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Furti di farmaci salvavita: tre arresti

Tre dipendenti di una cooperativa esterna “incaricata della gestione del magazzino farmaceutico dell’ospedale Policlinico Mangiagalli” di Milano sono finiti in carcere con le accuse di furto e ricettazione perché avrebbero fatto sparire farmaci ad alto costo, impiegati per cure salvavita e per trattamenti di gravi patologie, per rivenderli all’estero, in particolare in Egitto. Lo si legge nell’ordinanza firmata dal gip Alessandra Di Fazio nell’ambito dell’inchiesta, condotta dai carabinieri del Nas e coordinata dal pm Carlo Scalas, che vede anche altre 5 persone, tutte egiziane, indagate. Un’inchiesta che ipotizza, si legge ancora nel provvedimento, anche l’accusa di associazione per delinquere per quella “serie di furti in relazione ai quali risulta accertato un profitto pari a circa 400mila euro”. Tra le persone finite in carcere ci sono due italiani e un egiziano. “Le tre confezioni del cancro costano 1.050, perché l’una a 350”, si sente dire in una delle molte intercettazioni riportate nel provvedimento e che testimoniano i furti dei farmaci e le consegne per rivenderli. “Non serve rimarcare l’indubbia gravità dei fatti commessi – scrive il gip – avendo le condotte illecite causato ingenti danni al servizio sanitario nazionale, oltre che potenziali danni alla salute agli utilizzatori finali degli stessi farmaci. Ciò in quanto molti dei farmaci – si legge ancora – richiedono un mantenimento della catena del freddo, che viene disatteso ed interrotto dalle condotte delittuose”. “Nonostante i periodici ammanchi – spiega il Policlinico in una nota – la somministrazione delle terapie ai pazienti non ha mai subìto alcun ritardo o problema, e le cure sono sempre proseguite senza alcun intoppo”. ANSA

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Impiegati delle Poste rubavano soldi dalle buste

Sette persone, tra cui tre impiegati delle Poste, ritenute responsabili di furto di valuta straniera da buste provenienti da paesi dell’Estremo oriente, in particolare dal Giappone, sono state raggiunte da misure cautelari in un’indagine congiunta della Polizia di Stato e della Polizia Locale di Milano. Lo hanno reso noto la Questura e Palazzo Marino. Secondo quanto riferito si tratterebbe di “due uomini di 46 e 51 anni e una donna di 40, con i due complici di 46 e 55 anni” che sono stati sottoposti all’obbligo di firma e alla permanenza nel comune di residenza con divieto di allontanamento dall’abitazione. Per il gip di Milano che ha emesso le misure le accuse da contestare sono “furto pluriaggravato e riciclaggio”. Un altro 45enne e una 40enne sono stati indagati, invece, in stato di libertà. “Le indagini svolte dall’Ufficio Polizia di Frontiera Aerea dell’aeroporto di Linate e dal Nucleo Reati Predatori della Polizia Locale – si legge in una nota – hanno evidenziato come tre impiegati delle Poste e quattro loro complici abbiano, nel corso degli anni, sottratto oltre 350 mila euro, negli anni, dalla corrispondenza arrivata al centro di smistamento di Poste Italiane di Linate e destinata a opere caritatevoli o quale corrispettivo per l’acquisto di amuleti”. ANSA

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Tre arresti per furti in centro

La Polizia di Stato, al termine delle indagini coordinate dalla Procura della Repubblica di Milano, ha eseguito questa mattina l’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa nei confronti di due cittadini italiani e uno romeno, ritenuti responsabili di 6 furti (di cui uno tentato) in abitazione commessi, tra settembre 2020 e febbraio 2021, nel centro storico milanese. L’attività investigativa condotta dai poliziotti del Commissariato Centro ha preso il via dopo il primo furto commesso il 5 settembre 2020 in via Chiaravalle: le tre persone destinatarie della misura cautelare eseguita oggi risultano aver agito, in maniera determinata e specializzata, utilizzando quattro volte su sei le chiavi stesse degli appartamenti, trafugate in precedenza con un’efficace attività preparatoria. In due casi, invece, l’accesso negli appartamenti oggetto di furto è avvenuto grazie all’effrazione della porta e delle finestre. I furti contestati agli indiziati, oltre a quello di settembre, sono quello compiuto il 26 dicembre 2020 in via Passione, i due – uno tentato e uno commesso – l’8 gennaio 2021 in via Mellerio, quello commesso il 15 gennaio 2021 in via privata Maria Teresa e quello consumato il 24 gennaio 2021 in via Brisa: il volare del denaro in contante, gioielli, pietre e orologi asportati si aggira, nel totale, a circa mezzo milione di euro.

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Residenti Torre del Moro denunciano furti in abitazioni

Vari oggetti spariti, in un caso del valore di alcune migliaia di euro, e la casa danneggiata e messa a soqquadro. E’ la denuncia di due proprietari di abitazioni nella Torre dei Moro in via Antonini a Milano che nei giorni scorsi hanno presentato una denuncia alla polizia per furti nelle loro abitazioni, disabitate dal giorno dell’incendio avvenuto lo scorso 29 agosto. Entrambi sono assistiti dall’avvocata Solange Marchignoli. In una delle denunce si legge che l’11 gennaio, “in compagnia del perito e dei vigili del fuoco, mi sono recato nella mia abitazione al fine di quantificare i danni provocati dallo stesso incendio” e “dopo essere entrato mi sono reso conto della mancanza di alcune rimanenze di varia oggettistica per un totale di 2000 euro, oltre a diversi danni nei vari locali dell’appartamento, causati probabilmente da ignoti, per un totale di circa 2500 euro”. Nella stessa denuncia si legge che il proprietario non ha chiuso a chiave la porta per via di un malfunzionamento, anche se “l’intera area cantiere è sorvegliata H24 da una vigilanza dinamica” di una ditta specializzata. Un altro proprietario ha denunciato che, il 9 dicembre 2021, dopo essere entrato nell’abitazione sempre in compagnia del perito e dei vigili del fuoco per verificare i danni dell’incendio, la porta d’ingresso “era completamente spalancata” e le chiavi di casa, consegnate ai vigili del fuoco e poi in custodia alla stessa ditta specializzata in vigilanza, erano appese nella serratura. “Dopo essere entrato nell’immobile – si legge in questa denuncia – ho notato che tutti i locali erano stati messi a soqquadro e che al suo interno vi era la mancanza di alcune rimanenze di varia oggettistica”. ANSA

