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Forte e Forza Italia bloccano la Moschea di Via Novara, confermate due in via Padova

Sono 15 le aree cittadine interessate dal Piano delle attrezzature religiose, documento previsto dalla legge regionale, in adozione con il nuovo Pgt in discussione in Consiglio Comunale. Esce dal Par l’area di proprietà pubblica di via Novara, che in precedenza Palazzo Marino aveva indicato come disponibile per edificare luoghi di culto. La modifica è stata approvata con un emendamento presentato dal consigliere di Milano Popolare Matteo Forte. Assieme a via Novara le altre aree pubbliche identificate originariamente erano quelle di via Esterle (zona via Padova) e via Marignano (zona via Mecenate). Nel pomeriggio durante la discussione del Piano delle attrezzature religiose la consigliera del gruppo Misto Silvia Sardone aveva stigmatizzato la bocciatura dall’aula di tutti i suoi emendamenti “contro le singole regolarizzazioni di moschee abusive“,  mentre il consigliere di Milano Popolare Matteo Forte caveva attaccato la maggioranza per la moschea” che spunta “dall’elenco delle attrezzature religiose di nuova previsione, contenute nel Pgt”, “quella che fa capo a Milli Gorus, un’associazione annualmente segnalata dal Rapporto sulla sicurezza costituzionale del Ministero degli Interni di Berlino, in quanto movimento legalista di matrice islamista che mira all’abolizione parziale o totale dell’ordine democratico e liberale su cui si basa la Repubblica federale di Germania“.  In segito i Consiglieri d’Opposizione hanno anche inscenato una protesta in aula esibendo cartelli con scritto “No radicali islamisti”, “No condono No moschee abusive“. Molto soddisfatto per l’approvazione dello stralcio dell’area di Via Novara dal Piano delle Attrezzature Religiose è Marco Bestetti, Presidente del Municipio 7 , secondo cui “è un’ottima notizia, che accolgo con grande soddisfazione” rilevando “Sono state riconosciute le nostre ragioni, che non riguardavano certo la libertà di culto, ma evidenti criticità urbanistiche e viabilistiche che una grande moschea avrebbe generato in quell’area”. Bestetti quindi ringrazia “sentitamente i colleghi di Forza Italia e di tutto il centrodestra a Palazzo Marino per lo straordinario lavoro delle ultime settimane“, promettendo infine “avanti tutta con la destinazione di quell’area a parcheggio di interscambio per il futuro prolungamento della M5 e per fermare fuori dalla città le migliaia di auto che ogni settimana prendono d’assalto la zona di San Siro“. “Dopo un mese e mezzo di dibattito sul Piano delle attrezzature religiose, il sindaco e la giunta non hanno mosso una ciglia rispetto alle nostre richieste di eliminare la sanatoria per le moschee abusive esistenti e di valutare più attentamente la localizzazione di quelle future“. Dichiara a fine seduta Fabrizio De Pasquale, capogruppo di Forza Italia in Consiglio Comunale “In pratica la sinistra ha voluto discutere prima di moschee che di nuovi quartieri, di nuovi insediamenti produttivi e di nuovi servizi. – continua il capogruppo azzurro La priorità per la Milano del 2030, secondo Sala e Maran, sarebbe quindi sanare le moschee e magari raggrupparne due in via Padova piuttosto che disciplinare più seriamente la nomina dei ministri di culto, il finanziamento delle moschee e premiare chi nella comunità islamica ha rispettato le regole”.

