giacomo zamperini

Zamperini (FdI): “Bene mozione su personale sociosanitario in zone di confine”

Zamperini (FdI): “Bene mozione su personale sociosanitario in zone di confine”. Il Consiglio di Regione Lombardia ha approvato all’unanimità una mozione urgente che impegna la Giunta ad intervenire presso il Governo affinché venga prevista un’indennità di confine o di attrattività per medici, infermieri e operatori sanitari che decidono di restare a lavorare in Italia anziché oltrepassare il confine elvetico dove gli stipendi sono molto più alti. Durante la discussione della mozione è intervenuto il Consigliere Regionale di Fratelli d’Italia, Giacomo Zamperini, Presidente della Commissione speciale Rapporti con la Svizzera e territori di confine, nonché sottoscrittore della mozione. «Ritengo che questa mozione sia un buon punto di partenza perché introduce una tematica importante, la quale interessa circa 3000 lavoratori lombardi del settore sociosanitario. Non è sufficiente parlare di indennità in termini economici dal momento che i salari italiani percepiti dal personale sanitario non saranno mai abbastanza competitivi rispetto a quelli svizzeri, questo rappresenta certamente un primo passo per dare risposte concrete ad un problema reale. Basti considerare che lo stipendio mensile medio di un infermiere nella sanità elvetica si aggira attorno ai 4500 franchi contro i 1500 euro italiani. Per questa ragione, i riconoscimenti e i vantaggi per coloro che decidono di restare in Italia e svolgere la professione sociosanitaria non possono essere solo di natura economica, vanno altresì immaginati interventi sociali di welfare contrattuale integrativo.» – Continua Zamperini – «Seppur doveroso, non è sufficiente plaudire pubblicamente chi sceglie di lavorare nel nostro Paese, il problema non riguarda soltanto le zone di confine, come le Province di Varese, Sondrio e Como, ma è ben più esteso e riguarda altre province come quella di Lecco. Oggi, una volta ancora, Regione Lombardia si schiera al fianco di chi, per amore del proprio lavoro, del proprio territorio e della propria comunità, decide eroicamente di restare in Italia a lavorare. Dobbiamo creare condizioni favorevoli affinché si riduca la disparità delle condizioni lavorative contenendo così la fuga di professionisti lombardi verso la Svizzera.» – conclude il Consigliere Regionale Zamperini «I dati parlano chiaro: mentre in Svizzera le strutture sociosanitarie aumentano i loro utili del 30% in un anno, l’80% dei giovani dei territori di confine sarebbe pronto a lasciare la propria terra per uno stipendio più alto. Vista la carenza di personale infermieristico e medico, va avviata un’inversione di tendenza che certamente troverà sostegno anche con l’entrata a pieno regime del nuovo accordo fiscale.»

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Croci in montagna, Zamperini (FdI): “Basta polemiche, le croci non si toccano, CAI realtà meritevole da sostenere”

Croci in montagna, Zamperini (FdI): “Basta polemiche, le croci non si toccano, CAI realtà meritevole da sostenere”. Il Presidente Generale Antonio Montani chiarisce la posizione del Club Alpino Italiano. Quanto dichiarato dallo scrittore Marco Albino Ferrari al convegno sul tema organizzato all’Università Cattolica di Milano, non rappresenta certo un sentimento comune al CAI, ma frutto di dichiarazioni personali espresse durante la presentazione di un libro. Sul tema è intervenuto il Presidente della Commissione Speciale valorizzazione e tutela dei territori montani di Regione Lombardia, Giacomo Zamperini. «Come rimarcato anche dalla presa di posizione del Presidente Antonio Montani, abbiamo assistito semplicemente ad un grosso equivoco. Eravamo tutti certi che una realtà autentica come il CAI, che valorizza da sempre la cultura della montagna e lo spirito di sacrificio legato ad essa non volesse affatto rimuovere le croci dalle vette, ora basta con le polemiche: con il vero spirito della montagna, approfittiamo di questo scivolone per rialzarci e raggiungere insieme la comune meta.», dichiara il lecchese Giacomo Zamperini. «Apporre una croce in cima alla vetta è una tradizione secolare che ha a che fare con la storia d’Italia e tocca le più profonde radici della nostra identità. La vita in montagna, dalle sue origini ad oggi ha saputo strutturarsi e prosperare anche grazie a quei comuni valori, come la fede, il rispetto dell’altro, la forza d’animo, la sacralità della vita e lo spirito di sacrificio, quello spirito che ha trainato chi, nel raggiungere la vetta, si rivolgeva con riconoscenza al cielo e onorava al contempo i compagni caduti», continua il Consigliere Regionale. «Il CAI, che ufficialmente non ha preso alcuna posizione in merito alle croci esistenti né su eventuali installazioni future, si occupa invece, in caso di necessità, della loro manutenzione e restaurazione ripulendole dai troppi atti vandalici delle quali sono oggetto. È fondamentale sostenere il CAI vista l’opera meritoria di valorizzazione della cultura della montagna e le lodevoli iniziative che mette in campo per incentivare le persone a mantenere vivo lo spirito di fatica e di sacrificio che caratterizzano la montagna in tutti i suoi aspetti. Ed è proprio con questo spirito che bisogna interrompere ogni forma di polemica, rimboccarsi le maniche, mettere gli scarponi e dare manforte a questa bellissima realtà. Per esempio, sarebbe bello cogliere l’occasione della Giornata Regionale per le Montagne, una festa istituita con la Legge Regionale 3/2020 che verrà celebrata il 2 luglio, per poter condividere con chiunque si metta a disposizione contribuendo attivamente, un momento dedicato alla manutenzione e pulizia dei sentieri. Basta un piccolo gesto come raccogliere una lattina od un rifiuto abbandonato per dare un significato propositivo a questa festa facendo anche un gesto concreto di sostegno per le nostre montagne, luoghi di una comune identità nei quali tutti si debbono riconoscere e che vengono ben rappresentati dalla presenza delle croci sulle vette, le quali vanno custodite e preservate nella loro bellezza ed autenticità.» conclude il Consigliere Regionale Zamperini, Presidente della Commissione Montagna.

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