, non cumulativo, per coloro i quali hanno già partecipato ai nostri precedenti corsi. SCARICA IL DOCUMENTO ILLUSTRATIVO COMPLETO DEL CORSO SCARICA IL MODULO D’ISCRIZIONE oppure ISCRIVITI ONLINE SCARICA LA LOCANDINA DEL CORSO   Per informazioni  si prega di contattare: fondazionegermani@gmail.com   Segreteria: 06-69480308   Cell./WhatsApp: 329-1644904 Sito web dell’Istituto:  www.fondazionegermani.org

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Fondazione Germani: al via il corso Attacco alla mente e tecniche di disinformazione cognitiva

Fondazione Germani: al via il corso Attacco alla mente e tecniche di disinformazione cognitiva. Il corso di alta formazione “Attacco alla mente: strategie e tecniche di disinformazione e guerra cognitiva. Una nuova sfida per l’intelligence italiana”, promosso dall’Istituto Gino Germani di Scienze Sociali e Studi Strategici e dalla Società Geografica Italiana, e Stroncature come Media Partner, si svolgerà in presenza a Roma il 10-11-17-18 giugno (ore 9-18) con la partecipazione di autorevoli docenti italiani e stranieri.      Il corso, che si svolgerà nell’ambito della Scuola di Formazione in Intelligence e Analisi Strategica dell’Istituto Germani, consentirà ai partecipanti di approfondire la loro conoscenza delle strategie di disinformazione, deception (inganno) e guerra cognitiva perseguite da Stati ostili e attori non-statali eversivi al fine di influenzare e/o destabilizzare le democrazie occidentali, con particolare riferimento ai rischi che ne derivano per la sicurezza nazionale italiana.     Esso fornirà una buona comprensione delle strategie e delle tattiche di disinformazione e guerra cognitiva attuate da grandi potenze autocratiche (in particolare Cina e Russia) e da organizzazioni terroristiche e movimenti estremisti.     Il corso, inoltre, discuterà le linee-guida di una possibile strategia di difesa del Sistema-Paese nei confronti di attacchi cognitivi e campagne di disinformazione poste in essere da Stati esteri e attori non-statali, sia in tempi di pace che di crisi e di guerra.      Infine, i corsisti potranno acquisire una più approfondita conoscenza del ruolo che il comparto intelligence nazionale dovrà assumere nelle attività di contro-disinformazione e counterdeception, nonché di alcune tecniche di analisi d’intelligence e pensiero critico utili a individuare azioni di guerra cognitiva.      Al termine del corso i partecipanti riceveranno un Attestato di Partecipazione.  Gli iscritti che desiderano ricevere una valutazione finale potranno consegnare un breve elaborato su un tema sviluppato durante il corso da concordare con la direzione scientifica. 1] CALENDARIO DEL CORSO Venerdi 10 giugno 2022 (ore 9:00-13:30) Introduzione al corso.  Disinformazione e manipolazione delle percezioni: evoluzione della minaccia alla sicurezza nazionale e all’ordine democratico. Luigi Sergio Germani (Direttore dell’Istituto Gino Germani di Scienze Sociali e Studi Strategici e responsabile scientifico del corso). Introduzione alla guerra cognitiva: meccanismi psicologici, nuovi strumenti di manipolazione e applicazioni delle neuroscienze.  Marco Cannavicci (Ufficiale medico psichiatra, esperto in tecniche HUMINT e sicurezza). Sviluppi nelle neuroscienze e nelle neurotecnologie: nuove frontiere della cognitive warfare. Massimo Amorosi (esperto di non-proliferazione CBRN e bio-sicurezza, già consulente per il MAECI).   Venerdi 10 giugno 2022  (ore 14:30-18:00) Dalla disinformazione alla guerra cognitiva: casi-studio e scenari futuri. Giovanni Ramunno (Generale dell’Esercito e giornalista, già consigliere militare per la comunicazione del Presidente del Comitato Militare dell’Unione Europea). Il ruolo dei Servizi d’intelligence nelle operazioni di deception strategica. Massimo Bontempi (Questore, già Direttore Centrale dell’Immigrazione e della Polizia delle Frontiere). Sabato 11 giugno 2022 (ore 9:00 – 13:30) Analisi d’intelligence, deception e counterdeception: le Agenzie d’intelligence nel mirino della disinformazione. Giulia Catracchia (Ricercatrice in intelligence e politiche di sicurezza). Breve storia e teoria della intelligence deception e counterdeception. Julian Richards (Direttore del Center for Security and Intelligence Studies, University of Buckingham, già funzionario dei Servizi d’intelligence britannici). Ripensare la intelligence deception nel mondo cyber. Julian Richards (Direttore del Center for Security and Intelligence Studies, University of Buckingham, già funzionario dei Servizi d’intelligence britannici). Sabato 11 giugno 2022 (ore 14:30 – 18:00) Social media, echo-chambers, e operazioni di destabilizzazione delle democrazie. Antonio Scala (Istituto dei Sistemi Complessi, Consiglio Nazionale delle Ricerche, Roma). I social media come tecnologie di manipolazione. Alfredo Vinella (Fondatore, Scenarya). Venerdi 17 giugno 2022 (ore 9:00-13:30) La disinformazione come strumento di guerra economica. Il ruolo dei servizi d’ intelligence nella contro-disinformazione economico-finanziaria. Paolo Costantini (Generale della Guardia di Finanza, già funzionario dei servizi di intelligence italiani, CEO Rotas Consulting – A Legal Intelligence Firm). La strategia russa di disinformazione e guerra cognitiva in Europa e in Italia: obiettivi, strumenti operativi e narrazioni ricorrenti.  Luigi Sergio Germani (Direttore, Istituto Gino Germani di Scienze Sociali e Studi Strategici, Roma). Le campagne cognitive del Cremlino: metodologie e tecniche di disinformazione e manipolazione. Massimiliano Di Pasquale (Ricercatore e responsabile dell’Osservatorio Ucraina, Istituto Gino Germani). Venerdi 17 giugno 2022  (ore 14:30-18:00) Strategia e tecniche di disinformazione e guerra cognitiva dei movimenti jihadisti. Federico Borgonovo (Ricercatore, ITSTIME–Italian Team for Security, Terroristic Issues & Managing Emergencies, Università Cattolica del Sacro Cuore).  Strategia e tecniche di disinformazione e guerra cognitiva dei movimenti di estrema destra. Marco Zaliani (Ricercatore, ITSTIME–Italian Team for Security, Terroristic Issues & Managing Emergencies, Università Cattolica del Sacro Cuore). Dibattito e brainstorming tra relatori e partecipanti: Verso una strategia di difesa del sistema-paese nel campo della disinformazione e della guerra cognitiva. Coordinatore: Giovanni Ferrari (Esperto civile della NATO in analisi e gestione delle conseguenze, consulente della Difesa Civile italiana in pianificazioni civili di emergenza ed esercitazioni di crisi). Sabato 18 giugno 2022 (ore 9:00 – 13:30) Analisi delle operazioni cinesi di disinformazione e influenza occulta in Occidente. Nicholas Eftimiades (Professore alla Penn State University Harrisburg, già senior intelligence officer della Defense Intelligence Agency e technical operations officer della CIA). L’influenza di Pechino sui media italiani e la manipolazione del dibattito pubblico in Italia. Giulia Pompili (Esperta di Cina ed Estremo Oriente, Il Foglio). Sabato 18 giugno 2022 (ore 14:30 – 18:00) Tattiche e tecniche di disinformazione e manipolazione nel cyberspazio. Michele Colajanni (Professore presso il Dipartimento di Informatica, Scienza e Ingegneria, Università di Bologna).  Comunicazione di crisi e contrasto alle campagne di disinformazione. Ferruccio Di Paolo (Esperto civile della NATO per la comunicazione di crisi, Componente del Gruppo di studio, ricerca e formazione per la comunicazione di crisi del Dipartimento dei Vigili del Fuoco, del Soccorso Pubblico e della Difesa Civile). Dibattito e brainstorming tra relatori e partecipanti: Verso una strategia di difesa del sistema-paese nel campo della disinformazione e della guerra cognitiva. Coordinatori:  Roberto Di Nunzio (giornalista e saggista, esperto di information warfare).  Ferruccio Di Paolo (Esperto civile della NATO per la comunicazione di crisi). Video-lezioni: Guerra cognitiva e disinformazione: le strategie di Cina, Iran e organizzazioni jihadiste. François Géré (Presidente dell’Institut Français d’Analyse Stratégique, Parigi). Obiettivi e metodi della disinformazione in campo geopolitico: casi-studio della dezinformacija di Mosca e ruolo dei Servizi d’intelligence russi. Kevin Riehle (Professore alla University