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Forza Italia, cittadini ignari del blocco, serve un’app per informarli

“In occasione degli ultimi blocchi della circolazione dei diesel Euro 4 sono stati numerosi i cittadini che hanno appreso del provvedimento solo dopo essersi già messi in auto, o, ancora peggio, che hanno circolato tranquillamente fino alla sospensione, senza rendersi conto di commettere un illecito. Per questo ho preparato una mozione, che sarà presentata dal nostro capogruppo in consiglio Comunale, Fabrizio De Pasquale, volta a impegnare il comune di Milano a dotarsi di uno strumento tecnologico (come ne hanno comuni più piccolo del nostro) con cui inviare un messaggio a tutte le persone interessate dal provvedimento“. Lo ha dichiarato ieri Otello Ruggeri, coordinatore di Forza Italia nel Municipio 2. Fabrizio De Pasquale ha quindi aggiunto: “Nonostante le vanterie della Giunta Sala per avere reso Milano una smart-city, ad oggi la Pubblica amministrazione non dispone ancora di uno strumento che le consenta di conversare direttamente con i cittadini. I blocchi del traffico sono spesso decisi nel tardo pomeriggio e resi noti attraverso comunicati stampa accessibili a pochi e non sempre ripresi dai Tg della sera ed in ogni caso limitati alle edizioni locali, mentre la stampa, visto il ripetersi di questi eventi, li mette sempre meno in evidenza (e non tutti leggono i giornali). Sono quindi sempre di più i cittadini che circolano ignari dell’entrata in vigore del provvedimento esponendosi a sanzioni amministrative a causa dell’incapacità del Comune di comunicare in modo adeguato“. “Sosterrò quindi con convinzione la mozione in Consiglio Comunale. – continua De Pasquale – Gli automobilisti, che sono la maggioranza dei Milanesi, non possono essere continuamente discriminati, magari sperando che incappino in qualche multa perché non informati che non possono circolare. Un’applicazione per avvisarli è sicuramente la soluzione migliore, sia in questa situazione, sia in molte altre in cui potrebbe essere utile inviare comunicazioni ai Milanesi. Possibilmente – conclude De Pasquale – facendola finanziare da uno sponsor, senza aggiungere altri soldi alle spese faraoniche di Area B che costa 13 milioni di cui 500.000 euro di comunicazione”.

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De Chirico (FI), Salvini parli con le Forze dell’Ordine non con gli ultras

Dopo quello del Sindaco Sala, il primo commento di un politico milanese sui fatti di mercoledì viene dal vice-capogruppo di Forza Italia in consiglio Comunale, Alessandro De Chirico secondo cui “il Sindaco Sala correttamente condanna i cori razzisti, ma furbescamente non parla di ciò che è successo fuori dallo stadio, cercando di sviare l’attenzione di tifosi e media. Inter-Napoli è da sempre una partita a rischio, chiunque lo sa. Farla giocare di sera, con i favori delle tenebre e della nebbia, che a dicembre è molto prevedibile, è una decisione da irresponsabili”. “A maggior ragione – prosegue De Chirico –  considerando che il 26 dicembre gli organici delle Forze dell’Ordine sono rimaneggiati e ancora di più considerando le recenti rivendicazioni della Polizia Locale. Gli interessi di Pubblica sicurezza dovrebbero avere il sopravvento sugli interessi economici delle piattaforme televisive. Se fossero vere le ricostruzioni apparse oggi su alcuni giornali, però, appare evidente che ci sono delle ancor più gravi responsabilità“. L’azzurro si domanda “com’è possibile che 10-12 van carichi di tifosi escano dalla Tangenziale Ovest, percorrano via Novara e solo lì vengano raggiunti da una sola pattuglia? Gli scontri tra ultras sono avvenuti a meno di un km dallo stadio, non a 10 km di distanza. Perché alle uscite delle autostrade/tangenziali non c’erano agenti in assetto antisommossa?“ “Il ministro Salvini, più che intavolare trattative con gli ultras, dovrebbe trovare soluzioni con le Forze dell’Ordine – suggerisce De Chirico, concludendo – Invece il sindaco Sala, anziché minacciare di lasciare lo stadio in caso di cori razzisti, dovrebbe chiedersi come mai nessuno del Comitato provinciale ordine e sicurezza, in cui siedono anche i rappresentanti del Comune di Milano, si sia posto il problema di controllare e rendere inoffensive le frange più violente degli ultras organizzati“.