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Furti all’università: arrestati due ladri

La Polizia di Stato ha arrestato un cittadino cubano e uno argentino, entrambi 21enni e pregiudicati, per  furto pluriaggravato in concorso. Gli agenti della Squadra Investigativa del Commissariato Comasina, a seguito di un’attività investigativa finalizzata al contrasto dei reati di genere all’interno dell’Università Politecnico di Milano, si sono mimetizzati tra gli studenti per individuare eventuali responsabili di furto di zaini, pc portatili e tablet. I furti, aumentati nell’ultimo periodo e denunciati dagli studenti stessi alla Polizia, venivano perpetrati soprattutto ai piani composti da numerose aule studio, aule ristoro ed ampi corridoi con spazi comuni, nell’orario di pausa pranzo o nel periodo in cui gli studenti si concedevano la pausa. Gli agenti hanno individuato due giovani i quali, sempre con i telefoni cellulari nelle loro mani, si muovevano con una discreta disinvoltura tra i piani e hanno deciso di pedinarli. Infatti, poco dopo, i due, sempre in continuo e in costante contatto telefonico, hanno iniziato a scattare delle foto e a osservare l’interno di alcune aule studio al fine di poter individuare la vittima e gli oggetti da rubare. Girando tra i corridoi e alternandosi di posizione per individuare l’aula in cui vi fosse meno affluenza, uno si è posizionato  nei pressi dell’ingresso dell’Università per monitorare l’esterno dell’aula individuata per il colpo. L’altro, entrato all’interno dell’aula, si è avvicinato ai banchi, ha individuato uno zaino poggiato sul banco, l’ha aperto per controllarne il contenuto richiudendolo subito dopo e, con una mossa fulminea, l’ha indossato in spalla per poi lasciare l’aula. Dopo un cenno d’intesa con il complice che fungeva da palo, i due si sono diretti verso l’uscita dell’Università. Gli agenti li hanno bloccati e arrestati per furto pluriaggravato in concorso mentre, lo zaino asportato dall’aula, l’hanno restituito alla studentessa ignara del furto subito.

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Furti ad automobilisti: un arresto

La Polizia di Stato, mercoledì scorso a Milano, ha eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa nei confronti di un cittadino francese di 32 anni, A.M.B., per tre furti aggravati compiuti ai danni di altrettanti automobilisti, commessi in concorso con altre persone non ancora identificate. Le indagini svolte dai poliziotti della 7^ Sezione Investigativa dell’Ufficio Prevenzione Generale hanno permesso di risalire a uno degli autori dei furti: il 25 agosto 2020 poco dopo le ore 20, in via Valtellina, un cittadino russo, mentre guidava il proprio SUV con la compagna a bordo, è stato avvicinato da una persona in scooter che gli ha fatto notare che la vettura aveva una gomma a terra. Marito e moglie, appena scesi dall’auto per verificare la situazione, sono stati raggiunti da un secondo uomo alla guida di un altro scooter quando, nel mezzo della confusione creatasi, un terzo uomo a piedi si è avvicinato al SUV dal quale ha poi rubato una borsa con documenti, passaporti, carte di credito e un computer portatile. Le impronte digitali rilevate dalla Polizia Scientifica hanno permesso di identificare il 32enne quale una delle tre persone coinvolte nel furto. Il primo febbraio 2021 verso le ore 12, invece, l’arrestato e un complice, a bordo di uno scooter, hanno prima avvicinato un’auto forandone la ruota posteriore destra e, poi, affiancato la vettura per dire al conducente che la gomma era a terra. Il cittadino cinese che era alla guida dell’automobile ha fermato la corsa in via Melchiorre Gioia dove è sceso con la moglie per verificare la foratura e cambiare la ruota: in quell’istante, il secondo passeggero dello scooter, che poco prima si era allontanato a piedi, mentre il complice dialogava con le vittime, ha aperto la portiera dell’auto per rubare la borsa della donna e scappare. Il 6 marzo scorso, infine, i poliziotti dell’Ufficio Prevenzione Generale hanno esaminato la denuncia sporta da una cittadina italiana che, seduta in auto in attesa di un’amica in via Procaccini verso le ore 18, ha sentito un forte rumore provenire dalla parte posteriore della macchina: scesa per controllare cosa fosse accaduto, ha visto un uomo, identificato poi per l’arrestato, che, su uno scooter, l’ha intrattenuta dicendole che non era successo nulla mentre il complice, dal lato opposto, la derubava della borsa poggiata sul sedile. Nel corso dei servizi predisposti dalla Questura per intensificare i controlli e contrastare i reati predatori nel periodo estivo in città, mercoledì scorso 14 luglio verso le ore 18, gli agenti della Squadra Mobile hanno notato un uomo che, in via Maffucci, che si aggirava con circospezione: sottoposto a un controllo, è risultato essere il 32enne francese destinatario della misura restrittiva. Una volta eseguita, gli agenti lo hanno condotto presso la Casa Circondariale di Milano.

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