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Al via il corso della Fondazione Germani sulle minacce biologiche e il ruolo dei servizi d’intelligence

Al via il corso della Fondazione Germani sulle minacce biologiche e il ruolo dei servizi d’intelligence. l’Istituto Gino Germani di Scienze Sociali e Studi Strategici è lieto di annunciare che sono aperte le iscrizioni al corso online di alta formazione sul tema: “Le minacce biologiche alla sicurezza nazionale: il ruolo dei servizi d’intelligence nella prevenzione e gestione dei bio-rischi emergenti”. Il programma dettagliato può essere scaricato al seguente link: https://fondazionegermani.org/?p=1953 Il corso è composto da 21 video-lezioni (17 in italiano e 4 in inglese), fruibili h24 dagli iscritti, svolte da 14 autorevoli esperti internazionali, e da quattro webinar che si svolgeranno il 25 e 26 gennaio e l’1 e 2 febbraio 2022 (la registrazione dei webinars sarà disponibile successivamente per chi desidera riascoltarli o non ha potuto partecipare in diretta). Il corso, che comprende anche un archivio bibliografico e di documentazione, fornirà ai partecipanti le chiavi di lettura per comprendere le minacce e i rischi biologici del XXI secolo e approfondirà le linee-guida di una possibile strategia nazionale di bio-sicurezza. Inoltre, esso consentirà agli iscritti di acquisire una buona conoscenza del ruolo che i servizi d’intelligence dovranno assumere nella prevenzione e nel contrasto alle minacce biologiche, nonché del nuovo approccio all’intelligence che sarà necessario adottare per fronteggiare tali minacce. Al termine del corso i partecipanti riceveranno un Attestato di Partecipazione. Gli iscritti che desidereranno ricevere una valutazione finale potranno consegnare una breve analisi relativa a una o più minacce biologiche emergenti e le loro ripercussioni sulla sicurezza nazionale, o delle proposte per potenziare il sistema nazionale d’intelligence nella prevenzione e gestione dei rischi biologici. Il costo del corso è 210 euro + IVA. È previsto uno sconto del 10% per appartenenti agli organismi di Sicurezza Nazionale, alle Forze di Polizia, alle Forze Armate, agli operatori del sistema sanitario e per studenti universitari. E’ previsto altresì uno sconto del 10%, non cumulativo, per coloro i quali hanno già partecipato ai nostri precedenti corsi.

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