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Il paradosso degli sconti che già esistono per le bollette e come ottenerli

Il paradosso degli sconti che già esistono per le bollette e come ottenerli. Già, perché mentre Carlo Calenda chiede di fermare la campagna elettorale per i costi energetici che salgono e gli altri leader politici sparano cifre sempre più grosse per calmierare le bollette (senza ammettere che i soldi non ci sono), migliaia di famiglie hanno già diritto ad avere sconti sulle bollette di luce e gas. Come spesso accade però, gli stessi che si candidano a gestire l’Amministrazione dello Stato manco la conoscono. Perché studiare la complessa macchina amministrativa è difficile, lungo e necessita di studio e approfondimento. E’ molto più semplice sparare dichiarazioni alla belino di segugio e sperare che ci caschi abbastanza gente così da guadagnarsi cinque anni di fancazzismo ben pagato. Così ci troviamo a dover scrivere noi del paradosso degli sconti che già esistono per le bollette e come ottenerli: l’autorità per l’energia reti e ambiente (ARERA) ha da dodici anni promuove i bonus sociali, cioè gli sconti in bollette per chi ha un ISEE basso. Per 11 anni e qualche mese solo una piccolissima parte di chi ha diritto agli sconti automatici ne ha fatto richiesta, perché spesso neanche lo sapeva di poterlo fare. Allora dopo anni di richieste l’ARERA ha ottenuto che con il decreto Ucraina bis gli sconti diventassero automatici presentando una dichiarazione sostitutiva unica, un documento semplice e grazie al quale migliaia di famiglie potrebbero superare con meno difficoltà lo choc energetico che stiamo vivendo. Come ottenere i bonus? Facile: compilate la DSU seguendo il link qui sotto, dopo di che sarà il Sistema Informativo Integrato a girare le informazioni ai gestori delle bollette di luce, gas e acqua e organizzarsi per avere lo sconto direttamente in bolletta. qui vi proponiamo il link dove compilare la dichiarazione sostitutiva unica LINK Noi proponiamo questa via già esistente anche per chi straparla di sconti senza nemmeno conoscere quelli che ci sono o avere di idea di come applicarli. Qui esiste già una procedura automatizzata che può essere implementata facilmente essendo integrata nel sistema statale. Magari come abbiamo suggerito in articoli precedenti con l’aiuto di qualche società costruita con i soldi pubblici.

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Il mondo alla rovescia della campagna elettorale

Il mondo alla rovescia della campagna elettorale. Oggi assistiamo le forze in teoria più sagge e responsabili del Parlamento discutere di scostamento di bilancio. Mario Draghi ha dimostrato di avere le spalle larghe e li ha mandati a quel paese. Proprio quello. Nel senso quello in cui l’importante è mantenere la posizione in Parlamento, anche se fosse il Parlamento di un Paese desertificato. Tanto si tratta di far vivere bene poche centinaia di persone, gli altri 59,5 milioni possono pure state a pane e acqua. Prima potevano dire che erano solo quei pazzi dei 5 Stelle a chiedere scostamenti continui e che erano irresponsabili, peccato che lì la crisi fosse di dimensioni planetarie e c’era il blocco totale delle attività. Oggi invece no. Ci sono le conseguenze di una guerra che non si riesce a terminare, con il rischio continuo di doverla allargare. Conseguenze che si potrebbero affrontare in tanti modi, magari rivedendo i fondi spesi a caso dal bilancio dello Stato. Invece no, si preferisce vedere i famosi “moderati” chiedere di inguaiare i conti pubblici peggio di come siamo messi oggi. Nel frattempo Fratelli d’Italia va in blocco ancora prima di essere al governo: a Piombino i filo americani come Draghi vogliono costruire un rigassificatore, cioè un punto dove possa essere scaricato il gas liquido prodotto dagli americani per poi essere ritrasformato in gas-gas. Ora primo punto: gli impianti non si creano in un mese. Secondo: dipendere dal gas americano che costa più di quello asiatico o africano sembra senza senso come strategia per un Paese con i conti in rosso. Terzo e più importante per FdI: il sindaco meloniano non è d’accordo con il rigassificatore, mentre la linea ufficiale sempre del partito è che è un’ottima idea. Di per sé potrebbe trattarsi di una delle tante opere pubbliche italiane su cui lavorano solo politici e progettisti. Ma per Fratelli d’Italia è un problema politico: se Meloni non sa gestire un partito del 20-25 per cento su una singola opera in una città secondaria, come può pensare di governare una Nazione in tumulto e tecnicamente fallita? Perché è molto più complesso, come pare evidente. Saprà mettere ordine senza cacciare nessuno dal partito? Perché governare non vuol dire solo andare di ghigliottina come pensa il popolino ignorante. Significa saper affrontare problemi complessi, trasformare le debolezze in punti di forza e così via.