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Forza Italia, scuole fredde a causa dei bandi al ribasso

Ancora scuole fredde in città. “I genitori della scuola primaria Elsa Morante di via Bognetti, per il secondo anno di fila, denunciano che la temperatura nelle aule è di 13ºC. Bimbi, insegnanti e personale amministrativo al gelo e l’assessore Galimberti non risponde alle mie sollecitazioni”.  Lo denuncia il consigliere di Forza Italia al Municipio 5 Fabrizio D’Angelo. “L’anno scorso nella scuola del Municipio 5 sono stati fatti interventi infrastrutturali e il presentimento è che i lavori siano stati eseguiti male.- continua il consigliere azzurro – In quell’occasione il Comune dovette traslocare in fretta e furia gli alunni in diversi plessi scolastici del circondario per proseguire le attività scolastiche, creando disagi a bambini e genitori”. Secondo Alessandro De Chirico, vicecapogruppo di Forza Italia a Palazzo Marino, a causare i disservizi è che “il bando prevederebbe che il gestore abbia a disposizione una determinata cifra per tutta la manutenzione stagionale e che il suo guadagno, quindi, sia costituito da quanto riesce a risparmiare. In altri casi, i termosifoni vengono accesi più tardi o tenendoli più bassi si ottiene un’economia di larga scala”. “Anche alla scuola Moscati, in zona Sempione, le temperature sono basse rispetto alla norma – continua De Chirico –  Il trucco pare molto semplice, in caso di lamentele il Comune manda il tecnico a fare i rilevamenti e i gestori nel frattempo alzerebbero la temperatura così i risultati evidenzierebbero gradazioni nella norma. Questo è possibile perché chi gestisce i riscaldamenti e chi fa i rilevamenti sono società diverse. “E il Comune cosa fa? – si domanda concludendo l’azzurro – Non vigila nemmeno sui lavori che vengono svolti! La giunta Sala non ha a cuore nemmeno la salute dei bambini che rischiano di passare il Natale sotto le coperte”.

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Sopralluogo di Forza Italia al Lambretta di via Edolo

Una delegazione di Forza Italia, composta dal Capogruppo in Consiglio Comunale, Fabrizio De Pasquale, dal Coordinatore del Municipio 2, Otello Ruggeri e dal Consigliere del Municipio 2, Antony Mammino, si è recata in via Edolo per verificare la situazione dopo l’occupazione da parte degli autonomi del Lambretta e confrontarsi con residenti e commercianti del posto. “Spiace che per l’ennesima volta ci sia toccato ascoltare delle persone lamentarsi per quanto accade oggi, mentre temono che in futuro la situazione peggiori – spiega Fabrizio De Pasquale – Il quadro che ci è stato esposto già ce lo immaginavamo: gente “fatta” e ubriaca che ciondola per la strada, persone che espletano le funzioni fisiologiche fra le macchine parcheggiate, uomini nudi che si aggirano per l’edificio. Nulla in confronto di quanto potrà accadere quando il tempo sarà più clemente e inizieranno feste e bagordi di ogni genere con tutti i problemi che ne conseguiranno.  Speriamo – conclude De Pasquale – che dopo quanto accaduto ieri il Sindaco Sala abbia capito che la generosità con certi personaggi non paga e solleciti A2A e MM perché stacchino immediatamente le utenze e il Prefetto a sgomberarli al più presto  per evitare disagi al quartiere”. “Ciò che più preoccupa e stupisce fra quanto sentito  dai commercianti del luogo – commenta Ruggeri – è che uno di loro afferma che, pochi giorni prima dell’occupazione, ha ricevuto una visita delle Forze dell’Ordine interessate a sapere se avesse notato qualche movimento intorno alla palazzina in seguito occupata. Evidentemente, se quanto riferito corrisponde al vero,  qualcuno sapeva, o almeno sospettava, quanto sarebbe potuto succedere e non ha fatto o, più probabilmente, gli è stato negato di fare qualche cosa per impedire accadesse. Forse – conclude Ruggeri – sarebbe bastata un po’ più di attenzione perché nel Municipio 2 non si allungasse la già lunga lista delle occupazioni abusive ”. “Ora che il palazzo è occupato – continua Mammino – sul piano legale la questione diventa complessa. Andrebbe intanto accertato se la corrente elettrica di cui usufruiscono gli occupanti è stata lasciata collegata dalla proprietà o è frutto di un allacciamento abusivo. Inoltre, in caso di presentazione di un esposto, difficilmente i cittadini potranno contare sull’appoggio della proprietà stessa, visto che la palazzina sembra essere al centro di una contesa ereditaria fra persone difficili da rintracciare in quanto residenti all’estero o in altre province italiane. Una complicazione – conclude Mammino – che forse non è solo frutto della casualità visto che certi ambienti queste operazioni le studiano accuratamente a priori“.