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Il Consiglio di Stato dà ragione al Comune sulla gara del gas

Il Consiglio di Stato dà ragione al Comune di Milano e conferma la legittimità dei provvedimenti assunti dall’Amministrazione nella gara per la distribuzione del gas naturale, compreso quello di aggiudicazione in favore di Unareti. Nel dettaglio, oggetto della sentenza è la gara per l’affidamento in concessione del servizio di distribuzione del gas naturale, nel territorio del Comune di Milano e di altri sei comuni limitrofi (ATEM Milano 1), per un periodo di 12 anni e un importo stimato di circa un miliardo e mezzo di euro. Una gara di importo economico considerevole (il secondo in Italia dopo l’ATEM Roma), ma soprattutto di particolare complessità sotto il profilo giuridico, tecnico ed economico, tanto che sono occorsi anni per la sua preparazione, indizione ed aggiudicazione (solo la parte di esame delle offerte è durata oltre un anno per un totale di quaranta sedute). La gara si è conclusa a settembre 2018, dopo più di quattro anni di lavoro, con l’aggiudicazione ad Unareti S.p.A. La seconda in graduatoria, 2i Rete Gas, ha proposto ricorso al TAR Lombardia per l’annullamento dell’aggiudicazione, formulando censure di natura giuridica, tecnica ed economica, suddivise in ventidue motivi di ricorso, molti dei quali articolati in sub-censure, esposti complessivamente in oltre 150 pagine. A fine 2019, il TAR Lombardia ha deciso il giudizio, accogliendo alcuni dei motivi di natura giuridica, senza esaminare quelli più complessi di natura tecnica ed economica. Il Comune e i due concorrenti hanno presentato ricorso al Consiglio di Stato, secondo il quale, come si legge in un’articolata e ricca motivazione di 46 pagine, l’Amministrazione ha operato correttamente sia nella fase di ammissione di entrambe le società, sia nella fase della valutazione tecnico-economica delle offerte.

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A2A proroga le “bollette sospese”

A2A proroga le “bollette sospese”. L’azienda che fornisce gas e luce per milioni di lombardi ha confermato la politica di sospensione dei solleciti, delle interruzioni di corrente e di tutte le facilitazioni possibili per i suoi clienti. Nel mezzo della crisi continuano i gesti di solidarietà e anche A2A proroga le “bollette sospese”: “Per continuare a fronteggiare l’emergenza Covid-19, A2A Energia prosegue nell’adozione di tutti gli interventi straordinari a tutela dei propri dipendenti, clienti e stakeholder in generale, nel pieno rispetto delle disposizioni delle Autorità competenti e delle misure restrittive in vigore. Permane la chiusura dei canali fisici di contatto con i clienti, di tutti gli sportelli territoriali, dei negozi e dei presidi “SpazioA2A”. Il canale telefonico, la chat e il canale digitale restano invece pienamente operativi e vengono gestiti interamente da remoto, garantendo tanto la salute e la sicurezza dei dipendenti quanto il necessario supporto ai clienti per fronteggiare le difficoltà e accedere alle agevolazioni a loro dedicate. Le agevolazioni per i clienti vengono rafforzate ed estese per tutto il periodo di emergenza. A2A Energia conferma la sospensione delle attività di sollecito dei pagamenti e di interruzione delle forniture su tutto il territorio nazionale, e continuerà a sostenere le famiglie, gli esercizi commerciali e le imprese in difficoltà che potranno concordare le misure che si renderanno necessarie in termini di agevolazioni e rateizzazioni, senza alcun aggravio di interessi di mora. I clienti che stanno attraversando particolari situazioni di disagio economico, che sono in cassa integrazione o beneficiano di altre misure di sostengo al reddito possono contare sul supporto e sull’aiuto concreto di A2A Energia contattando il Servizio Clienti ai numeri reperibili direttamente in bolletta o sul sito www.a2aenergia.eu”.

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Vendita falsi rilevatori di gas agli anziani, cinque arresti

Si presentavano a casa delle loro vittime, il più delle volte anziani, per conto della società bresciana denominata ‘G.A.S. S.r.l.’ e spacciavano semplici rilevatori di fumo di bassa qualità e dal costo irrisorio come “rilevatori di fughe di gas” di cui proponevano l’acquisto e l’installazione a un prezzo decisamente sproporzionato rispetto al loro valore. Per questo oggi la Polizia, i Carabinieri e la Polizia Locale in quota al pool antitruffe della Procura di Milano hanno eseguito 5 misure cautelari, obbligo di dimora e divieto di allontanamento notturno, nei confronti di altrettante persone residenti nel Bresciano. I provvedimenti, in cui si contesta la truffa aggravata, sono stati firmati dal gip milanese Alessandra Di Fazio su richiesta del pm Enrico Pavone e del procuratore Aggiunto Eugenio Fusco, titolari dell’inchiesta nella quale sono emersi una serie di episodi (48 quelli contestati) accertati a partire 19.11.2018 al 6.02.2019, ai danni per lo più di ultra settantenni. ANSA  

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Intossica i famigliari con il gas e aggredisce i Carabinieri, arrestato

Ha aperto il gas della cucina intossicando l’anziana madre e il fratello, quindi ha aggredito i Carabinieri a calci e pugni. L’uomo, un 55enne con precedenti, visibilmente ubriaco, alla fine è stato arrestato. E’ accaduto la scorsa notte  quando una donna di 90 anni ha chiamato il 112 dicendo che il figlio aveva aperto il gas in casa, in una palazzina in via De Pisis. Subito sono accorse delle pattuglie, che una volta in casa lo hanno immobilizzato non senza difficoltà. L’uomo sulle prime ha incolpato il fratello, un 61enne affetto da problemi psicologici, poi ha dato in escandescenze. L’anziana madre e il fratello sono stati portati in ospedale in codice verde e trattenuti alcune ore in osservazione per aver inalato del gas, lui è stato denunciato in stato di libertà. ANSA  

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