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Navigli, referendum di FI e FdI mentre il Comune litiga con il Governo

Ieri mattina, in via Melchiorre Gioia, Forza Italia e Fratelli d’Italia, hanno svolto un gazebo in comune per  raccogliere firme a sostegno del referendum consultivo sulla riapertura del tratto di Naviglio Martesana da Cassina de Pomi a Via Carissimi.  Alla presenza del Consigliere Comunale, Fabrizio De Pasquale (FI), il Coordinatore di Forza Italia nel Municipio 2 Otello Ruggeri, i consiglieri del Municpio 2 Antony Mammino e Dionigi Caligaris (entrambi di FI), il Presidente della Commissione Sicurezza e Mobilità del Municipio 2 Riccardo Truppo e numerosi militanti di entrambi i partiti, sono stati più di un centinaio i cittadini – per lo più contrari al progetto – che si sono fermati a firmare. Al termine del gazebo, Fabrizio De Pasquale ha commentato: “Sono da sempre contrario alla riapertura di questi falsi Navigli per questo, non sono qui solo in veste di certificatore delle firme, ma, soprattutto, come convinto sostenitore di un referendum che sono certo vedrà prevalere quanti come me pensano che il progetto comporterà solo spreco di denaro pubblico e incalcolabili disagi per i residenti delle zone interessate”. Riccardo Truppo ha invece affermato: “Ci troviamo di fronte ad un momento unico di grande partecipazione popolare il numero dei cittadini aderenti aumenta sempre più. Il referendum non puo che essere la strada giusta. Ci aspettiamo che il Sindaco ne prenda atto e smetta di fare annunci sensazionalistici di pura propaganda elettorale sulla sua persona. – concludendo – Di questo passo, il traguardo delle firme necessarie è vicino“. Proprio mentre i due partiti di centrodestra raccoglievano firme, il Ministro dei Beni Culturali Alberto Bonisoli definiva il progetto di riapertura Navigli una sciocchezza, auspicando che il Comune facesse un referendum sulla questione per raccogliere il parere dei milanesi, con conseguente reazione della maggioranza a Palazzo Marino. Primo a ribattergli con un post su Facebool l’assessore all’Ambiente e Mobilità, Marco Granelli: “Noi crediamo che il progetto navigli serva a Milano per valorizzare un tesoro della sua storia: l’acqua; per le politiche ambientali, per valorizzare gli spazi della città come abbiamo fatto in Darsena, per essere competitivi nel turismo con altre città“,  sottolinenado di avere raccolto “osservazioni importanti” fra la gente e spiegando infine che “ora dobbiamo cercare i soldi, i 150 milioni necessari, da aggiungere ai 1.600 milioni che abbiamo già messo sui quartieri“. Dopo di lui anche l’assessore Pierfrancesco Maran è intervenuto sul tema, sepre con un post su Facebook  “Lega e 5 Stelle rappresentano un Governo che ad oggi sa dire solo dei no a Milano e più in generale ogni volta che c’è da fare un investimento che non sia assistenzialismo.No Navigli, no soldi per le Olimpiadi – concludendo – il giorno in cui inizieranno a dire dei Si non sarà male”.

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